Seducenti giochi d’acqua, catturati e resi indimenticabili dagli scatti fotografici di Claudio Koporossy, saranno i protagonisti di una mostra che sarà allestita al Vittoriale degli Italiani, nel Museo del Mas, dal 18 luglio al 20 settembre 2020. La magnifica ossessione di Koporossy, questo il titolo della mostra curata dal Presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri e organizzata da Il Cigno GG Edizioni, che ne realizza anche il catalogo, si compone di 30 scatti fotografici inediti nati nel corso del lockdown, trascorso dall’artista sulle montagne svizzere. E di una vera e propria “ossessione” si tratta, se magnifiche opere che hanno per soggetto l’acqua sono già state esposte dall’artista italo-svizzero a San Pietroburgo, Kuwait City, Londra, Napoli, Roma: ma quelle del Vittoriale saranno immagini tutte presentate al pubblico per la prima volta.
“Continuo questo mio viaggio nel meraviglioso mondo della fotografia – dichiara Claudio Koporossy - ma ancor più nel mondo meraviglioso dell’acqua, denominata «oro blu». Le fotografie esposte in questa mostra al Vittoriale sono legate ai recenti eventi dovuti alla pandemia del Covid-19. Difatti, all’inizio di marzo, quando cominciava a profilarsi il confinamento, ho pensato bene di rifugiarmi nelle montagne svizzere. Non mi era mai successo di rimanere fermo nello stesso posto per tre lunghi mesi. Dal punto di vista fotografico un’esperienza veramente unica e, devo dire, estremamente istruttiva. Ho fatto fotografie quasi tutti i giorni: ruscelli, cascate, fontane. E poi foglie e fiori di tutti i colori. Relativamente pochi soggetti, a dire il vero, ma è proprio per questa scarsità che alla fine ho realizzato le foto esposte. Il fatto di insistere, giorno per giorno, con lo stesso soggetto scoprendone, di volta in volta, aspetti, dettagli, angoli, che mi hanno permesso di maturare idee sempre nuove. È stato un processo veramente sorprendente e particolarmente affascinante”.
“La passione di Gabriele d’Annunzio per l’acqua è nota – sottolinea Giordano Bruno Guerri - sia per navigare, sia per bere: “Ottima è l’acqua”. E all’acqua è legata una delle sue imprese più celebri, la Beffa di Buccari con il Mas oggi al Vittoriale degli Italiani. Per questo ho voluto proprio intorno al Mas la bellissima mostra di Claudio Koporossy con la sua “magnifica ossessione” per l’acqua: fermata con macchine e macrofotografie sofisticate, anziché immobilizzarsi acquista vita, slancio, spruzza, gongola, danza in forme innumerevoli, esaltata dai colori e dalla velocità. Sott’acqua ci sono dei fiori dalle tonalità struggenti. Li intendo come un omaggio a tutti i caduti in mare, in guerra e in pace. Quale immagine più dolce dei fiori poggiati nell’acqua come ultimo tributo alla vita? Sì, ottima è l’acqua, caro Koporossy, e la tua è ottimissima”. “Inerpicandosi nel Vittoriale, lungo la collina che si adagia sul lago – dichiara Lorenzo Zichichi, presidente della casa editrice - oltre alla Nave Puglia, vi è il Museo del Mas (Motoscafo Anti Sommergibile, ma per d’Annunzio l’acronimo si scioglie in Memento Audere Semper, ndr), con questo straordinario motoscafo che fece compiere ardite imprese ai nostri patrioti ed ai Futuristi. Il Mas si presenta come un perfetto involucro per contenere mostre: vi è una installazione d’arte contemporanea collocata sotto la chiglia, e ora la personale di Koporossy lo completa, perché uscendo dal museo si scorge il meraviglioso giardino concepito da d’Annunzio, mentre all’interno si possono ammirare i meravigliosi giochi d’acqua che soltanto Koporossy sa rendere immobili: uno scambio tra interno ed esterno, capace di rendere ancora più suggestivi sia la mostra, sia il percorso dannunziano”. All’inaugurazione della mostra, che si terrà sabato 18 luglio, alle ore 18.00, al Museo del Mas, interverranno Giordano Bruno Guerri, Claudio Koporossy e Lorenzo Zichichi. Dalle ore 17.30 l’ingresso al Parco del Vittoriale sarà gratuito, rappresentando un’ottima occasione per i visitatori di poter ammirare anche la ‘nuova veste’ dell’Anfiteatro del Vittoriale, recentemente inaugurato nella sua nuova copertura in marmo rosso di Verona: il Parlaggio, come l’aveva rinominato d’Annunzio, era infatti rimasto incompiuto per mancanza di fondi, fino a quando, lo scorso settembre, un finanziamento di 500.000 euro stanziato da Regione Lombardia ha reso finalmente possibile la realizzazione, dopo quasi un secolo dal suo primo concepimento, del sogno del Poeta di una “una conca marmorea sotto le stelle”.