Un nostro lettore ci segnala questa foto che dice di aver trovato casualmente su un libro pubblicato nel 2008 e dedicato a Gardone Riviera.
Una piscina in una limonaia? Non so se in questi anni si sia rimediato a questa come tante altre ferite inferte al lago di Garda. La bellezza di questo luogo raccontata per secoli da artisti, poeti, pittori, musicisti, uomini e donne di cultura non meritava questo.
Forse siamo ancora in tempo a rimediare, alzando il livello di attenzione, perché almeno sia arginata la fame di cemento che sembra tormentare tanti ancora oggi sul Benaco.
Leggendo un articolo pubblicato nel 1908 sulla rivista “Pro Benaco” sono rimasta senza parole: “Mi sono più tosto proposto di richiamare l’attenzione dei fattori competenti sul pericolo a cui è esposto l’avvenire della Riviera, per la mancanza di un concetto direttivo che ne regoli lo sviluppo edilizio. O le leggi e i regolamenti non ci sono o, se ci sono, non si applicano affatto per disciplinare la esecuzione di nuovi edifici. La libertà – nei rapporti edilizi – è qui cambiata in perfetta licenza: ognuno fa assolutamente quello che vuole”.
Ieri come oggi i problemi del Garda rimangono gli stessi anche a distanza di oltre un secolo.
Maria Paola Pasini