Lo spettacolo è l’esito del laboratorio, che ha visto lavorare insieme, con la direzione di Gabriele Reboni, venticinque persone, ognuna delle quali si è espressa secondo le proprie potenzialità.
L’azione teatrale racconta come le difficoltà possono essere affrontate in modo gioioso e sorridente e come la disabilità può diventare un mezzo di comunicazione diverso, ma non meno intenso e significativo di altri.