La polisportiva locale ospita per tre giorni - dal 9 all'11 giugno - gli atleti della nazionale italiana di sitting volley con la possibilità per il pubblico di assistere agli allenamenti, sia nella giornata di sabato 10 (alle 9:30 e alle 16:30) che la mattina di domenica 11 (alle 9:30).

Da sempre lo sport è veicolo di promozione umana e sociale per i valori che trasmette a chi lo pratica e a chi lo ama. A volte, addirittura, diventa il volano per ricominciare da capo una vita che sembra finita dopo traumi dolorosi e invalidanti. I ragazzi della nazionale italiana di sitting volley hanno tutti alle spalle una storia simile, quasi sempre fatta di incidenti stradali e conseguenti amputazioni in giovanissima età, e tutti hanno avuto il coraggio di non chiudersi nel proprio dolore. Grazie allo sport, hanno colto l'occasione di ricostruirsi e accettare le sfide di una vita nuova, difficile e complessa, ma ugualmente ricca di gioie e positività.

A Calvagese la sensibilità verso il mondo degli sport per atleti disabili nasce da lontano: la polisportiva locale da sempre è attenta alle esigenze di tutti e anche per questo diversifica al massimo l'offerta, pur con tutte le difficoltà che si incontrano in una realtà piccola e con risorse limitate. L'avvicinamento allo sport viene proposto anche ai piccolissimi, che possono andare in palestra per un primo approccio ludico al mondo del movimento con la psicomotricità, per poi poter conoscere, negli anni a venire, un ventaglio di proposte che va dalla pallavolo al karate, passando per l'atletica, il pilates e lo yoga. "La polisportiva di Calvagese - sottolinea la presidente Adele Casella - ha una storia trentennale, costruita principalmente da volontari mossi dalla passione per lo sport. Da statuto, ci siamo proposti non solo di diversificare il più possibile l'offerta formativa, ma anche di promuovere esperienze culturali che potessero aprire prospettive nuove, senza limitarsi all'ambito sportivo".

In un contesto molto attento alla formazione, gli istruttori vengono dunque formati per essere anche educatori, soprattutto fra i più giovani, in modo da favorire una crescita armonica in cui il sano agonismo non debordi in competizione sterile o, peggio ancora, sleale. Da qui nasce anche l'attenzione, addirittura l'esigenza, di proporre ai ragazzi testimonianze significative e toccanti che li orientino nella costruzione della propria storia di atleti e di cittadini. In passato c'era stato, per esempio, un avvicinamento al basket in carrozzina, grazie alla presenza in consiglio di Ugo Verzeletti, residente a Calvagese e per molti anni allenatore e dirigente di Icaro Brescia, squadra bresciana di questo sport. Si erano organizzati triangolari che avevano visto coinvolti anche i ragazzi della locale scuola media, cui era stata data l'opportunità di provare a giocare in carrozzina insieme agli atleti.

Lo stesso Verzeletti si è poi dato da fare per contattare il mondo del sitting volley, visto che uno dei fiori all'occhiello della polisportiva di Calvagese è proprio la squadra di pallavolo. Dalla rappresentativa provinciale a quella regionale, ben presto i contatti si sono estesi ai vertici Fipav e alla formazione nazionale; è nata così l'idea di invitare l'intera squadra in loco, per conoscerla e farla conoscere sul nostro territorio. Il progetto si concretizzerà in questi giorni, con l'arrivo già stasera di una ventina di ospiti fra atleti e staff. "Da parte nostra - continua Adele Casella - c'era la disponibilità a organizzare una partita aperta al pubblico, invece la squadra stessa con il suo team manager si è offerta di vivere un vero e proprio ritiro per l'intero weekend, in preparazione ai campionati europei che si svolgeranno a Caorle il prossimo ottobre".

Dopo un primo contatto con l'ambiente in un allenamento a porte chiuse, questa sera dalle 18:30 alle 21, domani la squadra ha in programma due allenamenti pubblici dalle 9:30 alle 12 e dalle 16:30 alle 19. Domenica mattina, invece, l'appuntamento sarà dalle 9:30 alle 12, sempre presso la palestra di Calvagese in via Fappani. L'evento è patrocinato dal Comune di Calvagese, sostenuto dal Comitato Italiano Paralimpico e dalla Federazione Italiana Pallavolo e si realizza grazie al contributo generoso di numerosi sponsor che hanno creduto nella proposta e collaborato in vario modo affinché si potesse concretizzare.

La creativa progettualità della polisportiva di Calvagese non si chiuderà però dopo questo evento, infatti i dirigenti stanno già immaginando di far conoscere l'esperienza a ragazzi del nostro territorio che hanno subito traumi di vario tipo per accompagnarli nel difficile percorso di rimarginazione delle ferite e, perché no, magari dar vita a una squadra locale di sitting volley in un futuro neanche troppo lontano.

Giovanna Gamba

Le immagini che seguono sono state scattate nel corso degli allenamenti svolti a Calvagese in questi giorni