Oltre alla mostra lo stesso pittore di “Panni stesi” ha dato vita a un’installazione all’aperto, tra la loggia e il lungolago, chiaro riferimento a una lontana usanza in vigore fin quasi alla metà del Novecento, come testimoniano ancor oggi vecchie foto e cartoline d’epoca di soggetto salodiano. Nel catalogo predisposto dalla Civica Raccolta del Disegno/Comune di Salò, il critico Arturo Carlo Quintavalle, con il suo intervento dal titolo Il colore politico del ricordo, dà spazio alle parole di Forgioli e Mongiello che rievocano il tempo passato e, contestualmente, coglie le peculiarità degli sguardi che artista e fotografo oggi rivolgono verso oggetti capaci di trasmettere un innegabile e mutevole significato metaforico. Anche Claudio Cerritelli che, insieme a Quintavalle, cura mostra e catalogo, entra nel vivo del confronto stimolante tra i pastelli e le fotografie esposti mentre dà risalto all’installazione così come Forgioli l’ha concepita, cioè fluttuante dalla dimensione sociale a quella artistica.
Le opere in mostra, che sviluppano una sorta di racconto leggibile a diversi livelli, sono ascrivibili sostanzialmente agli ultimi due anni, 2016 e 2017: un racconto, cioè, che continua sulla scorta della memoria di un lontano passato, ma che sviluppa più ampi e diversi confronti, legati al crescere dell’esperienza. Va sottolineata in questa operazione culturale l’abbinamento pittura-fotografia: una scelta che Forgioli ha fortemente voluto, sancendo, come afferma lo stesso sindaco Giampiero Cipani, una consolidata amicizia che intercorre tra lui e Pino Mongiello fin dai primi anni Ottanta, cioè dalla fondazione, con Gualdoni, della Civica Raccolta del Disegno di Salò.
La mostra resterà aperta fino al 4 febbraio 2018 con diversi orari a seconda del periodo. Dall’8 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018: 16 – 19 (da martedì a venerdì); 10 – 12 e 16 – 19 (sabato e domenica). Dal 7 gennaio al 4 febbraio: 16 – 19 (venerdì); 10 – 12 e 16 – 19 (sabato e domenica).