Emanuele Vezzola, primo cittadino di Gavardo, è al suo secondo mandato dopo aver amministrato nel quinquennio 2009-1014. L'abbiamo incontrato per mettere a fuoco problemi e prospettive del paese. A lui la parola.

Nuove modalità nella raccolta dei rifiuti, nuova illuminazione pubblica e riqualificazione della sede del municipio. Questi alcune delle sfide che si trova ad affrontare l’amministrazione comunale di Gavardo guidata dal sindaco Emanuele Vezzola. Lavori da realizzare, ma anche cantieri in via di chiusura, come il teatro di Sopraponte, accanto ad altri che non partono per mancanza di disponibilità economiche, ed è questo il caso del centro storico. Infine, una scommessa sul futuro, l'auspicio di mantenere e potenziare il presidio ospedaliero locale. In estrema sintesi, sono questi i contenuti toccati da Vezzola, che in questi giorni è impegnato con la comunità montana per la nuova gestione comune dei rifiuti solidi urbani.

La novità è notevole e interessa l'intera Valsabbia che, quando a fine 2017 si concluderà il rapporto con Aprica, intende gestire in proprio la raccolta e la gestione dei rifiuti. Il sistema con la calotta non ha particolarmente soddisfatto. «Se ne parlerà in commissione ambiente e poi entro fine marzo – precisa Vezzola – i singoli comuni dovranno scegliere la modalità preferita fra il porta a porta completo (con l'eliminazione totale dei cassonetti) e il sistema misto, simile a quello appena partito a Brescia». Per intenderci, porta a porta per il differenziato e cassonetti a calotta per il resto, come avviene da poco anche a Vallio Terme. L'intento è quello di aumentare la raccolta differenziata migliorando il servizio per i cittadini e generando margini di guadagno per i comuni. La scelta definitiva si farà nella prossima estate: torneremo di certo sull'argomento.

Una seconda novità sono i lavori per la pubblica illuminazione: prenderanno il via con la primavera grazie a finanziamenti della regione Lombardia che coprono circa il 30% della spesa totale. «Sono coinvolti circa 30 comuni, da Bagolino a Castenedolo – continua il sindaco – e i lavori offriranno nuove opportunità anche in previsione di videosorveglianza e diffusione della fibra ottica». Si tratta, dunque, di un ammodernamento complessivo non solo in chiave di risparmio energetico, ma di un più ampio aggiornamento tecnologico per le connessioni sempre più rapide della città del futuro.

Sentendo citare la videosorveglianza, il pensiero corre alla sicurezza, uno dei temi più “caldi” per i cittadini. «In realtà non c'è allarme sociale a Gavardo e le lamentele dei residenti riguardano certi comportamenti maleducati di cittadini stranieri molto più che atti di criminalità». Secondo quanto riferito dal sindaco nell’intervista a 51news, i reati negli ultimi anni sono calati, anche grazie al deciso contrasto dei carabinieri. «Purtroppo – conclude Vezzola – restano ancora molti i furti oltre alla piaga del piccolo spaccio, per i quali l'amministrazione non può però fare nulla».

Uno dei nodi irrisolti riguarda inoltre il centro storico, dove uno dopo l'altro hanno chiuso esercizi commerciali tradizionali e l'impoverimento delle strutture abitative ha portato a un inevitabile degrado urbanistico. «Del resto le abitazioni sono dei privati - precisa il sindaco - e, se non ci sono soldi per ristrutturare, il comune non può intervenire». Per ora, dunque, bisogna rassegnarsi impotenti e confidare in tempi migliori per il restyling, rimandando anche le occasioni di vita sociale serale, strettamente connesse con l’effettiva valorizzazione dei centri storici di paesi e città.

Qualcosa tuttavia si muove, spiega il sindaco. In questi giorni si è avuta notizia della disponibilità di fondi INAIL destinati agli enti locali per ristrutturazioni immobiliari di pubblica utilità. «Purtroppo non conosciamo ancora i dettagli e neppure sappiamo chi gestirà gli appalti, tuttavia il progetto è già stato presentato e i tempi non dovrebbero essere lunghissimi». L'idea è quella di ristrutturare le ex-scuole elementari di via Fossa per trasferirvi gli uffici comunali. «Lo stabile si presta a diventare il nuovo municipio del futuro, ma se ciò non fosse possibile si utilizzerebbero gli stessi fondi per riqualificare la sede attuale».

A proposito di ristrutturazioni, Vezzola può vantarne anche una già a buon punto, cioè il teatro di Sopraponte, edificato negli anni Cinquanta dal compianto don Antonio Andreassi. Con la conclusione del secondo lotto, si prevede l'inaugurazione prima di fine anno.

Infine, una scommessa da vincere: Vezzola spera di poter mantenere un presidio ospedaliero importante come quello di Gavardo, minato dalle nuove normative regionali. Potenziato negli ultimi anni con la costruzione di una nuova ala, la trasformazione di alcuni reparti e il rinnovamento del pronto soccorso, serve tutta la Valsabbia, l’alto Garda e gran parte della Valtenesi, ma è ugualmente a rischio. La speranza del sindaco è di vedere concretizzarsi presto la realizzazione dell’Emodinamica, struttura salvavita ormai indispensabile, che valorizzerebbe la Cardiologia del dott. Gianfranco Pasini, reparto efficiente, dalla solida tradizione, che raccoglie e cura pazienti da un bacino molto vasto. Sul diritto a essere curati non ci dovrebbero essere compromessi, in effetti. Staremo a vedere.

Giovanna Gamba