Il mondo degli appassionati di storia, dei ricercatori, degli studiosi – insieme ai familiari e ai tanti amici – piange la scomparsa di Luciano Galante, morto a novant’anni d’età (aveva festeggiato il compleanno il 12 novembre scorso). Originario di Salò, residente a Puegnago, Luciano Galante era uno degli ultimi testimoni delle vicende della II Guerra mondiale, della Rsi e della Resistenza sulla Riviera gardesana. Adolescente, aveva parteggiato per gli antifascisti. Crescendo, aveva compreso di essere stato testimone di vicende eccezionali e ne aveva fatto oggetto di ricerche e raccolte di materiali. La sua collezione, il suo archivio erano diventati un punto di riferimento per studiosi del periodo e per tanti studenti che si rivolgevano a lui per attingere a documenti storici: una collezione (manifesti, stampe, manoscritti, reperti) che lui aveva ampliato frequentando assiduamente mercatini dell’antiquariato e di settore. Autodidatta, aveva dato alle stampe tre libri: “La città di Salò negli anni della Resistenza” nel 1990; “La presenza militare tedesca sulla costa occidentale del lago di Garda 1943-1945” e “Accadeva sul Garda e dintorni 1915-1945. Il secondo libro, tradotto in tedesco, aveva fatto conoscere Luciano Galante anche nell’ambito degli studiosi tedeschi: ne erano sortiti incontri, contatti, interviste e il viaggio emozionante di quaranta studiosi tedeschi, molti dei quali ebrei, che Luciano aveva accompagnato nei luoghi delle stragi nazifasciste e dei campi di concentramento italiani. All’attivo di Luciano Galante anche moltissime mostre basate sul materiale storico da lui raccolto: mostre che gli avevano consentito di svolgere una preziosa opera di divulgazione storica che il suo carattere, solare ed estremamente cordiale, rendeva ancora più avvincente. La cerimonia civile di saluto a Luciano Galante si svolgerà sabato alle ore 17 presso la Casa del commiato di Salò.

 

Odoardo Resti