Riccardo Lena, Matteo Papetti e Alessandro Zambelli: una storia di amicizia diventata storia professionale con Horo: la produzione e regia di cortometraggi ha portato al trio riconoscimenti e premi sia a livello nazionale che internazionale. Ora i tre sono pronti a conquistare anche il mondo dei videoclip e degli spot.

Dal connubio di amicizia, passione e intraprendenza si crea Horo: un nome che cela e racchiude la creatività di tre persone che vogliono fare del cinema la loro vita. Tre persone diverse, ma accomunate da un fine comune: voler raccontare, con l’intensità e l’impatto della settima arte. “Rendere vividi i sogni degli altri”, questo è ciò che porta Riccardo Lena, Matteo Papetti e Alessandro Zambelli a raccontare e a voler proiettare, sul piccolo o grande schermo, le loro storie: storie sfaccettate ma ricche di significati, diverse tra loro ma che puntano al cuore.

Così Horo firma la regia di vari cortometraggi, tra cui “Dear Brother”, diretto e cinematografato da Matteo Papetti, che porta sul grande schermo le spoglie di Albert, un soldato inglese della II guerra mondiale, interpretato da Alessandro Zambelli. “Dear Brother“ racconta della brutalità della guerra sulla mente umana, di come due vite possono essere spezzate con il premere di un grilletto. Il prodotto, però, racconta anche di un’umanità ritrovata, di empatia e di comprensione, possibili anche tra due soldati di opposta fazione. Si tratta dunque di un cortometraggio storico che ben presto si è fatto strada nel sistema festivaliero arrivando addirittura oltreoceano e vincendo il primo premio per la fotografia al “Tokyo Film Festival“. Da quel traguardo, si sono succeduti vari altri riconoscimenti in tutto il mondo.

Ad oggi, nelle produzioni di Horo, spiccano per intensità altri due cortometraggi, il primo riguardante la tematica dell’Alzheimer sotto la regia di Matteo Papetti e il secondo, di vena surrealista, sotto la regia di Riccardo Lena e interpretato da Alessandro Zambelli. Ma Horo non intende fermarsi all'ambito dei cortometraggi, infatti la creatività del gruppo ha iniziato a spaziare su più fronti, in particolare si sta facendo strada anche nel mondo dei videoclip e degli spot, affacciandosi così a un mercato audiovisivo a 360 gradi. I tre lo definiscono “Horo Year 2“, ma confidano che siano solamente i primi passi di un lungo sentiero.