Il comitato presieduto da Alfredo Bonomi, che raccoglie enti culturali e associazioni dell’alta Valle Sabbia, ha programmato una dozzina di eventi, che si snoderanno da Bagolino a Brescia, comprendendo anche il vicino Trentino, e si terranno durante i mesi di giugno, luglio e settembre.
A centocinquant’anni dall’impresa compiuta da Giuseppe Garibaldi nel 1866 insieme ai suoi volontari tanto in terra bresciana quanto nel vicino Trentino, che culminò nel famoso “Obbedisco”, il Comitato valsabbino ha chiamato letterati e storici come Marta Boneschi e Luciano Faverzani a tracciare un bilancio di questo snodo fondamentale per la storia italiana.
A momenti di approfondimento culturale si alterneranno mostre e passeggiate animate nei luoghi delle battaglie garibaldine, nonché la commemorazione - proprio nella giornata del 3 luglio, data della Battaglia di Monte Suello - presso l’ossario omonimo, a cura dell’Associazione Capitolium.
Nel 1866 il contributo alla causa italiana da parte dell’élite locale fu decisivo: i Riccobelli, i Guarnieri, i Benini si misero in gioco e partecipano alla campagna garibaldina, perché si sentirono parte integrante di un “mondo nuovo”, nel quale ognuno poteva prendere in mano il proprio destino.
I notabili valligiani trovarono l’orgoglio di far parte di una comunità nazionale giovane e proiettata verso il futuro. La gente di montagna si confrontò con quella di città – studenti, artigiani, medici, infermieri e militari di carriera – e scoprì nuovi modi di pensare, nuove opportunità entrando in contatto con personalità come Giambattista Pirelli, Agostino Bertani, Arrigo Boito. Da questi preziosi incontri del periodo risorgimentale si creò quella particolare “reazione chimica” che contribuì a formare gli italiani moderni.