Quante volte ho pensato tra me: “Possibile che Brescia per realizzare una mostra di richiamo, dai grandi numeri debba rivolgersi all’esterno? Possibile non ci siano le energie, le capacità, la visione per produrre qualcosa di nostrano?”. E invece tutti unanimemente a favore del patron di Linea d’ombra. Mah! Questo pensavo allora, questo penso oggi. Tuttavia. Oggi mi sento francamente in imbarazzo a pensare che la mia città abbia rifiutato la proposta “vantaggiosa” anche in termini economici avanzata dallo stesso Goldin. Una mostra (anzi due) in cui l’investimento principale lo fa il privato e al pubblico resta da versare un contributo del 10 per cento. Soprattutto perchè non intravedo una grande alternativa … non intravedo (e mi dispiace tantissimo) per la mia città un progetto vero, alto, di grande respiro. Vedo qualche iniziativa sporadica, qua e là meritevole, non ho percepito però quello scatto che mi sarei aspettata dopo una fase non troppo brillante. Il progetto portante è la riapertura della Pinacoteca? Bene, è stato promesso, sono stati indicati anche i tempi di cui ho diligentemente preso nota. Me ne ricorderò perchè detesto le promesse non mantenute. Salò in una manciata di anni ha messo insieme il MuSa. Può piacere o no, ma è un fatto concreto. E Brescia? Staremo a vedere. Vi prego, non fatemi rimpiangere Goldin!!!!
Mpp