Il bando di alienazione dell’area nel parcheggio “Campi Grandi” è andato deserto. Dell’altro giorno la pubblicazione del verbale che ne annuncia il fallimento del tentativo di vendita da parte dell'amministrazione comunale. Sulla questione pubblichiamo l'intervento di Paolo Catterina, già sindaco di Prevalle.
Il parcheggio… “parcheggiato”: così qualcuno ha definito l’esito di una iniziativa avviata a fine estate 2015 dall’amministrazione comunale del paese. In quel periodo, infatti, furono avviate le procedure per vendere una porzione della grande area destinata a parcheggio nella zona produttiva-industriale di via Campi Grandi, a servizio di una ventina di aziende della zona industriale, destinandola ad ospitare un lotto produttivo, in altre parole un ulteriore capannone.
Dopo avere incassato la contrarietà del gruppo consigliare Nuovo Progetto Prevalle, l’idea degli amministratori ha originato una vera e propria sollevazione di almeno una decina di aziende insediate nell’area, decisamente contrarie alla progettata mutilazione della zona adibita a parcheggio e spazio di manovra. Sono seguiti incontri frenetici e tentativi di “addolcire” la riduzione del parcheggio e la volumetria da mettere a disposizione degli acquirenti. L’iter amministrativo non è certo stato lineare: revoche di deliberazioni della Giunta, modifiche dell’area da alienare, ricorsi e osservazioni da parte della decina di aziende che hanno fatto sentire il loro disagio e le difficoltà che l’operazione porrebbe alle rispettive attività.
La scelta dell’Amministrazione Comunale è invece proseguita con determinazione, sostenendo che l’introito avrebbe dovuto finanziare l’ampliamento delle scuole, oppure evitare l’accensione del mutuo per la costruzione della mensa o ancora sostenere altre opere non meglio precisate. I rilievi fatti eseguire dal Comune hanno evidenziato un utilizzo esiguo del parcheggio e inoltre, sempre a detta degli amministratori, nella zona vi sono altri spazi adeguati per il parcheggio e per gli standard di servizio.
Di poche settimane fa il voto in Consiglio Comunale a seguito di una interrogazione, poi trasformatasi in mozione, ad opera del Gruppo Consigliare di minoranza proprio per scongiurare la messa in vendita e far prevalere gli interessi a salvaguardia delle attività produttive servite dall’area e garantire spazi di servizio adeguati anche per il futuro della zona. Erano state sollevate pesanti perplessità derivanti anche dai rischi potenziali dei ricorsi pendenti anche per il Comune, oltre che per l’acquirente finale.
Alla fine, contestando anche il fatto di aver fatto spostare la strategica area di ammassamento prevista dal Piano di Emergenza Comunale e che proprio nel parcheggio era stata prevista, si era arrivati al voto che aveva visto bocciare la mozione della minoranza.
Ora, il risultato del bando pubblicato il 18 gennaio e scaduto l’altro giorno, non lascia adito a dubbi. Al momento non vi sono acquirenti interessati. Le aziende ricorrenti e i membri della minoranza si dicono sollevati per il momentaneo stop alla contestata iniziativa. Dai banchi dell’opposizione si ricorda che in più occasioni si erano proposte alternative per reperire risorse da destinare al finanziamento delle opere pubbliche per il paese anziché ricorrere alla vendita delle proprietà pubbliche.
In attesa di conoscere se il bando sarà rinnovato o meno, anche le opere la cui realizzazione erano legate alla vendita dell’area subiranno uno stop. Qualcuno, ironizzando, ha fatto notare che i tabelloni luminosi comunali, ormai famosi in tutta Italia per far conoscere il pensiero del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale di Prevalle sui più diversi temi dell’orizzonte politico locale e internazionale… questa volta, almeno sino ad ora… hanno taciuto.
Paolo Catterina