Ricco programma per i festeggiamenti annuali in onore della Madonna di Valverde in ricordo dell’apparizione del 1399.

Come ogni anno, Rezzato si appresta a vivere la tradizionale settimana mariana che culminerà nella giornata di domenica. Uno dei momenti salienti sarà la processione di venerdì sera dopo la messa delle 20:30, quando il gruppo statuario raffigurante la Vergine con il bifolco sarà trasportato dal santuario di Valverde, sua sede “istituzionale”, alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, dove resterà esposto fino alla mattinata di domenica.

Domenica 26 luglio la festa si snoderà attraverso una fitta serie di appuntamenti importanti. Dopo la messa delle 9 nella parrocchiale, alle 10:30 avrà inizio la famosa processione lungo la via che conduce al santuario e infine al laghetto. Nel pomeriggio la festa si concluderà con la celebrazione solenne delle 17, in santuario, presieduta dal vescovo di Brescia Luciano Monari.

La processione di Sant’Anna da sempre richiama una consistente partecipazione anche dai paesi vicini. Il percorso è quello tradizionale, dalla chiesa di San Giovanni al santuario, per poi concludersi sulle rive del laghetto. Sfileranno i santi della tradizione, alcuni particolarmente cari a chi abita nella terra del marmo, come i cinque santi scultori, per esempio, ossia scalpellini che subirono il martirio per essersi rifiutati di scolpire una divinità pagana.

Tutti faranno da coronamento ai protagonisti, ossia la Madonna, Gesù e il bifolco, che rappresenteranno alcune fasi della vicenda. Il figurante che impersona Cristo, per esempio, procede con il braccio alzato puntando il dito come per rafforzare l’ordine al bifolco; Maria ha le mani aperte per fermare il lancio, mentre il bifolco cammina all’indietro con in mano un pane, che alla fine getterà effettivamente nel laghetto.

 

La vicenda racconta della decisione di Cristo di punire la malvagità degli uomini facendo gettare al bifolco tre pagnotte, che avrebbero portato guerra, fame e peste. L’intervento della Vergine riuscì a scongiurare la punizione divina, anche se un pane finì comunque nel laghetto e la popolazione dovette affrontare una terribile epidemia di peste. Già nel 1400 i rezzatesi edificarono il piccolo tempio del laghetto, mentre il santuario attuale fu costruito nel Seicento e arricchito ulteriormente in seguito alla seconda apparizione della Vergine, quella narrata dalle cronache del 1711. Santuario “speciale”, unico che celebra l’apparizione contemporanea di Gesù e della Madre, da allora la Madonna di Valverde è diventato meta incessante di pellegrini, oltre che amatissimo luogo di culto per i rezzatesi.

Giovanna Gamba

(Fotografie dell'edizione 2014) 

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