Questa mattina, 30 settembre, è stato inaugurato uno spazio speciale a Padenghe, riqualificato da un immobile confiscato alla mafia: da luogo di morte è rinato come luogo di incontro per i giovani grazie al progetto Legami Leali. in collaborazione con il Comune.

 

Un nuovo spazio dedicato alle ragazze e ai ragazzi del territorio, dove scoprire e sperimentare le proprie passioni, trascorrere tempo insieme, guardare al futuro: Spazio21 - Casa Falcone e Borsellino - ha aperto le porte tra le mura di quello che prima era un immobile di proprietà mafiosa. Si tratta del quarto bene confiscato rigenerato e riconsegnato alla collettività dal progetto di welfare comunitario Legami Leali. Aprire un luogo di cultura e partecipazione per le giovani generazioni in un luogo appartenuto alla criminalità organizzata significa costruire speranza e futuro per il territorio che quel luogo ospita. Per questo, il nuovo spazio giovani reca il numero 21 nel suo nome: 21 come il giorno di marzo che segna l’inizio della primavera, stagione della rinascita, e in cui si celebra la Giornata Nazionale della Memoria delle vittime innocenti delle mafie.

La struttura è intitolata a due vittime emblematiche dell’opposizione alle mafie, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nella consapevolezza che le storie hanno il potere di farci scoprire, ricordare e immedesimare in vite e vicende che altrimenti andrebbero perdute. L’inaugurazione dello spazio ha visto la presenza di alcune classi della secondaria di I grado del plesso A. Calini di Padenghe sul Garda che hanno seguito gli interventi del sindaco Albino Zuliani per il Comune di Padenghe, del direttore Davide Boglioni per l’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale, di Riccardo Christian Falcone per il Settore Beni Confiscati di Libera contro le Mafie e di Paolo Guglielmi in qualità di Project Manager del progetto Legami Leali.

A seguire, è stato presentato il libro “Lea Garofalo. Una madre contro la ‘Ndrangheta” con l’autrice Chiara Abastanotti che ha coinvolto gli studenti in un breve laboratorio. Al termine dell’incontro, i presenti hanno seguito il taglio del nastro e la scopertura della targa. I ragazzi si sono resi protagonisti di una “staffetta della legalità”, durante la quale hanno trasportato simbolicamente alcuni libri tematici fino allo scaffale posizionato all’interno dell’appartamento.

Confiscato nel 2010 a Rocco Fortugno, affiliato al clan dei Piromalli di Gioia Tauro, e assegnato al Comune di Padenghe due anni più tardi, lo spazio che oggi apre le sue porte come spazio giovani è stato utilizzato, per diversi anni, come Centro Sociale per anziani. Nel 2020 è stato messo a disposizione dell’Azienda speciale Consortile Garda Sociale per essere rigenerato nell’interesse della comunità e durante l’estate ha ospitato un campo di volontariato in collaborazione con Libera contro le Mafie, grazie al quale un gruppo di giovani volontari ha realizzato interventi di tinteggiatura e giardinaggio. La riattivazione dell’appartamento rientra in un progetto di filiera che coinvolge attualmente altri cinque beni confiscati sulla costa bresciana del Lago di Garda: lo scopo è costruire una rete di luoghi aperti e generativi per il territorio. In quest’ottica, l’inaugurazione dello Spazio Giovani di Desenzano segue l’attivazione della Casa della Legalità “Emanuele Riboli” di Manerba del Garda, polo formativo dedicato ai temi delle mafie e del bene comune, dell’appartamento “Piero Carpita” a Toscolano Maderno, alloggio per turismo responsabile, e di Casa “Luca Cottarelli” a Desenzano del Garda, spazio giovani.

Legami Leali è un progetto di welfare comunitario, avviato nel territorio del Garda bresciano allo scopo di recuperare regole, opportunità, relazioni e responsabilità all’interno della comunità. Il progetto, cofinanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del programma Welfare in Azione, è stato avviato nel 2018 dall’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale, capofila, da otto cooperative sociali (La Sorgente s.c.s. Onlus; La Nuvola nel Sacco s.c.s. Onlus; Area s.c.s. Onlus; Tempo Libero s.c.s. Onlus; Il Calabrone s.c.s. Onlus; La Vela s.c.s. Onlus) e dal consorzio di cooperative sociali Laghi. Il progetto promuove attività di sensibilizzazione della comunità e delle scuole sul tema della legalità, azioni di riutilizzo di immobili confiscati alla criminalità organizzata e beni comuni, percorsi di accompagnamento di minori e giovani adulti seguiti dai servizi sociali o a rischio di esclusione sociale, attraverso processi partecipati di cittadinanza attiva e di cura del territorio.