Il 28 gennaio 1921 Gabriele d’Annunzio andò a visitare la villa di Cargnacco (contrada di Gardone Riviera) appartenuta a Henry Thode, illustre studioso d’arte tedesco cui era stata sequestrata dal Governo italiano come risarcimento dei danni di guerra. Tre giorni dopo, il 1° febbraio, d’Annunzio l’affittò, per acquistarla definitivamente il 31 ottobre e renderla, con l’aiuto dell’architetto Gian Carlo Maroni, il monumento a memoria della sua “vita inimitabile” di poeta-soldato e delle imprese degli italiani durante la Prima Guerra Mondiale. Nel 1923 l’avrebbe donata allo Stato e dunque agli italiani.
Per onorare questa memoria, contro le avversità del 2020 appena concluso, il Presidente Giordano Bruno Guerri e tutta la Fondazione del Vittoriale hanno lanciato la loro significativa “sfida all’afflizione”: fino agli ultimi giorni dell’anno, i cantieri hanno continuato a lavorare freneticamente, per concludere il decennale progetto di “Riconquista” e far trovare ai visitatori, nell’anno del centenario, un Vittoriale del tutto restaurato e aperto in ogni suo luogo, come il Vate lo voleva.
Tappa fondamentale di questo percorso è stata il completamento dell’Anfiteatro, inaugurato nella sua nuova veste nel luglio 2020: interamente rivestito in marmo rosso di Verona, il Parlaggio rappresenta ora il degno palcoscenico sul lago di Garda che d’Annunzio aveva progettato con l’architetto Gian Carlo Maroni, senza riuscire a vederlo realizzato. E ancora, ha preso finalmente il via la realizzazione, presso il Casseretto, del nuovo Museo Maroni.
Il 2021 sarà dunque anno di festeggiamenti, ma anche, e soprattutto, di ripartenza: a Riconquista compiuta, infatti, il lavoro non è certo finito. C’è ancora parecchio da fare e da costruire per onorare un monumento nazionale che ha ancora tanto da raccontare. Il centenario verrà celebrato in molti modi, primo tra tutti, con l’offerta dell’ingresso gratuito al Parco agli operatori sanitari – medici, infermieri, personale amministrativo e di servizio - che verranno da ogni parte d’Italia.
Le nuove iniziative accompagneranno i visitatori lungo questo importante anniversario, che già guarda al futuro da un buon trampolino di partenza: dai 279.328 del 2019, il Vittoriale ha chiuso un anno difficile con 113.700 visitatori.
Così il Presidente Giordano Bruno Guerri: “Un secolo è un’età bambina, per un monumento nazionale che ha superato indenne la Seconda guerra mondiale e che supererà anche questa prova, verso un futuro enormemente più lungo del suo passato. Ripartiamo da 100”.