Prefetto in cattedra. Al liceo delle Scienze Umane “De Andrè” di Brescia, un professore eccellente ha tenuto lezione in Aula Magna, il Prefetto di Brescia, Valerio Valenti.

Per parlare dei compiti dello Stato della Prefettura, del Comune e delle regioni, il Prefetto è partito dalle sue azioni messe in campo per un recente grande evento bresciano di interesse internazionale: il Floating piece” d’Iseo. Attraverso questo esempio ha spiegato ad una platea attenta ed interessata di giovani studenti come si possano muovere le istituzioni, in questo caso i sindaci, interessati a far conoscere i loro territori. Alla prefettura non è stata tanto richiesto di discutere sulla bontà o meno della proposta, tanto meno di accettare o meno la proposta in nome di specifiche scelte politiche, né, ancora, di giustificare la proposta in nome di valutazioni artistiche dell’opera di Christo. Il prefetto ha agito per permettere che l’evento potesse realizzarsi. E per far ciò ha messo in moto una gigantesca macchina operativa che ha visto lavorare in  perfetta sinergia diverse professionalità, unite da uno scopo comune: realizzare un evento. E  valutati i rischi si è tentato di prevenire ogni forma di pericolo o di incidente. I valori indispensabili per un’azione complessa di questo tipo sono quelli della sussidiarietà, della collaborazione e della sinergia.

Il coinvolgente racconto del prefetto ha riscosso successo tra gli studenti che hanno rivolto domande interessanti su altri importanti temi, quali ad esempio l’emergenza migranti o la condizione e protezione dei richiedenti asilo. A tal proposito il Prefetto ha sottolineato come compito dello Stato sia quello di garantire l’accoglienza, la protezione e il rispetto della persona.

L’interesse e la partecipazione mostrata dagli studenti ha messo in luce l’importanza che le Istituzioni siano trasparenti e vicine ai giovani, oggi sempre più bisognosi di incontrarle e di ascoltare i resoconti del loro lavoro.

 

MONICA FELICE