La serata è organizzata dal Comitato genitori dell’Istituto comprensivo di Bedizzole, insieme all’amministrazione comunale e al tavolo della biblioteca. È rivolta a genitori, insegnanti, educatori e a tutti coloro che sono sensibili alle tematiche educative.
Matteo Bussola nasce come scrittore quasi per caso: architetto, fumettista per passione e in seguito per “scelta di vita”, si fa conoscere sui social network dove scrive post sulla sua vita di padre con tre figlie che impegnano e spiazzano, ma arricchiscono quotidianamente la sua vita. Lo nota Einaudi, che trasforma in un libro i suoi pensieri con Notti in bianco, baci a colazione nel 2016. Bussola tiene anche una rubrica settimanale sull'inserto culturale de «la Repubblica», dal titolo Storie alla finestra.
Il volume presentato a Bedizzole recita come sottotitolo “Lettera a noi genitori sulla scuola” e mette a fuoco i motivi della sfiducia nella scuola da parte di tanti genitori, che si sentono messi in discussione da un brutto voto del figlio fino a giungere a negare l’autorità dell’insegnante. In realtà, questi ostacoli fanno emergere le loro paure più profonde e la tentazione di sostituirsi al figlio è sempre in agguato.
«Noi genitori – scrive Bussola – ci vediamo sempre più spesso come i paladini dei nostri figli, in realtà dovremmo essere i difensori dei loro interessi. Che è una cosa diversa. Trasmettere il rispetto per la figura dell’insegnante dovrebbe essere il primo fra questi, visto che sono le persone alle quali abbiamo delegato la loro educazione». Ecco perché, secondo lo scrittore, essere genitori significa saper fare un passo indietro.
Giovanna Gamba