L’Alta Via del Caffaro è stata inaugurata l’anno scorso, nel 2016, dal CAI di Bagolino, dopo tanto lavoro per ripristinare i sentieri che la compongono.
L’itinerario circolare con partenza e arrivo a Bagolino, si snoda per 80 km su 5000 mt di dislivello positivo e negativo, e segue lo spartiacque tra la Valle del Caffaro e le valli limitrofe trentine (Valle del Chiese, Valli Giudicarie) e bresciane (Valle Camonica, Val Trompia e Valle Sabbia).
Il tempo stimato è di circa 27 ore, e il consiglio del CAI Bagolino è di prevedere quattro giorni di escursione per svolgerlo tutto. Lungo il sentiero, si incontrano bivacchi e rifugi dove è possibile pernottare; inoltre il fondo valle è raggiungibile da più punti.
Il percorso è molto vario dal punto di vista naturalistico: si passa infatti da paesaggi di media montagna con boschi prati e fiumi, ad alpeggi, fino a sentieri scavati nel granito sulle cime più alte e a laghi alpini come il lago della Vacca.
Alcuni luoghi attraversati fanno parte del Parco dell’Adamello e della riserva naturale “Oasi del Baremone” e anche per questo si possono incontrare animali selvatici tipici di queste zone, che aggiungono emozione a questa escursione.
Ma non è solo la natura a caratterizzare l’Alta Via; molti luoghi da essa attraversati infatti furono preparati al combattimento della Grande Guerra: i resti di trincee, caserme, grotte, gallerie e forti sono ancora ben visibili.
Un percorso quindi entusiasmante dai punti di vista escursionistico, naturalistico e storico, che arricchisce Bagolino e lo rilancia per il turismo escursionistico.
Maggiori informazioni si possono trovare sul sito del CAI Bagolino http://caibagolino.blogspot.it/.
Alice Foglio