Dei 1063 provvedimenti di espulsione di cittadini stranieri non in regola disposti su indicazione dal Questore, 310 riguardano stranieri considerati “altamente pericolosi”. Si tratta, molto spesso, di persone già condannate per reati inerenti le sostanze stupefacenti, di favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina, di sfruttamento della prostituzione. Questo precisa un comunicato stampa della questura.
“In effetti – si legge nella nota - attraverso un’azione coordinata tra le forze di polizia per prevenire la commissione di reati e rafforzare il senso di sicurezza percepita, la più incisiva presenza su strada di pattuglie negli ultimi giorni in città, ma soprattutto in Provincia, ha permesso di rintracciare in posizione irregolare venti stranieri che sono stati tutti avviati alle procedure espulsive. Tra loro, alcuni stranieri che hanno evidenziato profili di elevata pericolosità sociale e che, già in precedenza, non hanno lasciato spontaneamente il territorio, contravvenendo ai provvedimenti del Questore. Infatti, il Questore ha disposto l’espulsione coattiva per sette di loro: si tratta prevalentemente di cittadini marocchini, albanesi e una cittadina moldava. Nello specifico, si evidenzia la posizione di un cittadino albanese, classe 1977, che è stato rintracciato da personale della Polizia di Stato nella zona est della provincia, vicino Chiari, sull’autostrada A35, mentre viaggiava a bordo di un’autovettura con un connazionale: è risultato irregolare sul territorio nazionale in quanto già condannato a quattro anni di reclusione per reati inerenti alle sostanze stupefacenti ed è stato immediatamente espulso. In un altro caso è stato controllato e di seguito espulso un cittadino marocchino, classe 1975, residente in alta Valle Camonica, già coinvolto in pregresse indagini sul fenomeno delle “ditte fittizie” nonché gravato da diversi reati in materia di stupefacenti. Da ultimo, a seguito di un altro controllo, è stato espulso un cittadino marocchino, classe 1989, che in precedenza non ha lasciato il territorio nazionale contravvenendo ad un provvedimento del Questore”.