Di Nicola Gosetti si erano perse le tracce la mattina del primo gennaio di quest’anno e a nulla erano valsi i numerosi appelli che sono rimbalzati sui social in queste settimane. Nei giorni scorsi si era occupata del caso anche la trasmissione "Chi l'ha visto", ma senza alcun esito. Purtroppo ora la vicenda ha avuto il più triste degli epiloghi: il corpo ritrovato in acqua mercoledì mattina, fermato dalle grate che portano all’impianto idroelettrico, era proprio il suo.

A darne la certezza sono stati due tatuaggi sul corpo del giovane, uno scorpione e un joker. Nella giornata di ieri gli inquirenti avevano posto sotto sequestro la sua abitazione e l’automobile alla ricerca di tracce utili all’indagine, perché tutto lasciava intendere che quella fosse in effetti la pista giusta. Sembrerebbe confermata anche l’ipotesi che si sia trattato di un gesto estremo, anche se le indagini non sono affatto concluse.

Ora gli investigatori si concentreranno per riuscire a definire con precisione le cause della morte e ricostruire cosa il ragazzo abbia fatto e dove sia stato dal momento della scomparsa fino al giorno del ritrovamento, anche se la permanenza in acqua pare sia da considerarsi effettivamente di lunga data. Nicola viveva a Prevalle, con i genitori e un fratello che fino all'ultimo avevano sperato di poterlo riabbracciare.

Giovanna Gamba