Disseminava bocconi avvelenati nei boschi della Val Seriana, individuato dal cane Sole dell’Unità cinofila della Polizia Provinciale di Brescia.
Nei giorni scorsi è stato inaugurato il nuovo punto prelievi presso il centro sociale “Gli Orti” di Molinetto, una soluzione per non far mancare il servizio ai cittadini dopo la chiusura del punto prelievi presso la casa di riposo.
Il comandante Mauro Fezzardi traccia il bilancio delle attività svolte nell'anno da poco concluso, sottolineando l'ampia offerta dei servizi sul territorio, sia come copertura temporale che per la varietà degli interventi.
Grazie a una segnalazione, gli agenti della polizia locale valsabbina sono riusciti ad avvicinare tre persone sospette e una vettura contenente attrezzi atti allo scasso. Denunciata per favoreggiamento una donna, le indagini continuano nel più stretto riserbo.
Nella tarda mattinata di questo venerdì si è proceduto al brillamento di uno sperone pericolante, posizionato sulla parete rocciosa soprastante una galleria presente lungo la strada provinciale della SP 38 "TREMOSINE - TIGNALE", detta Strada della Forra, in territorio di Tremosine sul Garda.
L’intervento si è reso necessario per la messa in sicurezza di quel tratto di strada su cui incombeva il masso instabile, che avrebbe potuto staccarsi e cadere sulla galleria, provocando seri danni anche alla sede stradale.
Il masso, di circa 70 metri cubi, proprio sopra la galleria (sul versante del monte, al km 2+310), era stato individuato a seguito della frana che, il 16 dicembre del 2023, aveva fatto riversare sulla strada alcune migliaia di metri cubi di roccia, alterando la stabilità anche dell’area circostante al cedimento. Lo sperone appariva completamente separato dalla retrostante parete per circa tre quarti e, cadendo, avrebbe potuto colpire la galleria, la cui parete di roccia esterna, che fungeva da pilastro, si è assottigliata fino a spessori esigui a causa della frana, nell’ordine del metro, perdendo così gran parte della resistenza di sostegno provocando probabilmente una implosione dall’alto, con il cedimento della volta.
Dopo la frana, la circolazione era stata immediatamente interrotta, a tutela dei passanti, e, nelle settimane successive, erano stati posizionati sensori per il monitoraggio della stabilità della galleria, cui, a dicembre scorso sono stati aggiunti anche rilevatori di movimento all’interno della falesia.
Lo studio dei dati raccolti nel corso dei mesi, evidenziando la stabilità del versante roccioso a monte della sede stradale, ha portato nelle scorse settimane, dopo attenta valutazione, alla decisione di procedere nella mattinata di oggi con il brillamento del masso.
Le operazioni - per svolgere le quali, in previsione della caduta abbondante di materiale roccioso a lago, è stata interdetta anche la navigazione nello specchio d’acqua sottostante la Forra - sono state seguite da un gruppo di esperti tecnici incaricati dal Settore delle Strade della Provincia di Brescia e condotte da una ditta specializzata, che per l’intervento controllato ha posizionato 300 detonatori collegati, con 300 metri di miccia, a 300 chili di esplosivo. Per un ottimale posizionamento delle microcariche esplosive, ai fini della sicurezza e dell’efficacia delle operazioni, sono stati praticati dei fori che hanno comportato il taglio di alcune piante nella zona.
Dopo l’esplosione controllata, sono stati svolti i controlli sul buon esito dell’operazione ed è stato avviato lo specifico monitoraggio h24 per verificare la stabilità dell’area. Alla fine della prossima settimana tecnici della Provincia e progettisti verificheranno le risultanze delle osservazioni e decideranno come procedere con gli interventi di mitigazione del rischio di caduta massi. Se non saranno evidenziate criticità, si procederà con la predisposizione degli interventi successivi, con il relativo cronoprogramma. L’obiettivo della Provincia di Brescia, così come del Comune di Tremosine e della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano, che da oltre un anno lavorano in stretta sinergia, è quello di giungere ad una soluzione nel minor tempo possibile.
LE DICHIARAZIONI
Emanuele Moraschini, presidente della Provincia di Brescia
“Quello di stamattina è stato un intervento importante per la messa in sicurezza di quel tratto di strada su cui si dovrà procedere con ulteriori lavori per la stabilizzazione della galleria e dell’area circostante. Dirimente sarà l’esito dei monitoraggi dei prossimi giorni che sarà esaminato da oggi stesso fino alla fine della prossima settimana. L’obiettivo primario è quello di arrivare alla riapertura della strada, compatibilmente, però, con le condizioni di sicurezza di chi vi transita. Siamo consapevoli del valore logistico, per i residenti e per le realtà economiche della zona, dell’importanza paesaggistica e turistica della strada della Forra, ma procederemo tenendo in primo piano l’incolumità dei fruitori della provinciale. Resta, ovviamente, massimo l’impegno da parte della Provincia per riaprire al traffico la strada, venendo incontro alle esigenze del territorio”.
Paolo Fontana, consigliere provinciale “Stamattina si è proceduto con un’operazione indispensabile per poter procedere con i lavori finalizzati alla riapertura della SP38. Bisognerà valutare approfonditamente se l’esplosione avrà prodotto o meno movimenti della falesia, soprattutto all’interno della galleria. La Provincia sta mettendo in campo ogni sforzo possibile per trovare soluzioni che coniughino la sicurezza e la maggior rapidità possibile per portare a compimento ogni fase del complesso progetto di ripristino dell’area che prevede la chiodatura all’esterno della galleria e la calottatura all’interno”.
Battista Girardi, sindaco di Tremosine
“Quando si inizia a lavorare è sempre un buon segno. Il brillamento di questa mattina è il primo passo verso la riapertura. Per noi il ripristino della strada della Forra è vitale perché coinvolge tutta l’area bassa del territorio comunale, con tutte le sue attività. Bisogna tenere presente che questo è uno dei Borghi più belli d’Italia e la gente qui arrivava anche a piedi e adesso per arrivarci bisogna passare da Limone e fare 20 chilometri in più. Il che si traduce in un danno economico, ma anche d’immagine, dal punto di vista turistico. L’auspicio è, dunque, che, grazie all’impegno di tutti, si arrivi a breve, alla riapertura, guardando con fiducia all’avvio della stagione turistica”.
La guerra così lontana così vicina. Sono stati recuperati in questi giorni tre proiettili, tre residuati bellici localizzati a circa 50 m dalla spiaggia famosa di Tignale del Prà de la fam. Il materiale è stato portato in una vicina cava per essere neutralizzato mentre il 10° Reggimento del Genio Guastatori di Cremona e il Nucleo Sminamento Difesa Anti Mezzi Insidiosi provvederà a bonificare la zona interessata dal ritrovamento.
Nelle scorse settimane un sub durante un'immersione sportiva aveva segnalato al Nucleo della Guardia Costiera di Salò, di aver individuato a circa venti di metri di profondità la presenza di alcuni ordigni inesplosi, non molto lontano dalla spiaggia.
La notizia è riportata dal quotidiano Bresciaoggi con altri e più approfonditi dettagli.
A metà mandato dell'amministrazione Malinverno, la coalizione all'opposizione in una conferenza stampa ha tracciato il bilancio del lavoro della giunta, concludendo che a fronte di molte promesse i risultati sono scarsi.
Lutto in Valsabbia: è morto Gianfausto Salvadori
E’ successo nella tarda mattinata di sabato, quando un gruppo di windsurfisti partiti dalla sponda veneta del litorale di Malcesine del Lago di Garda, hanno segnalato il mancato rientro di uno di loro, visto poco prima del rientro in difficoltà e poi perso di vista nell'alto Garda, mentre vento e moto ondoso lo trascinavano verso sud.
Nella relazione annuale del comandante Fabio Vallini il bilancio del 2024 per l'aggregazione di polizia locale della Valle Sabbia.
Il comandante della polizia locale di Prevalle e Paitone, Massimo Zambarda, racconta una giornata vissuta dai suoi agenti in questi giorni.
È arrivata alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, intorno alle 12.20 di oggi sabato 28 dicembre, la richiesta di soccorso da parte di altri sportivi che, rientrati dall’attività sportiva con windsurf, avevano perso di vista il loro amico 48enne di nazionalità italiana.
Immediata si è attivata la macchina dei soccorsi coordinati dalla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, che, oltre a impiegare due mezzi navali – da Salò la MV CP 703 e da Lazise il GC B135 – ha richiesto alle rispettive Sale Operative l’impiego di velivoli del 118 e dei Vigili del Fuoco e un’unità navale dei Vigili del Fuoco di Bardolino.
Dopo circa un’ora dall’inizio delle ricerche, lo sportivo è stato avvistato dall’Equipaggio della Motovedetta della Guardia Costiera CP 703 alla deriva a circa 1 km a sud di Tignale, recuperato subito a bordo, è stato poi trasferito a riva, ove ad attenderlo v’erano anche gli amici che avevano lanciato l’allarme del mancato rientro.
Grazie alla muta, indossata dallo sportivo, non è stato necessario richiedere assistenza sanitaria. Il windsurfista ha rotto l’aggancio della vela alla tavola il che gli ha impedito di poter windsurfare, restando alla deriva con lago mosso, fino all’arrivo dei guardiacoste.
Tutto è bene quel che finisce bene, ma anche in questo caso la Guardia Costiera suggerisce sia agli sportivi che ai diportisti di munirsi sempre di un dispositivo telefonico, munito di traffico chiamate e dati internet per richiedere soccorso, il che assicurerebbe una maggiore velocità di intervento e di intercetto delle persone in difficoltà da parte dei soccorritori.
Nel caso specifico, fondamentale è stato suddividere le aree di ricerca da parte della Sala Operativa della Guardia Costiera in base alle informazioni ricevute dai segnalanti, alle condimeteo presenti in zona, assegnando, poi, gli schemi alle unità navali ed aeree impegnate nella ricerca.
Con le festività natalizie, periodo in cui la domanda di prodotti ittici cresce considerevolmente, la Guardia Costiera, in linea con il Piano Operativo Annuale 2024 deciso nell’ambito dalla Cabina di Regia istituita presso il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha avviato una mirata campagna di prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore che, nel tempo, si sono concretizzate anche attraverso nuovi canali, non convenzionali, al passo con lo sviluppo del mondo digitale.
Lo scopo è garantire la qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani ed il rispetto delle disposizioni nazionali e internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino evitandone il depauperamento e contestualmente anche quello di garantire la leale concorrenzialità sul mercato tra gli operatori prevenendo il diffondersi di pratiche illegali.
LE FASI
L’operazione complessa “e-FISHING”, attiva su tutto il territorio nazionale e in corso fino a gennaio 2025, si è articolata in una preliminare fase di “analisi”, durante la quale sono stati individuati i target di possibile interesse mediante un attento monitoraggio del territorio – anche attraverso le piattaforme social e dell’e-commerce, a cui ha fatto seguito una seconda fase “operativa”, che ha permesso di attuare un contrasto diretto alle attività di pesca illegale attraverso l’esecuzione delle verifiche preventivamente pianificate.
L’OBIETTIVO
Il focus dell’operazione è incentrato a tutelare il prodotto ittico made in Italy, scoraggiando pratiche illecite – anche informatizzate – finalizzate a carpire la buona fede del cittadino, danneggiare la risorsa ittica e a minare la concorrenza leale sul mercato tra gli operatori del settore. L’operazione condotta dalla Guardia Costiera si è concentrata quindi sull’attività di prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore, che coinvolgano in particolare le importazioni e la commercializzazione di prodotti ittici provenienti da paesi terzi, la cattura e commercializzazione di specie con consentite e la compravendita di pescato in assenza delle informazioni obbligatorie in materia di tracciabilità. Pratiche illecite che, nel tempo – e in linea con il nome stesso che si è voluto attribuire all’operazione – si sono concretizzate anche attraverso nuovi canali non convenzionali utilizzati per l’attività di rivendita e la promozione di servizi di ristorazione, come l’e-market e le piattaforme social, al passo con lo sviluppo del mondo digitale.
Si tratta di comportamenti disonesti che compromettono non solo la qualità del prodotto destinato alla vendita, ma pregiudicano anche la concorrenza leale e la capacità del cittadino di scegliere consapevolmente.
Tale attività di monitoraggio e verifica, pertanto, oltre a prevenire e individuare eventuali atti illeciti mira a garantire una filiera ittica virtuosa, che permetta di far giungere sulle tavole degli italiani prodotti sicuri, certificati e garantiti.
LA MACCHINA ORGANIZZATIVA
Il dispositivo messo in campo - coordinato a livello nazionale dal Centro di Controllo Nazionale Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera e articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca (CCAP) delle 15 Direzioni Marittime regionali - ha visto l’impiego di oltre 1.500 militari e oltre 450 tra mezzi terrestri e aeronavali della Guardia Costiera e ha portato, ad oggi, all'effettuazione di 9.106 controlli, che consentiranno agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici di qualità e garantiti, valorizzando il lavoro degli operatori del settore onesti che rispettano le normative vigenti, a tutela del prodotto “made in Italy”.
RISULTATI NAZIONALI DELL’OPERAZIONE “E-FISHING”:
Questi i dati salienti:
- 746 illeciti tra amministrativi e penali;
- 233 attrezzi da pesca sequestrati;
- sanzioni pecuniarie che ammontano a oltre 1 milione di euro;
- circa 200 tonnellate di prodotto ittico sequestrato.
RISULTATI NELLA DIREZIONE MARITTIMA DI VENEZIA:
Nell’ambito interregionale di competenza della Direzione marittima di Venezia, che ricomprende Veneto, Trentino-Alto Adige, province di Bergamo, Brescia e Pordenone e parte della provincia di Udine, si registra il sequestro di 2 TONNELLATE di prodotti ittici sprovvisti di tracciabilità o non in regola con le norme in materia di etichettatura, a fronte dell’elevazione di 22 sanzioni amministrative per un totale di circa 42.500 Euro, a fronte di 64 ispezioni eseguite.
In particolare, nella provincia autonoma di Bolzano, all’interno di due esercizi di ristorazione etnica, è stata rilevata la commercializzazione di prodotti ittici di varie specie sprovvisti di idonea etichettatura e informazioni minime di tracciabilità obbligatorie, portando al sequestro di circa 1 tonnellata e mezza di prodotti successivamente distrutti e all’elevazione di sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro, procedendo in un caso, in collaborazione con la locale azienda U.l.s.s., alla temporanea chiusura dell’esercizio commerciale per motivi igienico sanitari.
RISULTATI ATTIVITA’ ANNUALE - 2024
Al netto dell’operazione complessa “e-FISHING”, l’impegno della Guardia Costiera nella funzione di controllo del settore della pesca, in linea con il Piano Operativo Annuale 2024 deciso nell’ambito dalla Cabina di Regia istituita presso il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, prosegue tutto l’anno per garantire la qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani, salvaguardando il cittadino, la risorsa ittica e l’ambiente.
Nel 2024, infatti, è di oltre 9 milioni di euro l'importo totale delle sanzioni comminate, con oltre 800 tonnellate di prodotto irregolare sequestrato, principalmente per illeciti connessi alla mancanza delle informazioni obbligatorie relative alla tracciabilità del pescato, che accerta la genuinità e la provenienza del prodotto. Nel corso dell'anno, l'azione di contrasto alla pesca illegale ha permesso di effettuare sull'intero territorio nazionale oltre 100.000 verifiche e ispezioni approfondite sia in mare che lungo la filiera commerciale, con un monitoraggio continuo, dalla cattura del pescato fino alla vendita al cittadino.
“Quest’operazione – ha dichiarato il Comandante Generale della Guardia Costiera Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone – si inquadra in un sistema di controlli consolidato, che viene svolto costantemente dalla Guardia Costiera, in mare come a terra, nell’ambito delle sue competenze in dipendenza funzionale del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che consentirà agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici sicuri e di qualità, garantendo una filiera ittica virtuosa in grado di valorizzare e tutelare il lavoro degli operatori del settore che rispettano le normative vigenti e promuovendo il prodotto made in Italy”.
La peste suina africana (PSA) è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce suini e cinghiali. Il virus non colpisce l’uomo ma può diffondersi per contatto diretto tra animali o tramite l’uomo. Il virus è estremamente resistente e può rimanere vitale a lungo: nelle carcasse di animali infetti, nell’ ambiente e in prodotti a base di carne di suino o cinghiale. La nota è pubblicata sul sito del comune di Vobarno ma vale per tutto il territorio, in effetti.
La presenza di PSA è causa di ingenti danni economici per la suinicoltura e l’export.
Cosa si può fare per salvaguardare il territorio?
Non portare da zone infette (dell’Italia, di altri Paesi dell'Unione Europea o di Paesi Terzi),prodotti a base di carne suina o di cinghiale, quali, ad esempio, carne fresca e carne surgelata, salsicce, prosciutti, lardo, senza etichettatura con bollo sanitario ovale.
Smaltire i rifiuti alimentari depositandoli in contenitori chiusi e non somministrarli ai suini domestici o ai cinghiali.
Non abbandonare rifiuti alimentari in aree accessibili agli animali (es. aree picnic).
In caso di ritrovamento di una carcassa di cinghiale informare tempestivamente la Polizia Provinciale al numero 030 3748000 che si coordina con i servizi veterinari di ATS Brescia.
Per i contatti dei Distretti Veterinari e i rispettivi territori di competenza:
www.ats-brescia.it/web/guest/distretti-veterinari
Le fiamme sono divampate intorno alle 12:30 di oggi, domenica 24 novembre e sono state domate solo nel tardo pomeriggio, dopo l'intervento di diverse squadre dei vigili del fuoco. Ancora da stabilire le cause.
L’allarme è stato lanciato da un’altra windsurfista, che non vedeva più il compagno da oltre 30’, che ha contattato intorno alle 15:30 la Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, che coordina i soccorsi su tutto il bacino lacustre.
Tragedia sulle Giudicarie, dove nel pomeriggio di ieri, sabato 9 novembre, ha perso la vita il gavardese Angelo Goffi, 71enne ex presidente del CAI ed ex consigliere comunale del paese. L'escursionista è scivolato in un canalone e per lui non c'è stato nulla da fare.
Il comandante della polizia locale di Prevalle e Paitone, Massimo Zambarda, interviene a proposito delle polemiche che spesso accompagnano l'utilizzo dell'autovelox sulle nostre strade.
Nei giorni scorsi un gruppo di bracconieri ha abbattuto illegalmente due splendidi esemplari di capriolo. La Polizia Provinciale del distaccamento di Vestone li ha individuati e denunciati.
Nel mese di settembre le Polizie locali di Prevalle - Paitone, Calvagese - Muscoline, Polpenazze, San Felice e Puegnago si sono coordinate nel Progetto Smart, finanziato da Regione Lombardia, per controlli straordinari sul territorio in orari serali e notturni. I risultati.
È stato riconosciuto, alla presenza dei militari della Guardia Costiera, presso l’obitorio dell’Ospedale di Desenzano, da parte del datore di lavoro, il corpo della persona priva di vita recuperata nel Lago di Garda.
Aveva presentato denuncia di scomparsa alla locale stazione dei Carabinieri di Andalo ove lavorava in un albergo.
Nazionalità Tunisina, di anni 54 ma residente a Gargnano da diverso tempo.
Proseguono ora, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia, le indagini congiunte dei militari della Guardia Costiera e Guardia di Finanza della Sezione Operativa Navale di Salò, per ricostruire la dinamica del decesso.
Ieri, 22 settembre, è stata una domenica di intensi controlli per la Polizia Provinciale Nucleo Venatorio di Vestone.
Nonostante fosse stata divulgata l’allerta meteo che avrebbe interessato anche il Lago di Garda, dal lungolago di Desenzano è giunta tramite 112 NUE alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, la segnalazione di una persona in acqua che, avendo intrapreso l’attività sportiva con un wing foil (una specie di surf in cui il surfista utilizza una ala che si gonfia con il vento) con il peggiorare delle condizioni lacustri, che facevano registrare onde di quasi 2 metri, si è poi visto in difficoltà restando aggrappato alla tavola a pochi metri dalla scogliera.
Pubblichiamo il comunicato stampa del Coordinamento interregionale per la tutela del Garda a seguito della frana a ridosso della galleria dei Titani, vicino a Limone.
Il Comune di Odolo mette a disposizione il verbale della conferenza dei servizi convocata per l'adozione di variante al PGT. I cittadini che lo desiderano possono presentare osservazioni entro il giorno 5 ottobre 2024.
Il Tavolo politico ha incontrato in questi giorni il sindaco Guido Malinverno per presentargli il documento a favore della cura, tutela e messa in sicurezza dell’ospedale di Desenzano.
Stavano rientrando da una missione di Polizia di Sicurezza della Navigazione con la Motovedetta CP 862, quando si sono resi conto, mentre stavano effettuando la manovra di ormeggio, che una persona si era accasciata al suolo sul lungolago di fronte agli ormeggi della Guardia Costiera.
Immediatamente i guardia coste intervenivano in banchina con al seguito il materiale di primo soccorso sanitario e si rendevano conto che il malcapitato (un turista straniero di sesso maschile di 58 anni) era in arresto cardiaco. Iniziate immediatamente le operazioni di rianimazione con massaggio cardiaco provvedevano ad utilizzare il DAE (defibrillatore semiautomatico esterno) richiedendo contestualmente l’intervento dei sanitari, tramite Sala Operativa del 118 con la quale restavano in costante contatto telefonico, fino all’arrivo degli stessi sul posto. Questi ultimi giungevano prontamente sia con autoambulanza dei volontari del Garda sia con elisoccorso decollato da Brescia, i quali prendevano poi in cura il malcapitato, trasferendolo in codice rosso, ma ancora in vita, presso l’ospedale civile.
Fondamentale quindi l’intervento dei militari del nucleo gardesano che, grazie all’addestramento ed alle abilitazioni sanitarie (Salvamento Nuoto, BLS, BLSD e Primo Soccorso Sanitario) che devono possedere tutti gli equipaggi delle unità navali del Corpo delle Capitanerie di Porto, sono riusciti tempestivamente a mantenere in vita il soggetto in arresto cardiaco facendo riprendere il battito, per poi essere trasferito in elisoccorso presso l’ospedale di Brescia ove è stato preso in cura dai sanitari.
A sottolineare l’importanza dell’intervento il Sindaco di Salò, appresa la notizia, si è recato personalmente presso la sede della locale Guardia Costiera per ringraziare i militari che avevano prestato soccorso.
Infatti, il defibrillatore utilizzato, è uno di quelli che vennero donati dall’Amministrazione Comunale di Salò agli equipaggi delle motovedette della Guardia Costiera operanti sul lago di Garda, a seguito della costituzione di parte civile della predetta Amministrazione Comunale nel processo penale relativo all’incidente nautico occorso nel golfo di Salò nell’estate del 2021, nel quale persero la vita due giovani del posto.
Era stata divulgata alle 14:00 di ieri – 14 agosto 2024 - l’allerta meteo della Protezione Civile per il passaggio della forte perturbazione sul Lago di Garda e infatti, come da previsione, dalle 17:00 alle 21:00 sono state decine le chiamate di soccorso pervenute alla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, da parte di diportisti in difficoltà, ma anche da segnalanti che dalla costa riferivano di situazioni di estremo pericolo per bagnanti e naviganti.
Grazie al dispositivo messo in campo dalla Guardia Costiera, che vede soprattutto in questa settimana ferragostana, nell’ambito dell’operazione Mare e Laghi Sicuri, tutti i mezzi navali del 1°Nucleo rischierati nelle varie parti del Lago (Salò, Torbole, Lazise e Desenzano), sono stati impiegati sulle varie sponde del lago in navigazione prima dell’arrivo della perturbazione, per diramare l’allarme a diportisti, sportivi e bagnanti, che non erano ancora rientrati.
Nonostante ciò sono state 15 le persone soccorse con vento, pioggia e grandine, in otto distinte attività SAR impiegando contemporaneamente la Motovedetta CP 703, il GC B135, il GC A58 e il GC B98.
In particolare a Sirmione sono stati due gli interventi SAR portati a termine in due distinti momenti, una barca a vela capovolta, con sportivo in acqua e alla deriva, un motoscafo in avaria con 5 persone a bordo, mentre nelle acque tra Moniga e Desenzano intercettati e recuperati tre canoisti nel pieno della bufera e nel Golfo di Salò, quasi in orario notturno, soccorsa un’intera famiglia di 4 persone (tra cui due minori) che era in difficoltà per avaria al motore e impossibilità a fruire delle vele per la forte pioggia e le raffiche di vento.
A queste si aggiungono le altre attività di verifica per allarmi lanciati da terra, poi tutti rientrati, tra Malcesine, Brenzone, Torri del Benaco, il Golfo della Romantica e Desenzano, ove, comunque la Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, faceva intervenire i propri mezzi per le verifiche del caso.
Nuovamente viene rilanciato il messaggio della Guardia Costiera di NON INTRAPRENDERE NAVIGAZIONI, BALNEAZIONE, ATTIVITA’ SPORTIVE CON CONDIMETEO AVVERSE, QUALI VENTO, PIOGGIA E LAGO MOSSO, bensì di verificare sempre preventivamente, tramite i siti internet meteo, molto attendibili e precisi, sia lo stato del meteo, ma anche analizzare l’evoluzione delle condizioni previste, che possono diventare particolarmente pericolose come avvenuto oggi sul Lago di Garda.
E’ giunta intorno alle 13:00 di venerdì la segnalazione alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò di un motoscafo in fiamme nelle acque lacustri antistanti Peschiera del Garda.
Nonostante fosse stata divulgata l’allerta meteo numerose sono stati gli eventi di soccorso portati a termine dalla Guardia Costiera, dai Vigili del Fuoco e dalla Squadra Acque Interne della Polizia di Stato. Lo rende noto il Comando della Guardia costiera stessa.
Le prime attività di soccorso si sono verificate nell’alto lago sulla sponda trentina del Garda, ove numerosi velisti e sportivi si sono trovati in difficoltà, poi tutti recuperati dai Volontari dei Vigili del Fuoco e dalla Polizia di Riva del Garda.
A seguire la Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, ha ricevuto numerose chiamate concomitanti per bagnanti, sportivi e barche in difficoltà da Manerba, da Garda, da Desenzano e da Sirmione.
Impiegati quattro mezzi navali, due della Guardia Costiera e due dei Vigili del Fuoco, rispettivamente usciti da Lazise – il GC B135, da Bardolino la VVF 2 e da Salò il GC A58 e il VVF 32, che sono stati inviati dalla sala operativa sui vari scenari di soccorso.
Alla fine, nel basso lago sono stati otto i diportisti e gli sportivi tratti in salvo con condizioni meteo particolarmente avverse per il forte vento, il lago molto mosso e la pioggia battente.
Gli interventi più difficili sono stati l’assistenza ad un’unità da diporto con due turisti che, vistisi in difficoltà per l’ancora che non teneva, hanno sparato 4 razzi rossi, nelle acque antistanti rivoltella di Desenzano e si sono poi incagliati e per recuperarli è dovuta intervenire una squadra via terra dei Vigili del Fuoco di Brescia, in quanto le condizioni lacuali non permettevano, visto il basso fondale, di poter avvicinarsi all’unità con mezzi navali dei Vigili del Fuoco, che hanno comunque impiegato i soccorritori marittimi per raggiungere le persone in difficoltà.
Altri due interventi sono stati portati a termine dall’equipaggio del B135 nelle acque antistanti Sirmione e Desenzano. Il primo ha visto il soccorso a cinque diportisti alla deriva poi trasferiti con non poche difficoltà nel sorgitore di Sirmione, mentre il secondo è stato portato a termine sempre dal medesimo equipaggio nelle acque comprese tra Desenzano e Sirmione, ove più persone avevano avvistato un kitsurfista in difficoltà ad oltre 2 km dalla costa, raggiunto quasi in orario notturno, recuperato a bordo e poi trasferito nel sorgitore di Desenzano.
Nuovamente viene rilanciato il messaggio della Guardia Costiera di NON INTRAPRENDERE NAVIGAZIONI O ATTIVITA’ SPORTIVE CON CONDIMETEO AVVERSE, QUALI VENTO, PIOGGIA E LAGO MOSSO, bensì di verificare sempre preventivamente, tramite i siti internet meteo, molto attendibili e precisi, sia lo stato del meteo, ma anche analizzare l’evoluzione delle condizioni previste, che possono diventare particolarmente pericolose come avvenuto oggi sul Lago di Garda.
Nel pomeriggio di oggi, martedì 6 agosto, due ciclisti che percorrevano la Gavardina si sono scontrati frontalmente e sono finiti entrambi in ospedale, uno in codice giallo.
Intorno alle 12:30 di oggi, sabato 3 agosto, un uomo ha perso la vita in località Casali, nel comune di Anfo. Sbalzato dalla moto, il ragazzo è morto sul colpo.
Violenti temporali e una vera e propria bomba d'acqua si sono abbattuti nella notte tra domenica e lunedì sulla piana del Gaver. Alcuni affluenti del Caffaro sono esondati e hanno invaso in parte la strada. Acqua e fango si sono riversati sull'intera area. Alcune cantine e alcuni locali sono stati allagati lasciando isolate per alcune ore una ventina di persone. Sono subito intervenuti i vigili del fuoco e i volontari per prestare soccorso. Sul posto per rendersi conto della situazione anche gli amministratori e il nuovo sindaco di Bagolino Claudia Carè. La bomba d'acqua è giunta abbastanza inaspettatamente e ha riguardato anche altre zone del bresciano colpite da forti perturbazioni temporalesche.
Fotografie: da Sindaco di Bagolino Claudia Carè
Quattro cittadini georgiani su un'auto a noleggio avevano raggiunto la Valsabbia pensando di poter derubare indisturbati diversi centri della valle. La polizia locale li ha raggiunti e fermati.
Era da tempo che gli agenti della polizia locale della Valle Sabbia lo stavano monitorando. Alla fine è scattato un controllo quando questo giovane si trovava in un parco pubblico vicino all'ospedale di Gavardo. Si tratta di un uomo di 33 anni.
A seguito di una perquisizione personale sono state trovate addosso a questa persona alcuni involucri di sostanze stupefacenti pronti per essere ceduti. Nella sua abitazione a Gavardo sono state ritrovate altre sostanze stupefacenti, all'incirca 100 grammi, materiale per il confezionamento, bilancino di precisione e 2.700 € in banconote di piccolo taglio. Il tutto è stato sequestrato e la persona ha passato la notte in cella di sicurezza presso il comando di Gavardo. Processato per direttissima, il giudice ha stabilito una pena di 8 mesi sospesa, ha confiscato tutto il denaro perché ha ritenuto che fosse provento dell'attività illecita e di spaccio.
Multato e in quanto clandestino si stanno facendo ulteriori approfondimenti per capire che titolo occupava l'alloggio a Gavardo. Potrebbero esserci delle ripercussioni anche sul proprietario dell'abitazione. Sequestrato anche il telefono cellulare.
La polizia locale ha agito su segnalazione di cittadini e dell’amministrazione comunale.
Foto repertorio
Lago di Garda. Sono stati dei turisti austriaci, che erano su una barca, a notare una persona in difficoltà in acqua, poi inabissarsi su un fondale di oltre 200 metri a circa 350 metri dal litorale antistante il Comune di Gargnano, che hanno subito contattato il 112 NUE per la richiesta di soccorso veicolata alla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda che coordina le attività di ricerca.
Nell’occasione dell’inaugurazione, a Menaggio, del nuovo presidio della Guardia Costiera sul Lago di Como, denominato 3° Nucleo dei mezzi navali Guardia Costiera, che si aggiunge ai presidi lacustri già presenti sul lago Maggiore e sul lago di Garda, è stato dato il via all’operazione estiva della Guardia Costiera che quest’anno avrà una nuova denominazione “Mare e laghi sicuri 2024”, proprio per dare rilievo all’importante impegno delle donne e degli uomini del Corpo anche in questi tre contesti lacustri.
Era stata segnalata alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò da alcuni sub, che durante un’immersione nelle splendide acque del litorale di Gardone Riviera, si erano trovati davanti ai loro occhi una rete da pesca, che creava uno sbarramento pericoloso di circa 40 metri di lunghezza ad una profondità di circa 15 metri.
Per garantire la legalità e la sicurezza dei luoghi di lavoro, nei giorni scorsi militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Salò, agenti della Polizia Locale di Prevalle e personale dei Vigili del Fuoco di Brescia hanno effettuato un accesso congiunto presso un'azienda del settore tessile a Prevalle.
L’attività di controllo congiunta è stata programmata con il primo obiettivo di contrastare la diffusione del lavoro in nero che non solo sottrae risorse all’erario, ma soprattutto colpisce i lavoratori, spesso sfruttati senza alcuna tutela. Oltre a ciò, si voleva verificare la salubrità dei luoghi di lavoro.
L'ispezione ha portato a identificare una decina di lavoratori, regolarmente residenti nel nostro Paese, quattro dei quali assunti in nero: per loro scatteranno ulteriori accertamenti da parte della Guardia di Finanza, dopodiché sarà elevata la relativa sanzione amministrativa, con contestuale diffida alla regolarizzazione.
Anche le condizioni di sicurezza del sistema antincendio erano piuttosto carenti; in particolare, sono in fase di verifica, da parte dei Vigili del Fuoco, le certificazioni dei vari impianti e il documento di valutazione dei rischi. La polizia locale di Prevalle sta invece verificando la situazione delle persone identificate per alcune delle quali non è stata fatta la dichiarazione di ospitalità, oltre a verificare che non ci sia promiscuità tra abitazioni e laboratorio tessile.
La collaborazione tra Polizia Locale di Prevalle, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco, oltre a confermare la stretta sintonia tra istituzioni poste a presidio della legalità, ha portato ad un significativo risultato a tutela del mondo del lavoro.
Nella mattinata di oggi, 30 aprile, sui muri del cimitero sono state rinvenute enormi scritte di accusa contro il 5G, i vaccini, lo stesso sindaco e perfino l'Agenda 2030, il tutto siglato con la classica W nel cerchio rosso, l'inconfondibile firma dei no vax. I carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini. Il commento del sindaco, Giovanna Cottini.
Brutto risveglio quello di stamane per i bedizzolesi, non appena si è diffusa la voce che l'intero perimetro esterno del cimitero era stato imbrattato con scritte no vax, tra l'altro di caratteri cubitali. Gli slogan non sono nuovi, anche se qui si sono accostate tematiche diverse e oltre che contro i vaccini ci si scaglia contro il 5G, l'agenda 2023 e, più in generale, un sistema che vuole "depopolare", "schiavizzare", "uccidere". Viene nominato anche il sindaco Cottini, definito "complice del sistema criminale".
Non è la prima volta che i complottisti compiono atti vandalici di questo tipo nel Bresciano, tuttavia qui a colpire è il luogo scelto per quello che appare come qualcosa di molto più grave di una semplice bravata. Lo sottolinea lo stesso sindaco Giovanni Cottini che si dichiara "disturbato e indignato contro chi non rispetta un luogo sacro, custode della memoria dei bedizzolesi, che tutti amano e frequentano nel ricordo dei loro cari.
Il Comune ha già presentato denuncia ai carabinieri che hanno subito avviato le indagini e confidano nel supporto delle telecamere di videosorveglianza. Al momento viene confermato solo che è stata registrata la presenza di un uomo incappucciato in piena notte, ma non è dato sapere se siano stati ripresi anche altri complici. Le indagini proseguono nel più stretto riserbo, mentre procede la raccolta di indizi ed eventuali testimonianze. Appena le forze dell'ordine daranno il permesso, le scritte saranno immediatamente cancellate, con una previsione di spesa notevole, tra l'altro, che graverà sulle casse comunali.
Tutte le forze politiche presenti in consiglio si sono espresse contro il grave gesto compiuto e hanno manifestato piena solidarietà al sindaco. "Ringrazio tutti per la vicinanza - continua Cottini - che mi è giunta da tutte le forze politiche, ma anche da singoli cittadini che sono arrabbiati e indignati per un atto così grave che mai si era verificato nel nostro paese. Ad addolorare, oltre al sacrilegio verso il luogo, è la vigliaccheria di chi sceglie di colpire di notte, sottraendosi al dibattito democratico e al confronto in campo aperto".
Giovanna Gamba
Nella serata di ieri, domenica 28 aprile, due diportisti stranieri sono stati prontamente soccorsi da Unità della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco.
La chiamata di richiesta di intervento relativa all’avaria e alla presenza di acqua nei gavoni, è giunta tramite 1530 alla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda intorno all’imbrunire.
In considerazione dell’orario e soprattutto del fatto che il diportista segnalava la presenza di acqua nell’unità, la Sala Operativa di Salò, che coordina le attività di soccorso sull’intero bacino lacustre del Lago di Garda, disponeva l’intervento del GC A58 e, tramite Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Verona, anche l’impiego dell’Unità dei Vigili del Fuoco di Bardolino.
Entrambe, raggiungevano alla loro massima velocità, quasi contemporaneamente, il natante alla deriva, tra le acque di Lazise e Peschiera e gli Equipaggi SAR una volta verificato il buono stato di salute dei due occupanti, scongiuravano vie d’acqua a scafo.
Accertata, altresì, l’impossibilità di poter ripristinare l’avviamento del natante, stante il sopraggiungere dell’orario notturno e al fine di garantire la sicurezza della navigazione, il motoscafo veniva preso a rimorchio dall’unità dei Vigili del Fuoco fino al sorgitore di Lazise (il più vicino al punto di intercetto), ove, una volta giunto, anche con l’ausilio del personale della Guardia Costiera, veniva assicurato all’ormeggio.
Dalla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, viene rilanciato il messaggio di verificare, prima di intraprendere le navigazioni, le previsioni meteo, le condizioni di efficienza delle unità da diporto soprattutto a inizio stagione, con particolare riferimento al carburante da imbarcare a seconda delle tratte da voler percorrere, alle acque presenti in sentina e alla presenza delle dotazioni di sicurezza previste.
Come consiglio utile è fondamentale, altresì, munirsi di un telefono cellulare con collegamento internet, che, come in questi casi, ha agevolato i soccorritori nel raggiungere tempestivamente l’unità in avaria e alla deriva, in quanto il diportista ha potuto fornire la propria posizione in tempo reale alla Sala Operativa della Guardia Costiera, che oltre a mantenere un costante contatto con l’unità in difficoltà, ha coordinato i due mezzi di soccorso nel poter raggiungere nel più breve tempo possibile il predetto natante.
Contattare, quindi, in caso di necessità, il 112 NUE per consentire un tempestivo intervento di soccorso, o di assistenza.
Nella sala consiliare del Comune di Prevalle si è svolto nella giornata di ieri un incontro di formazione rivolto agli operatori della Polizia Locale con oltre 130 partecipanti, provenienti anche da fuori regione.
L'incontro, promosso dall’Associazione P.L. Provincia di Brescia, con il patrocinio dei comuni convenzionati Prevalle e Paitone, è stato possibile grazie alla sponsorizzazione della ditta bresciana Incloud Team SRL. I partecipanti sono stati salutati da Damiano Giustacchini e Alberto Maestri, sindaci di Prevalle e Paitone, oltre che dal comandante della polizia locale dei due centri, Massimo Zambarda. Gli operatori di P.L. presenti erano oltre 130 e provenivano anche da fuori regione, per un totale di più di 50 comandi rappresentati.
Relatore era Fabio Piccioni, avvocato fiorentino, il quale è intervenuto sulle norme del Codice della strada e del Codice penale che riguardano le lesioni stradali da incidente, l’utilizzo della targa prova e la guida in stato d’alterazione da alcool e stupefacenti. Il pranzo si è tenuto presso la sede degli Alpini, dove i volontari hanno preparato e servito dell’ottimo spiedo bresciano.
L’associazione polizia locale, da anni impegnata nell’attività formativa della categoria, ha in programma altri incontri che riguarderanno temi importanti come la privacy, le misure di prevenzione e le tecniche operative per consentire ai vari operatori di poter erogare standard di servizio sempre migliori.
Nel pomeriggio di oggi, 19 marzo, una 41enne di Calvagese è scivolata in un vallone mentre camminava a piedi poco lontano da casa. Le sue richieste di aiuto sono state sentite nella vicina sede degli alpini da cui è partita la chiamata ai soccorritori.
Intorno alle 18.15 di questo pomeriggio, giunge al comando della polizia locale una chiamata insolita: il comandante Stefano Dondelli e gli agenti del Servizio Intercomunale di Calvagese della Riviera e Muscoline vengono allertati dal capogruppo degli Alpini di Calvagese, il quale riferisce di sentire grida d'aiuto provenienti dal vallone vicino alla sede del gruppo, in via Curlo.
Immediatamente una pattuglia raggiunge il luogo indicato, dove nel frattempo si sono radunati alcuni alpini che erano nelle vicinanze. Gli uomini sono riusciti a individuare una donna riversa a circa una trentina di metri nel vallone e la indicano agli agenti. Viene chiamato il pronto intervento e sono inviati subito sul posto un'ambulanza del Cosp di Bedizzole, l'automedica da Gavardo, l'elisoccorso, una squadra dei Vigili del fuoco da Salò e un'altra da Brescia, specializzata nel recupero in ambiti ostili, oltre a un equipaggio del nucleo radiomobile di Desenzano del Garda. Un notevole dispiegamento di forze per quella che sembra essere un'operazione difficile e rischiosa.
Nell'attesa dell'arrivo dei soccorsi, il capogruppo degli alpini, Andrea Conforti, decide di calarsi per confortare la signora e valutare la situazione. Messo in sicurezza e con l'ausilio di una corda, riesce a raggiungere la signora che nel frattempo ha perso conoscenza. La scuote leggermente, fino a farla riprendere, e la ascolta mentre riferisce dei vari dolori dovuti alla caduta.
Intanto arrivano i Vigili del Fuoco e il personale dell'elisoccorso che si calano e possono prestare le prime cure alla malcapitata. La donna viene poi imbragata e portata in Poliambulanza in codice giallo per accertamenti. Alla polizia locale resterà da chiarire l'esatta dinamica della caduta che ha portato la donna a rischiare seri danni camminando di pomeriggio in un luogo conosciuto e addirittura familiare, visto che si trova poco distante dalla sua residenza.
Giovanna Gamba
Nella giornata di ieri il Contrammiraglio (CP) Filippo MARINI, Direttore Marittimo di Venezia, nel cui Compartimento ricade il Lago di Garda, accompagnato dal Comandante della Guardia Costiera gardesana, C.F. (CP) Antonello RAGADALE, ha incontrato i Sindaci di Desenzano e Lazise per ringraziarli per la disponibilità delle rispettive amministrazioni Comunali nel garantire la logistica di Uffici ed Ormeggi, necessari ai mezzi navali del Corpo che operano quotidianamente sul Lago di Garda.
In particolare, con il Sindaco Malinverno di Desenzano, il Direttore Marittimo ha visitato alcuni locali dello storico palazzo Todeschini, che a breve verranno messi a disposizione della Guardia Costiera, che, ricordiamo, per la prossima estate aprirà il suo quarto presidio sul Lago di Garda. Preannunciata in tale occasione anche l’inaugurazione del predetto presidio, prevista per il mese di giugno in coincidenza con il 25°anno di presenza del Corpo delle Capitanerie di Porto sul più grande lago italiano. Massima, quindi, la disponibilità resa dal Sindaco Malinverno, che ha ringraziato l’Ammiraglio Direttore Marittimo per l’impegno che la Guardia Costiera mette in atto in maniera diuturna su tutto il lago, ma anche per aver accolto la sua richiesta di aprire un presidio nel Comune di Desenzano, che oltre ad assicurare un più immediato intervento e vigilanza sulla parte sud del Lago, garantirà una maggiore presenza dei guardiacoste anche in porto e sul lungolago desenzanese, zona altamente frequentata da turisti e residenti. In tale contesto va evidenziato che il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ha già destinato una nuova motovedetta la CP 602 sul Lago di Garda, che va ad aggiungersi alle altre sette unità navali del Nucleo Guardia Costiera e che prenderà ormeggio a Desenzano.
L’Ammiraglio si è poi recato in visita anche a Lazise, sulla sponda veneta del Lago di Garda, ove ha incontrato il Sindaco Bergamini e l’Equipaggio della Motovedetta CP 703, ivi rischierata ormai in sede permanente. Anche qui il Sindaco di Lazise ha ringraziato il Corpo per l’impegno che giornalmente mette in atto sulla sponda veneta del Lago di Garda, evidenziando l’impegno a verificare nel medio periodo di mettere a disposizione una sede logistica definitiva ai militari che operano sui due mezzi navali di stanza nel sorgitore di Lazise.
Incontrato anche il Vice Presidente della Comunità del Garda Dott. Filippo GAVAZZONI, nel convegno per la pesca e le specie ittiche del Lago di Garda tenutosi nell’incubatoio di Bardolino, ove il Direttore Marittimo ha, altresì, incontrato il Sindaco di Bardolino Dott. Lauro Sabaini.
Anche quest’anno, verrà rinnovato il protocollo d’intesa tra Comunità del Garda, Regione Veneto, Regione Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e Autorità di Bacino Gara e Idro, per assicurare il pronto intervento e la polizia di sicurezza della navigazione.
Un prevallese - già arrestato per spaccio di stupefacenti - è stato fermato a Villanuova dalla polizia locale che lo teneva d'occhio da un po': la sua patente era stata revocata da due anni, ma lui si spostava regolarmente sul territorio con la vettura di grossa cilindrata della compagna.
Che fosse poco incline al rispetto delle regole era chiaro a tutti già da tempo: gli agenti della polizia locale valsabbina lo conoscevano per averlo sorpreso tempo fa mentre spacciava un'ingente quantitativo di droga a Gavardo. Si sapeva che viveva a Prevalle, ma da un po' manteneva probabilmente un basso profilo e infatti non era più stato intercettato durante i controlli.
Nei giorni scorsi, però, una pattuglia lo riconosce mentre si muove a Villanuova e ipotizza che si sia spostato in macchina nonostante abbia la patente revocata da due anni. Scattano dunque misure di osservazione nei confronti dei suoi movimenti, in attesa del momento opportuno per fermarlo. L'occasione di presenta mentre l'uomo sta uscendo da un parcheggio per immettersi nel traffico.
Sulle prime il fermato accampa scuse, come quella di essere intento solo a parcheggiare meglio l'automobile, altrimenti un po' storta. Peccato che in auto ci sia solo lui e non compaia nessun altro ipotetico conducente ed è chiarissimo che la vettura sta per allontanarsi a gran velocità; per chiudere la questione, in ogni caso, basta la testimonianza degli agenti che conoscono bene i suoi movimenti degli ultimi giorni. L'uomo è stato sanzionato con una multa da 5100 euro, mentre la compagna dovrà pagare una sanzione da 397 euro per incauto affidamento del veicolo a persona che non aveva la patente.
Gli agenti della polizia locale valsabbina hanno colto in flagrante un giovane spacciatore con un'attività piuttosto fiorente sul territorio, come hanno appurato le indagini.
Da tempo le pattuglie presidiavano il territorio, sia in divisa che in abiti civili, con l'intento di identificare il responsabile di una intensa attività di spaccio in paese. A lui - secondo le informazioni - si rivolgeva un numero sempre più alto di ragazzi per procurarsi le dosi.
il successo si è concretizzato sabato pomeriggio, quando il sospettato è stato visto scambiare qualcosa con un probabile acquirente. Identificato come un 27enne di origine albanese, il giovane si è visto perquisire il domicilio e il veicolo, anche con l'ausilio dell'unità cinofila della polizia locale di Brescia. Dietro lo specchio del suo appartamento sono dunque state trovate 7 dosi già termosaldate di cocaina pronta per lo spaccio, ognuna del peso di circa mezzo grammo.
Il giovane è stato arrestato e portato in cella di sicurezza a Brescia, dove ha passato la notte piantonato dagli agenti. Ieri, domenica 3 marzo, si è svolto il processo per direttissima, al termine del quale l'arresto è stato convalidato e allo spacciatore è stato imposto l'obbligo di firma presso il comando due volte settimana, in attesa delle decisioni del giudice. Intanto, sia la droga che il suo telefono sono stati sequestrati.
Ulteriori indagini hanno inoltre attestato che l'uomo è un clandestino e, portato in Questura per valutare la sua posizione. è stato invitato a lasciare il territorio italiano. Tra l'altro era già stato portato una volta a Bari per l'espulsione, ma in quell'occasione il giudice aveva accolto la sua istanza e lo aveva momentaneamente liberato.
A Gavardo lo spacciatore occupava un alloggio senza che il proprietario avesse dichiarato al Comune la sua presenza, pertanto lo stesso padrone di casa dovrà pagare una sanzione di 1000 euro per mancata dichiarazione di ospitalità all'autorità competente. Intanto le indagini proseguono per capire com'è organizzata la catena di approvvigionamento della sostanza stupefacente.
La polizia locale di Sirmione nei giorni scorsi ha individuato e denunciato una persona che disseminava esche avvelenare un un parco pubblico.
Gli agenti della polizia locale di Sirmione non si sono fatti sfuggire l'uomo che da qualche giorno disseminava di esche avvelenate un parco pubblico. Già in stato di allerta per precedenti episodi e grazie all’utilizzo delle telecamere, gli agenti hanno infatti individuato e denunciato una persona per tentato avvelenamento di animale, un reato punibile con la reclusione da quattro mesi a due anni. In aiuto anche la tempestiva segnalazione di un cittadino che stava passeggiando con il cane nel parco tra via Ortigara e via XX Settembre.
Giunti dietro il monumento dedicato ai Cavalieri di Vittorio Veneto, il cane si è fermato ed ha annusato insistentemente qualcosa; il proprietario si è fortunatamente insospettito e, parzialmente nascosto dietro il monumento, ha rinvenuto una specie di salsicciotto infarcito di chicchi di grano di colore rosso, una strana mistura potenzialmente letale per gli animali. Il cane è stato immediatamente portato dal veterinario per la necessaria profilassi, mentre la pattuglia della polizia locale ha raccolto le esche avvelenate rinvenute, poi inviate al Distretto veterinario di Lonato del Garda. Le analisi non hanno lasciato spazio ai dubbi: l’involucro era positivo al bromadiolone un potente rodenticida, utilizzato come parassita per eliminare roditori.
Nel contempo era stato avviato un immediato ed attento controllo della rete di telecamere di sorveglianza attive nella zona, da cui è uscita immortalata la persona che, dopo essersi guardata intorno con fare circospetto, lasciava un involucro dietro il monumento. In breve gli Agenti sono riusciti a dare un nome ed un volto all’individuo, sulla cui identità viene per ora mantenuto il massimo riserbo e che è stato denunciato per tentato avvelenamento di animale. Successivamente il nucleo cinofilo della Polizia Provinciale ha effettuato una bonifica per verificare che non vi fossero altre esche sparse in quel parco o in altre aree verdi. Il cane “Sole” ha girato in lungo e largo le aree verdi senza però trovare altre esche avvelenate, ricevendo il compiacimento per il lavoro svolto da parte dei cittadini che andavano a spasso in tali parchi con i loro amatissimi compagni di passeggiate.
“Un grande ringraziamento – commenta l’assessore alla Sicurezza Roberto Campagnola – al Comando della Polizia Locale e agli agenti che in tempi rapidissimi hanno portato a termine un’operazione molto importante per l’incolumità dei nostri animali da compagnia, individuando anche il presunto responsabile, e grazie anche alla Polizia Provinciale che poi ha messo in sicurezza il parco. E' questa l’ennesima dimostrazione di quanto le telecamere di videosorveglianza siano importanti a supporto delle indagini svolte dagli agenti, una rete di “occhi elettronici” per la sorveglianza del territorio fortemente voluta ed implementata dall’amministrazione comunale. Per parte nostra continueremo sempre a fornire alle nostre Forze dell’Ordine maggiori strumenti idonei a garantire maggiore sicurezza alla comunità sirmionese. Resta profondo il rammarico per un gesto così sconsiderato e gratuito, che fortunatamente non ha fatto vittime. Colpire così gli animali è un atteggiamento veramente indefinibile ed esecrabile”.
Nei giorni scorsi il comandante della polizia locale di Prevalle Massimo Zambarda e l'agente Simone Bortolotti hanno fermato quattro persone che tentavano di rubare le lattonerie in rame di una casa privata.
Le forze dell'ordine sono state allertate dallo stesso proprietario della casa presa di mira, che una sera aveva notato movimenti sospetti intorno alla propria abitazione. Il comandante ha preso sul serio la segnalazione e ha organizzato un appostamento serale dalle 22:30 alle 4, con l'obiettivo di sorprendere i ladri che verosimilmente sarebbero tornati per portare a termine il colpo. Gli agenti hanno atteso per alcune ore appostati in un fossato, con il freddo e condizioni meteo avverse, ma la loro pazienza è stata premiata quando sono riusciti a fermare, identificare e denunciare quattro pluripregiudicati di nazionalità rumena.
Il cittadino ha voluto ringraziare il sindaco e la delegata alla sicurezza per l'ottimo risultato conseguito dalla polizia locale con cui lo stesso sindaco si è complimentato, sottolineando il valore della brillante operazione a difesa della sicurezza della comunità.
Controllo del territorio, viabilità ed educazione stradale: un anno ricco di interventi per la sicurezza del cittadino. Il bilancio della polizia locale di Sirmione.
Oltre a garantire servizi ordinari, fondamentali per la sicurezza sia dei cittadini che dei turisti, le attività principali del Comando e degli Agenti si sono concentrate sul controllo del territorio, sulla gestione della viabilità, sull’educazione stradale e alla legalità e sul pronto intervento, anche in sinergia con la locale stazione dei Carabinieri.
"Il primo anno di entrata in funzione totale del Welcome Point - ha dichiarato Roberto Campagnola, assessore con delega ai Lavori Pubblici, Viabilità e Sicurezza - ha registrato significativi risultati: non solo un aumento di oltre il 10 % di utilizzo del Grifo Parking esterno al centro storico, ma soprattutto un’ulteriore riduzione dei veicoli autorizzati a vario titolo ad accedere al centro storico, passati dagli oltre 80.000 del 2022 a circa 67.000 del 2023, con una riduzione di oltre il 15% dei transiti. In virtù di un percorso di ottimizzazione e mappatura delle aree parcometrate abbiamo inoltre attivato l’applicativo Sirmio Park, uno strumento preciso e puntuale che informa residenti e turisti sugli effettivi stalli a disposizione, a cui seguirà a breve l’istallazione dei pannelli informativi sul territorio con l’obiettivo costante di riduzione dei transiti superflui. Nel 2023 sono state istallate ulteriori 25 telecamere di videosorveglianza, portando ad oltre 90 gli strumenti istallati sul territorio per garantire maggiore sicurezza”.
Le attività istituzionali ordinarie sono state principalmente suddivise tra interventi sul territorio, controlli costanti con il monitoraggio dei varchi elettronici che rilevano il transito dei veicoli, pratiche varie ed accertamenti, oltre alla gestione delle segnalazioni ricevute tramite l’app 1Safe, forma di sicurezza partecipata che mette a disposizione del cittadino la possibilità di segnalare situazioni anomale o pericolose. Particolare rilevanza è stata confermata all’educazione stradale ed alla legalità, progetto nuovamente attuato dall’amministrazione comunale al fine di promuovere la formazione dei giovani in materia di comportamento stradale e della sicurezza del traffico e della circolazione, nonché per promuovere la formazione ed incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Rinnovata infine la convenzione con il gruppo di Protezione Civile della Val Carobbio per gestire il pronto intervento a seguito di eventi climatici avversi, a cui si affianca il rinnovo dell’accordo con il gruppo di Protezione Civile del Basso Garda, che ha permesso di monitorare le aree maggiormente affollate da bagnanti ed imbarcazioni, fornendo assistenza immediata e segnalando tempestivamente criticità ed infrazioni riscontrate.
Non va inoltre dimenticata l’organizzazione di un vero e proprio camp estivo di protezione civile riservato ai ragazzi. “Particolare successo - ha sottolineato Massimo Padovan, assessore con delega alla Protezione Civile - ha riscosso tra i ragazzi di Sirmione il Camp della Protezione Civile della durata di tre giorni presso la spiaggia di Punta Grò, con la presenza di istruttori altamente qualificati e la collaborazione della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco. Un grazie anche ai Volontari del Garda con i quali abbiamo attivato la presenza costante di un’ambulanza nei fine settimana da luglio a settembre”. A supporto del personale di Polizia Locale e di Protezione Civile vi è stata altresì la partecipazione dei ragazzi al progetto "On the Road", che hanno potuto testare modalità e procedure di soccorso svolte quotidianamente da tutte le Forze dell'Ordine sul lago.
Gli agenti della polizia locale valsabbina hanno individuato il responsabile di un furto con strappo ai danni di una donna, recuperando anche gran parte della refurtiva. Il tutto fra la tarda mattinata e il pomeriggio di lunedì 19 febbraio.
Erano circa le 11 di lunedì, quando una donna passeggiava lungo un viale panoramico a Roè Volciano. In una frazione di secondo la signora incrocia lo sguardo di un giovane che la sta superando e da dietro le strappa con violenza la borsa, scappando velocemente a piedi lungo un sentiero in modo da far perdere subito le proprie tracce. La borsa - come sa bene ogni donna - contiene di tutto: dal telefono al portafogli, con bancomat, carta di credito, contanti e tutti i documenti, fino alle chiavi di casa ed effetti vari.
Sconsolata, la signora raggiunge la casa di un familiare e chiama la centrale operativa della polizia locale che invia sul posto una pattuglia già in zona per i controlli di routine. Gli agenti iniziano a raccogliere i primi elementi di indagine dallo stesso racconto della derubata e dal modus operandi ipotizzano un possibile sospetto già noto presso il comando per reati simili. Accertamenti successivi permettono di geolocalizzare il telefono rubato, inoltre si restringe ulteriormente il campo grazie all'incrocio di dati con un'altra utenza telefonica. Ipotizzando di trovare la refurtiva in casa del sospettato a Vobarno, gli agenti chiedono al magistrato il mandato per effettuare una perquisizione domiciliare e l'ottengono immediatamente grazie ai gravi indizi raccolti.
La perquisizione viene condotta con l'ausilio della polizia locale di Vobarno, nel frattempo allertata, e inizialmente dà esito negativo, anche perché a casa ci sono solo i fratelli mentre del sospettato non c'è traccia. La situazione si ribalta quando rientra in casa il giovane presunto scippatore: alle domande che gli vengono rivolte il ragazzo cade più volte in contraddizione, pertanto è costretto ad ammettere le proprie responsabilità. Fornisce inoltre indicazioni su dove ha buttato il telefono e la borsa con chiavi e documenti: il telefono viene trovato in un prato vicino all'abitazione dell'uomo, mentre la borsa si saprà in seguito che era stata adocchiata da persone di passaggio ed è già stata consegnata ai carabinieri di Vobarno. Naturalmente il contante non è stato recuperato e il portafogli risulta completamente vuoto.
La donna viene avvisata e non riesce a trattenere l'emozione, soprattutto per aver recuperato le chiavi: non poteva infatti sopportare l'idea di pensarle in mano a terzi. La signora ringrazia con entusiasmo il comando per la tempestività e assicura che scriverà al sindaco per segnalare l'ottimo lavoro degli agenti. Il giovane è stato denunciato per furto con strappo e l'episodio sarà segnalato all'ufficio migranti della Questura per i provvedimenti del caso, visto che l'uomo ha richiesto un permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare.
Giovanna Gamba
Conclusa la fase sperimentale, l'amministrazione - autorizzata dalla Prefettura - ha deciso di confermare il rilevatore di velocità perché i dati mostrano un significativo calo degli incidenti. Negli ultimi sei mesi sono state comunque oltre 6mila le sanzioni per eccesso di velocità.
Il rinnovo della postazione è confermato in modo permanente, dopo che già avevano dato l'assenso sia ila polizia provinciale che l'Anas. L'autovelox è situato nel Comune di Prevalle lungo la 45 bis, una delle strade lombarde con il tasso di incidenti decisamente alto, soprattutto per quanto riguarda i sinistri gravi e mortali.
I dati mostrano che in effetti la velocità media dei veicoli in corrispondenza del dispositivo risulta attualmente inferiore di 7-8 km/h rispetto alla media riferita all’anno 2019. L’effetto deterrente non si limita solo nel punto segnalato, ma si ha anche per alcuni km prima e dopo. Le velocità medie rilevate infatti nel trimestre giugno-agosto 2023 dal rilevatore ANAS sono di circa 5 km inferiori alla media precedente. Nel 2019, per esempio, i veicoli leggeri transitavano a una media di 79,5 Km/h, passati a 73,5 nel 2023, con un traffico generale tra l'altro aumentato.
"Siamo consci - ha commentato il sindaco Damiano Giustacchini - del fatto che tale installazione non sia la soluzione per mettere in sicurezza la 45 bis, poiché servirebbero interventi strutturali più complessi la cui competenza non è però del Comune di Prevalle; tuttavia, riteniamo che questa azione sia un buon deterrente contro l’alta velocità, i sorpassi e comunque per rendere in generale il guidatore più attento. Il rinnovo a tempo indeterminato dell’autovelox da parte della prefettura certifica, numeri alla mano, la bontà dell’azione intrapresa. Di riflesso, un secondo beneficio per la collettività deriva dal fatto che il 100% delle sanzioni incassate devono per legge essere spese (e poi rendicontate ogni anno alla Ragioneria dello Stato) per efficientare e migliorare la sicurezza stradale (asfaltature, segnaletica, attrezzature polizia…)".
E’ giunta nel pomeriggio di giovedì scorso, al 112 NUE della Centrale Unica Emergenze di Trento la segnalazione di uno sversamento di idrocarburi sulla spiaggia del Comune di Riva del Garda, che ha attivato le Sale Operative della Guardia Costiera di Salò e quella dei Vigili del Fuoco di Trento, che hanno inviato immediatamente personale da Torbole per la Guardia Costiera e da Riva del Garda per i Vol. Vigili del Fuoco, ove è poi sopraggiunta anche una pattuglia della Polizia Locale.
Accertata la situazione l’equipaggio della Guardia Costiera intervenuto, ha eseguito un campionamento, poi consegnato all’APPA di Trento per le analisi.
Il Personale delle varie forze intervenute sul posto hanno, quindi, avviato verifiche sul territorio riuscendo in poco tempo ad interrompere il principio di sversamento nel lago, evitando, con tale tempestiva ed efficacia, immissioni di liquidi inquinanti a lago.
Grazie alle attività di contenimento e bonifica eseguite a cura dei Vigili del Fuoco, svolte giovedì fino a notte fonda e proseguite anche nella giornata di ieri, sono stati scongiurati ed esclusi pericoli di incendio o di ulteriori sversamenti a lago.
Svolte sin da subito dall’APPA di Trento le attività di campionamento delle acque, che verranno sottoposte ad analisi e i cui risultati si avranno nei prossimi giorni.
Informata, sin da subito, la Procura della Repubblica di Rovereto, che sta coordinando le attività investigative tese a individuare la fonte dell’inquinamento, per le quali la predetta Autorità Giudiziaria ha delegato la Guardia Costiera, che, oltre a monitorare costantemente lo specchio acqueo del Lago, sta svolgendo attività di polizia giudiziaria, per accertare la precisa fonte dello sversamento degli idrocarburi a lago.
Il weekend di carnevale ha determinato un'intensificazione dei controlli notturni lungo le strade valsabbine, con più pattuglie al lavoro per un totale di sei agenti coinvolti.
Al primo posto, come sempre, i controlli sul tasso alcolemico dei conducenti: sono stati fermati più di 150 automobilisti e per 3 di loro è scattato il ritiro della patente. I sanzionati per guida sotto l'effetto di bevande alcoliche sono 4: il primo è un neopatentato il quale, pur avendo un tasso inferiore a 0,5, è incorso nella sanzione perché non avrebbe potuto permettersi neppure quello. Un secondo automobilista aveva un tasso tra 0,59 e 0,62, mentre un terzo è risultato avere tra 1,51 e 1,61 e si è visto anche sequestrare il veicolo. Infine, una quarta persona aveva un tasso di 1,19 e in più circolava con la patente scaduta. I punti decurtati alla patente dei vari conducenti fermati sono stati in totale 35.
Nel corso della notte si è reso necessario anche l'intervento sul luogo di un incidente avvenuto a Sabbio Chiese: nello scontro fra un'automobile e una moto era tra l'altro coinvolto anche un minorenne. Fortunatamente non ci sono stati feriti e le formalità sono state sbrigate in fretta.
Infine, gli agenti hanno risposto a una segnalazione di persone sospette a Sabbio Chiese e sono intervenuti per identificarle e controllare ulteriormente il territorio. Il bilancio della nottata è positivo, conferma il comandante Fabio Vallini, e i controlli continueranno senza soluzione di continuità anche nelle prossime settimane.
A seguito di una segnalazione della Polizia Locale, l'Unità Cinofila Antiveleno della Polizia Provinciale oggi ha effettuato una bonifica in località Campi a Tremosine, dove nei giorni scorsi era stata segnalata la presenza di probabili esche avvelenate.
La bonifica ha permesso il ritrovamento e la repertazione di ulteriore materiale, che è stato inviato all'Istituto Zooprofilattico per le analisi del caso.
Un episodio tuitto da chiarire. A chi fossero destinate tali esche e da chi siano state posizionate.
Sta attraversando tutta la provincia dal 2020 e oggi è arrivata a Prevalle l'installazione dal forte impatto sul pubblico dedicata alle vittime della strada. Sosterà per un mese e sarà anche oggetto dell'educazione stradale nelle scuole a cura della polizia locale.
Era partita da Brescia, in piazza Arnaldo, nel gennaio 2020 e da allora non si è più fermata, toccando ininterrottamente moltissimi comuni della nostra provincia. L’installazione è frutto del lavoro di Roberto Merli, presidente dell’Associazione Condividere la Strada della Vita, legata alla più nota Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada. Si tratta della carcassa di un veicolo coinvolto in un incidente stradale mortale, perciò di grande impatto emotivo: ciò che si vede basta più delle parole come monito alla prudenza.
Come concordato con l'amministrazione comunale, l'automobile è stata posizionata in Piazza del Comune, in modo da essere vista dai numerosi giovani che frequentano le numerose attività della zona. Il messaggio è sicuramente forte e di impatto. Vedere le condizioni di quest’auto e pensare che la persona che vi era trasportata è rimasta vittima di un incidente mortale impone a tutti di riflettere sui propri comportamenti non sempre corretti e responsabili e di correggerli, in modo da garantire il massimo della sicurezza a se stessi e agli altri utenti della strada.
Nelle vicinanze sorge anche il polo scolastico di Prevalle, costituito da scuola primaria e secondaria di primo grado, dove gli agenti della Polizia Locale si recano abitualmente per le attività di educazione stradale. Durante il mese di permanenza a Prevalle gli istituti scolastici non mancheranno di richiamare gli alunni a riflettere su queste tematiche dopo aver visto l'installazione. Inoltre, è stato organizzato anche un incontro tra Roberto Merli e i ragazzi di terza della scuola secondaria di primo grado.
Nel pomeriggio di ieri, poco prima delle 16, si è verificato uno scontro tra un'automobile e un furgone. L'incidente è avvenuto nel centro abitato di Prevalle lungo la Sp. 116, di fronte alla ditta Tecnigas.
Sul posto è giunta immediatamente la polizia locale di Prevalle a coordinare le operazioni di soccorso e la gestione del traffico. L'ambulanza di Nuvolento ha trasportato una donna in codice rosso al Civile di Brescia: le sue condizioni sono gravi. Una seconda ambulanza ha prestato soccorso all'altro conducente che inizialmente sembrava più grave di quanto poi giudicato dai sanitari: per lui solo medicazioni sul posto e nessun ricovero. nel frattempo hanno raggiunto il luogo anche i vigile del fuoco di Salò.
La dinamica del sinistro è al vaglio della polizia locale che avrà il compito di ricostruire i fatti e stabilire le responsabilità. Per ora si saoltanto che l'automobile viaggiava in direzione Gavardo e si è scontrata frontalmente con il furgone. La strada è rimasta chiusa al traffico per quasi due ore in modo da consentire agli agenti i rilievi e la rimozione dei veicoli.
Quello che si è da poco concluso è stato un anno molto intenso per il comandante Fabio Vallini e i suoi collaboratori: una presenza sempre costante al servizio dei cittadini della Valle Sabbia.
Il loro lavoro abbraccia infatti sempre più fasce orarie, estendendosi anche agli orari serali e notturni, oltre a coprire le festività. I controlli hanno avuto principalmente l'obiettivo di prevenire i furti e contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti. a fronte di oltre 5300 persone identificate, ci sono state circa 200 denunce per truffe, rapine, furti, spaccio e sfruttamento della prostituzione, con 6 arresti, 1 fermo e 10 allontanamenti. A queste si aggiungono le sanzioni elevate per ubriachezza e atti osceni in luogo pubblico. Tra i luoghi più monitorati ci sono i parchi pubblici, teatro di reati ed episodi incresciosi: sono stati oltre 1500 i servizi di controllo antidegrado che hanno coperto tutto il territorio del comando.
Il secondo ambito di intervento costante riguarda la strada, sulla quale sono stati registrati 172 incidenti, due dei quali purtroppo mortali. L'elenco delle sanzioni contro chi non rispettava il codice della strada è lungo e vario, basti pensare che sono state comminate oltre 4900 sanzioni e decurtati più di 8000 punti dalla patente dei conducenti poco virtuosi, con 225 patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto stupefacenti o ancora per sorpassi vietati.
Vanno inoltre segnalati i sopralluoghi di carattere edilizio e i controlli agli esercizi commerciali, con circa 350 sequestri di oggetti che sono poi stati donati in beneficenza ad associazioni della zona. Anche il controllo dell'ambiente è diventato sempre più urgente, in particolare l'attività investigativa contro l'abbandono dei rifiuti che ha portato a 94 sanzioni e 7 denunce penali nei casi più gravi.
La presenza fra le nuove generazioni è sempre più considerata un investimento per il futuro, pertanto gli agenti hanno intensificato la loro presenza fra bambini e ragazzi, non solo all'entrata e uscita dalle lezioni, ma anche con le lezioni di educazione stradale e alla legalità. Sono inoltre stati organizzati interventi di prevenzione del bullismo, oltre a servizi preventivi e repressivi con cani antidroga.
Gli uffici, che hanno garantito quasi 5000 ore di apertura, hanno gestito numerose pratiche di vario tipo, compresi 40 ricorsi gestiti davanti al Giudice di pace o al Prefetto. Quasi 2000 sono inoltre gli accertamenti anagrafici e oltre 700 gli atti notificati per Procura, Prefettura, Questura e Tribunale. Il comandante Vallini fa notare come l'aggregazione sia una forma vantaggiosa perché chi si associa viene premiato con finanziamenti più consistenti: per il comando valsabbino nel 2023 sono arrivati infatti ben 52mila euro.
Giovanna Gamba
Il Comune di Odolo ha avviato il procedimento per la variante generale e contestuale revisione del Piano di Governo del Territorio e invita i cittadini a fornire suggerimenti e proposte. Pubblichiamo integralmente l'avviso.
Nella serata tra sabato e domenica, due diportisti italiani erano usciti per un giro in notturna dal porto di Lazise con la propria unità da diporto, ma hanno avuto un problema al motore e sono rimasti alla deriva nel basso lago. Dopo aver lanciato un razzo rosso a paracadute, che per il sopraggiungere di un fitto banco di nebbia non è stato notato da nessuno e in considerazione del fatto che, altro loro amico, contattato per raggiungerli con un secondo natante, si è dovuto fermare a circa 1 miglio dalla costa per mancanza di visibilità, hanno richiesto soccorso tramite il 1530 - numero di emergenze in mare e sul lago di Garda attivo h24 - e al quale ha risposto la sala operativa della Guardia Costiera di Salò che coordina le operazioni SAR sull’intero bacino lacuale. Ecco il comunicato stampa con le notizie relative al soccorso.
Immediato l’impiego dell’unità di soccorso GCA58 che, coordinata dalla predetta Sala Operativa, dirigeva verso le unità in difficoltà e ferme nel pieno di una fittissima nebbia, utilizzando le strumentazioni radioelettriche di bordo (RADAR / CARTOGRAFIA ELETRONICA / AIS).
Raggiunto il primo diportista alla deriva, l’Equipaggio dell’Unità Guardia Costiera, lo affiancava e lo instradava verso la seconda unità da diporto. Raggiunta quest’ultima, che aveva problemi al motore, veniva presa a rimorchio e trasferita nel sorgitore più vicino di Pacengo di Lazise, ove entrambe le unità da diporto venivano assicurate all’ormeggio intorno alle ore 22:00 circa.
Le operazioni di assistenza e soccorso sono state condotte con non poche difficoltà per la scarsissima visibilità presente in zona – sotto i 5 metri – e la temperatura atmosferica percepita che era intorno a zero gradi.
Alle attività di ricerca ha partecipato anche un’unità dei Vigili del Fuoco di Bardolino, a seguito di richiesta formulata dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò al Comando Provinciale di Verona.
Tutto bene è quel che finisce bene, ma dalla Guardia Costiera del Lago di Garda rilanciano il messaggio ai diportisti e ai fruitori del lago di non intraprendere navigazioni o attività soprattutto con condimeteo non favorevoli o di scarsa visibilità, che pregiudicano la sicurezza della navigazione e dei diportisti stessi, come in questo caso.
Soprattutto, in caso di emergenza, è fondamentale contattare la sala operativa della Guardia Costiera, tramite il 1530, ovvero il 112 NUE, senza richiedere a terzi assistenza, come avvenuto in questo caso, ove l’amico dei diportisti si è trovato anch’egli in difficoltà, rendendo, quindi, doppia l’attività di soccorso, poi, comunque, portata a termine da parte degli uomini della Guardia Costiera.
La polizia locale della Valle Sabbia ha individuato in questi giorni i responsabili di una ingente quantità di rifiuti abbandonata nel territorio di Sabbio Chiese prima delle festività.
La segnalazione risaliva al 15 dicembre scorso, quando alcuni cittadini avevano segnalato alle forze dell'ordine una notevole quantità di rifiuti abbandonata a Sabbio. La polizia locale si mette immediatamente al lavoro per risalire ai probabili responsabili attraverso l'analisi di diversi indizi. Gli elementi raccolti conducono ben presto a individuare alcuni sospettati che vengono convocati al comanda: si tratta dei dipendenti di una ditta che si occupa di illuminazione e lavora da tempo in valle.
Le contraddizioni nel racconto dei convocati permettono agli agenti di raccogliere ulteriori elementi per individuare senza alcun dubbio ditta come responsabile dell'abbandono. Viene così confermata l'ipotesi che i sospettati si siano mossi su un mezzo della ditta per raggiungere Sabbio da un paese limitrofo, scaricare i rifiuti in una zona isolata e volatilizzarsi immediatamente, approfittando dell'oscurità.
L'amministratore unico della ditta è stato pertanto denunciato penalmente per abbandono di rifiuti ed è stato avviato l'iter per la rimozione e lo smaltimento corretto del materiale scaricato.
"Nel corso del 2023 - tira le somme il comandante Vallini - sono state 90 le persone sanzionate o denunciate per abbandono di rifiuti nel nostro comando. Da parte nostra, l'attenzione e il lavoro continuo in questo senso hanno permesso di ridurre notevolmente un fenomeno che tuttavia è ancora presente in Valsabbia. Continueremo a operare per sconfiggere un reato che infastidisce tutti, ringraziando i cittadini che ci aiutano nel lavoro con numerose segnalazioni".
Giovanna Gamba
Nei giorni scorsi la Squadra Mobile di Brescia ha sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere un 38enne di origine albanese, presunto responsabile dei reati di maltrattamenti contro familiari e di lesioni personali di una 41enne italiana, sua compagna convivente, nonché madre della comune figlioletta di solo un anno e mezzo.
L’attività di indagine ha infatti permesso di raccogliere i necessari riscontri alle già precise e dettagliate dichiarazioni rese dalla parte offesa, grazie alle quali è stato possibile ricostruire l’escalation di vessazioni alle quali la donna era stata sottoposta dal compagno fin dal novembre 2021, pochissimo tempo dopo l’inizio della convivenza.
Infatti, in un clima già caratterizzato da continue ingiurie, umiliazioni e minacce più blande, si era poi passati a molteplici aggressioni fisiche – con schiaffi, calci e pugni – e a minacce di morte, alcune avvenute anche alla presenza delle figlie minorenni. I maltrattamenti si sono sviluppati in un clima familiare reso particolarmente gravoso dalla gelosia smisurata dell’uomo, un pregiudicato di origine albanese, tra l’altro già condannato per omicidio e tentato omicidio e per quel motivo al tempo sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali. Il compagno controllava ossessivamente il telefono cellulare della vittima per verificare il contenuto delle chat, del registro chiamate e le conversazioni sui social network.
Al culmine delle vessazioni, lo scorso giugno, la donna ha provato a manifestare l’intenzione di interrompere la relazione, ricevendo però solo nuovi insulti e percosse che la inducevano nuovamente al silenzio. La mattina del 16 dicembre 2023, dopo l’ennesima aggressione violenta subita nella notte, la signora, fermata per un semplice controllo, ha trovato finalmente il coraggio di chiedere aiuto al personale della Polizia di Stato, che quindi la scortava in ospedale e dava immediatamente inizio a tutti i controlli e agli accertamenti necessari per l’incolumità sua e delle figlie.
Infine, alla luce dei riscontri raccolti da personale della Polizia di Stato, il GIP presso il locale Tribunale, con ordinanza del 29.12.2023, su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini, ha disposto nei confronti dell'uomo l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, eseguita il 30 dicembre scorso.
La piccola era stata affidata dai genitori ai responsabili dell'area giochi nel centro commerciale mentre i due facevano la spesa, ma si era allontanata uscendo addirittura per la strada. Presa per mano da una signora, è stata accompagnata dagli agenti della polizia locale che si trovavano poco lontano.
Il fatto è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, 30 dicembre, nei pressi del centro commerciale Italmark di Roè Volciano, Una pattuglia della polizia locale valsabbina sta compiendo un controllo a piedi nella zona e viene avvicinata da una donna che tiene per mano una bambina di circa 3 anni. La signora riferisce di averla vista da sola mentre stava per attraversare la strada, in una zona tra l'altro abbastanza lontana dal centro commerciale.
Gli agenti prendono in consegna la piccola e iniziano le ricerche per trovare i genitori e capire cosa sia successo. Dopo circa mezz'ora, arriva concitata una donna che raggiunge correndo la bimba in un abbraccio liberatorio. La vicenda finisce bene, ma bisogna ricostruire i fatti. Gli agenti vengono così a sapere che la piccola era stata lasciata nell'area giochi all'interno della struttura, affidata alle persone addette alla sorveglianza mentre i genitori facevano la spesa. Quando la coppia, che risiede in un paese vicino a Roè Volciano, è tornata per riprendere la figlia, non l'ha più trovata e si può immaginare l'indicibile spavento con cui ha cercato di mettersi sulle sue tracce.
Le indagini sono tuttora in corso per capire le responsabilità nella sorveglianza e come sia potuto succedere che la bambina sia uscita non solo dall'area giochi, ma addirittura dal centro commerciale. Gli agenti hanno visionato le immagini a circuito chiuso della struttura per capire meglio la dinamica dei fatti, mentre le due persone responsabili dell'area giochi sono state convocate al comando per essere sentite su quanto avvenuto. I genitori nel frattempo hanno sporto denuncia presso il comando della polizia locale valsabbina.
Giovanna Gamba
Fiamme altissime visibili anche ad una grande distanza. Un vasto incendio si è sviluppato nella serata di Santo Stefano intorno alle 21 a Limone di Gavardo in una cascina nella zona agricola.
Nessun ferito ma a quanto sembra danni ingentissimi. Il rogo è stato circoscritto dai vigili del fuoco provenienti dall'intera zona, ma le fiamme hanno bruciato a lungo il fieno e l'intera struttura. Per fortuna nessun danno alle persone. Da verificare le cause che hanno provocato il vasto incendio.
Nei giorni scorsi la polizia locale della Valle Sabbia ha arrestato un uomo sorpreso a spacciare che tra l'altro guidava senza avere la patente. Gli agenti lo hanno fermato a Roè Volciano dopo averlo seguito con un'auto civetta.
Durante i controlli straordinari per la prevenzione del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti, un'autocivetta con due agenti in borghese intercetta un potenziale spacciatore e lo segue fino a un parcheggio di Roè Volciano. Il sospetto scende dalla vettura, incontra due persone e a una di loro cede alcune dosi di sostanza stupefacente. Gli agenti assistono allo scambio e intervengono.
I due uomini vengono perquisiti e in tasca all'acquirente viene trovata cocaina, mentre lo spacciatore ha il denaro appena ricevuto più altri soldi, probabilmente guadagnati in precedenza dalla stessa attività illecita. All'acquirente, che abita a Salò, viene sequestrata la droga e ritirata la patente perché si trova in macchina.
Subito dopo, gli agenti raggiungono l'abitazione dello spacciatore e in garage su un tavolo trovano tracce di polvere bianca; in un cassetto ci sono materiale di confezionamento e sacchetti con una sostanza bianca che verrà analizzata. Nella sua disponibilità, inoltre, l'uomo ha 6 telefoni e alcuni documenti, in particolare una patente e una carta d'identità intestate ad altre persone. Infine compare la targa rubata di un motociclo, quindi scatta una denuncia per intercettazione dopo aver appurato che questa veniva collocata su altri mezzi a disposizione dell'uomo per i suoi spostamenti. L'uomo guidava pur avendo avuto la patente revocata ed è già la terza volta che viene sorpreso dagli agenti, perciò è stato denunciato anche per guida senza patente.
Dopo il confronto con il magistrato, lo spacciatore è stato posto agli arresti domiciliari. Il giorno successivo è stato processato e il giudice ha convalidato l'arresto, poi però il processo è stato rinviato a gennaio e così nel frattempo l'imputato è stato rimesso in libertà. Il 47enne salodiano è un disoccupato con precedenti penali.
Giovanna Gamba
Una frana si è staccata dal costone finendo nel lago di Garda all'altezza di Tremosine. Chiusa la 45 bis e la strada della Forra. Nessun ferito ma grande preoccupazione. Le immagini. Sul posto le forze dell'ordine, la guardia costiera, un elicottero dei vigili del fuoco.
Gli ultimi controlli straordinari dell'aggregazione di polizia locale della Valle Sabbia hanno portato al sequestro di sostanza stupefacente a Gavardo e alla rilevazione di un sinistro stradale a Sopraponte, per fortuna senza feriti, provocato da un conducente in stato di ebbrezza.
I controlli antidroga si sono svolti principalmente nei parchi e nei vicoli di Gavardo. Due persone sono state trovate in possesso di sostanza stupefacente e sono state segnalate in Prefettura; una di loro era in possesso di crack.
Nel corso della stessa serata un cittadino di passaggio ha segnalato agli agenti un incidente a Sopraponte, in zona cimitero. Gli agenti sono intervenuti prontamente e hanno appurato che l'automobilista uscito di strada, per fortuna senza coinvolgere nessuno, aveva un tasso alcolemico di 1,90 g/l, quando il massimo tollerato è 0,50. All'uomo, che risiede in un paese vicino, è stata ritirata la patente.
I controlli sono poi proseguiti nei paesi dell'aggregazione e continueranno anche nei prossimi giorni.
Nei giorni scorsi un uomo di Gavardo ha pensato bene di approfittare dell'oscurità per abbandonare un'ingente quantità di rifiuti in una zona boschiva di Villanuova. Le indagini della polizia locale hanno portato gli agenti a individuarlo. Per lui una denuncia penale e una maxi multa.
In questa vicenda la tempestività ha fatto la differenza: tempestiva la segnalazione di un cittadino e altrettanto veloce l'intervento degli agenti della polizia locale della Valle Sabbia. Raggiungere la mole copiosa di rifiuti poco tempo dopo l'abbandono ha permesso di raccogliere subito alcuni elementi utili all'indagine e di cominciare a stilare la lista dei possibili indiziati. Il cerchio si è chiuso infatti su alcuni sospettati che sono stati convocati al comando per essere interrogati.
Nessuno dei sospetti ha però ammesso di essere il colpevole, anzi, tutti hanno negato con enfasi e respinto ogni accusa. Si è pertanto reso necessario un supplemento di indagini che ha permesso di individuare il responsabile senza alcun margine di errore. Solo dopo essere stato messo alle strette e davanti ai riscontri oggettivi il colpevole ha ammesso le sue responsabilità, negate con vigore fino al giorno prima. Si tratta di un uomo che risiede e ha un'attività a Gavardo che, non si sa per quale motivo, ha improvvisamente deciso di disfarsi di una serie di materiali e oggetti che non gli servivano più abbandonandoli nel bosco del paese vicino.
Per lui è scattata una denuncia penale alla Procura della Repubblica per abbandono di rifiuti. Il Codice dell'ambiente prevede in questi casi l'arresto da 3 mesi a 1 anno e un'ammenda da 2600 a 26.000 euro. Per il gavardese il procedimento potrà concludersi solo dopo che avrà smaltito regolarmente tutti i rifiuti abbandonati e avrà dimostrato di aver pagato allo Stato una sanzione di 6500 euro, pari a un quarto dell'ammenda massima prevista.
Giovanna Gamba
È giunta nel Lago di Garda in questi giorni la Motovedetta CP 602 assegnata dal Comando Generale delle Capitanerie di porto di Roma, su specifica richiesta della Direzione Marittima di Venezia.
Dal 2020 ad oggi il Corpo delle Capitanerie di Porto, stante l’aumento delle esigenze di vigilanza e di soccorso per l’aumento del traffico da diporto e turistico sul più grande Lago italiano e dei soccorsi gestiti, ha implementato del 50% il numero di mezzi della Guardia Costiera, come anche il Personale che opera a bordo delle predette unità navali e in Sala Operativa, sede di Unità Costiera di Guardia, ove, in maniera diuturna, grazie anche al Protocollo d’intesa stipulato con le Prefetture di Brescia, Verona e Trento, coordina tutte le operazioni SAR sull’intero bacino lacuale (dal 2020 ad oggi, infatti, si contano 515 operazioni di soccorso coordinate dalla Sala Operativa della Guardia Costiera e svolte sia dai mezzi navali del Nucleo, ma anche dalle altre Forze Concorrenti al SAR – Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia Provinciale, Protezione Civile, CRI e organizzazioni di volontariato).
Sale, quindi, ad otto il numero di mezzi navali assegnati alla Guardia Costiera del Lago di Garda, rischierati in maniera equa sulle tre sponde lacuali (Salò per la sponda Bresciana, a Lazise per la sponda Veneta e a Torbole per la sponda Trentina e l’alto Garda), grazie al Protocollo d’Intesa sottoscritto annualmente dalla Direzione Marittima, dalla Comunità del Garda, dall’Autorità di Bacino e dagli Ispettorati dei Porti di Verona e Trento, grazie ad appositi fondi messi a disposizione dalla Regione Veneto, Lombardia e dalla Provincia Autonoma di Trento.
La motovedetta CP 602 con i suoi 45 nodi di velocità è tra le più veloci in dotazione al Corpo delle Capitanerie ed è dotata di strumentazione radioelettrica per poter coordinare eventi SAR di grande portata nell’area di intervento.
Nei prossimi giorni l’equipaggio della Motovedetta CP 605, composto da tre militari abilitati al salvamento nuoto, potrà iniziare le attività addestrative e di ambientamento che continueranno per tutto il periodo invernale, ove espleteranno anche vigilanze di polizia di sicurezza della navigazione e ambientale.
L’unità in questione, nel periodo estivo verrà rischierata nel porto di Desenzano, ove sono in itinere incontri istituzionali nei prossimi giorni tra l’Ammiraglio Direttore Marittimo Filippo Marini, il Comandante della Guardia Costiera del Lago di Garda C.F. (CP) Antonello Ragadale e il Sindaco Malinverno, per individuare un ufficio a similitudine di quanto fatto a Lazise e a Torbole.
Di pari passo la Comunità del Garda, per il prossimo 29 novembre, ha indetto una riunione per verificare il consuntivo delle attività svolte dalla Guardia Costiera nell’anno 2023 e nella quale verranno valutati, nell’ambito del protocollo 2024, i rischieramenti delle unità navali e le necessità logistiche per le sedi di Desenzano, Lazise, Torbole.
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Il sostituto procuratore ha chiesto l'assoluzione per i sette imputati a processo per traffico illecito di rifiuti pericolosi. L'indagine aveva preso il via nel 2015, coinvolgendo manager e dipendenti della ditta prevallese.
L'accusa era pesante: associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti pericolosi. L'indagine, allora condotta dai Ros e coordinata dal procuratore aggiunto Sandro Raimondi, ipotizzava che all'interno dell'azienda il materiale ferroso venisse mescolato ad altri rifiuti pericolosi, secondo la tecnica del sandwich, ossia mascherare il materiale tossico - si parlava in particolare di pcb e diossine - fra due strati di ferro regolare e "pulito". Alcuni indizi raccolti attraverso video e intercettazioni telefoniche avevano portato al sequestro dell'azienda prevallese per otto mesi e all'interdizione dei titolari dall'attività produttiva.
Ad oggi, tuttavia, non sono emerse prove a carico degli imputati, pertanto il sostituto procuratore Teodoro Catananti ha chiesto l'assoluzione per i sette imputati coinvolti: Giancarlo, Stefano e Daniel Sanca, Claudio, Davide e Mauro Andreassi, il classificatore Rudi Tonni. Ne escono perciò pulite la Valferro e la VF Trasporti.
La polizia locale valsabbina ha fermato nei giorni scorsi un'automobilista che da mesi riusciva a sfuggire ai controlli. Pioggia di sanzioni per lui, oltre a ulteriori accertamenti.
Nei mesi scorsi l'uomo era fuggito a due diversi posti di controllo, facendo perdere le proprie tracce; un'altra volta era riuscito a nascondersi dopo che gli agenti lo avevano riconosciuto. Le indagini sulla sua automobile sono comunque partite e gli approfondimenti hanno rivelato che la vettura era intestata a una persona defunta nel 2002 senza lasciare moglie né figli, quindi non si capiva a chi potesse essere andata a finire.
Evidentemente la persona alla guida aveva approfittato della situazione e, per aggiungere infrazione a infrazione, circolava senza revisione dell'automobile e senza copertura assicurativa dallo scorso giugno.
L'altro ieri una pattuglia è riuscita a intercettare l'autovettura mentre transitava per Roè Volciano. Il conducente non era la persona vista alla guida nei mesi precedenti, tuttavia appena lo sguardo cade sul passeggero gli agenti riconosciuto l'uomo fuggito in passato ai posti di blocco. Identificato, l'uomo risulta tra l'altro senza patente da più di tre anni. Consideranto che la vettura è anche senza revisione e senza assicurazione, saranno molto salate le sanzioni riservate al "fuggitivo" per poter dissequestrare il veicolo. I due automobilisti sopresi in Valsabbia risultano residenti in Valtrompia e saranno oggetto di ulteriori accertamenti da parte del comando di polizia locale valsabbino.
Uno stipendio di 1.500 euro al mese, moglie e tre figli a carico: il tribunale gli cancella 60mila euro di debiti grazie alla legge "salva-suicidi".
I giudici hanno approvato la procedura di esdebitazione chiesta da un commesso quarantenne con moglie e tre figli minori a carico. Nel 2018, un attimo prima di finire per strada con moglie e figli, l'uomo aveva deciso di rivolgersi al Tribunale di Brescia. A fine ottobre 2023 - dopo aver versato 350 euro al mese per quattro anni - si è visto cancellare ufficialmente dai giudici oltre 60mila euro di pendenze che gli impedivano di guardare al futuro con la speranza di farcela.
Protagonista della vicenda è un quarantenne che vive a Bedizzole con la moglie e tre figli minorenni. Ogni mese, come commesso, porta a casa circa 1.500 euro al mese, ma il suo è l’unico reddito di casa e quei soldi non gli bastano nemmeno a sostenere le esigenze familiari. Intorno al 2017, l’uomo contrae i primi prestiti per l’acquisto di beni di uso quotidiano (un’auto di modesto valore e i mobili di casa) che - sommati alle spese correnti e al loop dei successivi finanziamenti fatti solo per sostenere le rate dei debiti - lo portano ben presto a trovarsi circa 80mila euro sulle spalle. Soldi che non sarà mai in grado di pagare.
A questo punto, il quarantenne decide di rivolgersi allo Studio Pagano & Partners di Brescia. “Al Tribunale – spiega l’avvocato Monica Pagano – abbiamo chiesto l’applicazione della Legge 3/2012 (nota anche come legge sul Sovraindebitamento o Salva-suicidi), oggi confluita nel Codice della crisi, che sancisce un principio molto semplice: nessuna persona onesta finita in difficoltà finanziaria può essere condannata a pagare per tutta la vita debiti che vanno ben oltre le sue capacità economiche. Concretamente – continua il legale – il nostro cliente ha versato con cadenza mensile quanto ragionevolmente poteva dare senza far venir meno il sostentamento alla propria famiglia (16.800 euro in tutto) e, ultimato questo percorso, è arrivata per lui l’esdebitazione. In parole povere – conclude Pagano - i restanti debiti sono stati azzerati e da questo momento il quarantenne e la sua famiglia possono ripartire da capo, senza il fardello di segnalazioni pregresse e tornando anche ad accedere al credito, se mai ne avranno davvero bisogno”.
Nel corso del fine settimana tutti i paesi facenti capo all'aggregazione valsabbina della polizia locale sono stati controllati anche in orario serale e notturno. Alcuni dati.
Come sempre una buona parte dell'attività ha riguardato gli utenti della strada: 75 automobilisti sono stati sottoposti al pretest contro l'abuso di alcol e fra loro 4 sono risultati con un tasso sopra lo zero ma inferiore allo 0,5, mentre uno, fermato a Vestone, superava lo 0,5 e si è visto ritirare la patente. Sempre a Vestone, un altro conducente aveva un tasso superiore a 1,10 perciò, oltre ad avere la patente ritirata, per lui è scattata anche la denuncia penale. La terza patente ritirata nel corso della serata è quella di un automobilista fermato a Roè Volciano che era alla guida mentre consumava sostanze stupefacenti; invitato a recarsi in ospedale per accertamenti, l'uomo si è rifiutato, pertanto è stato sanzionato per il rifiuto e contestualmente, come prevede la normativa, ha avuto la patente sospesa e una segnalazione alla Procura.
Tra gli eventi inaspettati della serata, ben due persone sono state sorprese alla guida senza aver mai conseguito la patente. Una pattuglia, inoltre, è intervenuta a Roè Volciano in supporto ai carabinieri per calmare un uomo alterato a causa di abuso di alcol: la situazione si è risolta scordandolo in ospedale.
A Gavardo, sono stati ispezionati il centro storico e i parchi senza rilevare infrazioni e senza emettere alcun DASPO. In un parco, però, è stata trovata della sostanza stupefacente abbandonata, forse proprio poco prima dell'ispezione, quando chi la deteneva si è accorto dell'arrivo degli agenti e ha preferito non correre rischi. Sempre a Gavardo due persone sono state sanzionate perché ospitavano nel loro appartamento dei connazionali senza aver fatto la necessaria dichiarazioni di ospitalità alle autorità di pubblica sicurezza.
Infine, tutti i paesi della media e alta valle sono stati monitorati fino alle due di notte per la prevenzione di furti: gli agenti hanno cioè percorso le strade di Bione, Preseglie, Sabbio Chiese, Agnosine, Barghe, Vestone. Le pattuglie coinvolte nelle varie attività erano tre, per un totale di sei agenti.
La polizia locale della Valle Sabbia ha individuato tre persone, un uomo e due donne, responsabili di furti alle automobili di turisti la scorsa estate. Le indagini stanno continuando per verificare ulteriori responsabilità del terzetto.
Al momento il cerchio si è chiuso su tre persone che sono state denunciate per furto aggravato dalla violenza sulle cose. Due di loro hanno precedenti penali, mentre una delle due donne risultava incensurata. I fatti risalgono all'estate scorsa, quando ad Anfo e in altre località lungo le coste del lago d'Idro si sono verificati diversi furti presso parcheggi frequentati da turisti, soprattutto stranieri.
I ladri si avvicinavano alle automobili in sosta, guardavano dentro l'abitacolo per individuare eventuali obiettivi di cui impossessarsi, quindi spaccavano i vetri e rubavano borse, portafogli, bancomat, vari effetti personali e quanto trovavano a portata di mano. Il tutto a tempo di record, per poi scappare altrettanto velocemente. Forse contavano sul fatto che gli stranieri, magari in vacanza solo per pochi giorni, non avrebbero mai contattato le forze di polizia e questo li ha fatti sentire liberi di agire indisturbati.
In due occasioni, tuttavia, i turisti derubati - in questo caso tedeschi - hanno richiesto l'intervento della polizia locale che tra l'altro in estate aveva rafforzato il presidio su lago e dintorni. La segnalazione ha dato il via a un'indagine minuziosa durata circa due mesi che in questi giorni ha dato i suoi frutti: gli agenti hanno infatti individuato la vettura sulla quale si muovevano i ladri e non l'hanno più persa di vista, seguendola a lungo negli spostamenti in zona. Quando poi è giunto il momento opportuno, la vettura è stata fermata nel territorio di Roè Volciano e perquisita.
Nel baule è stato così trovato un gancio di traino, probabilmente il mezzo usato per rompere i vetri delle automobili prese di mira, mentre dal lato del passeggero è stato rinvenuto un taglierino di 9 cm. Per le tre persone a bordo - tutte provenienti dal basso Garda - è scattata la denuncia, ma le indagini non sono ancora concluse. Gli agenti stanno infatti valutando alcuni indizi per capire se i tre si sono resi responsabili anche di altri furti in zona.
Giovanna Gamba
Delusione e amarezza sono le emozioni che si respirano al Bar Co.Ge.S.Sport – Non solo bar di Gavardo per il furto verificatosi nella notte a cavallo tra domenica 29 e 30 ottobre. Danni materiali e soprattutto immateriali non indifferenti che lasciano un senso di avvilimento diffuso in tutta la cooperativa, le famiglie e la comunità locale.
Tra i danni materiali si conta il danneggiamento di una delle due porte di accesso, oltre al furto del ricavato di una raccolta fondi di cui Co.Ge.S.S. si sta facendo promotrice in vista della prossima Santa Lucia, in collaborazione con il Fondo Autisminsieme.
Una domanda ridonda nei pensieri ed è “Ma perché?”. Interrogativo, a cui ovviamente ciascuno di noi fatica a trovare una possibile risposta. C’è il forte desiderio di dare voce al proprio malcontento inaspettato, per dare un senso al lavoro che giorno dopo giorno c’è nell’aprire la porta del Bar Co.Ge.S.Sport!
Chi, invece, compie gesti simili, crede di trovare così il suo vero senso?
Come immaginabile, i danni immateriali non sono invece quantificabili ma sono visibili negli occhi delle persone con disabilità che ieri mattina hanno dovuto lasciare il bar, facendo ritorno alle proprie abitazioni dovendo raccontare ai famigliari una brutta storia, per la quale non esiste spiegazione.
Per chi non lo conoscesse ancora, infatti, il Bar Co.Ge.S.Sport di Gavardo è una realtà innovativa e sperimentale presente nel territorio della Valle Sabbia dal 2021. Oltre all’ordinaria attività di bar e ristorazione, che ha caratterizzato anche le gestioni precedenti, oggi, grazie alla volontà e all’impegno della cooperativa Co.Ge.S.S., è possibile trovare un luogo unico, dove bere un caffè o fare una pausa pranzo ha il profumo e il calore dell’inclusione sociale.
Il Bar Co.Ge.S.Sport di Gavardo è una delle quattro sedi dove prende vita il progetto LABIS, il primo laboratorio sperimentale di inclusione sociale presente in Valle Sabbia, (coordinato dalla Dottoressa Valentina Comincioli per conto della Cooperativa Sociale ETS Co.Ge.S.S. ).
La funzione del LABIS è quella di fornire a persone aventi condizioni di fragilità un ambiente idoneo allo sviluppo di competenze tecniche e relazionali funzionali alla crescita individuale per vivere nella società come cittadini attivi, motivati e responsabili.
In dieci anni di gestione di bar non è la prima volta che ci accade un fatto simile, ma speriamo sempre che sia l’ultima per l’amarezza che si diffonde in tutti noi… andremo oltre anche questa volta, ma lo faremo prima e meglio con il supporto della comunità locale.
Da giovedì 2 il Co.Ge.S.Sport Bar di Gavardo potrà tornare ad accogliere nuovamente il pubblico e gli utenti del servizio con la speranza che da un gesto come questo, carico di dolore, possa nascere una nuova consapevolezza: essere comunità inclusiva non è qualcosa di astratto, bensì è il frutto di una scelta quotidiana.
Non abbiamo bisogno di compassione ma di vicinanza, sorrisi e di calore da parte di tutta la cittadinanza.
Per scoprire di più sul progetto:
Sito: https://www.coopcogess.org/labis-e-labor/
Facebook: https://www.facebook.com/cogessportbargavardo/
CONTATTI
CO.GE. S.S. COOPERATIVA SOCIALE E.T.S. | persone – territorio – inclusione |
www.coopcogess.org | Facebook: “cogess vallesabbia” |Instagram: coopcogess
Il titolare di una carrozzeria di Gavardo è stato individuato insieme ad altri tre uomini grazie all'attività investigativa della polizia locale valsabbina. Il materiale era stato abbandonato in un luogo impervio a Villanuova.
Quando i ricambi d'auto cominciavano a occupare troppo spazio, l'uomo chiamava tre complici i quali li caricavano su un camion e se ne sbarazzavano, scaricandoli in luoghi isolati e difficilmente raggiungibili. Questo almeno è quanto successo almeno una volta, sul finire dell'estate scorsa, con una ventina circa tra paraurti e altre parti di automobili che sono stati abbandonati in una zona boschiva di Villanuova, senza il minimo rispetto per le regole circa lo smaltimento dei rifiuti.
La segnalazione era giunta tempestiva al comando e l'attività investigativa era iniziata immediatamente, ma le indagini si erano rivelate molto complesse e risalire ai responsabili non era scontato, fino alla svolta di qualche giorno fa. Come sempre, l'incrocio tra procedura classica e nuove tecnologie si è rivelato particolarmente utile per svelare l'identità dei protagonisti della vicenda. Il titolare di una carrozzeria di Gavardo e altri tre uomini, qualcuno con precedenti penali, sono stati perciò denunciati alla Procura della Repubblica per violazione delle norme sui rifiuti e a breve saranno chiamati a sistemare i danni causati dalla loro violazione e ripristinare il tutto.
"Su questo fronte - precisa il comandante Fabio Vallini - il nostro comando è molto attivo, tanto che dall'inizio dell'anno sono ben 75 le persone sanzionate per aver abbandonato o conferito non correttamente i rifiuti. Il fenomeno è ancora piuttosto diffuso, ma si sono compiuti molti passi avanti per riuscire a controllarlo - e magari in futuro anche debellarlo - grazie alla sinergia con le amministrazioni e i vari uffici comunali. Non va dimenticato, infine, il contributo dei cittadini, sempre più sensibili su queste tematiche: le loro segnalazioni sono sempre molto preziose".
Giovanna Gamba
L'incidente era avvenuto sabato scorso, la mattina intorno alle 9, a Villanuova sul Clisi. L'automobile che ha provocato il sinistro è stata individuata dopo una settimana di indagini serrate da parte della polizia locale valsabbina e ha portato alla denuncia di due 19enni, uno residente fuori provincia e uno valsabbino.
I testimoni avevano parlato tutti di un'automobile nera, ma a poco a poco sono emerse evidenze che hanno aiutato gli agenti a ricostruire nel dettaglio la dinamica e a individuarne i responsabili, anche grazie all'aiuto determinante delle telecamere di videosorveglianza.
L'auto, una Opel Corsa nera, aveva affrontato a velocità sostenuta una rotatoria in territorio di Villanuova, sorpassando subito dopo in zona vietata un'altra vettura che procedeva regolarmente davanti. La manovra porta il conducente a invadere la corsia opposta di marcia da cui proviene un gruppo di ciclisti: molti di loro cadono e uno di loro riporta lesioni serie che inducono i soccorritori a ricoverarlo in codice giallo presso l'ospedale di Gavardo.
L'investitore, però, non si ferma; anzi, approfitta della concitazione del momento per fuggire in direzione Gavardo senza che nessuno riesca a memorizzare la targa della sua vettura. Chiamata sul posto, la polizia locale raccoglie immediatamente le testimonianze dei presenti e dà il via alle indagini che inizialmente sono difficoltose, perché la zona in cui è avvenuto l'impatto non è coperta dalla videosorveglianza. Ci sono tuttavia numerose altre videocamere nelle vicinanze ed è ad esse che gli agenti attingono, confidando nell'efficacia di strumenti all'avanguardia come sono quelli posizionati sul territorio valsabbino.
Una settimana di visione delle immagini porta dunque i suoi frutti e al comando si riesce a individuare l'automobile sospetta. Nel pomeriggio di venerdì, infine, gli agenti riescono a fermarla con a bordo due 19enni, quello alla guida residente a Milano mentre il passeggero è della Vlasabbia. Convocati al comando e messi di fronte alle evidenze, i due ammettono le proprie responsabilità, anche perché nel frattempo gli agenti mostrano loro alcune abrasioni sulla carrozzeria della vettura che sembrano pienamente compatibili con il sinistro della settimana prima.
A questo punto per entrambi scatta una denuncia per omissione di soccorso, cui si aggiunge per il conducente anche quella di fuga da incidente stradale. L'automobilista rischia la sospensione della patente per un periodo che va da 18 mesi a 3 anni, oltre al carcere da 1 a 3 anni. Il ciclista, che ha avuto una prognosi di 30 giorni e la bicicletta completamente distrutta, ha ringraziato gli agenti per il lavoro svolto.
Giovanna Gamba
Nel pomeriggio di oggi, 10 ottobre, la 45 bis è stata ancora una volta teatro di un incidente che ha coinvolto ben 4 vetture per un tamponamento multiplo. Il bilancio è di 4 feriti, di cui 3 minori, tutti ricoverati presso gli Spedali Civili di Brescia.
Si è trattato di un tamponamento a catena che ha coinvolto quattro automobili le quali procedevano da Brescia in direzione lago ed erano da poco entrate nella galleria in territorio di Prevalle. Le cause sono al vaglio della polizia locale di Prevalle e Paitone, intervenuta prontamente per coordinare i soccorsi ed eseguire i rilievi, oltre che per governare il traffico in un orario particolarmente problematico qual è quello della fine di una giornata lavorativa.
Il tamponamento multiplo ha provocato la necessità di ricovero per quattro persone, di cui 3 minori, soccorse da quattro ambulanze e trasportate al Civile di Brescia. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco per disattivare la perdita di gas dal serbatoio di uno dei mezzi coinvolti. I rilievi sono iniziati intorno alle 18:30 e si sono conclusi oltre due ore dopo presso il comando di Prevalle. Il traffico in serata era ancora rallentato, ma sta via via tornando alla normalità.
Operazione straordinaria dei due comandi di polizia locale nel corso del weekend appena concluso per presidiare il territorio, lavorando in reciproca collaborazione. L'iniziativa ha avuto esito positivo e i due comandanti Stefano Dondelli e Massimo Zambarda non escludono reiterazioni future.
I Servizi Intercomunali di Polizia Locale Calvagese-Muscoline e Prevalle-Paitone hanno progettato gli interventi in occasione del servizio SMART, finanziato dall'assessorato alla Polizia Locale di Regione Lombardia e fortemente voluto dai sindaci dei quattro comuni, oltre che - ovviamente - dai rispettivi comandanti Dondelli e Zambarda. Il controllo straordinario del territorio è stato effettuato nella serata tra sabato 7 e domenica 8 ottobre in forma congiunta.
Erano tre le pattuglie che hanno presidiato i quattro comuni a partire dalle 18:30 di sabato per poi continuare ininterrottamente fino alle 3 di notte. Il servizio ha coinvolto 7 operatori di polizia che hanno affrontato diverse operazioni nel corso delle ore impegnate.
In primo luogo sono stati controllati tre parchi comunali che erano stati oggetto di segnalazioni da parte di privati cittadini per schiamazzi e disturbo alla quiete pubblica. In seguito, sono state monitorate le strade e, in particolare, sono stati fatti controlli per contrastare l'abuso di sostanze alcoliche e l'eccessiva velocità alla guida dei veicoli.
A fine serata, le persone identificate risultano essere 263, mentre sono 212 i veicoli controllati. L'infrazione più comune resta l'eccesso di velocità a causa della quale si contano ben 16 verbali, cui vanno aggiunte altre 11 sanzioni per violazioni varie. Gli automobilisti sottoposti al pre-test alcolemico sono circa 100, risultati tutti fortunatamente negativi. Gli agenti hanno infine rilevato un incidente stradale, con un'automobile uscita di strada, ma senza alcuna persona ferita.
Il bilancio dell'intervento è positivo per entrambi i comandanti: unire le forza in certe occasioni permette di intensificare i controlli con risultati sempre più efficaci.
Ultimata un’attività di indagine espletata in 3 mesi, la quale ha permesso al Comando di identificare e deferire all’Autorità Giudiziaria due donne che, nel mese di giugno, si erano rese responsabili di reati contro il patrimonio, mettendo in atto il furto di alcuni capi di abbigliamento in vendita presso un esercizio commerciale sito nel Comune di Villanuova sul Clisi.
In quell’occasione un dipendente del negozio si rivolgeva ad una pattuglia in servizio nelle vicinanze del parcheggio del negozio per denunciare la rapina impropria. Parte della merce rubata era stata rinvenuta abbandonata e restituita al negozio. Una delle donne, che già in passato si era resa responsabile di reati di questo genere, dovrà rispondere del reato di rapina impropria, poiché raggiunta all’esterno del negozio da un dipendente che si era accorto del furto, al fine di guadagnarsi la fuga ed assicurarsi il possesso dei beni sottratti, lo spintovana più volte e si dileguava a piedi, mentre la complice risponderà del reato di furto aggravato.
Martedì a Gavardo un intervento deciso dagli agenti della polizia locale per un uomo pregiudicato, residente a Prevalle che era in stato di ubriachezza e che, transitando per Gavardo in centro, rischiava di essere investito. L’uomo che dava fastidio ai passanti è stato denunciato a piede libero per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale nonché per oltraggio. Per lui anche un verbale per ubriachezza molesta non potrà più tornare nella zona dove è stato individuato per 48 ore e per questo è stato allontanato. Cinque gli agenti coinvolti e questo era il quarto Daspo urbano per Gavardo.
Tuttavia, il giorno successivo cioè, mercoledì, un agente che si trovava in centro in borghese lo ha notato e ha fatto intervenire quattro colleghi che si trovavano sul territorio. La persona è stata condotta in comando e gli è stato notificato un altro ordine di allontanamento. I due verbali di allontanamento verranno inoltrati a quest'ora chi emetterà un altro ordine di “non tornare più in centro” per un minimo di sei mesi. Se dovesse ritornare, per lui scatterebbe una denuncia penale all'autorità giudiziaria, E questo era il quinto provvedimento che appunto viene preso a Gavardo a seguito del dell'entrata in vigore dell'introduzione del Daspo urbano nel regolamento comunale voluto da questa amministrazione comunale.
La polizia locale della Valle Sabbia ha operato diversi controlli nel fine settimana appena concluso, concludendo la nottata di servizio con un intervento a Villanuova dove si era incendiata un'automobile.
Oggetto dei controlli non sono state solo le strade, ma anche i parchi, le piazze e altri luoghi di ritrovo, che gli agenti hanno raggiunto nel corso della serata e della notte, alcuni lavorando in divisa e altri in borghese. I risultati non si sono fatti attendere. A Gavardo, in un parco, è stato trovata una persona intenta a consumare sostanza stupefacente: l'uomo, proveniente da fuori Comune, è stato segnalato come consumatore, mentre gli è stata sequestrata altra droga che aveva con sé.
Sempre a Gavardo, in piazza Zanardelli, gli agenti hanno fermato un 37enne in stato di ubriachezza: nei suoi confronti è stato applicato il DASPO recentemente approvato dall'amministrazione comunale, perciò per 48 ore l'uomo non potrà più farsi vedere sul territorio. Sono già tre i provvedimenti di questo tipo messi in atto dal Comando dopo l'approvazione in Comune.
Per quanto riguarda il lavoro su strada, sono 70 i conducenti di mezzi fermati e controllati. Tra loro, un neopatentato è stato sanzionato perché si era messo alla guida dopo aver assunto alcol, mentre a un altro automobilista è stata addirittura ritirata la patente perché guidava in stato di ebbrezza. La nottata si è conclusa con l'automobile incendiata a Villanuova: gli agenti sono giunti sul posto e hanno subito iniziato le indagini, tuttora in corso, per capire cosa sia successo.
Il comandante Fabio Vallini fa sapere che analoghi controlli sono già stati programmati anche per i prossimi giorni, sia sulle strade che nei centri storici dei paesi.
Giovanna Gamba
Una coppia di motociclisti residente a Ghedi è stata individuata dalla polizia locale dopo che, circa un mese fa, aveva investito un ciclista senza fermarsi a prestare soccorso.
L'incidente risale a più di un mese fa, quando un ciclista a una rotonda era stato urtato da una moto con a bordo due persone che si erano dileguate subito dopo l'urto, proseguendo la marcia senza fermarsi. La polizia locale della Valle Sabbia non si è data per vinta e ha intrapreso fin da subito indagini serrate alla ricerca dei colpevoli, nonostante inizialmente gli elementi a disposizione sembrassero molto ridotti. Nel loro lavoro gli agenti sono stati coadiuvati da alcune testimonianze di cittadini e dai filmati del sistema di videosorveglianza, ormai presente in maniera sistematica nella zona.
La tenacia degli agenti ha dato i suoi frutti e alla fine si è scoperto che a transitare per Villanuova in quel momento era una coppia di Ghedi che si stava recando in Valle Sabbia per una gita. I due sono stati denunciati per omissione di soccorso, tanto più che il ciclista investito aveva riportato lesioni. Anche la dinamica è stata ricostruita con esattezza, stabilendo che il motociclo ha svoltato a destra in una rotonda proprio mentre sopraggiungeva il ciclista, che dopo l'impatto è rimasto a terra.
Ora la denuncia costerà loro parecchio e i due dovranno affrontare un processo che li vedrà imputati per omissione di soccorso in sinistro stradale.
Un 41enne marocchino residente a Gavardo è stato identificato dalla polizia locale, chiamata mentre l'uomo discuteva con la compagna. Senza documenti, avrebbe dovuto essere espulso, ma il provvedimento è congelato perché la Questura sta verificando se sussistono le condizioni per un permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Sono circa le 17 di giovedì, quando due persone passeggiano a Gavardo su ponte del Chiese. Improvvisamente, la loro attenzione viene richiamata da una coppia che discute animatamente, pur in presenza di una bambina che sembrerebbe la loro figlioletta. I cittadini segnalano la situazione a una pattuglia della polizia locale che si trova a pochi metri per presidiare il centro storico del paese e in effetti interviene in pochi minuti. Gli agenti placano la discussione e invitano la coppia a seguirli al comando per capire meglio la dinamica dei fatti.
A quel punto i poliziotti apprendono che l'uomo è privo di documenti, nonostante si trovi in Italia da molto tempo e sia già stato più volte segnalato. Non resta che procedere con il fermo di identificazione, mente parte il fotosegnalamento. L'uomo viene trattenuto in cella e piantonato tutta notte.
Nella mattinata di ieri la polizia locale contatta l'ufficio immigrazione della Questura e scopre che il 41enne, pregiudicato, è già destinatario di un provvedimento di espulsione, quindi viene denunciato per la violazione dell'articolo 14 L. 286/98. Nel corso della giornata, tuttavia, arriva la notizia che l'uomo al momento non può essere espulso perché ha in corso una richiesta di valutazione per un permesso di soggiorno per motivi di protezione internazionale, con un appuntamento già fissato a breve in Questura per questo scopo.
Nel frattempo gli agenti valsabbini hanno parlato con la sua convivente, che si è trasferita da poco a Gavardo con il compagno e la figlia, dopo aver vissuto per anni in un paese limitrofo. Obiettivo è cercare di capire se ci sono gli estremi per una denuncia di maltrattamento in famiglia. Al momento, non sono stati presi provvedimenti in questo senso.
Trovato il corpo del ragazzo che si era tuffato da una nave da minicrociera nelle acque antistanti Punta San Vigilio di Garda.
I sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Trieste - il cui intervento era stato disposto dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Verona - hanno ritrovato, su un fondale di 18 metri e ad una distanza di circa 330 metri dalla spiaggia di Punta San Vigilio di Garda, il corpo del turista di nazionalità straniera di 27 anni che nel primo pomeriggio di ieri, domenica 3 settembre, si era tuffato da una nave da mini crociera, partita da Peschiera e fermatasi nelle acque antistanti Punta San Vigilio, per far fare il bagno ai turisti imbarcati.
Le ricerche, avviate nell’immediatezza sotto il coordinamento della Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò dopo l’allarme lanciato dall’equipaggio della nave, hanno visto impiegate cinque unità navali (due della Guardia Costiera, una dei Vigili del Fuoco di Bardolino, due dei Volontari della Protezione Civile), un elicottero dei Vigili del Fuoco di Venezia, tre squadre sommozzatori (due dei vigili del fuoco provenienti da Trieste e Venezia, una del Nucleo Sub della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto) e i Volontari del Garda per le ricerche strumentali.
Le attività di ricerca sia di superficie che di profondità, mai interrotte dal momento dell’allarme e che sarebbero proseguite anche durante la notte e per i prossimi giorni, hanno permesso di individuare il corpo intorno alle 21:30, nell’area di ricerca assegnata alle unità SAR dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò. I Vigili del Fuoco, impegnati in immersione con operatori subacquei, hanno trovato il corpo privo di vita del giovane turista adagiato sul fondo e lo hanno recuperato a bordo dell’unità dei VVF di Bardolino, per il successivo trasferimento nel sorgitore di Garda, dove ad attenderli era presente il personale della Polizia di Stato della Squadra Acque interne di Peschiera che stava eseguendo le indagini sull’evento, delegate dalla Procura della Repubblica di Verona.
Presente in porto anche personale dei Vigili del Fuoco di Bardolino e del Nucleo Sub della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto.
(foto d'archivio)
E' giunta intorno alle 14:30 alla sala operativa della Guardia Costiera di Salò la richiesta di soccorso da parte del Comandante di una nave da minicrociere, che si era fermata a largo di Punta San Vigilio per far fare un bagno ai turisti presenti a bordo.
Dopo essere entrati in acqua, però, uno dei ragazzi del gruppo, pare si sia tuffato dalla murata della stessa nave, non è stato più visto, perchè inabissatosi, per cause al momento sconosciute.
Immediato l’invio dei soccorsi da parte della sala operativa della Guardia Costiera di Salò, che ha fatto convergere sul punto due unità navali il GC A58 e il GC B135, quest’ultimo con a bordo un soccorritore marittimo della Guardia Costiera, che non appena giunto sul punto della segnalazione si è immerso, ma stante il fondale superiore ai 16 metri e l’acqua torbida, non ha trovato il corpo del ragazzo.
Stanno sopraggiungendo in zona i sommozzatori dei Vigili del Fuoco con elicottero da Venezia e i sub della Guardia Costiera del Nucleo di San Benedetto del Tronto, come anche l’unità dei Volontari del Garda per le ricerche strumentali di profondità.
Sul posto fatte convergere anche l’unità della Polizia di Stato di Peschiera per le attività di ricostruzione dell’evento, l’idroambulanza della CRI e la motovedetta dei VVF di Bardolino per l’assistenza alle operazioni subacquee.
In atto le ricerche di superficie con i mezzi SAR giunti sul posto che al momento non hanno però dato esito positivo.
Nei pressi di Brenzone sono in corso le ricerche di un 39enne della provincia di Bolzano del quale si sono prese le tracce dal 31 agosto scorso.
L’allarme è scattato con il ritrovamento nel pomeriggio di ieri, 1 settembre, della sua autovettura sul litorale di Brenzone da parte dei Carabinieri, che hanno informato la Prefettura di Verona per l’attivazione del piano scomparsi e la Guardia Costiera di Salò per il coordinamento delle ricerche di superficie e di profondità.
La persona in questione, un italiano di 39 anni residente nella provincia di Bolzano, era stato segnalato non più rintracciabile con la propria auto dal pomeriggio del 31 agosto scorso. Con il ritrovamento di ieri della sua autovettura ed essendo la persona scomparsa un sub, si ipotizza una sua immersione nella spiaggia antistante la palestra sub presente a Brenzone.
Da qui è scattato, quindi, il dispositivo di ricerca e soccorso di superficie e di profondità, coordinato dalla Guardia Costiera del Lago di Garda per lo specchio lacuale del centro lago e dalla Prefetture di Verona, attivando il piano delle persone scomparse. Nella giornata di ieri sono stati impiegate due unità della Guardia Costiera per la ricerca di superficie, un elicottero dei Vigili del Fuoco di Venezia e due squadre di sommozzatori dei Vigili del Fuoco provenienti da Vicenza e Venezia, mediante l’attivazione della Sala Operativa dei Vigili del Fuoco di Verona, che ha anche avviato la motovedetta Victor 02 da Bardolino per le ricerche di superficie e l’assistenza ai sommozzatori.
Le ricerche svolte nella giornata di ieri si sono protratte fino a notte fonda con i sommozzatori dei Vigili del Fuoco intervenuti fino a 50 metri di profondità, ma non hanno dato nessun esito, come anche quelle di superficie svolte dalle Unità Navali della Guardia Costiera. Da questa mattina, oltre a tre unità navali della Guardia Costiera, provenienti da Salò, da Torbole e da Lazise, oltre a due squadre sommozzatori dei Vigili del Fuoco, sono stati attivati tramite la Prefettura di Brescia e impiegati anche i Volontari del Garda con le strumentazioni di profondità in loro dotazione (ROV e SONAR), che stanno eseguendo le ricerche nella zona ove si sarebbe potuto immergere la persona scomparsa.
A cura dei Carabinieri di Malcesine le attività di accertamento di eventuali immagini di impianti di videosorveglianza, per verificare il probabile ingresso della persona in attività subacquea. Proseguiranno senza sosta le attività di ricerca, per le quali la Guardia Costiera di Salò ha altresì richiesto, tramite la Direzione Marittima di Venezia, l’impiego del Nucleo Sommozzatori Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, muniti di strumentazione di ricerca di profondità, che andranno ad affiancarsi ai vigili del fuoco sommozzatori e ai Volontari del Garda, in quanto il lago in quella zona, supera anche i 130 metri di profondità.
La polizia locale valsabbina ha applicato per la prima volta la misura varata nel regolamento comunale appena approvato a Gavardo: una persona non potrà far ritorno nel territorio comunale per 48 ore.
I controlli serali e notturni degli agenti tra le altre finalità hanno anche quella di prevenire e contrastare il degrado nei parchi, nei centri storici e in prossimità delle scuole. Proprio ieri sera una pattuglia ha avvicinato una persona in un parco mentre consumava alcol e droga, era un'occasione da manuale per applicare il nuovo regolamento comunale secondo cui in questi casi la persona sorpresa deve essere immediatamente allontanata e non potrà fare ritorno nell'area per 48 ore.
Nel corso della serata sono stati identificati diversi frequentatori dei parchi e in particolare tre giovani sono stati segnalati alla Prefettura in quanto trovati in possesso di sostanze stupefacenti.
Per quanto riguarda i controlli stradali, sono 80 gli automobilisti sottoposti al controllo dell'etilometro. Tra loro, 4 avevano tracce di alcol ma inferiori allo 0,50 e quindi non sono stati sanzionati, mentre una persona è stata sorpresa in evidente stato di ebbrezza. Infine, sono 3 le patenti ritirate per sorpassi pericolosi.
Il comandante Fabio Vallini informa che i controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni, come richiesto dalle varie amministrazioni comunale del territorio.
Nel pomeriggio di oggi, sabato 19 agosto, un motociclista ha perso la vita scontrandosi con un'automobile in territorio di Anfo. Residente a Mura, lascia la moglie e tre figli.
Erano circa le 16:45 quando un 53enne di Mura percorreva la statale 237 del Caffaro passando da Anfo. Improvvisamente, subito dopo una curva, l'uomo si trova davanti un'automobile - una Peugeot, guidata da una donna residente a Rovato - che sta svoltando a destra per immettersi in una strada laterale. Prova a frenare, ma non riesce a evitare l'impatto con la parte posteriore della vettura e viene sbalzato sull'opposta corsia di marcia. Purtroppo, nel medesimo istante dall'altra parte sopraggiunge un'Alfa Romeo MiTo - su cui viaggiano alcuni giovani di Nuvolento - che non può fare nulla per evitare il motociclista.
Arrivano subito eliambulanza e ambulanza, vigili del fuoco e polizia locale della Vallesabbia, in zona per controlli, ma per l'uomo non c'è niente da fare: è morto sul colpo. I veicoli vengono sequestrati e i conducenti sono sottoposti all'alcol test, che dà risultato negativo. La strada resta chiusa al traffico per più di due ore e mezza per permettere la rimozione della salma e il recupero dei mezzi, più i vari accertamenti delle forze dell'ordine, il che ha provocato lunghe code e disagi in un periodo di traffico molto intenso, ancora più problematico durante il fine settimana.
Il motociclista abitava a Mura dove era molto conosciuto in quanto idraulico del paese. Lascia la moglie e tre figli cui si stringono, colpiti e addolorati, tutti i compaesani del piccolo centro valsabbino.
Giovanna Gamba
E' giunta nel pomeriggio tramite i Carabinieri di Peschiera alla sala operativa della Guardia Costiera di Salò la richiesta di soccorso da parte dei familiari di una ragazza che mentre faceva il bagno nelle acque antistante località Corno nel Comune di Garda, non è stata più vista arrivare in spiaggia.
Intervenuto immediatamente nelle acque ove è stata vista l’ultima volta la ragazza, il GC B135 con il Soccorritore marittimo che è bordo della predetta unità navale GC e che sta cercando per mezzo di ripetute immersioni in snorkeling la giovane sul fondale.
La Sala Operativa della GC del Lago di Garda ha, altresì, richiesto l’ intervento dei sommozzatori dei VVF di Venezia che stanno per arrivare con elicottero da Venezia, tramite la S.O. di Verona e inviata in zona anche l’idroambulanza di Bardolino.
Arrivato in area anche l’altro mezzo della Guardia Costiera GC A58 dirottato dalla sponda Lombarda del Lago. Si spera di riuscire a trovare al più presto la giovane dispersa
Aggiornamento
È stata ritrovata pochi minuti fa dal soccorritore marittimo della Guardia Costiera su un fondale di 6 metri e ad una distanza di circa 30 metri dalla spiaggia il corpo privo di segni di vita. Individuata sul fondale il soccorritore l’ha recuperata e trasportata in spiaggia ove il personale dell’idroambulanza del 118 già presente ha subito iniziato le attività rianimatorie. Giunto sul posto anche l’elisoccorso del 118, ma dopo vari tentativi di rianimazione senza esito, i sanitari hanno dichiarato purtroppo il decesso.
Aggiornamento
La dinamica ricostruita dagli uomini della Guardia Costiera fa emergere il seguente scenario:
La giovane ragazza di 21 anni si era recata a Garda per una giornata con il fratellino più piccolo di 14 anni e con l’altra sorella di 17.
Nel mentre stavano facendo il bagno con un materassino il piccolo ha iniziato ad avere difficoltà per affaticamento e in tale contesto la ragazza ha subito prestato assistenza al fratellino sorreggendolo, richiedendo nel contempo aiuto ai presenti in spiaggia.
Entrambi sono stati raggiunti da due ragazzi a nuoto che hanno recuperato e trasportato a riva il piccolo, mentre la giovane è stata persa di vista e per un probabile malore o affaticamento è andata giù senza riemergere.
Il pm di turno della Procura della Repubblica di Verona, messo a conoscenza della dinamica dai militari della Guardia Costiera, ha concesso la restituzione del corpo della ragazza ai familiari giunti sul posto della tragedia.
È entrata ormai nel pieno la stagione estiva anche sul Lago di Garda e con l’aumento dei diportisti e dei bagnanti, anche la Guardia Costiera gardesana, nell’ambito dell’operazione nazionale “Mare Sicuro”, disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e coordinata a livello compartimentale dalla Direzione Marittima di Venezia, ha implementato le vigilanze meridiane, pomeridiane, serali e notturne, con l’impiego di tutti i mezzi disponibili.
Proprio nel Golfo di Salò, in due distinte attività di pattugliamento notturne svolte negli ultimi giorni, sono stati due i diportisti intercettati a forte velocità nelle acque dove, purtroppo, nel 2021 persero la vita due giovani in un incidente nautico. Le unità sono state viste partire dal lungolago e fermate dopo un breve inseguimento dai mezzi navali della Guardia Costiera. Rilevato in entrambi i casi il superamento di oltre 4 volte del limite di velocità notturno previsto dalla Legge Regionale che, ricordiamo essere di notte imposto a 5 nodi su tutto il Lago di Garda. A carico dei diportisti elevate, quindi, le sanzioni amministrative previste per tale violazione di norma regionale.
Le velocità vengono rilevate dai mezzi navali della Guardia Costiera grazie al sistema “RADAR ARPA” (Automatic radar plotting AID) installato a bordo delle predette Unità Navali del Corpo delle Capitanerie di Porto, che è uno strumento di navigazione marittima studiato per evitare collisioni, che, acquisito il target riesce in pochi istanti a fornire velocità, rotta e punto minimo di avvicinamento. Da inizio stagione estiva sono oltre 370 le sanzioni amministrative elevate dai guardiacoste sul Lago di Garda a carico di diportisti indisciplinati, la maggior parte delle quali per violazioni delle norme relative alla sicurezza della navigazione (limiti di velocità-evoluzioni pericolose-navigazioni nella zona riservata alla balneazione).
Le attività di pattugliamento, cui si sommano anche le operazioni di soccorso (ad oggi 115 quelle coordinate dalla S.O. della Guardia Costiera di Salò, con 280 persone soccorse e assistite) proseguiranno senza soluzione di continuità per assicurare una serena stagione a bagnanti, sportivi e diportisti che scelgono il Lago di Garda come meta per le loro vacanze.
La Motovedetta della Polizia Provinciale sul lago di Idro nei giorni scorsi ha intercettato un motoscafo con una potenza non ammessa dalla norma. Alla guida, un 31enne olandese.
Da qualche giorno, cittadini residenti e ospiti avevano segnalato a Carabinieri e Polizia Provinciale la presenza di imbarcazioni che sfrecciavano sul lago di Idro a forte velocità. I due Comandi quindi si sono coordinati e nella giornata di lunedì 7 agosto sono partite le indagini con raccolta di informazioni più dettagliate. Nella giornata dell’ 8 agosto, verso le 14.00, la motovedetta della Polizia Provinciale ha intercettato un motoscafo, condotto da un 31enne olandese, dotato di motore marino da 60 cavalli mentre per norma regionale la potenza massima ammessa per la navigazione non deve superare i 10 cavalli.
Dopo i controlli di rito il motoscafo è stato scortato nel porto di Anfo, dove gli agenti della Provinciale lo hanno posto sotto sequestro. Il conducente è stato poi denunciato all’Autorità Giudiziaria per inosservanza delle disposizioni relative alla sicurezza ed incolumità pubblica.
Nei prossimi giorni proseguiranno i controlli sull’Eridio dove, ricorda sempre la Polizia Provinciale - unità di motovedetta - facente capo al Distaccamento di Vestone, vigono regole ben precise: oltre alle dotazioni di bordo dei natanti a motore (giubbetti salvagente), anche l’assicurazione obbligatoria, i documenti di identità (l’età minima per condurre i natanti è di 16 anni) ed i documenti del motore che, come precisa una disposizione regionale, la nr. 4736 del 20 luglio 1976, per ragioni di sicurezza non possono sviluppare una potenza superiore a 10 cavalli.
Negli anni scorsi e recentemente la stessa Polizia Provinciale ha rinnovato le informazioni sulla corretta navigazione a tutte le strutture recettive che si affacciano sul lago, dove è operante anche un battello di trasporto pubblico: a tal proposito, ricorda sempre la Provinciale, si rinnova l’invito a non effettuare la balneazione sui pontili di attracco del battello “Idra” e a rispettare scrupolosamente le norme di sicurezza per bagnanti, surfisti, wind surfisti e conduttori di natanti.
E’ stato avvistato da un equipaggio che era in attività di vigilanza nella sponda bresciana del Lago di Garda, un motoscafo con tre persone a bordo che stava attraversando il golfo di Salò a oltre 25 nodi di velocità.
Raggiunto e fermato dal mezzo nautico della Guardia Costiera, i militari si sono accorti che dal vano motore del motoscafo stava fuoriuscendo fumo per un principio d’incendio.
Resisi conto del pericolo di incendio o di scoppio, i guardiacoste trasbordavano repentinamente i diportisti sul mezzo della Guardia costiera, che si allontanava dal natante, richiedendo alla Sala Operativa della Guardia Costiera l’intervento della Squadra Nautica dei Vigili del Fuoco di Salò, tramite il Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Brescia.
In pochi minuti il mezzo nautico dei VVF di Salò raggiungeva il mezzo alla deriva e provvedeva ad estinguere il principio d’incendio e a rimorchiare il motoscafo nel sorgitore di Portese del Comune di San Felice del Benaco per le successive verifiche del caso. Anche i tre diportisti venivano poi sbarcati nel medesimo approdo.
Al conduttore diportista, i militari della Guardia Costiera hanno, altresì, elevato la sanzione amministrativa per violazione dei limiti di velocità imposti da inizio estate dal Comune di Salò, che prevedono massimo 15 nodi in orario diurno e 5 in orario notturno.
foto repertorio
L'episodio è avvenuto nella mattinata di venerdì, intorino alle 8:15. Protagonisti un giovane e un'agente della polizia locale valsabbina, intervenuta ancora prima dell'arrivo della pattuglia perché in servizio nelle vicinanze.
Lieto fine per un fatto che inizialmente aveva fatto preoccupare molti cittadini, tanto che diverse persone più o meno contemporaneamente avevano chiesto l'intervento degli agenti. Tutto è cominciato dalle urla di un giovane che era salito al quarto piano di un palazzo del centro e minacciava di buttarsi dal lastrico solare. Le urla disperate richiamano l'attenzione di diverse persone che chiedono l'intervento della polizia locale. Una degli agenti si trova in piazza, a breve distanza dal luogo, perciò si porta subito davanti al palazzo e si rende conto che il giovane non vuole sentire ragione mentre dal cornicione urla che metterà in atto ciò che finora ha solo minacciato.
La donna comincia comunque a rivolgersi a lui e riesce a stabilire un dialogo costruttivo che dura interminabili minuti durante i quali il ragazzo resta alterato e ribadisce la propria volontà di gettarsi di sotto, tuttavia non manca di ascoltare le parole dell'agente. I due tra l'altro si conoscono e il ragazzo ha fiducia nella donna in divisa che non si scoraggia e continua a rivolgersi a lui con calma, ma anche determinazione. Il dialogo a distanza continua finché il giovane, con alcuni problemi alle spalle, si tranquillizza e accetta di rientrare dal cornicione.
Quando arrivano a sirene spiegate i rinforzi, gli agenti trovano la collega seduta sulle scale accanto al giovane, ai piedi del palazzo, mentre continua a parlargli e a rassicurarlo. Emergenza rientrata. Dopo ulteriori parole tranquillizzanti e una brioche alla marmellata, il ragazzo accetta di essere accompagnato al Pronto Soccorso di Gavardo, dove verrà affidato alle cure dei sanitari.
"Il pronto intervento della collega - sottolinea il comandante Fabio Vallini - è stato determinante per far rientrare l'emergenza". Trovandosi infatti a poca distanza dal luogo segnalato, l'agente non ha atteso i colleghi ed è accorsa subito, sapendo che anche pochi minuti avrebbero potuto fare la differenza. "La collega tra l'altro è prossima alla pensione - continua Vallini - e il suo modo di fare non ha sorpreso nessuno. Il suo servizio, infatti, è sempre stato improntato al dialogo con i cittadini, coltivando negli anni la conoscenza e il rispetto delle persone, tanto che l'apprezzamento della gente nei suoi confronti è da sempre notevole. Riguardo a quest'ultima vicenda, in particolare, il comando sta valutando di poterla segnalare alla Regione per un meritato encomio".
Giovanna Gamba
Incidente questa mattina in via Lungo Lago Italia, per fortuna senza conseguenze gravi. Un'automobilista, una donna di 61 anni, stava percorrendo la via di Idro, da Crone verso Lemprato, quando improvvisamente ha sbandato e la sua Opel Agila è andata a sbattere contro il marciapiede e alcune recinzioni, riportando danni piuttosto consistenti. Come lei, subito dopo perdeva il controllo anche il conducente di una Audi A3, un ragazzo di 29 anni. Pare che l'incidente sia stato provocato da macchie di olio sull'asfalto che hanno fatto perdere aderenza alle vetture. Secondo alcuni testimoni, sarebbe stato perso da un camper di passaggio.
La polizia locale è prontamente giunta sul posto e ha messo in sicurezza la zona, quindi si è attivata per rintracciare il responsabile della perdita della sostanza oleosa. Risalendo a ritroso ai vari movimenti della giornata, gli agenti sono riusciti a individuare un residence della zona a circa 2 km dal sinistro da cui la mattina presto era partito un camper. Il mezzo aveva avuto problemi meccanici ed era infatti stato portato da un meccanico della zona. Raggiunta l'officina, gli agenti hanno trovato effettivamente il veicolo e sono risaliti ai proprietari, olandesi in vacanza a Idro che non si erano accorti di nulla. Una volta presi i loro dati, è stato possibile procedere con la pratica per il risarcimento.
Nel frattempo sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Vestone che hanno messo una sostanza assorbente sulla strada, così da garantire la sicurezza ai mezzi in transito. La Opel è quindi stata portata via dal carro attrezzi, mentre le persone coinvolte nell'incidente sono state controllate dai soccorritori dell'ambulanza giunta sul posto. Per fortuna non ci sono stati feriti gravi, solo contusioni e tanto spavento, anche se la donna è stata portata al pronto soccorso in codice giallo per accertamenti. Il rischio è effettivamente elevato quando il manto stradale presenta questo problema, poteva andare molto peggio. Le due persone coinvolte sono di Idro.
Giovanna Gamba
Ennesimo intervento di soccorso (sono 98 dall inizio dell anno 2023) prestato dai militari della Guardia Costiera del Lago di Garda, che nel pomeriggio di giovedì 27 luglio, sono prontamente intervenuti per una richiesta di soccorso giunta tramite 1530 alla Sala Operativa di Salò, da una diportista che, a bordo di un natante noleggiato, segnalava il ferimento di una delle cinque persone presenti a bordo, che perdeva sangue dagli arti inferiori.
Immediato l’invio nelle acque antistanti la baia del vento del Comune di San Felice del Benaco, del GC A58, già in pattugliamento nella sponda bresciana del lago.
Dopo pochi minuti dalla richiesta di soccorso, infatti, il mezzo nautico della Guardia Costiera intercettava il natante con a bordo il ferito, lo affiancava e procedeva a trasbordare il malcapitato per dirigere alla sua massima velocita verso il porto più idoneo allo sbarco, ove la Sala Operativa di Salò stava facendo convergere, mediante attivazione della sala operativa del 118, un’autoambulanza. Durante il trasferimento via lago e fino all’arrivo dei sanitari, i guardiacoste hanno provveduto ad assistere il diportista ferito, che perdeva sangue da entrambi gli arti inferiori.
Sbarcato e affidato al personale del 118, veniva quindi trasferito presso l’ospedale di Gavardo, ove gli venivano applicati diversi punti di sutura in più parti delle gambe.
Da una prima ricostruzione della dinamica, pare che il malcapitato stesse recuperando l’ancora, quando un’onda anomala, causata probabilmente da un unità che transitava in zona, gli ha fatto perdere l’equilibrio per poi cadere in acqua ove per allontanarsi dall’unità, leggermente abbreviata in avanti con marcia ingranata, impattava con gli arti inferiori l’elica del motore ferendosi in più parti. Simile incidente si è verificato la settimana scorsa nelle acque antistanti Peschiera, ove un diportista, per salire su un gonfiabile da trainare, ha impattato la propria gamba destra con l’elica del motore fuoribordo, provocandogli profonde ferite all’arto interessato.
In tale contesto è opportuno rimarcare l’attenzione a non immergersi in acqua con il motore dell’unità acceso, verificando sempre, prima del bagno, che lo stesso sia fermo, spento e non ingranato, ma soprattutto che non vi siano altre unità nelle vicinanze.
Quasi in contemporanea, all’evento sopra descritto, sempre ieri altro soccorso portato a termine dall’equipaggio della motovedetta CP 605, rischierata da marzo a Torbole, che in vigilanza nell’alto Garda, notava un windsurfista richiedere aiuto, immediatamente raggiunto e recuperato a bordo dell’unità SAR per poi essere trasferito in porto, ove lo sportivo veniva sbarcato senza necessità di assistenza sanitaria.
Fondamentale, in questo contesto di interventi in contemporanea su più zone del Lago è il dispositivo operativo dei mezzi della Guardia Costiera del Lago di Garda, rischierati in maniera equa sulle tre sponde lacuali (Salò, Lazise e Torbole), che consentono un pronto impiego e una maggiore presenza in attività di vigilanza nelle ore di maggiore afflusso di bagnanti e diportisti.
Tale dispositivo, su più zone del lago, è stato reso possibile grazie al protocollo d’intesa sulla sicurezza rinnovato anche nell’anno 2023 e sottoscritto, per il supporto logistico, dalla Direzione Marittima di Venezia, dalla Comunità del Garda, dall’Autorità di Bacino Garda e Idro e dall’Ispettorato dei Porti di Verona e di Trento.
E’ giunta dopo le 8.30 alla sala operativa della Guardia Costiera di Salò, che coordina le attività di soccorso sul lago di Garda, la richiesta di assistenza del Comandante di una nave da passeggeri, che in transito nelle acque del trentino, giunta all’altezza del fiume Sarca, in normale rotta verso Torbole, è rimasta impigliata alle reti di contenimento (probabilmente spostatesi molto a largo) per i detriti provenienti dal predetto corso d’acqua, interessati da un notevole afflusso di materiale dovuto alle incessanti piogge abbattutesi nella notte scorsa e in questi ultimi giorni.
Immediato l’intervento del mezzo nautico della Guardia Costiera rischierato su Torbole, dei volontari dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Riva del Garda e dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco provenienti da Trento.
Nello specifico i passeggeri sono stati trasbordati a bordo dell’unità della Guardia Costiera, che li ha trasferiti nel porto di Riva, ove non v’è stata necessità di assistenza medica, mentre i volontari dei vvf di Riva del Garda hanno disimpigliato dalle reti il Catamarano, per poi provare con i sommozzatori dei VVF di Trento a liberare le eliche. In considerazione del mancato riavvio dei motori e delle condimeteo in peggioramento, la società Navigarda ha fatto convergere in zona una propria unità navale, che ha affiancato quella alla deriva, rimorchiandola fino al porto di Riva per le successive attività di ripristino della propulsione. Durante le operazioni di rimorchio, per assicurare il delicato trasferimento, presenti le unità navali della Guardia Costiera, dei Vigili del Fuoco Volontari di Riva e della Polizia di Stato della Squadra Acque interne del Commissariato di Riva del Garda.
Carabinieri, ambulanza e infine la polizia locale in aiuto di una donna in stato di agitazione per le vie del paese. Il comandante della polizia locale sottolinea l'importanza della polizia di prossimità per risolvere casi come questo, in cui la conoscenza delle persone è determinante.
I fatti risalgono a sabato sera intorno alle 20, quando al numero unico di emergenza arriva una telefonata per segnalare una donna in stato di estrema agitazione che vaga per le strade del paese. Vengono inviati i soccorsi, prima un equipaggio dei carabinieri e un'ambulanza, poi un'altra automobile dei carabinieri e l automedica per valutare se sia il caso di procedere con un TSO, ricoverando la signora. Notando l'assembramento, una pattuglia della polizia locale si ferma per capire cosa stia succedendo e dare eventualmente il proprio aiuto.
La donna è immediatamente riconosciuta dagli agenti di Prevalle e lei riconosce loro, tranquillizzandosi. Mentre fino a poco prima nessuno era riuscito a capire quale fosse il motivo dello stato di agitazione e di aggressività della donna, ora lei inizia - anche se con difficoltà - a rispondere alle domande sul suo stato. Dal racconto molto confuso, si riesce a capire che la signora è appena scappata dalla propria abitazione a causa di un litigio con l'ex compagno, presentatosi poco prima senza preavviso. Rassicurata dagli agenti, la donna accetta di essere riaccompagnata a casa dove trova ancora l'ex-compagno. Gli agenti vengono a sapere che la discussione era nata per la riconsegna delle chiavi di casa e per un piccolo debito riguardante il pagamenti di alcune bollette. Una volta risolata la questione, l'uomo viene identificato e fatto allontanare.
"Nella soluzione del problema - commenta il comandante della polizia locale Massimo Zambarda - la polizia locale è stata determinante per il suo rapporto quotidiano con il territorio e i cittadini. Polizia locale significa di prossimità, con gli agenti che vengono riconosciuti come interlocutori affidabili nei momenti difficili. L'intervento in questa situazione non è stato un caso fortuito, ma è il frutto di un metodo di lavoro che viene portato avanti da sempre in tantissimi comandi che operano con passione e tenacia al servizio dei cittadini".
La scorsa notte su 150 automobilisti fermati, due sono stati sanzionati e uno denunciato per guida in stato di ebbrezza. Il quadro generale è dunque abbastanza positivo, probabilmente anche per i controlli continui che fanno da deterrente.
Continuano i controlli straordinari del territorio da parte della polizia locale della Valle Sabbia per contrastare la guida sotto effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti. La scorsa notte due pattuglie hanno presidiato diversi paesi di loro competenza fino alle 3:30, controllando circa 150 automobilisti.
Tutti sono stati sottoposti al pretest e tra loro 10 avevano un tasso alcolemico inferiore a 0.5, quindi non erano soggetti ad alcuna sanzione, mentre ci sono stati problemi per i due conducenti con un tasso tra 0,5 e 0,8: per loro una sanzione amministrativa di 543 euro, più la sospensione della patente da 3 a 6 mesi e la sottrazione di 10 punti. La sanzione penale è invece scattata per un uomo positivo al pretest con un risultato fra 0.8 e 1,5: la sanzione prevista per la guida in stato di ebbrezza va da 800 a 3200 euro, oltre alla sospensione della patente da sei mesi a un anno e la sottrazione di 10 punti. Anche un neopatentato è stato sorpreso alla guida dopo aver consumato alcol. Anche se il tasso era inferiore a 0,5, per lui è scattata la sanzione amministrativa di 168 euro e gli sono stati sottratti 5 punti, in quanto i neopatentati non possono bere alcuna sostanza alcolica.
La serata si è conclusa con la rilevazione di tre sorpassi vietati e la segnalazione in Prefettura di tre giovani trovati in possesso di droga in un parco pubblico a Gavardo.
L'indagine è partita dalla segnalazione di cittadini esasperati e ha visto venire alla luce un giro di prostituzione con quattro donne che esercitavano in tre appartamenti del centro storico, presi regolarmente in affitto.
Gli agenti della polizia locale valsabbina hanno portato a segno con successo un'operazione volta a smantellare attività di prostituzione nel centro storico di Villanuova, poco lontano da chiesa e oratorio del paese. Le indagini sono state avviate dopo la telefonata di un cittadino esasperato che lamentava l'estremo disturbo arrecato ai vicini di casa da parte di chi occupava alcuni appartamenti nel medesimo stabile: via vai a tutte le ore del giorno e della notte, campanelli delle proprie abitazioni suonati per sbaglio, persone ubriache, barcollanti e moleste, sul pianerottolo, urla e litigi continui.
L'attività investigativa è stata articolata, con agenti in borghese che per due settimane hanno fatto appostamenti in loco e qualcuno che ha provato anche a contattare le donne sospettate, fingendosi un cliente. Ben presto è venuta a galla una fiorente attività di prostituzione in tre appartamenti del centro storico, esercitata da quattro donne, tre straniere e una italiana. Una persona, cittadina brasiliana, è stata denunciata per favoreggiamento della prostituzione.
Le donne occupavano gli appartamenti con un contratto di affitto, pertanto gli agenti stanno ora indagando per capire se davvero i proprietari fossero all'oscuro di quanto accadesse. Intanto è stata loro inviata una diffida per vigilare sui loro immobili, in quanto la norma punisce penalmente anche chi favorisce e tollera la prostituzione. I proprietari degli immobili hanno pertanto scritto alle inquiline per chiudere immediatamente il contratto, tra l'altro in questo caso per giusta causa.
Dopo l'intervento degli agenti il quartiere sembra tornato alla normalità. "Cessate le lamentele - commenta il comandante Fabio Vallini - i cittadini hanno ringraziato la polizia locale per aver sgominato il giro di prostituzione".
Giovanna Gamba
Nel pomeriggio di ieri, lunedì 10 luglio, un'automobile è uscita di strada lungo la via che collega Calvagese della Riviera a Polpenazze del Garda. Le tre donne a bordo sono tutte in ospedale con ferite più o meno gravi, ma nessuna sarebbe in pericolo di vita.
Erano circa le 15:30 quando una Fiat Panda viaggiava da Calvagese verso Polpenazze guidata da V.T., 58enne residente a Bagnolo Mella. All'improvviso, nell'affrontare una curva, la donna perdeva il controllo dell'automobile, uscendo di strada e finendo la sua corsa in una scarpata a circa 20 metri dal ciglio stradale. Per fortuna, uscendo di strada la Panda ha urtato un albero, il che ha impedito alla vettura di capovolgersi facendola girare e scendere in retro lungo la scarpata.
I soccorsi sono stati tempestivi e sono stati coordinati dalla polizia locale di Polpenazze, coadiuvata dal servizio intercomunale di polizia locale di Calvagese e Muscoline. Sul luogo dell'incidente sono giunti l'automedica da Gavardo, l'elisoccorso decollato da Brescia, i volontari ANC di Roè Volciano, i Volontari del Garda e una squadra dei vigili del fuoco di Salò.
Delle tre donne che viaggiavano sulla Panda la più grave è subito risultata una signora di 85 anni, trasportata in elicottero presso gli Spedali Civili di Brescia. I medici stanno ancora facendo accertamenti prima di sciogliere la prognosi, ma non sembrerebbe in pericolo di vita. La conducente è stata invece ricoverata all'ospedale di Gavardo, mentre l'altra passeggera, sempre 85enne, è stata trasportata all'ospedale di Salò.
L'esatta dinamica dell'incidente è ora al vaglio degli agenti della polizia locale di Polpenazze del Garda e di Calvagese della Riviera - Muscoline che stanno operando in sinergia.
“Guido senza patente. Non ho più la patente dal 2018”. Così ha risposto un 60enne alla pattuglia della polizia locale della Valle Sabbia comandata da Fabio Vallini. Gli agenti lo avevano fermato per un controllo in territorio di Roè Volciano durante una serie di verifiche attuate a tappeto sul territorio. L’uomo ha ammesso di non avere più il documento perché gli era stato sequestrato cinque anni fa in quanto ottenuto illegalmente. Da allora non lo aveva più riottenuto. Per lui è scattata la segnalazione e una sanzione di cinquemila euro.
Due giovani islandesi sono stati fermati e denunciati dopo aver tentato una rocambolesca fuga dagli agenti della Polizia Locale di Sirmione. Per giustificarsi, hanno affermato di aver sentito dire che in Italia fosse permessa la circolazione senza casco.
L'attività di presidio del territorio continua constante a Sirmione, a garanzia della sicurezza di cittadini e turisti. Qualche volta, come in questo caso, la tranquillità viene però squarciata da eventi che potrebbero provocare conseguenze serie se non venissero disinnescati in tempo dal pronto intervento degli agenti. Sabato sera, durante l'ordinario servizio di pattugliamento, una pattuglia ha incrociato una Vespa rossa con due persone a bordo che procedevano verso il castello. Ad attirare l'attenzione degli agenti è stato il fatto che il passeggero non indossasse il casco.
Invertito il senso di marcia, gli agenti raggiungono la moto e la fermano, rendendosi subito conto di trovarsi di fronte a due persone alterate dall'alcol e pertanto non in condizioni di muoversi sulla strada. Le cose si complicano quando, una volta scesi dal veicolo, i due tentano di fuggire correndo in due direzioni opposte. Scatta immediato l'inseguimento e uno dei due viene immobilizzato in un prato poco distante, dopo tentativi piuttosto movimentati di resistenza. Sottoposto alla prova dell'etilometro, il giovane - un islandese di 29 anni - rivela un tasso alcolemico doppio rispetto a quello consentito dalla legge. Per lui scatta una denuncia per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza.
Agli agenti resta ora da rintracciare il secondo giovane che si è dato alla fuga, trovato ben presto - tra l'altro senza troppa difficoltà - in un albergo di Sirmione. Si tratta di un 32enne, anche lui islandese, che viene denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Quanto alla mancanza del casco, per cui sono stati ulteriormente sanzionati, i due si sono giustificati raccontando di aver sentito dire che in Italia si può viaggiare senza.
“Continua l’attività di controllo del territorio - sottolinea il comandante della Polizia Locale di Sirmione Mauro Fezzardi - finalizzata a garantire la sicurezza dei cittadini e dei numerosi turisti che in questo periodo dell’anno sono presenti nella penisola sirmionese. Grazie alla pattuglia di pronto intervento della Polizia Locale presente fino alla mezzanotte o alle tre del mattino, siamo impegnati su numerosi fronti che ci permettono di garantire la dovuta tutela dei residenti e dei turisti”.
Giovanna Gamba
L'episodio è avvenuto ieri verso le 13 in via Tita Secchi. Sul posto la polizia locale, i tecnici del Comune di Vestone e i vigili del fuoco.
Erano circa le 13 di ieri, 3 luglio, quando è stato richiesto l'intervento della polizia locale a Nozza di Vestone: un autocarro con targa russa, per cause in corso di accertamento, mentre transitava aveva urtato un balcone, trascinando con sé il piano di calpestio, caduto poi sul marciapiede sottostante.
La situazione per fortuna non si è fatta drammatica perché nessuno passava in quel momento sulla strada. Il rischio tuttavia era evidente, dato che calcinacci e parte del balcone sono caduti all'uscita di una lavanderia, in quel momento aperta al pubblico. La polizia locale della Valle Sabbia è intervenuta per scongiurare ulteriori pericoli e ha provveduto a chiamare i tecnici del Comune di Vestone per un esame completo dello stato delle cose dal punto di vista statico. Sul posto sono poi intervenuti anche i vigili del fuoco.
Per la ricostruzione di quanto avvenuto gli agenti hanno potuto contare sul racconto di un testimone che ha fornito indicazioni utili per indagare sull'autista coinvolto nel sinistro.
Nello scorso fine settimana è stata realizzata una speciale operazione strade sicure sulla 237 del Caffaro, da Agnosine ad Anfo, e sulle strade di maggior percorrenza della Valle Sabbia. Numerose patenti ritirate e più di 500 punti decurtati
L'emergenza è nota e la polizia locale valsabbina da tempo ha messo in atto misure atte a contenere le infrazioni e promuovere il rispetto del codice della strada. "Molti utenti - sottolinea il comandante Fabio Vallini - spesso scambiano queste strade per piste da gara e le affrontano con continui sorpassi e velocità elevate. Sono gli stessi cittadini a rivolgersi a noi per chiedere maggiori controlli e anche le amministrazioni comunali ci contattano per segnalare il problema". Dopo i recenti incidenti stradali, con ben cinque motociclisti morti in poco tempo, i controlli sono divenuti ancora più intensi e severi.
Nello scorso fine settimana, per esempio, hanno prestato servizio ben 20 agenti della polizia locale di Valle Sabbia e più pattuglie si sono alternate in diverse zone del territorio. Alla fine dell'operazione sono 139 i sorpassi contestati immediatamente, quasi tutti compiuti da motociclisti, e 31 le patenti ritirate. Tra queste, 29 sono di persone che hanno sorpassato in curva, in prossimità di passaggi pedonali o di incroci, mentre 2 appartengono a utenti sanzionati per la velocità eccessiva, contestata con telelaser: 121 Km/h per un motociclista e 108 per un altro, quando il limite era di 50 Km all'ora. Tra le patenti ritirate, 9 sono di motocilisti, il resto di automobilisti; come sempre, risulta netta la prevalenza maschile fra i trasgressori: sono state sanzionate 2 donne, mentre tutti gli altri sono uomini.
Oltre a ciò, gli agenti hanno fermato 2 veicoli senza assicurazione, 8 senza revisione e 2 che viaggiavano con carte ci circolazione non aggiornate dopo modifiche alle caratteristiche costruttive delle rispettive motociclette. Le patenti ritirate sono già state trasmesse al Prefetto che deciderà in merito alla sospensione a seconda della gravità delle infrazioni. La sospensione può andare da uno a tre mesi e ad essa va aggiunta la sanzione amministrativa.
Purtroppo non ce l’ha fatta il ragazzo di 25 anni di nazionalità italiana che ieri mattina all’ora di pranzo aveva perso i sensi dopo un bagno nelle acque della spiaggia Giamaica del Comune di Sirmione.
Visto in difficoltà non riemergere dopo essere entrato in acqua, sono intervenuti in suo soccorso un turista e il bagnino presente sulla spiaggia che sono riusciti a portarlo a riva e a iniziare il primo intervento sanitario.
Chiamati i soccorsi tramite il 112 NUE, la Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda dirottava in zona tre mezzi navali (due della Guardia Costiera e l’idroambulanza della CRI), già presenti su Sirmione per la verifica della manifestazione natatoria in atto in quel momento.
I soccorritori, prontamente intervenuti, rilevavano i primi nelle attività di rianimazione, mentre la S.O. del 118 faceva intervenire sulla spiaggia l’elisoccorso. Una volta atterrato, i sanitari prendevano in cura il giovane e, viste le condizioni disperate, lo trasferivano in codice rosso presso l’ospedale di Desenzano, ove poi periva nel pomeriggio.
A cura dei Carabinieri della Compagnia di Desenzano le attività investigative tese alla ricostruzione dell’evento, sotto il coordinamento della P.M. di turno della Procura della Repubblica di Brescia.
Un pregiudicato di Agnosine è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale dopo aver tentato di fuggire alla pattuglia che gli aveva intimato l'alt. Tutto perché senza patente, mai conseguita e sostituita da un documento falso che mostrava alla compagna per "rassicurarla". Il fatto è accaduto ieri, in pieno giorno, tra Preseglie e Agnosine.
Gli agenti della polizia locale valsabbina lo avevano già sorpreso più volte e immaginavano che avesse continuato a circolare indisturbato, senza essersi ancora messo in regola. Ecco perché, vedendolo alla guida, hanno deciso di fermarlo e approfondire: era il sesto controllo in cinque anni e l'esito non prometteva bene già a priori. Dopo l'alt, però, l'uomo invece di fermarsi ha premuto l'acceleratore e dato vita a una fuga a folle velocità (ha raggiunto i 120 km/h in pieno centro) da Preseglie in direzione di Agnosine, passando sia attraverso le zone industriali che i centri abitati, con rischi altissimi per i passanti che se lo sono visto sfrecciare accanto.
Erano le 17 di ieri pomeriggio quando l'uomo ha provato a fuggire per oltre tre chilometri e mezzo, ma non è riuscito a far perdere le proprie tracce anche per merito delle potenti motociclette in dotazione alla polizia locale, che hanno permesso agli agenti di non perderlo di vista e tallonarlo anche quando affrontava in modo sconsiderato le strade strette dei centri abitati. A un certo punto, come prevedibile, l'uomo perde il controllo dell'autovettura nell'affrontare una curva ed esce di strada finendo la sua corsa in un fosso. Non rassegnato, cerca di proseguire a piedi, ma a quel punto viene bloccato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
Le sorprese però non sono ancora finite: gli agenti nell'automobile trovano una roncola, un machete, due cacciaviti e una catena in metallo, il che porta a una seconda denuncia, questa volta per detenzione di oggetti atti a offendere. L'uomo è accompagnato presso la propria abitazione, dove deve restare fino a stamattina, quando gli agenti lo raggiungono e lo portano in tribunale, al processo per direttissima. Qui il giudice convalida l'arresto e lo sottopone all'obbligo di firma settimanale presso il comando della polizia locale valsabbina, in attesa di ulteriori decisioni dell'autorità giudiziaria.
L'ultima sorpresa, la più amara, è quella riservata alla sua compagna, tra l'altro proprietaria dell'automobile, che fino ad ora era ignara di tutto. A lei il giovane aveva fatto credere di essere in possesso di una patente valida e, per essere più convincente, gliela aveva anche mostrata. Peccato si trattasse di un documento scaricato da internet e modificato grazie a un'app che aveva inserito la foto e i dati dell'uomo.
Giovanna Gamba
Nel primo pomeriggio di oggi, martedì 6 giugno, un uomo ha colpito un'automobile che viaggiava nel senso opposto di marcia, facendo poi perdere le proprie tracce. Grazie a una testimonianza e ai video sul territorio, è stato ben presto identificato e raggiunto presso la sua abitazione a Manerba.
Erano circa le 14:30 di oggi, quando un automobilista viaggiava con la sua Opel Corsa grigia da Roè Volciano verso Villanuova. Improvvisamente l'uomo, residente a Vallio Terme, si è visto venire addosso una Peugeot 508, improvvisamente sopraggiunta, che procedeva a zig zag e ha invaso la sua corsia di marcia. L'urto è stato inevitabile, con danni alle autovetture, ma fortunatamente non alle persone.
La Peugeot, tuttavia, non si è fermata e ha continuato la sua marcia verso Roè, facendo perdere in breve tempo le proprie tracce. Gli agenti della polizia locale valsabbina, di passaggio per un controllo sul territorio, hanno potuto raggiungere il luogo del sinistro quasi subito e la celerità ha contribuito a risolvere in fretta il caso. Un elemento determinante è stata la testimonianza di un cittadino che aveva assistito alla scena, un secondo elemento importante è stata la presenza di impianti di videosorveglianza che avevano ripreso l'incidente.
Gli agenti hanno così potuto individuare l'automobile e il proprietario, quindi - con la collaborazione dei colleghi della polizia locale della Valtenesi - si sono recati a Manerba, presso la residenza dell'automobilista fuggito. Di fronte all'auto danneggiata e sprovvista di specchietto, rimasto infatti sul luogo del sinistro, l'uomo non ha potuto far altro che ammettere di essere stato lui ad aver provocato l'incidente poco prima. Alla polizia locale valsabbina resta ora da indagare sulle motivazioni del suo comportamento, tenuto anche conto che la situazione avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, dato che l'uomo procedeva zigzagando in paese in pieno giorno.
Giovanna Gamba
La polizia locale della Valle Sabbia ha operato alcuni controlli a sorpresa nelle scuole: denunciato un ragazzo per spaccio, altri due segnalati come consumatori.
Una decina di agenti, in collaborazione con due conduttori di cani dell'unità cinofila della polizia locale di Brescia, hanno visitato due istituti scolastici della zona nei giorni scorsi, la scuola media di Gavardo e una scuola superiore della bassa valle
A Gavardo, in realtà, è stata più che altro una dimostrazione e infatti non è stato rinvenuto nulla. Gli alunni gavardesi avevano appena concluso alcune lezioni frontali di informazione sull'argomento grazie a un progetto finanziato dalla Prefettura per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti si sono presentati a sorpresa e hanno mostrato ai ragazzi come si lavora con i cani antidroga. Dopo un primo controllo andato a buon fine, gli agenti hanno avviato una dimostrazione, nascondendo droga artificiale in alcuni punti della scuola e mettendo poi al lavoro i cani. I ragazzi hanno così visto in diretta come agiscono durate i normali controlli e soprattutto come reagiscono in presenza di sostanze stupefacenti.
Molto diversa si è rivelata, invece, la visita - sempre a sorpresa - a un istituto superiore della bassa valle. Appena entrati in una classe, gli agenti hanno sorpreso un ragazzo che gettava dalla finestra preso frettolosamente dalla tasca: si trattava di sostanza stupefacente e di un bilancino di precisione di cui aveva tentato inutilmente di disfarsi. Nel corso del controllo sono inoltre stati individuati in altre classi due ragazzi che detenevano una modica quantità di hashish negli zaini.
Il primo studente è stato denunciato a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti, mentre gli altri due sono stati segnalati alla Prefettura come consumatori. Una perquisizione eseguita nell'immediato a casa del possessore di bilancino e hashish ha dato invece esito negativo.
" I controlli per contrastare lo spaccio - afferma il comandante Fabio Vallini - si sono intensificati in quest'ultimo periodo con incursioni a sorpresa nelle scuole, dove sembra stia prendendo piede l'abitudine di portare sostanze stupefacenti non solo per il consumo, ma anche per la cessione".
Giovanna Gamba
Da lunedì 22 maggio è attivo in nuovo autovelox sulla statale 45bis nei pressi della galleria. La fase sperimentale durerà un anno, ma le sanzioni sono possibili fin da ora.
Sulla pericolosità della “Gardesana Occidentale” non ci sono dubbi: è una delle strade con più incidenti, anche mortali, non solo a livello provinciale ma anche nazionale. Da tempo si pensava a deterrenti per limitare la velocità dei mezzi di passaggio, prima causa dei troppi sinistri, e a risultare particolarmente pericolosa è proprio la galleria in territorio di Prevalle, soggetta tra l'altro a facili allagamenti. Oggettivamente la strada risulta inadeguata per il flusso massiccio di veicoli che quotidianamente transita e infatti da molti anni sia amministrazioni che cittadini e comitati hanno chiesto un intervento strutturale di modifica, considerando anche il fatto che la 45bis è un passaggio obbligato non solo per chi deve compiere il tragitto casa-lavoro, ma anche per chi nel weekend vuole raggiungere il lago di Garda.
Per tutti questi motivi l'amministrazione comunale di Prevalle ha di poter installare due rilevatori di velocità, ottenendo il parere favorevole sia della Polizia Stradale e della Prefettura. L’installazione è avvenuta utilizzando i portali in acciaio, già esistenti, messi a disposizione da Anas ed ed è operativa dall'inizio di questa settimana. “In qualità di sindaco - ha precisato Damiano Giustacchini, sindaco di Prevalle - mi sono sentito in dovere di mettere in atto azioni concrete per cambiare il trend negativo di incidentalità della 45 bis. Gli strumenti a nostra disposizione come amministrazione sono pochi, siamo consci che l’installazione di autovelox non sia la soluzione più idonea ma, non vedendo all’orizzonte interventi strutturali importanti, riteniamo possa essere per il momento un buon deterrente”.
“La velocità - gli fa eco Massimo Zambarda, comandante della Polizia Locale di Prevalle e Paitone - è un fattore determinante rispetto alle conseguenze dei sinistri stradali. Anche quando non è il fattore scatenante, abbassarla anche solo di pochi km/h può salvare delle vite. L’attivazione del dispositivo di rilievo è solo uno dei passi che stiamo facendo nel tentativo di rendere più sicura una strada che ha enormi criticità. Criticità che, ogni volta che un incidente accade, si riversano sulla viabilità ordinaria dei centri abitati. Gli ulteriori passi sono la verifica statistica di quelli che saranno i transiti da oggi in poi, per restituire alla prefettura dei dati aggiornati”.
I dati recentemente raccolti indicano un flusso di oltre 9,5 milioni di veicoli leggeri e 800mila mezzi pesanti all'anno; tra questi, oltre 245mila automobili e 18mila camion superano il limite dei 90 km/h. Nel 2021 la Ss 45 bis ha registrato 80 incidenti, con 3 decessi e 121 feriti. L’indice di mortalità lungo la Gardesana Occidentale è del 3,75%, mentre l’indice di gravità è pari al 2,82%. Sono dati effettivamente gravi, su cui si spera di poter incidere con la nuova installazione.
Incendio al centro commerciale di Desenzano nel pomeriggio di oggi, 23 maggio, poco prima delle 17: le fiamme in pochi minuti hanno avvolto numerosi edifici della struttura e provocato un'enorme nuvola di fumo, visibile anche a chilometri di distanza, mentre si udivano numerosi boati.
Per tentare di domarla sono giunte sul posto numerose squadre di vigili del fuoco, non solo dal Garda, ossia Desenzano e Salò, ma anche da Brescia e perfino da Mantova e Verona. Sono presenti anche la protezione civile e i carabinieri. In arrivo anche i tecnici di Arpa.
Pare che le fiamme si siano sprigionate da una zona in cui sono in corso dei lavori, a partire dai tetti, ma sulle cause è troppo presto per avere certezze, come anche per fare ipotesi. Al momento non si ha notizia di persone ferite, il centro comunque è stato totalmente evacuato.
(Un ringraziamento ai nostri lettori che ci hanno inviato foto e video della scena)
Giovanni Battista Guerra è stato confermato sindaco di Barghe grazie al quorum raggiunto già nella serata di ieri. Ad Agnosine il primo cittadino deciso dalle urne è Paolo Siliqua.
Giovanni Battista Guerra aveva come unico avversario l'astensionismo, essendo candidato unico per la poltrona di sindaco di Barghe. Il pericolo, tuttavia, era già stato scongiurato nella serata di ieri sera, visto che aveva votato più del 40% degli elettori già nel corso della prima giornata di apertura dei seggi. Alla chiusura di oggi pomeriggio, invece, l'affluenza ha raggiunto il 58% degli aventi diritto. A quel punto, bisognava solo verificare che ci fosse il 50% più uno di voti validi - poco più che una formalità - e questo è il motivo per cui l'annuncio ufficiale ha dovuto attendere lo spoglio dei voti. Per Guerra si tratta di una riconferma per la terza volta.
Ad Agnosine la corsa era a tre, con tre liste e tre candidati sindaci a contendersi il posto del primo cittadino "storico" Giorgio Bontempi, passato ora in consiglio regionale. La percentuale dei votanti si è attestata intorno al 61%: gli elettori potevano scegliere tra “Prima Agnosine – Siliqua sindaco" (candidato sindaco Paolo Siliqua), “Obiettivo Agnosine – cultura e innovazione” (candidato sindaco Santino Campagnoli) e “Agnosine attiva” (candidato sindaco Roberto Bernardelli). La vittoria è andata alla prima lista, in continuità con l'operato di Bontempi che pure è presente tra i candidati. Il nuovo sindaco del centro valsabbino è dunque Paolo Siliqua eletto con 577 su 1005 votanti, ossia il 58,40%. Secondo è Santino Campagnoli con il 22%, perciò la sua lista avrà due consiglieri comunali, mentre Bernardelli si ferma al 18% ed entrerà solo lui in consiglio.
Oggi, 3 maggio, intorno alle 13 è scoppiata una bombola di acetilene sul tetto del capannone dove alcuni operai stavano posando i pannelli per l'impianto fotovoltaico. Nessun ferito.
C'è una squadra di operai al lavoro sul tetto, oggi alla Tecnofor di Paitone: da qualche giorno stanno posando i pannelli dell'impianto fotovoltaico e tutto procede secondo i piani. Improvvisamente, uno scoppio: si tratta probabilmente - ma saranno le indagini a dirlo con certezza - di una delle bombole di acetilene utilizzata nei giorni scorsi per posare le guaine la quale, per fortuna, si trova lontano da dove stanno lavorando gli operai. L'incendio che segue provoca un fumo molto denso, ma le persone riescono ad allontanarsi in tempo e nessuno viene ferito né intossicato.
Domare le fiamme, tuttavia, risulta più difficoltoso del previsto, tanto che i vigili del fuoco di Salò, intervenuti per primi sul posto, devono chiamare in aiuto altre squadre antincendio: arriveranno tre squadre con un'autoscala, poi altre due autobotti e un'altra autoscala, con la mobilitazione di più sedi dei vigili del fuoco della provincia a supporto di quelli già operanti sul posto. Anche la polizia locale di Prevalle e Paitone raggiunge subito il luogo con i suoi agenti.
Dopo un paio d'ore il tetto viene messo in sicurezza e la concitazione delle prime fasi lascia il posto alla consapevolezza di aver scongiurato il rischio di crolli o altri disastri. Ci vorrà però ancora parecchio tempo perché la situazione torni alla normalità, intorno alle 17, soprattutto per il fumo che ha invaso le zone limitrofe ed è stato visto anche a parecchia distanza dal luogo dell'incendio, tuttavia ciò che importa è che nessuno si sia ferito o sia stato intossicato.
Nei giorni scorsi gli agenti della polizia locale valsabbina, insieme al comandante Fabio Vallini, hanno incontrato i circa 420 alunni della scuola secondaria di primo grado di Gavardo. I ragazzi hanno mostrato interesse e partecipato in modo attivo e vivace all'iniziativa.
L'incontro tra i ragazzi delle scuole medie e gli agenti della locale aveva principalmente l'obiettivo di informare e formare gli studenti in merito alla situazione del nostro territorio, sia per quanto riguarda la sicurezza che per l'educazione alla legalità. Il tutto a partire da esperienze concrete vissute dagli agenti nei paesi dell'aggregazione valsabbina e quindi con ricchezza di testimonianze dirette, che hanno reso il tutto ancora più vivo e interessante.
Il progetto ha potuto essere realizzato grazie a un finanziamento speciale di 12mila euro che il comune di Gavardo ha ottenuto dalla Prefettura di Brescia. Di questi soldi, la metà è stata destinata all'intensificazione dei controlli fuori dalle scuole del paese, mentre il resto ha contribuito sia alle lezioni di educazione alla legalità che per migliorare gli standard di sicurezza. A questo proposito, gli agenti continueranno fino a fine anno i controlli in borghese fuori dalle scuole, dove presto saranno anche installate telecamere per la videosorveglianza.
Ancora un automobilista truffato da una assicurazione "fantasma". La polizia locale raccomanda di prestare attenzione prima di stipulare un contratto, soprattutto se si tratta di agenzie online che chiedono di pagare su carte prepagate.
I fatti risalgono a qualche giorno fa e prendono il via da uno dei tanti controlli sul traffico del territorio da parte della polizia locale della Vallesabbia. A Gavardo viene fermato un automobilista che esibisce regolarmente patente e libretto, ma non risulta assicurato, dato che il sistema non lo segnala presente nel terminale. L'uomo è incredulo e sostiene con sicurezza di essere in regola, mostrando anche la ricevuta dell'assicurazione come prova di quanto afferma.
Il tentativo di contattare l'agenzia con cui ha stipulato il contratto assicurativo va a vuoto: il numero risulta disattivato, nonostante l'uomo lo avesse più volte utilizzato per scambiare messaggi con la compagnia assicurativa e redigere online lo stesso contratto. Il sospetto di una truffa diventa sempre più una certezza e viene in effetti confermato poco dopo, con una verifica da parte degli agenti presso l'agenzia centrale delle assicurazioni.
Alla povera vittima non resta che rivolgersi agli stessi agenti che lo hanno fermato per sporgere denuncia. L'uomo fornisce tutte le informazioni in suo possesso per favorire lo sviluppo delle indagini, dal numero di telefono dell'assicurazione all'Iban cui era stato fatto il versamento per attivare la polizza. La polizia locale si è messa subito al lavoro per capire se sia possibile risalire al responsabile della truffa.
"Il problema delle truffe assicurative - commenta il comandante Fabio Vallini - si sta pericolosamente diffondendo da quando esiste la possibilità di stipulare contratti online, che possono essere più vantaggiosi, ma spesso nascondono insidie o sono vere e proprie truffe, come in questo caso. Ai cittadini raccomandiamo di prestare attenzione prima di fornire i propri dati e fare versamenti, soprattutto se viene chiesto di procedere su carte prepagate".
Dall'inizio di quest'anno sono già stati sequestrati 55 veicoli che circolavano senza assicurazione. Tra questi, 3 sono di cittadini vittime di truffe che si muovevano tranquillamente, senza pensare al rischio corso e ai guai che avrebbero potuto incontrare in caso di incidenti senza essere assicurati.
Giovanna Gamba
Nei giorni scorsi un uomo ha rubato un furgone a Gavardo e provocato un incidente a Rezzato, prima di darsi alla fuga. I due comandi di polizia locale hanno collaborato per poterlo individuare e sono riusciti ad arrestarlo già il giorno dopo. L'uomo, un 59enne di Villanuova, ha opposto resistenza e ferito tre agenti, pertanto la sua posizione si è ulteriormente aggravata. Processato per direttissima, è stato condannato a un anno.
La vicenda prende avvio martedì 17 aprile quando, intorno alle 8:30, la polizia locale di Rezzato viene chiamata per un incidente stradale: sulla 45bis, più o meno all'altezza del Bricoman, un furgone di proprietà dell'ospedale di Gavardo ha tamponato un'autovettura alla cui guida c'è una donna di Serle. È proprio quest'ultima a telefonare, perché l'altro conducente subito dopo l'urto ha abbandonato il veicolo e si è dato alla fuga nei campi adiacenti, facendo perdere le proprie tracce.
La pattuglia rezzatese conclude i rilievi e raggiunge l'ospedale di Gavardo per acquisire le immagini della videosorveglianza, nella speranza di identificare l'uomo alla guida. In effetti si scopre che la persona in questione aveva rubato il furgone poco prima dell'incidente ed è stata immortalata dalle telecamere esterne alla struttura, pertanto si estrapolano alcuni fotogrammi dal filmato e a tutti i comandi viene diramata la foto del ladro.
Nel frattempo viene coinvolto anche il comando di polizia locale della Vallesabbia, che non riconosce il ladro dal filmato, tuttavia sa che una persona aveva creato disagi al pronto soccorso per poi scappare e collega i due eventi, ipotizzando che il disturbatore e il ladro siano la stessa persona. I due comandi si attivano con indagini congiunte sul territorio.
Nel pomeriggio di mercoledì 18, intorno alle 15:30, un cittadino gavardese chiede l'intervento della polizia locale in piazza Zanardelli per la presenza di un uomo molto agitato che sta creando disordine e spaventa i passanti. Gli agenti valsabbini riescono a calmare la situazione, anche grazie all'aiuto di una pattuglia di passaggio del comando di Calvagese-Muscoline, ma notano una somiglianza tra l'uomo in escandescenze e il ladro del furgone. Siccome è in evidente stato di alterazione per ubriachezza, l'uomo viene accompagnato al pronto soccorso dove sopraggiunge anche una pattuglia da Rezzato.
Gli agenti ormai non hanno dubbi e attendono che l'uomo venga dimesso per poterlo portare al comando e procedere con l'identificazione. Appena in macchina, il presunto ladro comincia a urlare, sputare, insultare, spintonare e assestare calci e pugni agli agenti, al punto che questi devono fermare l'automobile e chiedere l'aiuto della pattuglia che viaggia dietro a loro per poterlo ammanettare. La sua furia ha ferito tre agenti, due della locale valsabbina e uno di Rezzato, che sono stati medicati per ecchimosi e tagli su volto, braccia e mani e giudicati guaribili in sei giorni.
Oltre al furto aggravato, l'uomo vede dunque peggiorare la propria posizione con l'accusa di violenza aggravata e lesioni, quindi viene arrestato e condotto in una cella di sicurezza del comando di polizia locale di Brescia, dove passa la notte. Si viene a sapere che si tratta di un 59enne di Villanuova con numerosi precedenti penali, in quanto pluripregiudicato per rapine, furti aggravati, minacce e lesioni. Nella mattinata di ieri, giovedì 19, viene processato per direttissima e condannato a un anno di reclusione con custodia cautelare e obbligo di dimora nel Comune di Villanuova, dove risulta residente.
I due comandi coinvolti nelle indagini hanno sottolineato l'ottima collaborazione che si è instaurata fin dall'inizio della vicenda, grazie alla quale il lavoro congiunto è risultato più agile e la gestione del caso più fluida, così da giungere in tempi molto brevi alla soluzione del caso.
Giovanna Gamba
L'incidente è avvenuto oggi, venerdì 14 aprile, poco dopo mezzogiorno. Nessun ferito, ma le ripercussioni sul traffico sono state notevoli.
Erano circa le 12:45 circa di oggi, quando un mezzo pesante percorreva la strada che va da Lonato del Garda verso Soiano del Lago. Nel rettilineo che a Calvagese della Riviera costeggia il golf Arzaga, per evitare di entrare in collisione con un altro mezzo pesante, l'autista è stato costretto a uscire di strada, finendo la corsa in una scarpata a bordo carreggiata e abbattendo un palo della linea elettrica da 15000W. Il camionista alla guida, un 30enne di Verona, è rimasto illeso e, considerando i rischi che ha corso, si può dire con certezza che è stato molto fortunato.
Sul posto per i primi soccorsi sono intervenuti i volontari del COSP di Bedizzole, una squadra dei Vigili del Fuoco e i tecnici di Enel distribuzione per disattivare la linea elettrica. I rilievi sono stati eseguiti dalla Polizia Locale del Servizio Intercomunale Calvagese della Riviera e Muscoline, guidata dal comandante Stefano Dondelli.
Per il recupero del mezzo pesante si è resa necessaria la chiusura totale al traffico della Sp. 78. La viabilità è stata gestita dalla Polizia Locale di Calvagese e Muscoline, con la collaborazione della Polizia Locale di Bedizzole-Calcinato. Le ripercussioni sul traffico sono state pesanti e si sono prolungate fino a metà pomeriggio.
Nei giorni scorsi la polizia locale della Valle Sabbia ha fermato un giovane residente sul Garda che circolava con la patente sospesa dal 2018. Nella giornata di ieri, 7 aprile, un altro ragazzo, questa volta della Valtrompia, è stato sorpreso a guidare in stato di ebbrezza.
Il primo caso risale al 5 aprile ed è venuto a galla grazie a un controllo stradale nel territorio di Roè Volciano: una pattuglia ha fermato un ragazzo che circolava tranquillamente nonostante avesse la patente sospesa fin dal 2018, senza mai essersi presentato da allora alla visita di revisione. Il provvedimento aveva avuto luogo per il rifiuto da parte del giovane di sottoporsi alla prova con l'etilometro e per omissione di soccorso a seguito di un incidente stradale.
Dapprima l'automobilista ha sostenuto di aver dimenticato un permesso di circolazione provvisorio a casa, ma gli agenti hanno scoperto ben presto che non era vero niente. Successivamente il giovane insisteva ad affermare che, secondo il suo avvocato, avrebbe avuto comunque diritto a circolare con la patente sospesa per recarsi in ospedale, al lavoro o dall'avvocato stesso: peccato che certe deroghe possono essere ammesse solo in situazioni molto particolari e in ogni caso, comunque, lo spostamento del giovane non contemplava nessuno di questi casi.
Anzi, l'impressione degli agenti di fronte alla sua spavalderia è stata che con ogni probabilità il ragazzo circolasse abitualmente sulle strade, nonostante il provvedimento restrittivo emesso nei suoi confronti. Per lui ora è scattata la revoca della patente e la pratica è stata trasmessa alla Prefettura.
La seconda notizia riguarda quanto accaduto ieri a Vestone durante un normale controllo stradale. La pattuglia in servizio ferma un'automobile guidata da un giovane residente in Valtrompia che viaggiava in compagnia di un amico. Agli agenti non sfugge un forte odore di alcol nell'abitacolo, per cui sottopongono il ragazzo alla prova dell'etilometro. Il dispositivo rivela un tasso alcolemico superiore a 1.17, più del doppio oltre i limiti, per cui all'automobilista viene immediatamente ritirata la patente e scatta la denuncia alla Procura della Repubblica per guida sotto l'effetto di sostanze alcoliche.
A questo punto si deve affidare il veicolo a un'altra persona e la scelta più logica sarebbe il passeggero, solo che anche lui mostra scarsa lucidità e sintomi inequivocabilmente riconducibili all'assunzione di alcol, oltre a non avere con sé la patente, come dichiara subito dopo. Per poter tornare a casa i due sono costretti a coinvolgere un terzo amico che si fa accompagnare sul posto e può così occuparsi della vettura. I due giovani, nel frattempo, raccontano di essersi messi in macchina per andare a fare una scampagnata verso il Trentino. Costata loro piuttosto cara, in effetti.
Giovanna Gamba
Doppio intervento durato tutta la giornata di ieri, venerdì 7 aprile, per i comandi della polizia locale di Prevalle e Mazzano che hanno risolto una situazione piuttosto complicata, collaborando in sinergia.
Tutto è cominciato ieri mattina intorno alle 9, quando una pattuglia della polizia locale di Prevalle nota un veicolo fermo a bordo strada. Gli agenti decidono di approfondire con un controllo e scoprono che all'interno dell'automobile ci sono due donne addormentate, una delle quali anziana, oltre a numerose borse e borsine che occupano praticamente tutto l'abitacolo. Bussando al vetro, gli agenti svegliano le signore e fin dai primi momenti si accorgono di un evidente stato di disagio delle due. Sul posto arriva il comandante che, controllando i documenti, viene a sapere che le due signore sono madre e figlia e risiedono in un comune vicino, di competenza del comando intercomunale di Mazzano, Nuvolento e Nuvolera.
Il comandante di Prevalle telefona dunque ai colleghi per uno scambio di informazioni e così apprende che la più giovane delle due donne è destinataria di un provvedimento di accertamento sanitario obbligatorio (ASO). I due comandi a questo punto si coordinano per dare adempimento all'ASO: sul posto interviene il personale medico per convincere la figlia a sottoporsi alla misura stabilita, tuttavia ci vuole circa un'ora di trattative per fare in modo che la donna li segua di sua spontanea volontà, evitando l'utilizzo della forza.
Una volta trasportata la figlia presso l'ospedale di Gavardo, resta sul posto la madre, più che ottantenne, per la quale in realtà si erano già attivati i servizi sociali con la proposta di un soggiorno di alcuni giorni in una struttura a Manerba, così da evitarle di continuare a dormire e vivere in auto da sola. Purtroppo la signora non vuole sentire ragioni e, anche dopo l'intervento di alcuni familiari e del medico di famiglia. non accetta la sistemazione proposta.
A quel punto l'unica soluzione percorribile è un'ulteriore richiesta di accertamento sanitario obbligatorio, firmata dal medico curante, questa volta con destinataria la signora ultraottantenne. Non resta che attendere di nuovo l'arrivo dell'ambulanza con l'anziana che fino all'ultimo si dimostra per niente collaborativa, anche se alla fine viene a sua volta accompagnata al pronto soccorso di Gavardo. Dopo la visita specialistica per entrambe è stato disposto il ricovero.
L'incidente è avvenuto questa mattina alle 9 a Villanuova sul Clisi, dove è subito intervenuta una pattuglia della polizia locale valsabbina. Sospesa la patente all'automobilista che ha provocato lo scontro.
Un 75enne residente a Gavardo questa mattina era alla guida della sua Mercedes quando, giunto allo stop in via XXIV maggio a Villanuova, non si è fermato e ha affrontato l'incrocio in velocità proprio mentre sopraggiungeva da Soprazzocco verso Villanuova un'altra automobile, condotta da una 55enne di Villanuova.
Lo scontro è stato piuttosto violento, tanto che la Mercedes ha finito la sua corsa in una proprietà privata adiacente alla strada. La donna è stata soccorsa dai volontari dell'ambulanza che l'hanno portata in codice verde al pronto soccorso di Gavardo per accertamenti.
L'uomo non ha riportato ferite, tuttavia è stato sottoposto all'alcol test ed è risultato positivo con un tasso di 0,8 grammi per litro, quando il livello massimo consentito è di 0,5. Per lui è scattata immediatamente la sospensione della patente che durerà da 8 a 16 mesi, secondo quanto deciderà il Prefetto. Inoltre, il veicolo subirà un fermo di 180 giorni, mentre la sanzione amministrativa per l'automobilista sarà di 1448 euro.
Tentativo di furto con scasso a Roè Volciano nella serata di domenica. L'intervento della polizia locale sventa il furto e cattura il ladro, che però riesce a fuggire dall'ospedale dove era stato ricoverato. Ritrovato il giorno dopo, ora è a Canton Mombello.
Erano circa le 19 di domenica 2 aprile, quando alla centrale operativa del comando di polizia locale della Valle Sabbia giunge una telefonata con la segnalazione di un furto in atto in un'autofficina di Roè Volciano. Viene riferito che una persona, travestita in modo da non essere riconoscibile, si è introdotta nei locali e sta cercando di portare via un motociclo. Una pattuglia si trova in zona e raggiunge a sirene spiegate la località segnalata.
di portare via una moto, utilizzato piede di porco per scardinare il cancello,
Gli agenti trovano una persona dentro il cortile che sta in effetti uscendo, ma viene ostacolato da un cittadino che, dopo averlo visto scardinare il cancello d'ingresso con un piede di porco, ha deciso di bloccargli la strada impedendogli di uscire. La polizia locale prende il posto del cittadino per fermare il ladro che tuttavia continua a insistere per uscire, nonostante il cancello sia aperto per soli 50 centimetri circa. L'uomo resiste fino a quando perde l'equilibrio e cade, quindi gli agenti lo raggiungono e lo ammanettano. Nella concitazione della lotta l'uomo ha sempre tenuto stretto un coltello a serramanico, mentre la successiva perquisizione permetterà agli agenti di trovargli addosso un altro coltello.
La colluttazione ha provocato lievi lesioni agli agenti di pattuglia e dolori vari al ladro che perciò viene portato in ospedale dove, secondo i medici, dovrà restare sotto osservazione. Verso mezzanotte, tuttavia, il ladro sta evidentemente meglio visto che durante alcuni accertamenti sul suo stato di salute approfitta della situazione e si dà alla fuga nonostante abbia le manette, facendo perdere ben presto le proprie tracce.
Il giorno dopo il giudice convalida l'arresto anche se l'uomo resta irrintracciabile. Verrà localizzato nel pomeriggio dai carabinieri di Salò e Toscolano Maderno: si era rifugiato in un edificio fatiscente a Toscolano, ma la fuga non è durata a lungo. L'uomo ha 43 anni ed è noto alle forze dell'ordine per precedenti penali, abita ufficialmente nella zona del Garda ma in realtà si muove tra Garda e Valsabbia senza fissa dimora.
Ora si trova in custodia cautelare presso il carcere di Canton Mombello a Brescia. È stato denunciato per tentato furto aggravato con scasso e resistenza a pubblico ufficiale.
Giovanna Gamba
E’ successo nel tardo pomeriggio di ieri sulla spiaggia antistante il porto Le Sirene di Salò, dove un uomo di 39 anni di nazionalità italiana, che era in compagnia di un conoscente, si è immerso nelle acque del lago e mentre nuotava è stato visto andare in difficoltà e subito dopo inabissarsi. Sentite le urla dell’amico, in tre persone presenti sul lungolago si sono tuffate per cercare il malcapitato. A queste si è aggiunto anche un militare della Guardia Costiera, che, libero dal servizio, resosi conto della situazione, ha prima dato l’allarme alla sala operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, per far intervenire l’Unità SAR e il 118, per poi entrare in acqua anche lui a cercare il bagnante.
Dopo essere stato individuato da uno dei primi intervenuti sul fondale è stato portato in superficie e poi raggiunto a nuoto dal militare della guardia costiera e trasportato, privo di segni di vita sulla spiaggia, ove quest’ultimo ha iniziato le prime attività di rianimazione. Dopo pochi minuti giungeva anche l’unità della Guardia Costiera, il cui equipaggio ha dato il cambio nella rianimazione al militare intervenuto e a seguire giungeva sul posto l’autoambulanza del 118, che prendeva in cura la persona, che continuava a non dare segni di vita. E’ pertanto giunto anche l’elisoccorso del 118 che lo ha trasportato in codice rosso presso il nosocomio di Brescia.
A cura dei Militari della Guardia Costiera, le attività di p.g. tese a ricostruire la dinamica dei fatti. Sul posto presente anche una pattuglia della Compagnia dei Carabinieri di Salò, che ha operato congiuntamente ai guardiacoste per gli accertamenti e i vigili del fuoco del locale distaccamento.
A poche ore dal ricovero è purtroppo giunta la notizia che l'uomo non ce l'ha fatta: è deceduto infatti presso gli Spedali Civili nella serata di ieri.
L'incidente risale al primo pomeriggio di oggi, lunedì 6 marzo. L'automobilista è stato portato in codice rosso alla Poliambulanza, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Erano circa le 14 quando una Ranault Clio percorreva il rettilineo che da Calvagese porta a Muscoline. Alla guida H.M., 37enne residente a Prevalle, il quale improvvisamente, per cause in corso di accertamento, all'altezza del ristorante "La pepola" ha perso il controllo della vettura che ha cominciato a sbandare, per poi finire la sua corsa nel campo sottostante.
Sul posto sono immediatamente giunti gli agenti della polizia locale di Calvagese e Muscoline, seguiti dai vigili del fuoco di Salò, con l'auto medica e l'ambulanza del Cosp di Bedizzole. Il ferito è rimasto sempre cosciente, ma i sanitari gli hanno comunque attribuito il codice rosso e l'hanno trasportato con urgenza alla Poliambulanza di Brescia. L'uomo, policontuso e con numerose ferite per l'impatto, non è stato tuttavia giudicato in pericolo di vita anche se la prognosi non è stata ancora sciolta.
Per i rilievi è rimasta sul luogo del sinistro la polizia locale intercomunale di Calvagese e Muscoline, con il comandante Stefano Dondelli.
Proseguono senza soluzione di continuità i controlli della polizia locale valsabbina sia sulla strada, per prevenire gli incidenti, sia nei parchi pubblici e nei centri storici dei paesi di competenza, per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e i furti.
"Le pattuglie - spiega il comandante Fabio Vallini - operano anche nei fine settimana e in orari serali e notturni, spesso con agenti in borghese a supporto delle pattuglie in uniforme". Nell'ultima settimana sono state una decina le persone identificate nei parchi, luoghi a rischio soprattutto per il consumo e lo spaccio di droghe, e sono risultati tutti regolari. Anche nei pressi delle scuole, altro luogo "sensibile" in cui fare prevenzione è particolarmente importante, non è stata segnalata alcuna criticità.
I dati si fanno invece preoccupanti relativamente ai controlli su strada: solo nell'ultima settimana sono state fermate 3 persone che erano alla guida senza patente. A partire dall'inizio del 2023 sono in tutto 5 persone, una fermata Sabbio Chiese, tre a Villanuova e una a Roè Volciano, Qualcuno si mette alla guida senza aver mai conseguito la patente, qualcun altro se l'è vista sospendere ma continua comunque a guidare, sta di fatto che la situazione potrebbe diventare allarmante per il pericolo di incidenti in cui poi vengono spesso coinvolte anche persone in regola e senza alcuna colpa. Un'altra abitudine preoccupante che purtroppo sta aumentando è quella di viaggiare senza la copertura assicurativa: solo nell'ultima settimana sono 7 le persone trovate in questa condizione.
Al contrario, sono invece incoraggianti i controlli che riguardano l'uso di sostanze alcoliche: su una ventina di automobilisti sottoposti al test per verificare il tasso alcolemico, solo uno è risultato positivo.
I controlli - fanno sapere dal comando - proseguiranno per tutto il corso dell'anno nei vari paese e in giorni e orari sempre diversi.
Giovanna Gamba
Lunedì mattina un uomo si è allontanato dalla propria abitazione ed è stato cercato per tutto il giorno dai familiari e dagli agenti della polizia locale valsabbina. Nel tardo pomeriggio è stato poi ritrovato a Brescia, sano e salvo, grazie alla testimonianza determinante dell'autista di un pullman di linea.
Sono state ore di apprensione quelle vissute da una famiglia e dall'intera comunità di Villanuova lunedì scorso. Un uomo del paese, in casa con la moglie, improvvisamente sparisce dall'abitazione senza avvertire nessuno. Non vedendolo, la moglie comincia inutilmente a chiamarlo e cercarlo, chiedendo l'aiuto dei familiari mentre l'angoscia cresce sempre più. I congiunti, constatata l'inutilità delle ricerche nel circondario, avvertono il comando della polizia locale che si attiva immediatamente per prestare soccorso.
Tra gli agenti che osservano la fotografia dello scomparso, ce ne sono due che in mattinata erano intenti a controllare il traffico in una zona vicina alla fermata degli autobus. Costoro riconoscono l'uomo e sono sicuri di averlo visto salire su un pullman di passaggio intorno alle 10:45. Le indagini prendono pertanto la giusta direzione e dal comando partono le telefonate verso l'azienda del trasporto pubblico per rintracciare l'autista che potrebbe aver caricato il probabile passeggero.
Un primo autista è certo di non averlo visto, invece un secondo afferma con certezza di ricordarlo tra coloro che sono saliti sul suo mezzo e di averlo trasportato fino alla stazione di Brescia. Non solo, il conducente aggiunge di aver notato l'uomo intorno alle 14:10 sempre a Brescia, in zona Canton Mombello, mentre transitava in un'ulteriore corsa con il proprio autobus. Pur aggirandosi nei pressi della fermata, la persona ricercata non era tuttavia salita sul suo pullman. Anche se l'uomo non viene individuato, l'informazione è comunque determinante per circoscrivere la zona da perlustrare. La polizia locale valsabbina chiama i colleghi della città, mentre i familiari si portano sul posto per poter contribuire alla ricerca del congiunto.
Intorno alle 17:45 finalmente si ha il lieto fine: la persona viene ritrovata sana e salva, anche se piuttosto infreddolita e in stato confusionale, al punto che fa un po' fatica a riconoscere i familiari e non sa spiegare perché si trovi così lontano da casa. Prova a dire in modo poco convinto che doveva fare una visita e che stava aspettando l'autobus, ma i parenti sanno che non doveva vedere alcun medico e comunque il loro caro non era più neppure nei pressi della fermata dei pullman. L'uomo non sarebbe certo stato in grado di affrontare da solo un viaggio da Villanuova a Brescia e i congiunti non si spiegano come abbia fatto ad avere un'idea simile, tuttavia a prevalere è il sollievo per lo scampato pericolo.
A conclusione della vicenda, la nuora, a nome di tutti i familiari, ha scritto una lettera di ringraziamento all'amministrazione comunale di Villanuova e agli agenti della polizia locale, con il loro comandante Fabio Vallini, per sottolineare la professionalità e la sensibilità con cui hanno condotto le indagini che hanno portato al felice esito della vicenda.
Giovanna Gamba
Il comandante della polizia locale dei tre Comuni, Massimo Zambarda, fa il punto sull'anno passato mettendo in luce le molteplici attività svolte dagli agenti sul territorio. A breve un significativo cambiamento: dal prossimo 1 marzo, infatti, il Comune di Serle recederà dalla convenzione e continuerà il servizio in autonomia.
Il servizio intercomunale conta una popolazione di oltre 12mila utenti su una superficie di circa 37 chilometri quadrati. Al momento l'organico effettivo è di sette agenti, anche se gli operatori necessari dovrebbero essere otto e la complessità del territorio mette spesso in rilievo la necessità di personale aggiuntivo.
Tra i vari settori di intervento, la maggior parte del tempo è sempre dedicata al controllo stradale, sia per il presidio quotidiano nei pressi delle scuole che per la verifica del rispetto del codice della strada. A questo proposito sono da segnalare numerosi comportamenti scorretti che hanno portato a elevare sanzioni per 115mila euro, oltre alla crescita di un fenomeno preoccupante, la circolazione di veicoli senza copertura assicurativa: 28 nel 2022, contro i 22 dell'anno precedente. Gli incidenti stradali sono stati 17 dei quali 9 con feriti e a questo proposito è stato effettuato un attento studio dell’incidentalità che riguarda il tratto della SS 45bis di competenza di Prevalle, secondo il quale l’incidentalità elevata, spesso con conseguenze gravi, è legata principalmente alla violazione dei limiti di velocità. Si è quindi inviato in Prefettura un fascicolo, dopo aver ottenuto i nulla osta da parte dell’ANAS e del Comando provinciale della Polizia Stradale di Brescia, con la richiesta di un rilevatore di velocità con postazione fissa e presegnalata sul tratto identificato di maggior pericolo.
L'educazione stradale è soprattutto un investimento su cui puntare con le nuove generazioni, perciò molte energie sono state riservate ai progetti con le scuole sia di educazione stradale che di educazione alla legalità. In particolare, gli agenti sono intervenuti presso le scuole dell’infanzia e la scuola primaria di Prevalle con il progetto “Io non voglio rischiare”.
Nel settore di polizia amministrativa, vanno segnalati i numerosi controlli alle attività commerciali e in particolare l’impegno significativo per il controllo del comparto cave di Serle: gli agenti della P.L., grazie all’ausilio dell’Ufficio Cave Comunale, hanno predisposto alcuni controlli sui veicoli che trasportano materiale da e per la cava, con il risultato di aver accertato diverse violazioni inerenti documenti di trasporto e quindi l’allontanamento del materiale in modo non corretto. Tali accertamenti hanno portato a segnalazioni depositate all’Ufficio Cave per circa 90mila euro di sanzioni. Addirittura, insieme al responsabile Ufficio Cave geom. Zini, è stato accertato che un cavatore, privo di qualsiasi titolo autorizzativo valido, stava allontanando dalla proprietà comunale un'ingente quantità di materiale, pertanto è stato deferito all’autorità giudiziaria e segnalato all’Ufficio Provinciale responsabile del rilascio/rinnovo delle autorizzazioni per le cave.
Le attività di polizia giudiziaria sono state condotte in sinergia con la Stazione dei Carabinieri competente per territorio e hanno riguardato diversi reati: furto, danneggiamento, reati legati alle sostanze stupefacenti, truffe a danno di anziani, violenza privata, minacce e atti persecutori, resistenza a pubblico ufficiale. Gli agenti hanno inoltre prestato servizio nell'ambito della protezione civile, a sostegno dei gruppi di Prevalle e Serle, e della sicurezza urbana. Si segnala, in particolare, la presenza alle processioni della Madonna Pellegrina per l'intero mese di maggio, alle notti bianche di Prevalle e Paitone e alla recente “Brostoi, formai e…” a Serle, insieme alla Pro loco e ai volontari della protezione civile.
Giovanna Gamba
La polizia locale valsabbina e l'amministrazione comunale di Provaglio in sinergia per la lotta alle truffe, in particolare quelle ordite verso la fascia anziana della popolazione.
Hanno ribadito la loro vicinanza ai cittadini, assicurando di essere al loro fianco nelle difficoltà: il comandante Fabio Vallini ieri sera alle 20 in sala consiliare ha incontrato gli abitanti di Provaglio insieme ad alcuni agenti, al sindaco Massimo Mattei e alla giunta comunale. L'occasione era la presentazione ai cittadini del comando, che ha iniziato a operare sul territorio comunale dal 1° gennaio 2023.
Di fronte a un nutrito numero di persone, il comandante Vallini ha colto l'occasione per informare i presenti sui pericoli in agguato ogni volta che uno sconosciuto si presenta alla porta di casa. L'intervento si inserisce nell'ambito della campagna di sensibilizzazione per la prevenzione delle truffe che il comando ha avviato da qualche tempo e le amministrazioni comunali valsabbine hanno fortemente voluto e sostenuto.
Vallini ha richiamato l'attenzione su alcuni fatti di cronaca verificatisi di recente in valle, descrivendo i più comuni approcci da parte dei malintenzionati, oltre ad alcune tecniche dei truffatori per avvicinare le persone e mettere in atto i propri piani. La concretezza delle situazioni, particolarmente apprezzata dai presenti, si è poi tradotta in una serie di raccomandazioni e suggerimenti utili che possano mettere in guardia e prevenire situazioni incresciose. I dati rivelano che per fortuna non c'è emergenza truffe in Valsabbia, tuttavia è bene non abbassare la guardia, anche perché alcuni episodi hanno comunque punteggiato il tessuto sociale del territorio e, se non si resta in allerta, la probabilità che si diffondano si alza notevolmente.
I partecipanti hanno mostrato grande interesse nei confronti dell'iniziativa, sentendosi rassicurati dalla certezza che il comando risponde 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno ed è al servizio dei cittadini per qualsiasi tipo di segnalazione. Al termine della serata, una cittadina si è avvicinata al sindaco per ringraziarlo e ha dichiarato che un incontro informativo di questo tenore ha contribuito a renderla più tranquilla. Anche un piccolo segnale di questo tipo mette in luce l'importanza di iniziative come questa che infatti la polizia locale sta diffondendo in maniera capillare su tutto il territorio di sua competenza.
Giovanna Gamba
A sole quattro ore dalla segnalazione, la polizia locale della penisola gardesana è riuscita a recuperare una bicicletta elettrica passata di mano già due volte.
La vicenda nasce in un noto e apprezzato albergo della città e coinvolge due colleghi che vi lavoravano insieme fino ad alcuni mesi fa. Il primo aveva rivenduto al secondo la propria bicicletta elettrica, marca Ztech, del costo di 1500 euro. Il collega tuttavia non aveva possibilità di saldare nell'immediato e ha chiesto di procrastinare il pagamento, forse sperando che il tempo avrebbe potuto offuscare la memoria del creditore. Il proprietario inizialmente ha assecondato il debitore che nel frattempo però è diventato un ex collega e ha perfino cambiato residenza.
Venerdì scorso, dopo mesi di inutili insistenze, il proprietario della bicicletta - che non aveva mai perso le tracce dell'altro - si è sentito rispondere che il mezzo non sarebbe stato più pagato, anche perché nel frattempo era stato ceduto a una terza persona. A questo punto il ragazzo derubato ha perso del tutto la pazienza e si è rivolto agli agenti della polizia locale, denunciando l'ex collega per appropriazione indebita. Costui, che sperava di averla fatta franca, si è visto raggiungere dal provvedimento, mentre il fratello cui aveva ceduto la bicicletta è stato accusato di ricettazione.
Il proprietario aveva la fattura d'acquisto e il numero di telaio, quindi per gli agenti è stato facile provare la provenienza della bicicletta dopo essersi messi alla sua ricerca senza risparmiare tempo né energie. Del resto, una volta messi in fila gli indizi, non è stato così difficile individuarla per chi conosce il proprio territorio e le persone che lo abitano. Il mezzo, recuperato in un altro hotel sirmionese con tanto di caricabatterie, lucchetto e sacca portaoggetti, è stata restituito al legittimo proprietario, che difficilmente da oggi in poi concederà a qualcuno dilazioni nei pagamenti. Agli agenti, la grande soddisfazione di aver preso in carico il caso e averlo risolto in meno di quattro ore: un vero record.
Giovanna Gamba
La polizia locale ha avviato una serie di iniziative per far conoscere alle nuove generazioni le regole del sistema stradale e promuoverne il rispetto. Coinvolti tutti gli istituti, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di primo grado.
A Sirmione l’attenzione per l’educazione stradale di bambini e ragazzi rappresenta una priorità per l’amministrazione comunale. Tra i molteplici progetti nel piano per il diritto allo studio trovano infatti spazio numerose iniziative di formazione e di sensibilizzazione. I progetti coinvolgono alunni di tutte le età, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Le attività in programma consentono, attraverso modalità idonee all’età dei bambini, di interpretare la strada come un bene culturale e sociale da tutelare, un luogo di traffico e di vita che offre occasioni stimolanti per conoscere persone e ambienti diversi, un ambiente pubblico che presenta rischi e pericoli di vario genere.
“I progetti di educazione stradale - ha dichiarato Miria Bocchio, consigliere delegato alla Pubblica Istruzione - sono realizzati in collaborazione con il Comando della Polizia Locale di Sirmione e prevedono incontri e testimonianze, così come esperienze sul campo. Siamo consapevoli che l’interiorizzazione fin da piccoli dei comportamenti corretti da tenere sulla strada assume un significato fondamentale nel percorso di crescita di bambini e ragazzi in qualità di futuri cittadini e utenti consapevoli e responsabili del sistema stradale”.
Gli istituti coinvolti nei progetti di educazione stradale sono: scuola dell’infanzia “M.A. Durighello”, scuola dell’infanzia “Giovanni XXIII”, scuola dell’infanzia “Sant’Orsola”, scuola primaria “Benedetta Bianchi Porro” e scuola secondaria di primo grado “Trebeschi”. Fino a gennaio 2023 gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono stati coinvolti nella prima parte del progetto che prevede interventi sulla legalità - con focus su uso di sostanze, guida in stato di ebbrezza, piccola criminalità e criminalità organizzata - e interventi sulla sicurezza.
Il programma prevede anche le testimonianze del gruppo “Quelli delle seconde”, composto da Marco Bottardi, Massimo Bulgarini, Achille Fusaro, Matteo Baraldi e coordinato da Nicola Alberti e Adriana Giampiccolo della Polizia Locale. Si tratta di un gruppo di vittime di incidenti stradali che, nonostante portino i segni delle conseguenze di un sinistro, sentono di aver avuto una seconda possibilità. “Quelli delle seconde” condividono con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado la loro esperienza di vita dolorosa, facendoli riflettere sulle conseguenze di un incidente e sul valore del rispetto del codice stradale.
Nel secondo quadrimestre gli alunni saranno coinvolti nell’incontro di sensibilizzazione con la pedagogista-scrittrice Angela Gió Ferrari la quale martedì 28 febbraio 2023 presenterà il suo libro “Graffiti dell’anima”, un toccante volume che raccoglie le immagini dei muri che circondano i Centri di Rianimazione degli Spedali Civili di Brescia, insoliti diari che custodiscono la speranza e la sofferenza di chi è stato coinvolto in un incidente stradale o dei parenti in estenuante attesa.
Per la scuola primaria sono previste per la primavera 2023 diverse attività di formazione e sensibilizzazione, dall’approfondimento della figura dell’agente di Polizia Locale alla vera e propria giornata “in servizio”, con attività di pattuglia sui mezzi della Polizia Locale e servizio di regolamentazione del traffico. Arricchiscono il percorso dedicato all’educazione stradale dei bambini della scuola primaria gli approfondimenti corredati da attività pratiche dedicate al comportamento del pedone e del ciclista; completa il quadro il focus “In auto con mamma e papà”.
Anche per i piccoli alunni delle tre scuole dell’infanzia presenti sul territorio sirmionese le attività di educazione stradale sono in programma per la primavera 2023: i bambini conosceranno i segnali stradali più semplici per eseguire nel rispetto delle regole, con tricicli e biciclette, facili percorsi in ambiente protetto; al termine riceveranno una “patente del pedone o del ciclista”.
Un comando a servizio del cittadino 365 giorni all'anno: le prime parole del comandate Fabio Vallini suonano come slogan e testimoniano la grande mole di lavoro garantita dagli agenti della polizia locale valsabbina. L'aggregazione garantisce infatti una copertura di 12 ore al giorno - oltre ai servizi serali e notturni garantiti per un paio di giorni la settimana - ai 18 Comuni aderenti all'aggregazione che contano un totale di oltre 44mila abitanti.
Da sempre il lavoro degli agenti si concentra sui controlli stradali, attività che negli anno ha portato a ridurre gli incidenti, anche se sono ancora numerose le infrazioni gravi che mettono in pericolo la sicurezza di tutti. L'azione repressiva conta 5128 verbali, ma a fare notizie sono le sempre più numerose azioni di prevenzione, sia attraverso il controllo costante del territorio che con l'intervento nelle scuole dove l'educazione stradale e l'educazione alla legalità hanno permesso di entrare in contatto con le nuove generazioni, stabilendo un rapporto di conoscenza e fiducia da cui trarre giovamento in futuro.
Le infrazioni stradali restano sempre numerose, a sanzionare comportamenti con diversi gradi di pericolosità, dal superamento dei limiti di velocità (176 infrazioni) ai passaggi con il semaforo rosso (172), dall'utilizzo del cellulare alla guida (121) al mancato uso delle cinture di sicurezza (323), fino ai sorpassi vietati e alla circolazione contromano (490). Le patenti ritirate o sospese sono state 79, per la maggior parte di automobilisti che erano alla guida sotto l'effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti. Sono stati rilevati 181 incidenti stradali di cui 2 mortali. Il primato di incidentalità va a Gavardo con 40 sinistri, seguito da Villanuova con 32 e Vestone con 29.
I controlli ambientali e sanitari sono stati 123, 23 dei quali relativi a interventi su animali, mentre i controlli commerciali salgono a 345 e hanno interessato esercizi pubblici, mercati settimanali e venditori itineranti per un totale di 8 sanzioni elevate. Le attività di polizia giudiziaria hanno spesso preso il via da segnalazioni dei cittadini con un bilancio di 178 persone denunciate, segnalate o addirittura arrestate, soprattutto nell'ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti. A questo proposito, sono stati sequestrati 6 kg di diversi tipi di droga, sia hashish e marijuana, sia cocaina, sia droga sintetica. Anche in questo ambito i controlli continui hanno avuto effetto preventivo sia sullo spaccio che sui furti, con servizi appiedati nei centri storici (988 pattugliamenti) e nei parchi pubblici (598). Particolare aiuto è stato fornito dalle telecamere di videosorveglianza, ancora più utili da quando tutte le riprese sono state accentrate in un'unica sede centrale che consente di interrogare tutti i 25 sistemi, così da poter controllare a distanza e in tempo reale tutto il territorio.
Più di 3600 sono state le chiamate alla centrale operativa per richieste di intervento, prese in carico e gestite dalle pattuglie. Il tutto senza contare il lavoro quotidiano di presidio davanti alle scuole, i funerali e i servizi per le manifestazioni organizzate dai Comuni. Tra i progetti, uno dei più apprezzati è stata la campagna di informazione agli anziani per prevenire le truffe, che si è svolto in diverse sedi con alcuni incontri pubblici aperti anche alle testimonianze. Infine, non è mancato il supporto alla Comunità Montana, al suo segretario e alla società Secoval. "Un grazie a tutti - conclude il comandante Vallini - per il servizio svolto tra operatività ed equilibrio da una polizia locale che guarda al futuro senza dimenticare il ruolo di custode dei propri territori".
Giovanna Gamba
Venerdì 20 gennaio due ragazzi sono riusciti a scappare da un negozio sportivo dopo aver fatto suonare l'allarme antitaccheggio. Il giorno dopo gli stessi agenti che avevano visionato le riprese della videosorveglianza li hanno riconosciuti e denunciati.
Sono circa le 13 di venerdì quando due giovani raggiungono il centro commerciale di Villanuova sul Clisi e varcano la soglia di un negozio di articoli sportivi. Passano in rassegna alcuni capi di abbigliamento e si fingono interessati, ma ben presto si dirigono verso l'uscita, apparentemente senza alcun acquisto. Superate le casse, però, suona l'allarme antitaccheggio, per cui vengono fermati dal personale per vedere se hanno nascosto qualcosa. Gli addetti alle vendite chiedono chiarimenti che i due evidentemente non hanno intenzione di dare, visto che dopo una breve discussione si divincolano con spintoni e pugni, riuscendo a guadagnare l'uscita e a scappare.
Avvertita dal fatto, la polizia locale raggiunge il negozio in pochi minuti con più agenti, ma dei due non c'è più traccia. Non resta che cominciare a raccogliere il maggior numero di elementi utili per indagare, a partire dalle immagini catturate dalle videocamere di sorveglianza. Le riprese mostrano i ragazzi che in pochissimi minuti rubano un giubbino - messo sotto il giaccone di uno dei due - e un cappello da baseball, il tutto per un valore di circa 250 euro. Tra l'altro uno dei ladri in fase di fuga lascia sul posto il suo giubbino, forse mentre si divincolava per sfuggire alla presa del personale del negozio. La ricerca di indizi porta a scoprire che in una tasca interna c'è una sigaretta artigianale preparata con hashish.
Per l'intera giornata di venerdì la polizia locale valsabbina perlustra il territorio, ma senza successo. Il giorno dopo, invece, la svolta: intorno alle 13 due agenti in borghese nel centro di Gavardo notano due giovani alla fermata dell'autobus e li riconoscono subito. Con il supporto di altri colleghi fermano e portano al comando i ragazzi, uno dei quali indossa lo stesso giubbino rubato il giorno prima, che viene dunque sequestrato e restituito al proprietario.
Nessuno dei due è nuovo a questi atti: si tratta di maggiorenni residenti a Prevalle e a Villanuova già noti alle forze dell'ordine per precedenti specifici. Uno dei due, tra l'altro, è anche sottoposto all'obbligo di firma presso la polizia giudiziaria per altri reati. Entrambi vengono denunciati per rapina impropria e uno di loro è pure segnalato in Prefettura come consumatore di sostanza stupefacente.
Giovanna Gamba
La polizia locale valsabbina ha rintracciato il conducente che aveva urtato un'automobile l'altro giorno sulla SS 45bis in territorio di Villanuova e non si era fermato dopo il sinistro.
Le indagini erano partite a pieno ritmo dopo l'incidente di lunedì pomeriggio e già nelle prime fasi dal comando filtrava un atteggiamento fiducioso e pienamente ottimista, sia per l'aiuto fornito da alcuni testimoni subito dopo il sinistro, sia per l'apporto determinante di alcuni strumenti tecnologici in dotazione agli agenti. La zona dell'impatto non è fra quelle coperte dalla videosorveglianza, tuttavia, incrociando i dati raccolti, la polizia locale valsabbina è riuscita in breve tempo a risalire al responsabile.
Si tratta di un dipendente di un'azienda dell'Umbria che si era recato a Odolo per scaricare della merce. Per lui è scattata l'accusa di fuga da incidente con danni a cose (per fortuna non a persone): subirà una sanzione e vedrà decurtati diversi punti della patente. Per la giovane valsabbina, sarà riconosciuto il danno da parte dell'assicurazione che coprirà le spese per l'automobile seriamente danneggiata.
L'urto era avvenuto nel primo pomeriggio di lunedì lungo la SS 45bis in territorio di Villanuova. Un autoarticolato, mentre affrontava una curva in galleria, aveva sbandato e il rimorchio aveva urtato la parte anteriore sinistra di una Toyota Yaris che proveniva in senso opposto, alla cui guida c'era una giovane residente nella media Valsabbia.
Giovanna Gamba
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Il fatto è di oggi pomeriggio intorno alle 14. Alla guida dell'automobile una giovane valsabbina che non ha riportato ferite, mentre la vettura è stata danneggiata.
Nel primo pomeriggio di oggi, 16 gennaio, un autoarticolato percorre la SS 45bis in direzione Brescia, quando si trova ad affrontare una curva in territorio di Villanuova e sbanda. Il rimorchio invade l'altra corsia di marcia proprio mentre dalla direzione opposta sta arrivando una Toyota Yaris che viene urtata violentemente dal mezzo pesante.
Alla guida della Yaris c'è una giovane donna residente nella media Valsabbia che si ferma spaventatissima e si rende subito conto che l'autoarticolato, invece, prosegue la marcia senza nemmeno rallentare. La ragazza allerta la polizia locale che la soccorre constatando per prima cosa le sue buone condizioni fisiche, compatibilmente con il trauma appena vissuto. L'automobile invece ha subito danni, di cui dovrà rispondere il camionista fuggito.
La pattuglia effettua i rilievi del caso e raccoglie indizi utili per individuare il conducente dell'autoarticolato che al momento non ha ancora un nome, ma potrebbe avere le ore contate, visto che le indagini proseguono spedite.
Giovanna Gamba
Un 17enne si è impossessato di una borsa lasciata sul sedile di un'automobile in sosta davanti all'Italmark. Individuato dalla polizia locale, è stato denunciato per furto aggravato.
Le pattuglie della polizia locale valsabbina sono sempre attive anche in questi giorni di festa per i controlli sul territorio in generale e per la prevenzione di reati come i furti, in particolare. In questo caso, il loro pronto intervento ha permesso di risolvere il caso di una borsa rubata da una vettura nel parcheggio del centro commerciale Italmark di Roè Volciano.
I fatti risalgono al primo pomeriggio del 28 dicembre, quando un ragazzo nota nei pressi dei giardini dietro il centro commerciale un altro ragazzo intento a frugare dentro una borsa da donna con movenze che lo rendono sospetto. Il giovane si avvicina e chiede al coetaneo cosa stia facendo, ma quello con una mossa fulminea intasca dei contanti, getta la borsa a terra e riesce a scappare. Al ragazzo non resta che avvisare una pattuglia della polizia locale che subito giunge sul posto e acquisisce le prime informazioni per poter avviare le indagini, a partire dalla descrizione del ladro.
Mentre si cerca di risalire all'identità del giovane ladro, gli agenti contattano la proprietaria della borsa, dove erano rimasti tutti i documenti, e la convocano in comando per la restituzione. La donna ricostruisce l'accaduto, riferendo di aver lasciato per pochi attimi la borsa sul sedile dell'auto parcheggiata e di non averla più ritrovata al suo ritorno. Al suo interno ritrova tutto, tranne i contanti che stima in circa 60/90 euro.
Intanto proseguono le attività di indagine e la polizia locale riesce a risalire all'autore del furto, subito convocato in comando. Si tratta di un 17enne residente in un'altra provincia che viene denunciato per furto aggravato. Il ragazzo ammette sue responsabilità, ma non restituisce i soldi perché li ha già spesi tutti.
Grazie alla videosorveglianza, un pregiudicato gavardese è stato riconosciuto dagli agenti della polizia locale mentre tagliava gli pneumatici di un'automobile in sosta nei pressi dell'ospedale.
La storia comincia il 27 dicembre scorso, quando una pattuglia della polizia locale valsabbina sta compiendo un controllo di routine nella zona dell'ospedale di Gavardo. Gli agenti vengono fermati da un cittadino il quale riferisce di aver trovato la propria auto danneggiata; in particolare, mostra i quattro pneumatici tutti tagliati, oltre ad altri danni subiti dalla propria vettura che si trovava parcheggiata in sosta vicino allo stesso ospedale. La polizia locale raccoglie la denuncia di danneggiamento aggravato e inizia le indagini per risalire al colpevole.
I primi indizi, risultati poi determinanti per indirizzare gli investigatori sulla strada giusta, vengono forniti dalle telecamere per la videosorveglianza, fortemente volute dall'amministrazione comunale e installate di recente in numerosi punti strategici del territorio. Le immagini vengono condivise al comando con tutti i colleghi, così da avere maggiori possibilità di riconoscere l'autore del danno. In effetti succede proprio così: alcuni agenti avanzano l'ipotesi che si tratti di una persona da loro conosciuta e i dubbi in merito sono proprio pochi. A questo punto il presunto colpevole viene osservato per qualche giorno e poi convocato al comando per essere sentito come persona informata sui fatti.
L'uomo ben presto cade in contraddizione e non sa fornire alcune spiegazioni richieste. A questo si aggiungono dei riscontri oggettivi, dato che a casa del sospetto vengono trovati - al di là di ogni ragionevole dubbio - gli stessi abiti immortalati dalla telecamera nei giorni precedenti. Il caso è risolto: l'uomo viene denunciato alla Procura della Repubblica per danneggiamento aggravato di un bene esposto a pubblica fede. Si tratta di un pregiudicato della zona, di mezza età, autore di alcuni reati di cui la stessa polizia locale era a conoscenza. Ora bisognerà capire la motivazione del gesto compiuto e proseguire le indagini per determinare se sia anche colpevole di altri danneggiamenti analoghi compiuti in zona nel recente passato.
"L'installazione delle nuove telecamere - commenta il comandante Fabio Vallini - volute dall'amministrazione di Gavardo per aumentare la sicurezza del territorio porta i primi risultati. Restano naturalmente fondamentali anche la conoscenza del territorio e il presidio messo in atto dalla polizia locale, senza i quali le sole immagini non vasterebbero per giungere alla soluzione dei casi":
Giovanna Gamba
Il fatto risale a qualche giorno fa ed è avvenuto in una centralissima via di Gavardo. La polizia locale è riuscita a rintracciare in breve tempo il responsabile, residente a Prevalle, grazie alle segnalazioni dei cittadini che hanno assistito all'evento.
Cronaca poco natalizia, quella accaduta in centro a Gavardo qualche giorno fa tra le 21 e le 22, in una tranquilla serata invernale. Un automobilista alla guida di una Skoda percorre una strada principale del centro quando, giunto nei pressi della piazza, urta un palo della pubblica illuminazione e lo butta a terra. Nonostante l'impatto decisamente forte, l'uomo decide di proseguire la marcia, senza nemmeno fermarsi il tempo necessario a constatare i danni, in una vera e propria fuga.
Una pattuglia della polizia locale è però in zona e viene allertata subito da alcuni testimoni i quali forniscono elementi utili per l'attività di ricerca che scatta immediatamente. Grazie a questa preziosa sinergia, in effetti, l'automobilista viene individuato in breve tempo nel territorio di Prevalle dove risiede e dove stava infatti raggiungendo la propria abitazione. Alla celerità nella risoluzione del caso ha contribuito in maniera determinante anche la stessa polizia locale di Prevalle, contattata dai colleghi dell'aggregazione valsabbina.
L'uomo, una persona di mezza età del paese, ha riferito agli agenti di essere scappato per timore di dover risarcire il danno. Ora non solo gli toccherà pagare per il palo abbattuto, ma in aggiunta avrà anche una sanzione decisamente salata per non essersi fermato e non aver fornito i suoi dati agli organi competenti,
Due ragazzi minorenni avvicinavano i passanti nei pressi dei centri commerciali e chiedevano donazioni per i sordomuti. L'intervento della polizia locale di Rezzato, allertata da alcuni cittadini, ha permesso di fermare la truffa.
La collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine è fondamentale per intervenire tempestivamente ogni volta che le norme vengono infrante, In questo caso il clima natalizio aveva offerto lo spunto per una truffa a due minorenni che avevano ideato una truffa per sfruttare la generosità di ignari cittadini. I due, 15 e 16 anni, si fingevano sordomuti e avvicinavano le persone emettendo vocalizzi e mostrando una brochure che riportava informazioni per la costruzione di un centro aggregativo per persone sordomute. Fingendo di appartenere a un'organizzazione mondiale inesistente, chiedevano contributi in denaro per la realizzazione dell'opera, altrettanto insistente, come hanno dimostrato anche i successivi accertamenti degli agenti.
La polizia locale, già presente in questi giorni in maniera continua nelle aree di maggior aggregazione, soprattutto vicino ai negozi e ai centri commerciali, è stata quindi avvicinata da alcuni cittadini che hanno raccontato di essere stati infastiditi e seguiti dai due finti ragazzi. Raggiunti e bloccati dalla pattuglia, i due fantasiosi truffatori avevano raccolto in meno di un'ora ben 130 euro. Identificati come minorenni di origine rumena, i due sono stati denunciati a piede libero alla Procura per i Minorenni, mentre denaro e brochure sono stati sottoposti a sequestro penale.
Successivamente gli agenti hanno appurato che i due minori si trovavano in compagnia del proprio padre il quale li controllava a qualche decina di metri di distanza. Anche lui è stato identificato e denunciato alla Procura della Repubblica in concorso con i figli. I tre sono residenti in Romania, ma di fatto domiciliati nel centro di Bologna. Il comandante Giancarlo Bonizzardi rinnova ai cittadini l'invito a segnalare tempestivamente alla Polizia Locale qualsiasi fatto che desti sospetti o sia palesemente contrario alla legge.
Velista soccorso e salvato. Il comunicato della Guardia costiera. E’ giunta intorno alle ore 19:00 di giovedì 15 dicembre alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, la richiesta di soccorso da parte di un velista che, partito nel pomeriggio dal porto di Garda con destinazione il sorgitore di Navene, all’altezza del castello di Malcesine, in piena oscurità, con lago molto mosso e pioggia battente, ha avuto un problema al motore ausiliario e stante le condizioni metereologiche particolarmente avverse, non riusciva a governare più l’unità.
Immediata la risposta della Guardia Costiera che disponeva l’uscita della Motovedetta di Soccorso CP 703, che raggiungeva, con non poche difficoltà per le onde che superavano anche i 2 metri, l’unità da diporto nelle acque a sud di Malcesine, ove nel frattempo la barca a vela era stata trasportata dal moto ondoso e dal forte vento proveniente da nord.
Affiancata, verificate le buone condizioni di salute del diportista, rimasto sempre in costante contatto telefonico con la sala operativa della Guardia Costiera, l’Equipaggio dell’unità SAR provvedeva a trasferirla in zona ridossata vicino alla costa, ad assicurarla ad una boa e a trasbordare il velista, poi sbarcato nel sorgitore di Garda, per l’impossibilità di ormeggiare in altri sorgitori, stante la troppa risacca causata dal moto ondoso.
E’ fondamentale, prima di intraprendere navigazioni, verificare sempre le condizioni dell’unità sia per quanto riguarda l’efficienza del motore, sia per la presenza delle dotazioni di soccorso previste, ma soprattutto è necessario sempre controllare le previsioni metereologiche, ormai molto attendibili e facilmente consultabili da siti internet o da App meteo, al fine di evitare inutili rischi come quello corso nella serata di giovedì.
Fondamentale, in questo caso, è stato l’ausilio dello smartphone che il diportista aveva a bordo e grazie al quale ha potuto condividere la propria posizione con la Sala Operativa della Guardia Costiera, che, oltre a mantenere un costante contatto telefonico con il velista, ha potuto stimare con precisione la posizione e lo spostamento dell’unità alla deriva per il forte vento e per il moto ondoso.
Il gesto ispirato da un senso civico ormai non comune è stato compiuto da uno studente universitario del 1996. Il giovane ha trovato per terra una busta contenente 2850 euro e non ha esitato a consegnarla alle forze dell'ordine. Già rintracciata la donna che li aveva smarriti.
I fatti risalgono alla mattina del 5 dicembre e hanno il sapore di una storia natalizia che scalda il cuore. Un giovane arriva presso il municipio e cerca di incontrare il sindaco o gli agenti di polizia locale, informandoli di dover consegnare una busta trovata casualmente per strada. La busta contiene ben 2850 euro, eppure il ragazzo, classe 1996 e residente a Gavardo, non ha avuto il minimo dubbio circa la volontà di consegnarli in modo da trovare la persona che li aveva persi. La sottolineatura è d'obbligo, in tempi dominati da chi cede piuttosto alla furbizia, al sotterfugio o alla disonestà.
Nella busta non ci sono documenti personali per poter identificare il proprietario, tuttavia alcuni indizi mettono gli agenti sulla strada giusta. Dopo un paio di sopralluoghi e qualche telefonata, la polizia locale identifica senza ombra di dubbio la persona in questione: si tratta di una donna residente a Gavardo che ha un'attività e ieri sera si stava muovendo portando con sé l'incasso della giornata, quando è accaduto l'increscioso fatto. Inutile descrivere il sollievo della donna quando ha sentito dagli agenti che i suoi soldi erano stati recuperati!
"Non sappiamo - risponde a domanda specifica il comandante Fabio Vallini - se la signora abbia ricompensato il giovane come prevede lo stesso codice civile in questi casi. Ciò che vogliamo evidenziare con molta decisione è l'importanza e il significato di un gesto come quello compiuto dal giovane universitario. L'onestà di questo ragazzo gavardese lascerà il segno e spero possa essere presa come esempio da molte altre persone".
Giovanna Gamba
(la foto della consegna è d'archivio)
Una giovane donna ha abbattuto un palo dell'illuminazione nel parcheggio di un centro commerciale a Villanuova. Per fortuna non passava nessuno e non c'erano automobili parcheggiate nelle vicinanze.
Era mattina presto, quindi non c'era nessuno di passaggio nel parcheggio del supermercato Aldi di Villanuova. I pochi veicoli parcheggiati non si trovavano nelle vicinanze, quindi quella che poteva essere una tragedia è solo un fatto di cronaca con qualche danno ma nessun ferito. Arrivando nei pressi dei posti rosa riservati alle signore, una giovane donna non si è accorta di un palo dell'illuminazione e, mentre faceva manovra per parcheggiare, l'ha colpito in pieno. Il palo è caduto rovinosamente sull'asfalto, per fortuna senza colpire nessuno.
La polizia locale della Valle Sabbia è intervenuta sul posto e ha inizialmente verificato le condizioni psicofisiche della ragazza che erano regolari, a parte una comprensibile agitazione e lo spavento. Subito dopo gli agenti hanno messo in sicurezza la zona con transenne e nastro bifacciale, mentre uno di loro chiamava l'elettricista del Comune. Quest'ultimo ha tolto la corrente elettrica per evitare ogni pericolo, dopodiché è rimasta solo da fare la conta dei danni. Nessun ferito, nemmeno la giovane alla guida.
Un 24enne di Salò si allontana dopo aver provocato la caduta di due ciclisti con il suo monopattino, sulla ciclabile tra Villanuova e Roè Volciano. La polizia locale valsabbina lo individua e per lui scatta la denuncia.
Gli agenti questa volta vengono allertati da una richiesta di intervento per incidente in codice rosso intorno alle 9:30 di ieri mattina. Una pattuglia, già sul territorio di Roè Volciano, raggiunge in pochi minuti il luogo del sinistro, la pista ciclabile che collega Villanuova allo stesso Roè Volciano. Qui sono fermi i due ciclisti feriti, uno dei quali già sull'ambulanza e affidato alle cure del personale sanitario. All'appello manca la terza persona coinvolta, colui che alla guida del suo monopattino ha provocato l'incidente e poi ha pensato bene di allontanarsi.
I fatti vengono ben presto ricostruiti grazie ai ciclisti stessi e ad alcuni testimoni: il monopattino viaggiava sulla ciclabile in territorio di Roè verso Villanuova, mentre i due ciclisti provenivano dalla direzione opposta quando il monopattino è piombato su di loro facendoli cadere. Le testimonianze sono concordi nel sostenere che la velocità del veicolo era elevata e l'impatto piuttosto violento. Nonostante ciò, il ragazzo alla guida del monopattino si è rialzato, ha constatato i danni subiti e se n'è andato. Raggiunto da un'automobilista di passaggio sulla scena del sinistro, non ha voluto fornire i propri dati e ha risposto alla donna che non sarebbe tornato indietro, riuscendo poi a far perdere le proprie tracce.
Gli elementi per risalire alla sua identità sono pochi, ma ancora una volta la conoscenza del territorio permette alla polizia locale di ipotizzare che si tratti di una persona conosciuta al comando, perché alcuni dettagli portano proprio in quella direzione. Secondo gli agenti si tratta dunque di un 24enne residente a Salò che però si aggira spesso per Roè Volciano e a solo un chilometro dal luogo dell'incidente ha un punto d'appoggio in un'abitazione della zona.
Finiti i rilievi gli agenti raggiungono la casa e, pur non trovando il ragazzo, rinvengono il monopattino con tutti i segni dell'impatto: freno rotto e varie abrasioni sul manubrio e sul telaio, danni pienamente compatibili con quanto riferito dai testimoni. Raggiunto al telefono, il ragazzo ammette di essere stato lui alla guida del mezzo e adduce come scusa del suo allontanamento la fretta per un incontro con delle persone che lo stavano aspettando.
Per lui scatta immediatamente la denuncia per lesioni personali colpose a seguito di incidente stradale, omissione di soccorso e fuga dopo aver provocato un sinistro. "Il monopattino - ricorda il comandante Fabio Vallini - è un veicolo a tutti gli effetti, pertanto il conducente risponde a tutte le norme del codice della strada". Il monopattino è stato sequestrato ed è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Per il ciclista ricoverato, residente a Gavardo, si attende la prognosi: i sanitari per ora hanno confermato che ha ferite serie, ma non è in pericolo di vita, mentre il suo compagno se l'è cavata con parecchie escoriazioni ma nessun danno grave.
Giovanna Gamba
Un giovane della bassa Valle Sabbia circolava di notte per Gavardo con l'automobile che un suo cliente gli aveva consegnato per una riparazione. Scorgendo gli agenti della polizia locale è fuggito a tutta velocità per alcuni chilometri, ma gli agenti sono riusciti a rintracciarlo.
I fatti risalgono alla notte fra il 18 e il 19 novembre, quando una pattuglia della polizia locale valsabbina era impegnata in uno dei consueti controlli del territorio per contrastare gli incidenti stradali, ma anche l'abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti. Intorno all'1:30 gli agenti scorgono una vettura, poi riconosciuta come una Toyota Yaris, che alla vista degli agenti accelera bruscamente, fa un sorpasso e si dà alla fuga a tutta velocità. La polizia locale si mette prontamente all'inseguimento per le vie del paese e, mentre tentano di ridurre le distanze, vedono l'automobilista commettere una serie di infrazioni: nella sua folle corsa, infatti, il conducente invade spesso l'altra corsia di marcia, fa continui sorpassi e prosegue a zig zag, addirittura per un tratto sale sul marciapiede e arriva a urtare un muro di cinta.
Gli agenti lo tallonano con sirene e lampeggianti, ma lui non accenna a diminuire la velocità, anzi, continua a correre finché imbocca una strada che va verso la montagna ed è senza altra via d'uscita. Quando sta per essere raggiunto, l'uomo abbandona l'auto in uno spiazzo e si dà alla fuga tra le sterpaglie, riuscendo a far perdere le proprie tracce. La pattuglia, che durante l'inseguimento era riuscita a memorizzare la targa della vettura, ora se la trova a disposizione e procede subito a perquisirla.
Risaliti al nome del proprietario, i poliziotti si recano presso la sua abitazione per chiedergli conto dell'automobile. A questo punto la sorpresa: l'ignaro proprietario stava dormendo sonni tranquilli e riferisce di non avere presso di sé la macchina perché l'ha portata dal meccanico il giorno prima. Non resta che chiedere conto dell'auto al meccanico stesso, così sempre in piena notte la pattuglia si sposta presso l'autofficina dove non c'è alcuna traccia della vettura in questione, così come non la si trova neppure presso la stessa abitazione dell'uomo, che guarda caso risulta irreperibile.
Gli agenti, tuttavia, conoscono bene il territorio e sono certi di aver riconosciuto il meccanico stesso durante la fuga a piedi nel breve tratto che lo separava dai boschi, quindi non ci sono più dubbi sull'identità del conducente, tra l'altro già noto alle forze dell'ordine perché gli era stata ritirata la patente poco tempo fa. Il meccanico dunque si stava muovendo tranquillamente con la macchina del cliente e in più aveva anche la patente sospesa.
Nei giorni successivi La Yaris viene restituita al legittimo proprietario, mentre al comando viene convocato il meccanico a cui vengono contestati guida senza patente, resistenza a pubblico ufficiale e una lunga serie di verbali, circa una decina, per tutte le infrazioni compiute in quella folle notte. Si tratta di un giovane della bassa Valle Sabbia che ora subirà anche la revoca della patente di guida, visto che circolava con patente sospesa.
Giovanna Gamba
Il comandante dell'aggregazione valsabbina di Polizia Locale, Fabio Vallini, fa il punto della situazione dopo l'ultima tornata dei controlli straordinari programmati per contrastare gli incidenti stradali e la guida sotto l'effetto di alcol e droghe.
I controlli stradali, intensificati per scelta negli ultimi tempi, forse cominciano a fare da deterrente agli utenti della strada: pare infatti che sempre più automobilisti ci pensino bene prima di mettersi alla guida, se non sono in condizioni psico-fisiche adeguate. Sono queste le conclusioni immediate che si possono trarre dai dati relativi alle ultime due settimane di controlli straordinari con più pattuglie sulle strade della Valle Sabbia. L'obiettivo degli agenti della Polizia Locale della Valle Sabbia questa volta era soprattutto pattugliare le vie di comunicazione, in modo da contrastare l'incidentalità, la guida sotto l'effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, nonché lo stesso consumo di sostanze stupefacenti.
Su ben 715 conducenti sottoposti a controllo per verificare il tasso alcolemico, soltanto 2 sono le persone risultate positive perché sorprese alla guida in stato d'ebbrezza. Si tratta di un risultato sorprendente che vale la pena sottolineare. "I servizi svolti nelle settimane precedenti - precisa il comandante Vallini - avevano fatto registrare un numero più elevato di contestazioni riguardante la guida sotto l'effetto di sostanze alcoliche. Probabilmente i maggiori controlli sono serviti anche come deterrente e le persone sono diventate più sensibili ad un aspetto che incide ancora molto sull'incidentalità stradale". A questo proposito va ricordato che nell'anno in corso sono stati 146 gli interventi su incidenti stradali eseguiti dal Comando in Valle Sabbia e non sono mancati quelli gravi.
Per quanto riguarda la cronaca degli ultimi giorni, a Gavardo è stata ritirata la patente di guida a una ragazza che, in pieno giorno, davanti a una pattuglia della polizia locale aveva tamponato un'auto che la precedeva. I successivi controlli hanno evidenziato che la donna era in evidente stato di ebbrezza, tanto da non riuscire nemmeno ad eseguire la prova con l'etilometro. Per lei è scattata anche la denuncia penale e una segnalazione alla Prefettura, perché trovata in possesso di una modica quantità di sostanza stupefacente. A seguito di controlli notturni nei parchi, infine, sono stati segnalati alla Prefettura, perché trovati in possesso di sostanza stupefacente , 4 ragazzi.
Giovanna Gamba
Durante un controllo serale del territorio, gli agenti della polizia locale valsabbina hanno fermato una persona con alcune dosi di droga e parecchi soldi, sia con sé che presso la propria abitazione. Arrestato, l'uomo è stato processato per direttissima stamattina. Si tratta di un 40enne di Gavardo.
I controlli straordinari serali e notturni della polizia locale valsabbina sono sempre più serrati e ogni volta portano a individuare qualcuno che non rispetta la legge con comportamenti imprudenti o addirittura talvolta criminali. Ieri sera, per esempio, due pattuglie stavano controllando la circolazione stradale, con l'intento di prevenire la guida in stato di ebbrezza, oltre a furti e consumo di droga.
Nel corso della serata fermano un automobilista che si mostra subito molto nervoso e oppositivo. Mentre prende i documenti di guida nel cruscotto, l'uomo lascia cadere qualcosa sul tappetino dell'automobile. L'azione non sfugge all'agente più vicino il quale prende subito in mano un sacchettino che si rivelerà poi essere droga, come del resto tutti avevano sospettato fin da subito.
L'uomo viene allora controllato in modo più approfondito, ma si ribella e oppone resistenza attiva agli agenti che insistono: urla, li prende a pugni, a calci e si irrigidisce al punto che gli agenti per procedere devono ammanettarlo. La colluttazione finirà per costringere tre dei poliziotti a ricorrere a cure mediche, con ferite che saranno giudicate guaribili in 5 giorni. Nel frattempo, però, la perquisizione del cittadino può essere portata a termine e questo permette di scoprire altre tre dosi di sostanza stupefacente nascoste sia addosso all'uomo che all'interno del veicolo: la prima è una dose di un grammo, le altre da più di mezzo grammo.
Potrebbe sembrare una modica quantità, in possesso per autoconsumo, tuttavia alla perquisizione non sfugge la somma di 750 euro, decisamente alta per una serata feriale gavardina. Sul sedile viene inoltre trovato altro cellophan identico a quello con cui erano state confezionate le dosi appena rinvenute. A questo punto diventa necessaria anche una perquisizione immediata presso l'abitazione dell'uomo, dove vengono trovati contanti per un totale di 26mila euro disseminati in vari nascondigli, denaro riconducibile con ogni probabilità allo spaccio.
L'uomo viene portato in cella di sicurezza presso il comando della polizia locale di Brescia, dove viene anche fotosegnalato. Il processo per direttissima si è svolto nella mattinata di oggi, con il giudice che ha convalidato l'arresto, contestando i reati di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Il cittadino arrestato è B.M, 40enne residente a Gavardo.
Giovanna Gamba
Nei giorni scorsi la polizia locale della Valle Sabbia ha incontrato i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado per una giornata di formazione. Coinvolti più di 200 studenti.
Non solo sanzioni. Da tempo si insiste sul valore della prevenzione come migliore strumento per contrastare comportamenti scorretti e pericolosi per sé e per gli altri. Lo sa bene il comandante della polizia locale valsabbina Fabio Vallini che, con alcuni agenti dell'aggregazione, ha trascorso una mattinata in sala consiliare a Villanuova per puntare sulla sensibilizzazione delle nuove generazioni in merito a diverse tematiche relative alla convivenza civile.
Si è parlato di rispetto del codice della strada, di spaccio e uso di sostanze stupefacenti, di abuso di alcol e - tema particolarmente delicato fra i preadolescenti - della prevenzione di bullismo e cyberbullismo. Gli studenti hanno seguito con attenzione il racconto degli esperti che si basava in buona parte sull'esperienza vissuta durante il controllo del nostro territorio, con accenni anche a loro interventi diretti in fatti di cronaca recenti. La formazione aveva dunque il carattere della concretezza che tanto aiuta a calamitare l'interesse dei più giovani e a rendere più efficaci le parole dei relatori.
Durante le attività, anche il sindaco Michele Zanardi ha raggiunto ragazzi e insegnanti, partecipando con loro all'incontro.
Continuano i controlli straordinari della polizia locale valsabbina in orari serali e notturni per presidiare il territorio.
Il comandante Fabio Vallini fa il punto della situazione e riferisce di varie sanzioni elevate sia ad automobilisti, per diverse tipologie di infrazioni e reati, sia a persone intente a consumare sostanze stupefacenti.
Nelle ultime due settimane - racconta Vallini - sono state ritirate 6 patenti per guida sotto l'effetto di alcol: 5 automobilisti avranno conseguenze penali per il tasso alcolico elevato, mentre per una persona è prevista solo una sanzione amministrativa dal momento che il tasso era superiore a quanto consentito dalla legge, ma di poco. Assoluta parità di genere fra i sanzionati: si tratta inftti di tre uomini e tre donne.
Sempre sulla strada sono stati fermati e sanzionati 10 veicoli che stavano effettuando sorpassi pericolosi, mentre i controlli hanno rilevato ben 64 veicoli che circolavano senza la necessaria revisione periodica. Sono stati inoltre sequestrati 5 veicoli senza copertura assicurativa, infrazione particolarmente grave in caso di sinistro stradale. Tra gli altri automobilisti sanzionati, 12 sono stati sorpresi mentre circolavano utilizzando il telefonino e altri 10 mentre viaggiavano senza cinture di sicurezza. Altri due, infine, hanno ricevuto un fermo amministrativo per altre violazioni.
Anche i controlli in parchi e luoghi pubblici hanno permesso di identificare persone che violavano la legge. In particolare, sono state segnalate alla Prefettura 5 persone che consumavano droga in un parco della zona.
Polizia locale e associazioni di volontariato insieme contro le truffe: il progetto coinvolge numerosi Comuni del territorio valsabbino e continuerà anche nelle prossime settimane. Le foto mostrano gli incontri tenuti con gli anziani a Sabbio, Vestone e Gavardo.
Non occorre consultare le statistiche per sapere che sono gli anziani la categoria più a rischio quando si consumano raggiri e truffe, perciò la polizia locale valsabbina ha promosso un percorso di informazione e formazione dedicato soprattutto a loro. Il progetto presentato dal comando valsabbino ha ottenuto l'approvazione di Regione Lombardia e ha visto coinvolte numerose associazioni di volontariato, insieme agli amministratori locali del territorio.
Il percorso ha preso il via qualche mese fa e non si è limitato a un incontro illustrativo, bensì ha raggiunto le persone in luoghi frequentati abitualmente - per esempio il mercato dei vari paesi o i diversi uffici postali - in modo da avvicinarle con materiale informativo e invitarle agli incontri di formazione specifica. Con gli agenti della polizia locale si sono mossi l'Associazione Nazionale Carabinieri di Gavardo e dell'Alta Valsabbia, il Comitato di controllo del vicinato di Sabbio e i Volontari Gavardesi.
L'attività congiunta ha avuto il suo compimento negli incontri di formazione per il contrasto alle truffe e la prevenzione dei furti. Gli interventi degli esperti non si sono limitati a un'esposizione teorica di regole e consigli, ma erano arricchiti dalla narrazione di esperienze recenti vissute sul campo dalle forze dell'ordine o raccolte attraverso la cronaca. Oltre a questo, gli agenti hanno potuto a loro volta raccogliere ulteriori segnalazioni che serviranno per il loro lavoro futuro e per nuove comunicazioni nelle prossime riunioni. In questo modo si crea un circolo virtuoso di informazioni che si diffondono e aiutano anche le persone più fragili a farsi accorte di fronte ai malintenzionati che continuano a inventare nuovi metodi di raggiro, creando situazioni sempre più credibili e verosimili.
La partecipazione del pubblico è stata ovunque numerosa e attenta e gli utenti hanno espresso un alto gradimento per l'iniziativa che pertanto si estenderà anche ad altri paesi della valle. "Abbiamo fatto la scelta di realizzare un percorso di formazione - spiega il comandante Fabio Vallini - perché siamo convinti che per raggiungere determinati livelli di sicurezza sia necessario istruire e formare: non basta infatti reprimere e neppure il solo controllo è più sufficiente, a fare la differenza in maniera determinante è la prevenzione. Oltre a ciò, desidero sottolineare il valore aggiunto dato al progetto dal rapporto positivo e sinergico con il volontariato, che si è messo a disposizione con generosità per dare una mano in questa iniziativa".
Giovanna Gamba
Gli agenti valsabbini hanno recentemente ampliato, anche con turni serali e notturni, i controlli nei parchi e nelle strade dei comuni afferenti all'aggregazione di polizia locale della Valle Sabbia.
Negli ultimi giorni, in particolare, due pattuglie sono state impiegate in orari serali e notturni per dare seguito a numerose segnalazioni pervenute dai cittadini, i quali lamentavano episodi riconducibili al consumo di sostanze stupefacenti nei parchi. Il lavoro ha portato alla segnalazione di sette giovani presso la Prefettura di Brescia, in quanto trovati in possesso di droga destinata all’uso personale: portavano infatti con sé 8,5 grammi di hashish tra Gavardo e Vestone. Tra questi, due erano minorenni e sono stati segnalati anche alla Procura dei Minori, perché trovati all’interno di un parco di Gavardo intenti a consumare droga. Per violazione alla normativa sugli stupefacenti, sono state inoltre ritirate due patenti di guida.
Per quanto riguarda invece l'abuso di alcol, un ragazzo 20enne è stato sanzionato per ubriachezza molesta mentre si trovava, sempre all'interno di un parco, in evidente stato di alterazione. Per concludere, una buona notizia: gli agenti non hanno riscontrato alcuna violazione per guida in stato di ebbrezza, nonostante siano stati sottoposti alla prova dell'etilometro circa un centinaio di conducenti di autoveicoli.
I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane, impegnando più pattuglie in orari e giorni differenti.
Si era lanciato con il parapendio dal Monte Baldo, ma qualcosa è andato storto e il turista svizzero è atterrato male, probabilmente per problemi al parapendio, finendo la sua corsa nelle acque antistanti Malcesine a circa 500 metri dalla località Navene.
Subito raggiunto dai gommoni di assistenza presenti sulla costa veronese per tali discipline sportive, è stato verificato che lo sportivo aveva traumi su più parti del corpo e, stante la difficoltà di recupero, dovuta alle varie cime del parapendio che avevano avvolto lo sportivo, si rendeva necessario far intervenire la Guardia Costiera e i sanitari del 118, nel mentre veniva tenuto in galleggiamento vicino al predetto mezzo nautico.
Avvisata, quindi, telefonicamente la Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, che coordina i soccorsi su tutto il bacino del Lago di Garda, quest’ultima, oltre a far intervenire la Motovedetta CP 605, rischierata nel vicino sorgitore di Torbole, richiedeva alla Sala Operativa del 118 di Verona l’invio di autoambulanza nel porto di Navene e di sanitari da poter eventualmente imbarcare sulla predetta Unità di Soccorso. Il 118 verificata tale necessità, faceva decollare l’elisoccorso, che giunto a Malcesine verricellava i sanitari in porto a Navene, che venivano imbarcati sulla Motovedetta CP 605.
Raggiunto il parapendista, i sanitari del 118, congiuntamente all’Equipaggio della predetta unità SAR della Guardia Costiera, lo liberavano dalle cime del paracadute e lo recuperavano a bordo della Motovedetta CP 605, ove gli venivano prestate le prime assistenze sanitarie.
Raggiunto il porto di Navene, veniva poi sbarcato dalla Motovedetta e imbarcato su un’autoambulanza del 118, fatta convergere nell’immediato in porto, che lo trasferiva cosciente, ma con problemi alla spalla e al braccio sinistro, presso il nosocomio di Borgo Trento di Verona.
Richiesto anche l’impiego dei Vigili del Fuoco, che avevano mollato con la loro Unità Navale di soccorso da Bardolino per raggiungere la zona e collaborare con le operazioni di soccorso in atto.
L'allarme è scattato intorno alle 13.00 di domenica, quando numerose persone, che a quell’ora si trovavano sulla costa del comune di San Felice e di Manerba, hanno notato fumo e fiamme levarsi da un motoscafo che era a circa 200 metri dalla costa ed hanno chiamato la Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò che, oltre ad inviare immediatamente il GC A58, ha richiesto alla S.O. dei VVF di Brescia l’intervento della loro unità di stanza a Salò.
Giunti dopo pochi minuti, i guardiacoste hanno verificato che i due diportisti, che si trovavano sul motoscafo ove era scoppiato l’incendio, erano stati già trasbordati da un altro natante che era nei pressi del motoscafo andato in fiamme, trasferendoli presso un vicino pontile di San Felice. Per entrambi i diportisti si è resa necessaria l’assistenza di un'autoambulanza del 118 sul posto, che dopo le prime cure ha trasferito entrambi in codice verde presso il nosocomio di Gavardo.
L’incendio è stato estinto grazie all’intervento dell’unità dei VIGILI DEL FUOCO la V01 giunta prontamente in zona a seguito della richiesta di intervento della Guardia Costiera di Salò. Il motoscafo, però, per i gravi danni alle sovrastrutture e allo scafo causati dall’incendio, successivamente affondava su un fondale di circa 4/5 metri.
Dopo circa una settimana di indagini a tutto campo, la polizia locale della Valle Sabbia è riuscita a scovare il ladro che aveva abbandonato la vettura rubata, dopo aver provocato un rocambolesco inseguimento a Roè Volciano. Si tratta di un giovane poco più che ventenne, già noto alle forze dell'ordine per precedenti specifici.
Ci eravamo occupati del fatto giusto una settimana fa, immaginando che l'epilogo sarebbe giunto a breve. Gli agenti della polizia locale, durante un posto di controllo a Roè Volciano, avevano intimato l'alt a una Lancia Y bianca che destava in loro qualche sospetto. In effetti, il conducente aveva subito confermato la loro sensazione, accelerando e proseguendo la marcia ad alta velocità, convinto di riuscire in tal modo a eludere i controlli. Quando invece si era accorto che gli inseguitori stavano per raggiungerlo, aveva abbandonato l'autovettura ed era fuggito a piedi, riuscendo a far perdere le proprie tracce. La polizia locale aveva così saputo che l'automobile, di proprietà di un gavardese, era stata rubata a Vobarno all'inizio di agosto. A complicare ulteriormente la posizione del ladro, nel baule erano stati inoltre trovati un coltello dalla lunga lama e un paio di forbici molto affilate.
Fin da subito erano state avviate indagini attente e certosine, sia con l'ausilio di telecamere che, soprattutto, con metodi tradizionali. Ci è voluto un po' di tempo, ma il lavoro ha permesso di stringere il cerchio intorno al ladro. Si tratta di un giovane, poco più che ventenne, residente a Roè Volciano e con precedenti per furto, che sarà denunciato per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi atte a offendere. Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Roè Volciano, Mario Apollonio, al comando della polizia locale per i risultati raggiunti, grazie alle puntuali attività di indagine e all'impegno sostenuto da tutti gli agenti coinvolti nel caso.
Giovanna Gamba
Il nostro articolo precedente: Roè, auto sospetta si rivela rubata: polizia locale sulle tracce del ladro
Triangolo di località per la cronaca di un pomeriggio valsabbino: da un posto di controllo di routine a Roè Volciano, la polizia locale ha recuperato e restituito al proprietario di Gavardo un'autovettura rubata a Vobarno. Il ladro si è dato alla fuga, ma il cerchio attorno a lui potrebbe stringersi a breve.
L'altro ieri, intorno alle 17, una pattuglia della polizia locale era impegnata in uno dei consueti posti di blocco in territorio di Roè Volciano. Gli agenti vedono arrivare una vettura con a bordo una persona potenzialmente sospetta e decidono di comune accordo di fermarla. Il conducente rallenta fingendo di accostare, ma poi accelera di colpo e prosegue la sua marcia a velocità sostenuta.
Agli agenti non resta che inseguirlo e riescono presto ad accorciare le distanze, al punto che, sentendosi braccato, l'automobilista abbandona la vettura e si dà alla fuga a piedi. Il vantaggio accumulato gli consente di far perdere le proprie tracce. La polizia locale intanto approfondisce i controlli e scopre che il veicolo era stato rubato lo scorso agosto a Vobarno, perciò si mette in contatto con il proprietario, residente a Gavardo, per la restituzione.
Nel frattempo la vettura viene ispezionata e nel bagagliaio si scoprono, ben nascosti, un coltello dalla lama di 34 cm e un paio di forbici. Anche altri agenti di supporto raggiungono la prima pattuglia e si coordinano per la ricerca del fuggitivo, ma non riescono a scovarlo, anche se alcune tracce lasciano supporre che la sue fuga potrebbe avere le ore contate.
L'uomo sarà accusato dei reati di ricettazione, porto abusivo di oggetti atti a offendere e resistenza a pubblico ufficiale. Seguiremo gli sviluppi del caso.
Giovanna Gamba
Ieri a Gavardo una signora è stata urtata da un'autovettura ed è rovinata a terra senza che l'automobilista si fermasse a prestarle soccorso. Il pronto intervento della polizia locale valsabbina ha permesso di risalire alla vettura e alla donna alla guida, per la quale si stanno decidendo i provvedimenti da prendere.
L'urto è avvenuto ieri in via Gosa, quasi sul confine con Villanuova. Una signora procedeva sul marciapiede con la sua bicicletta, quando da dietro un'automobile perde il controllo, salendo per un tratto sul marciapiede e urtando la donna, che cade a terra. L'autovettura non si ferma e nemmeno rallenta; per fortuna la signora si rialza, anche se dolorante, e dice di sentirsi bene.
Viene chiamata la polizia locale e una pattuglia già in zona arriva nel giro di pochi minuti. Ci sono pochi elementi per risalire all'automobilista, però alcuni saranno determinanti: per terra è rimasto infatti un pezzo di specchietto retrovisore rotto. Gli agenti, inoltre, riescono a individuare un testimone che racconta nei dettagli l'increscioso fatto, precisando che si trattava di un veicolo bianco e, soprattutto, riferendo due caratteri alfanumerici della targa. Non è molto, ma è un ottimo punto di partenza.
A quel punto vengono visionati i filmati della videosorveglianza e l'automobile viene ben presto individuata, così come la proprietaria che viene convocata al comando. La donna afferma che la vettura in realtà è in uso alla figlia, residente a Vobarno, la quale messa alle strette si vede costretta ad ammettere le proprie responsabilità. Adduce l'uso del telefono come causa della perdita di controllo, ma sottolinea di essere stata certa che l'urto riguardasse un paletto, non una persona, perciò non si era fermata. Guarda caso, però, gli agenti osservano che lo specchietto è già stato sostituito a poche ore dall'incidente.
Al momento la posizione dell'automobilista è al vaglio della polizia locale che deciderà i provvedimenti da adottare nei suoi confronti. Da un lato c'è la fortuna che l'investita ha riportato solo alcune escoriazioni, dall'altro, tuttavia, si tratta di una persona anziana e le conseguenze avrebbero potuto essere disastrose. "Il senso civico dei cittadini - ha commentato il comandante Fabio Vallini - insieme al tempestivo intervento delle forze dell'ordine e all'ausilio della tecnologia, ha permesso di risolvere il caso in brevissimo tempo. Auspichiamo che il rapporto di collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine continui a essere saldo perché è determinante nella maggior parte delle situazioni".
Giovanna Gamba
La Polizia di Stato ha tratto in arresto a Rivoltella un 20enne accusato di rapina a un coetaneo e in via Roma un 36enne con addosso cocaina e notevoli quantità di denaro.
Siamo sul finire della stagione estiva e nelle principali località del Basso Garda bresciano si registra ancora un notevole afflusso di turisti, soprattutto stranieri. Per tale ragione il Commissariato di Polizia di Desenzano continua a svolgere un’attività di controllo a vasto raggio nei luoghi maggiormente frequentati e ritenuti più sensibili, come stazioni ferroviarie, porti, musei, parcheggi, adiacenze di complessi alberghieri, locali pubblici, al fine contrastare fenomeni criminosi diffusi quali gli scippi, i furti in appartamento e i borseggi. L’attività, che ha visto l’impiego di numerose unità operative, ha portato nei scorsi giorni a due arresti.
A Rivoltella, un 20enne è stato arrestato in quanto resosi responsabile di una rapina nei confronti di un suo coetaneo. In particolare l’arrestato, avvicinatosi alla vittima designata, con uno sgambetto l’aveva fatta cadere al suolo e si era impossessato del suo smartphone, per poi darsi subito alla fuga. A quel punto la vittima aveva contattato la Polizia di Stato, che nell’immediatezza si era messa alla ricerca dell’autore della rapina. Gli agenti del Commissariato di Desenzano del Garda, poco dopo, hanno individuato l’aggressore nei pressi di Via Michelangelo, poco distante da dove è avvenuto il fatto. Per tale motivo il 20enne, che ancora aveva con sé il bene sottratto, è stato tratto in arresto.
Il secondo arresto è avvenuto domenica sera in Via Roma, dove gli agenti, insospettiti dal suo atteggiamento, hanno controllato un cittadino di anni 36 con numerosi precedenti. Visto il forte stato del giovane, i poliziotti hanno proceduto a perquisizione personale che in effetti ha portato frutto. Infatti, all’interno di un cilindretto portachiavi in metallo, il 36enne deteneva 5 involucri termosaldati contenenti cocaina. Inoltre, all’interno del suo portafoglio sono stati rinvenuti 4200 euro in contanti, oltre a 2 smartphone che continuavano ininterrottamente a squillare. Successivamente, gli agenti hanno perquisito l'abitazione dell’uomo, sita a Calcinato, dove hanno rinvenuto altre 3 confezioni di cocaina, oltre al materiale da confezionamento e bilancino di precisione. In cucina, inoltre, i poliziotti hanno trovato altri 2 involucri di hashish da circa 100 grammi ciascuno.
L’attività di prevenzione proseguirà nei prossimi giorni e sarà estesa anche ad altre località del bacino del basso Garda.
Anche in un periodo in cui gli allarmi sull'ambiente si susseguono molteplici, sono ancora troppi i cittadini che non dimostrano alcuna sensibilità ecologica e non rispettano il territorio, abbandonando i rifiuti in modo irregolare. Due casi, uno a Vestone e uno a Gavardo (nella foto, i volontari che si dedicano alla pulizia del territorio, valido aiuto per gli agenti), solo nell'ultima settimana.
Smaltire correttamente i rifiuti è uno dei doveri di ogni cittadino e negli ultimi anni la raccolta differenziata, talvolta anche porta a porta, ha contribuito a sensibilizzare la popolazione in proposito. Eppure sono ancora numerosi coloro che pensano di poter aggirare le regole e abbandonano i rifiuti nei luoghi più impensabili, sicuri di farla franca. Per costoro, però, il cerchio si stringe con sempre maggior frequenza, dato che gli agenti possono contare su sistemi di videosorveglianza sempre più efficaci, oltre che su testimonianze e indizi lasciati spesso dagli stessi colpevoli.
"Dall'inizio di quest'anno - precisa il comandante Fabio Vallini - sono 72 i verbali elevati ai cittadini a proposito di rifiuti non smaltiti regolarmente o addirittura abbandonati. La settimana scorsa, per esempio, sono state individuate due persone in luoghi diversi del territorio sorvegliato". Il primo caso riguarda Vestone, dove un uomo ha abbandonato un grande sacco nero vicino all'oratorio, sul marciapiede. Si tratta di una persona con un'attività a cui non manca certo la conoscenza della normativa, eppure le telecamere della videosorveglianza l'hanno sorpreso mentre arrivava con il sacco e se ne andava come se niente fosse, dopo aver lasciato i rifiuti in pieno centro del paese. Per gli agenti è stato dunque facile individuarlo e raggiungerlo per sanzionarlo.
Il secondo caso coinvolge una persona probabilmente recidiva, pertanto il successo degli agenti è ancora più importante. I rifiuti sono stati trovati in più località nel comune di Gavardo, ma il colpevole è un residente di Villanuova che si concedeva delle trasferte, pensando di garantirsi così l'impunità. In questa situazione per gli agenti è stato determinante l'aiuto dei volontari di Gavardo che quotidianamente si impegnano in un prezioso lavoro di pulizia del paese. Grazie a loro, la polizia locale è infatti entrata in possesso di alcuni indizi che l'hanno indirizzata a individuare senza alcun dubbio il colpevole.
La multa in questi casi è di 100 euro, non particolarmente onerosa, dunque, ma lo sforzo continuo a individuare e perseguire queste persone si regge sulla speranza che questa pessima abitudine possa smettere e in tutti prevalga il senso civico, non tanto per timore della multa quanto per la volontà di non deturpare il territorio. "I risultati in questo settore - conclude Vallini - possono essere raggiunti anche grazie alla piena sinergia tra polizia locale e diversi uffici dei comuni di riferimento, primo fra tutti l'ufficio tecnico che ogni volta fornisce un contributo determinante nella ricerca dei colpevoli".
Giovanna Gamba
Avvisata a proposito di un furgone bianco uscito di strada a Gavardo, ma senza alcuna traccia del conducente, la polizia locale valsabbina ha indagato per mezza giornata fino a rintracciare l'uomo, un 47enne, e ricostruire i fatti.
Il comandante Fabio Vallini racconta che tutto è iniziato con una telefonata alle 7:30 di ieri mattina per segnalare la presenza di un furgone semiribaltato in una strada esterna al centro abitato di Gavardo. Una pattuglia giunge sul posto, ma non trova nessuno a bordo né nelle vicinanze. Cominciano gli accertamenti in varie direzioni, grazie ai quali si viene a scoprire che qualche ora prima qualcuno aveva notato un uomo all'esterno del furgone. Potrebbe essere stato il conducente, ma anche un passante non collegato al veicolo e nessun elemento indirizza in un senso o nell'altro le indagini.
Intanto vengono raccolte notizie sul furgone e si viene a sapere che appartiene a una ditta di Ospitaletto che ha un'attività commerciale in zona. Ulteriori accertamenti permettono di ricostruire che un uomo l'aveva utilizzato la sera prima per una festa a Salò in compagnia del figlio e di un amico. A fine serata, il padre aveva accompagnato il figlio in un paese vicino a Salò e successivamente aveva preso la strada per Brescia, dove avrebbe dovuto presentarsi al lavoro ieri mattina alle 6. Luogo dove naturalmente non era mai arrivato.
Raggiunto dagli agenti, il figlio del conducente ammette che la sera prima alla festa lui e il padre avevano bevuto e in effetti nessuno dei due era in condizioni di guidare. Verrebbe così spiegato il motivo dell'uscita di strada del furgone, ma non la sparizione del conducente che non risulta raggiungibile neanche al telefono. Quando ormai tutti cominciano a pensare al peggio, verso 14 l'uomo ricompare. Si viene infatti a sapere che il conducente si è recato sul posto di lavoro del figlio per dire che sta bene, ma non aveva potuto avvertire dell'uscita di strada né dare a qualcuno sue notizie, perché non trovava più il telefono.
Giovanna Gamba
Un 54enne del paese ha minacciato una sua parente e, in seguito, anche l'agente giunto per prestare aiuto. Portato al comando della polizia locale, non è nuovo a denunce per reati di questo tipo.
I fatti risalgono a ieri, venerdì 2 settembre, e a raccontarli è il comandante della polizia locale di Prevalle - Paitone - Serle, Massimo Zambarda. Tutto ha inizio quando al comando giunge la chiamata di una donna intorno a mezzogiorno. In maniera concitata la signora chiede aiuto perché un suo parente la sta minacciando, dopo aver imbrattato danneggiato la sua proprietà.
Giunto sul posto, l'agente di polizia locale ascolta nel dettaglio il racconto della signora e cerca di avvicinare B.C., 54 anni, che in passato era già stato denunciato più volte per gli stessi reati, minacce e danneggiamento. L'uomo inizialmente nega i fatti, poi grida all'agente di lasciarlo stare e, a rinforzo delle sue parole, prende in mano un martello e minaccia di usarlo contro di lui. L'agente mantiene la calma e prova a dissuadere l'uomo dal compiere gesti avventati, ma questi continua con minacce e intimidazioni, aggiungendo anche di essere in possesso di un'arma da fuoco che non si farebbe scrupolo a usare contro l'agente, qualora questi non se ne andasse.
A quel punto l'agente chiama i rinforzi e ben presto arrivano il comandante Zambarda e un equipaggio dei carabinieri di Nuvolento. Le forze dell'ordine decidono di prelevare l'uomo, per formalizzare la denuncia per minacce e nel contempo verificare le sue affermazioni relative all'arma. Di fronte alla superiorità numerica degli agenti, B.C. ridimensiona la sua aggressività e accetta di salire in auto con gli agenti della polizia locale, pur continuando a rivolgere minacce ai presenti.
L'uomo è risultato essere in carico ai servizi sociali di Serle perché da tempo occupa un immobile che, per quanto sia di sua proprietà, è stato dichiarato inagibile alcuni anni fa perché privo di servizi igienici, di elettricità e acqua corrente. Nonostante questo, B.C. vi risiede e si serve del pavimento per i propri bisogni, come hanno accertato ieri gli agenti durante l'ispezione ai locali. Il sopralluogo, condotto alla ricerca dell'arma da fuoco che l'uomo diceva di possedere, ha dato comunque esito negativo.
Giovanna Gamba
Complicato intervento durato ore quello effettuato nel pomeriggio dai vigili del fuoco che sono intervenuti lungo la strada provinciale a Villanuova sul Clisi per recuperare un mezzo finito fuori strada nella roggia che fiancheggia la carreggiata.
Il mezzo, un furgone adibito ad uso alimentare per la preparazione di cibi arrosto, per ragioni in corso di accertamento è finito con la parte anteriore nel fossato che corre accanto alla strada. L'incidente è accaduto intorno alle 15 e per effettuare il recupero è stato necessario chiudere la strada e attivare una viabilità alternativa lungo le vie adiacenti. Intervento complesso, dunque, che ha richiesto l'utilizzo di una grossa gru e comportato l'impiego di altri mezzi e di numerosi uomini.
E’ stato ritrovato dall’Equipaggio della motobarca Vol.Ga. 2026 dei Volontari del Garda il corpo del disperso di nazionalità pakistana che il 25 giugno 2022 aveva noleggiato un pedalò sul litorale di Desenzano, quest’ultimo, poi, ritrovato alla deriva dall’idroambulanza della Croce Rossa del 118 senza nessuno a bordo.
Per diversi giorni dalla scomparsa la Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, aveva coordinato nel basso lago le ricerche di superficie e di profondità svolte dai mezzi navali della stessa Guardia Costiera, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato. Impiegati anche elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera, nonché eseguite ricerche sui fondali mediante i sommozzatori dei Vigili del Fuoco e strumentali, con sonar e rov dei Volontari del Garda.
Le medesime attività di ricerca, svolte ininterrottamente nei giorni a seguire la scomparsa, pur avendo più volte coperto le aree di superficie e di profondità definite e assegnate dalla Guardia Costiera ai mezzi di soccorso impiegati, non avevano consentito, però, il ritrovamento del disperso. Le ricerche di superficie, pertanto, non venivano sospese, ma fatte rientrare nelle normali attività di vigilanza giornaliera svolte in maniera costante dei mezzi navali SAR nel basso lago, mentre per quelle di profondità, nelle attività di addestramento che di routine vengono eseguite dai Volontari del Garda.
Proprio in questo ambito i Volontari del Garda, durante un’attività addestrativa, finalizzata a testare le nuove e più performanti apparecchiature di profondità in loro dotazione, mentre stavano eseguendo una ricerca sul fondale rientrante nell’area indicata dalla Guardia Costiera, quale quella di possibile ritrovamento del disperso, trovavano a una profondità di 42 mt a circa 500 mt dalla costa il corpo di una persona riversa sul fondale antistante il litorale di Desenzano.
Avvisata nell’immediato la Sala Operativa della Guardia Costiera, quest’ultima disponeva l’invio in area del dipendente GC A58 per coordinare le attività di recupero della salma, che su autorizzazione del P.M. di turno della Procura della Repubblica di Brescia, veniva preso a bordo della VOLGA 2026 per poi essere sbarcato, sotto la supervisione dei guardiacoste presenti alle operazioni, nel porto di Barbarano di Salò ed essere trasferito presso l’obitorio del nosocomio di Brescia a disposizione dell’A.G..
A seguito dell’ispezione cadaverica eseguita dal Medico Legale e a successive attività di accertamento svolte dalla Guardia Costiera, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia, il corpo della persona recuperata veniva riconosciuto essere quello del disperso di nazionalità pakistana e liberato dall’Autorità Giudiziaria per la restituzione della salma ai familiari.
Fondamentali sono risultate anche le attività di polizia giudiziaria svolte, al momento della scomparsa, dai Carabinieri di Desenzano e dalla Polizia Locale, che acquisirono nell’immediato importanti elementi per risalire all’identità del disperso.
La polizia locale valsabbina ha perquisito abitazioni e negozi del centro storico con l'aiuto dell'unità cinofila della polizia locale di Brescia. Soddisfatti sindaco e amministrazione comunale, che hanno molto a cuore la riqualificazione del centro del paese.
I controlli si sono svolti in questi giorni ed era stato deciso di intensificarli dopo l'incontro in prefettura del mese scorso richiesto dal sindaco di Gavardo. In quell'occasione, alla presenza del Prefetto, si erano riuniti i rappresentanti delle varie forze di polizia proprio per fare il punto della situazione e decidere le prossime mosse.
L'ultima operazione è stata messa in atto venerdì mattina e ha coinvolto i comandi della polizia locale della Valle Sabbia e di Brescia in azione congiunta. Gli agenti si sono mossi in modo da trovare riscontri a segnalazioni giunte al comando, ma anche in maniera più diffusa per un'attività di prevenzione sempre più attenta e capillare. In particolare, con l'ausilio di due cani antidroga della polizia locale cittadina, gli agenti hanno eseguito perquisizioni domiciliari in abitazioni e negozi del centro storico, alla ricerca di sostanze stupefacenti.
L'operazione si è conclusa dopo due ore senza aver trovato nulla di rilevante. Ne seguiranno naturalmente altre, perché i controlli fanno parte di un progetto più ampio di miglioramento della sicurezza nel centro storico che prevede anche l'installazione di nuove telecamere per la videosorveglianza del territorio.
Il sindaco Davide Comaglio e l'intera giunta hanno espresso soddisfazione per il lavoro degli agenti, sottolineando quanto ci tengano a operare in sinergia costante per una riqualificazione completa di questa porzione del territorio gavardese.
Giovanna Gamba
Durante i controlli notturni fra il 18 e il 19 agosto, la polizia locale valsabbina ha individuato un uomo di Napoli che consumava crack in un parcheggio del centro e due giovani valsabbini con droga in macchina. Gli automobilisti controllati la notte scorsa sono stati circa una cinquantina.
Il rafforzamento dei controlli notturni prosegue in tutta la valle con esiti positivi e un monitoraggio continuo del territorio da parte degli agenti: non solo la strada, ma anche parchi, parcheggi e diversi luoghi di aggregazione giovanile. L'uscita di ieri notte si è concentrata soprattutto nella bassa Valle Sabbia e in particolare nella zona di Gavardo.
Le pattuglie si sono dirette come prima tappa in aree frequentate abitualmente da soggetti dediti allo spaccio e al consumo di droga, più volte segnalate dai cittadini. L’attività ha permesso di individuare un uomo che, in un parcheggio pubblico del centro storico, stava consumando crack. Il soggetto, un 43enne residente a Napoli, è stato segnalato alla Prefettura di Napoli come consumatore.
Nel corso della serata, una pattuglia ha inoltre fermato due ragazzi di circa 20 anni, residenti in Valle Sabbia e con precedenti penali. I giovani erano particolarmente nervosi e agitati, il che ha convinto gli agenti ad approfondire il controllo con una perquisizione. Sull'automobile è stata ben presto rinvenuta della sostanza stupefacente destinata ad uso personale, motivo per cui è stata immediatamente ritirata la patente di guida del conducente. Quest’ultimo, in particolare, veniva deferito alla Procura della Repubblica di Brescia poiché trovato in possesso anche di un taglierino, pronto all’uso e destinato all’offesa della persona.
I controlli sono continuati per l'intera notte all’interno dei parchi pubblici e nel centro storico. Sono inoltre circa 50 i conducenti di autoveicoli sottoposti alla verifica del tasso alcolemico: questa volta - per fortuna - nessuno aveva valori che superavano la soglia consentita dalla legge, quindi nessuno è stato sanzionato per guida in stato di ebbrezza. "Servizi mirati verranno estesi anche nelle prossime settimane - assicura il comandante Fabio Vallini - organizzando pattugliamenti soprattutto nei Comuni ove si sono registrate segnalazioni da parte dei cittadini".
Giovanna Gamba
La truffa di cui si sente parlare spesso in questo periodo è stata messa in atto anche con un'automobilista di Gavardo. La donna non ha però ceduto alle pressioni e ha segnalato il fatto agli agenti, che sono riusciti a risalire al truffatore.
Tutto è successo una mattina di questi giorni d'agosto, intorno alle 11:30, nel centro di Gavardo. Una donna a bordo della sua Panda sta percorrendo il centro abitato, quando a un certo punto sente un rumore strano, come se l'automobile fosse stata colpita da un sasso. La conducente si ferma e si guarda intorno, ma non vede nulla e quindi prosegue la marcia. Arriva in breve a un noto supermercato del paese, parcheggia e viene avvicinata da un giovane che, molto deciso, le chiede se si è accorta di averlo urtato pochi chilometri prima. In particolare, il ragazzo mostra alla donna lo specchietto sinistro un po' danneggiato e un altro segno sulla carrozzeria, nel lato destro della propria vettura. Riferisce che a provocare i danni è stata lei, passandogli vicino pochi minuti prima.
La signora è meravigliata, ma si offre subito di fare la constatazione. amichevole. Il ragazzo però non vuole e chiede invece di sistemare il tutto con 50 euro, visto che si tratta di cosa da poco e non vale la pena mettere di mezzo l'assicurazione. La donna invece insiste per "fare le cose bene" e non cede di fronte al giovane che la incalza per risolvere tutto con una banconota. Visto che non riesce a ottenere nulla, il ragazzo si allontana alterato e minaccia anche la signora, dicendole che la raggiungerà con gli agenti e allora la polizia locale "la sistemerà".
Qualche giorno dopo, un mercoledì mattina, una pattuglia è al mercato gavardino insieme ad alcuni volontari che informano la cittadinanza circa la prevenzione di furti e truffe. Per l'adesione e la realizzazione di questa iniziativa, promossa insieme alla regione, la polizia locale della Valle Sabbia è stata tra l'altro recentemente premiata in Lombardia. Nell'occasione gli agenti e i volontari distribuiscono materiale informativo e raccontano esperienze, oltre a raccogliere segnalazioni importanti nel clima di fiducia che si instaura grazie a eventi di questo tipo. La signora è al mercato e sente le testimonianze, quindi si avvicina e racconta quanto ha vissuto pochi giorni prima.
Al comando si avviano immediatamente le attività per individuare la persona e farla rispondere del suo gesto. La polizia locale conduce un'indagine tradizionale coadiuvata dalle immagini di videosorveglianza e da alcune testimonianze che riesce a raccogliere. In breve riesce a chiudere il cerchio: individua l'autovettura, quindi il proprietario e predispone il riconoscimento fotografico dell'uomo. La signora lo indica senza alcun dubbio tra i molti visi che le vengono sottoposti.
Il giovane, non del posto, viene denunciato alla Procura della Repubblica per tentata truffa. Gli agenti vengono così a sapere che si tratta di una persona con parecchi precedenti penali di questo tipo che in passato era purtroppo riuscito a portare a termine in diverse occasioni.
Giovanna Gamba
Un motociclista tedesco è stato coinvolto in un incidente avvenuto sulla strada Capovalle Valvestino.
Il centauro ha sbattuto violentemente contro un'auto che procedeva nella direzione opposta. A bordo una famiglia di Barghe. Il motociclista è stato portato in ospedale a Brescia con l'eliambulanza. Rilievi in corso per stabilire l'esatta dinamica dello scontro.
Un quarantenne di Salò è stato denunciato dalla polizia locale della Vallesabbia per omissione di soccorso per non essersi trattenuto sul luogo di un incidente nel quale era rimasto ferito in modo non grave un giovane alla guida di un motociclo.
E' accaduto il giorno di mercato a Gavardo nelle vicinanze di piazza Aldo Moro dove sono collocate appunto le bancarelle. Nel fare manovra il quarantenne salodiano ha urtato un motociclista di passaggio che è caduto a terra ed è rimasto ferito e dolorante. Il conducente della vettura si è fermato, ma poi ha ritenuto di allontanarsi dal luogo dello scontro. Grazie alle testimonianze delle persone presenti sul posto la polizia locale ha rapidamente rintracciato l'uomo e lo ha invitato a recarsi nel comando.
Il quarantenne gardesano si è recato dai vigili e ha riconosciuto le sue responsabilità. Si è difeso dicendo che aveva avuto la percezione che il giovane alla guida del motociclo non avesse subito particolari danni.
Continuano le ricerche del turista inglese disperso da venerdì scorso nelle profonde acque dell’alto Garda antistanti il litorale del Comune di Limone.
In particolare, dalla giornata di ieri stanno anche operando squadre di Sub della Guardia Costiera di Genova e dei Vigili del Fuoco di Milano mediante l’impiego di apparecchiature strumentali per ricerche in alti fondali con R.O.V. e SONAR, imbarcati sulle unità navali della Guardia Costiera di Salò e dei VVF di Bardolino, che scandagliano il fondale, in quel tratto di lago profondo anche più di 300 metri.
Le attività di ricerca proseguiranno, quindi, anche nei prossimi giorni sotto il coordinamento della Guardia Costiera del Lago di Garda, in sinergia con i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Brescia.
Non superavano i 5 quelli notati da un turista che, con il suo sup, giunto a poche decine di metri dalla spiaggia della Baia del vento, grazie anche alle acque trasparenti del lago, li aveva visti adagiati sul fondale.
Ricevuta la predetta segnalazione la Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò inviava in zona due dipendenti unità navali, che da una prima verifica di superficie riuscivano a stimare la presenza di una cinquantina di pneumatici disseminati sul fondale lacuale della predetta località.
Pertanto, il Nucleo Mezzi Navali della Guardia Costiera del Lago di Garda, tramite il Reparto Operativo della Direzione Marittima di Venezia, richiedeva, al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, l’impiego del 1°Nucleo Sub della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, al fine di eseguire una appurata ricognizione dei fondali finalizzata a censire gli pneumatici indiscriminatamente disseminati da ignoti, nonché ad individuare eventuali fonti di prova per risalire agli autori di questa attività illecita di smaltimento di rifiuti, accertata in un fondale incontaminato come quello della baia del vento.
Al termine delle prospezioni subacquee, eseguite nella giornata di ieri – giovedì 21 luglio - gli pneumatici abbandonati sul fondale risultavano essere 53.
Ad operare, invece, le attività di rimozione sono intervenuti i subacquei WWF della sezione Bergamo – Brescia, assistiti durante le operazioni dai sub della Guardia Costiera, che hanno garantito una cornice di sicurezza alle attività, collaborando, laddove se ne creava la necessità, con i volontari del WWF.
Il materiale recuperato è stato poi imbarcato sul battello disinquinante “Pellicano” e sbarcato nel sorgitore di Portese, ove, grazie alla collaborazione del Comune di San Felice del Benaco, dopo essere stati sequestrati dai guardiacoste, sono stati trasferiti temporaneamente in un deposito in uso alla locale amministrazione comunale, per poi essere avviati allo smaltimento.
Sono in corso, da parte dei militari della Guardia Costiera di Salò, le attività di polizia giudiziaria tese ad individuare gli artefici dello smaltimento indiscriminato degli pneumatici disseminati sullo splendido fondale della Baia del Vento, che dopo il recupero dei subacquei del WWF, coadiuvati dai Sub della Guardia Costiera, è stato bonificato e reso nuovamente fruibile, riportando l’ecosistema circostante alla sua originaria consistenza.
Quello appena concluso è stato un fine settimana molto intenso per la polizia locale valsabbina, che con due pattuglie ha presidiato il territorio fino alle 4 di mattina, sia per prevenire le stragi del sabato sera che per contrastare i furti nelle abitazioni.
Oltre a questo, gli agenti hanno effettuato controlli anche nei parchi e in altri centri di aggregazione delle giovani generazioni, dove spesso vengono consumati reati di vario genere. Questo tipo di attività ha avuto buon esito e non sono state elevate sanzioni.
Sulla strada, invece, il bilancio è diverso. Per un totale di circa 400 persone controllate, sono state ritirate due patenti ad automobilisti che guidavano con un tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5. E' andata meglio a un terzo giovane controllato, che era appena sopra il limite e se l'è cavata con una sanzione amministrativa. A un altro conducente è stata invece ritirata la patente perché guidava mentre era in possesso di sostanza stupefacente, hashish per la precisione.
Inquietante per l'incoscienza, la scelta di un 19enne che si è messo alla guida pur senza aver ancora conseguito la patente. Il ragazzo, munito solo di foglio rosa, stava trasportando anche dei coetanei senza nessun adulto al fianco come prescritto dalla normativa. Gli è stata elevata una sanzione di 400 euro con il fermo del veicolo. Il fermo è stato imposto anche a una moto che viaggiava con la targa inclinata e dunque non leggibile.
Tra gli altri comportamenti pericolosi sono stati segnalati 21 sorpassi vietati e 3 incidenti, per fortuna non gravi. Sono stati inoltre trovati 5 veicoli che circolavano con revisione scaduta e uno senza copertura assicurativa. I controlli del fine settimana continueranno con regolarità per tutta estate, assicura il comandante Fabio Vallini.
Giovanna Gamba
E’ giunta alla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda dopo le ore 17:30 la richiesta di intervento per la mancata riemersione di un bagnante che stava nuotando a pochi metri dalla spiaggia del Comune di Torri del Benaco.
Ricevuto l’allarme, sono stati subito inviati in zona due mezzi navali della Guardia Costiera, già in pattugliamento nelle acque del centro lago e richiesto alla Sala Operativa del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Verona l’impiego dei sommozzatori.
Al momento sono in atto ricerche di superficie da parte del GC A58 e del RR L26 della Guardia Costiera e sono giunti in zona i sommozzatori dei Vigili del Fuoco con l’elicottero da Venezia, per le ricerche di profondità e un’unità navale dei VVF di Bardolino.
Sul posto anche i carabinieri e la polizia locale di Torri del Benaco, che hanno avviato le attività di p.g., finalizzate ad acquisire maggiori informazioni relativamente al disperso.
Aggiornamento
Il corpo senza vita del bagnante è stato trovato in serata sul fondale a circa tre metri di profondità nelle vicinanze di una boa dove era stato visto nuotare l'ultima volta.
Questa mattina, intorno alle 10:20, gli agenti della polizia locale di Prevalle hanno visto del fumo intenso sui monti di Serle e hanno dato l'allarme. Le fiamme si sono sviluppate in località Berana e l'opera dei soccorritori ha consentito di mantenere la situazione sotto controllo. Nessun ferito.
Stavano uscendo dall'ufficio di Prevalle per i normali incarichi della mattinata, quando un denso fumo scuro ha richiamato la loro attenzione e li ha messi subito in allerta. Così Massimo Zambarda, comandante della polizia locale di Prevalle, Paitone e Serle, racconta l'avvistamento casuale che ha permesso di risparmiare tempo prezioso nell'avviare la macchina dei soccorsi. Dopo aver verificato attraverso il numero di emergenza che nessuno ha ancora segnalato il fatto, gli agenti si portano subito sul luogo mentre si preparano a intervenire i vigili del fuoco da Salò e la protezione civile di Serle.
Sul posto, gli agenti trovano due persone che stanno provando a spegnere le fiamme, o almeno a evitare che si espandano, e si mettono insieme al lavoro per tenere sotto controllo la situazione. Purtroppo la zona è molto impervia e vigili del fuoco e protezione civile fanno molta fatica a raggiungerla: arrivano verso mezzogiorno e tra l'altro solo con mezzi poco capienti. Le operazioni vanno eseguite a mano e risultano pertanto più lente e difficoltose. Intanto giunge un secondo mezzo della protezione civile di Serle.
Intorno alle 14 arriva infine la pattuglia della sezione forestale dei carabinieri che assume il coordinamento delle operazioni, verificando tra l'altro le condizioni della zona anche in vista della successiva bonifica. La polizia locale aveva inoltre chiamato un'ambulanza per verificare lo stato di salute dei due anziani presenti sul posto all'arrivo degli agenti e per un eventuale monitoraggio ai vigili del fuoco impegnati ininterrottamente per spegnere l'incendio. Per fortuna non ci sono stati feriti e neppure intossicati.
Sono intanto incominciati i primi rilievi per indagare sulle cause dell'incendio. Non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali, ma pare che le prime osservazioni portino ad affermare che sembri di natura colposa. Non ci sarebbe dolo, dunque, ma le indagini sono comunque in corso.
Aggiornamento, ore 17: Vigili del fuoco e protezione civile sono ancora al lavoro, ma le fiamme sono state definitivamente spente. Resta il lavoro di bonifica a cui si stanno dedicando ora, dopo aver preso visione del territorio e della devastazione che ha subito. L'area interessata dall'incendio è stato calcolato misuri oltre 4.400 metri quadrati.
Giovanna Gamba
Nel corso dei controlli estivi straordinari, quattro ragazzi sono stati fermati dagli agenti ad Anfo e trovati in possesso di hashish e cocaina. Originari del parmense, erano diretti in Trentino per una vacanza.
In questi giorni di accresciuto afflusso turistico, gli agenti della polizia locale valsabbina stanno monitorando in particolare le strade dei territori di Vestone, Idro e Anfo. Proprio in quest'ultimo centro viene fermata una Mini con a bordo quattro ragazzi. Vedendoli fin da subito molto agitati, gli agenti si insospettiscono e decino di perquisire l'automobile. In pochi secondi il loro occhio inquadra un sacchetto, parzialmente occultato dal tappetino, che contiene sostanza stupefacente, hashish per la precisione. A questo punto l'ispezione si fa accurata e vengono rinvenuti altri pezzi di hashish del peso di 20 grammi, un bilancino di precisione e 1,17 grammi di cocaina.
I quattro si dichiarano consumatori e come tali vengono segnalati alla Prefettura, ma uno di loro è denunciato per spaccio e a un altro viene ritirata la patente, in quanto ha la disponibilità del veicolo. Tutti i ragazzi sono originari del parmense e in Valle Sabbia stavano solo transitando, essendo diretti in Trentino per trascorrere insieme una vacanza.
I controlli sono poi proseguiti e nella stessa giornata sono stati sanzionati ben 20 veicoli per sorpassi azzardati. Una moto di grossa cilindrata è stata inoltre fermata perché procedeva senza targa. Il proprietario, un cremonese residente sul Garda, ha dichiarato di non essersene accorto e di averla probabilmente persa durante il viaggio, ma è stato comunque multato per l'infrazione.
Sono due nuclei familiari di otto le persone, di nazionalità irlandese, tra cui quattro minori, tratti in salvo nel tardo pomeriggio di venerdì 24 giugno, a circa 3 miglia dalla costa al centro tra le sponde bresciana e quella veronese.
E’ successo tutto intorno alle 17:00 allorquando una forte e improvvisa perturbazione proveniente da ovest ha attraversato il Lago di Garda, sospinta da venti fino a oltre 20 nodi che hanno creato un moto ondoso di oltre due metri d’altezza con pioggia battente che ha sorpreso i diportisti i quali, vedendosi in difficoltà per non riuscire a rientrare verso il porto di Peschiera, hanno richiesto soccorso tramite cellulare.
Immediato l’intervento dell’Equipaggio di Soccorso, pronto a muovere h24, che a bordo dell’unità navale GC A58, sotto il coordinamento della Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, mollava gli ormeggi e si dirigeva alla sua massima velocità verso le coordinate geografiche fornite dai diportisti.
Dopo circa 15 minuti i guardiacoste raggiungevano l’unità a centro lago e procedevano al trasbordo dei diportisti, per dirigere verso il porto più vicino che risultava essere quello di Dusano del Comune di Manerba.
Una volta ormeggiati, per i due nuclei familiari solo tanto spavento, alla fine non è stato necessario l’intervento di assistenza sanitaria in banchina.
La Guardia Costiera del Lago di Garda evidenzia che è di fondamentale importanza, prima di accingersi ad intraprendere una qualsiasi navigazione, anche se di breve durata, verificare preventivamente le previsioni metereologiche, ormai molto attendibili e facilmente reperibili e consultabili dai siti internet meteo, nonché da applicazioni meteo installate sui cellulari.
E' giunta nella tarda mattinata di ieri, martedì 22 giugno 2022 alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, che coordina le attività di soccorso su tutto il Lago di Garda, la richiesta di assistenza di una persona che a bordo del suo catamarano, nel mentre era in navigazione, causa una improvvisa folata di vento, ha fatto capovolgere il natante.
Il diportista, non riuscendo a portare il catamarano in posizione di navigabilità, nel restare aggrappato allo stesso, riusciva a richiedere i soccorsi tramite il numero 1530 d’emergenza in mare e sul Lago di Garda.
Assunto il coordinamento delle attività SAR, la Sala Operativa della Guardia Costiera richiedeva, come da protocollo d’intesa stipulato nel 2018 con le Prefetture di Trento, Verona e Brescia, con i Comandi dei Vigili del Fuoco delle rispettive Provincie e con la Direzione Marittima di Venezia, l’impiego dei Vol. dei Vigili del Fuoco di Riva del Garda, pronti, come sempre 24 ore su 24 a intervenire nelle attività di soccorso lacuale nelle acque Trentine e, come avvenuto anche in altri contesti operativi, nelle acque dell’Alto Garda.
Grazie alla prontezza d’intervento del gommone e dei soccorritori dei Vol. dei VVF di Riva del Garda e alle precise indicazioni di coordinamento disposte dalla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, dopo pochi minuti il diportista è stato individuato, raggiunto e recuperato a bordo del Gommone dei VVF, per essere trasportato nel porto di San Nicolò, mentre l’unità alla deriva veniva raggiunta da un gommone del servizio spiagge sicure e rimorchiata a Torbole.
Fondamentale, anche in quest’occasione, la sinergia tra Guardia Costiera, che coordina tutte le attività SAR sul Lago di Garda e i Vigili del Fuoco intervenuti, che hanno tratto in salvo un diportista rimasto aggrappato alla propria Unità capovolta per il forte vento e alla deriva.
Tale efficienza di pronto intervento di tutte le forze concorrenti presenti sul bacino del Garda è ormai consolidato non solo con i VVF, ma anche con le due Squadre Acque interne della Polizia di Stato di Riva e di Peschiera, con i Carabinieri di Torri del Benaco, con la Guardia di Finanza di Salò e con le varie articolazioni di protezione civile e volontariato presenti lungo i 163 km di costa che circondano il lago più grande d Italia.
La polizia locale valsabbina ha individuato una persona residente a Sabbio Chiese che teneva in tasca hashish: identificato, il ragazzo è stato segnalato come consumatore.
I controlli straordinari della polizia locale nei parchi e nelle zone di aggregazione giovanile hanno permesso ancora una volta di scoprire infrazioni di vario tipo. In particolare, nei giorni scorsi due agenti erano a Vestone, nel piazzale vicino alla stazione dei pullman, e notano una persona con atteggiamento sospetto. La pattuglia decide di approfondire e si avvicina al giovane, che dà segni molto vistosi di nervosismo, come se nascondesse qualcosa.
In effetti, basta una semplice perquisizione per palesare quanto fosse fondato il sospetto degli agenti: il ragazzo ha infatti addosso della sostanza stupefacente, hashish per la precisione, suddivisa in piccoli pezzi. La droga è stata subito sequestrata e verrà distrutta, mentre il giovane è stato segnalato alla Prefettura come consumatore. Si tratta di un 36enne di Sabbio Chiese.
Una famiglia di turisti tedeschi ha trovato un tubo sospetto nella vegetazione e ha subito avvisato la polizia locale valsabbina, che ha individuato un fucile rubato alcuni anni fa a Lumezzane.
Erano circa le 12:30 di ieri, quando una famiglia di turisti tedeschi intercetta una pattuglia di polizia locale, ferma a Vestone per un controllo del territorio. Si tratta di marito, moglie e tre bambini molto vivaci e curiosi: sono proprio i piccoli, infatti, infatti ad aver appena fatto una singolare scoperta durante una passeggiata nel bosco.
I genitori raccontano che si erano addentrati per una stradina secondaria in una zona boschiva e, dopo alcune centinaia di metri, i bambini sono stati attratti da qualcosa di strano: un legno, collegato a un filo, che non si capiva bene dove conducesse. La curiosità ha spinto i bambini a smuovere alcuni sassi posizionati vicino al legno ed è venuta alla luce una cavità in cui era posizionato un tubo in pvc. I genitori hanno subito capito che non c'era nulla di casuale né di naturale in quello che avevano davanti agli occhi, perciò hanno deciso di far intervenire le forze dell'ordine: un occultamento così meticoloso pare proprio essere stato ideato per contenere qualcosa di illecito.
Gli agenti della locale valsabbina raggiungono il luogo ed estraggono il tubo dalla cavità in cui è riposto: all'interno, con loro grande sorpresa, trovano nascosto un fucile smontato e alcuni proiettili di una pistola calibro 9x21. Messa in sicurezza l'arma, la polizia locale fa partire immediatamente le indagini per individuarne la provenienza. Alcuni codici di riconoscimento facilitano questa prima operazione e si viene presto a sapere che il fucile era stato rubato nell'autunno 2001 a Lumezzane.
Ora si sta ulteriormente indagando per capire come sia arrivato in quel luogo e a cosa potesse servire, secondo i piani di chi lo ha nascosto. I riscontri procedono frenetici e nei prossimi giorni se ne saprà qualcosa di più. Nel frattempo, il fucile è stato sequestrato ed è stata inviata una segnalazione alla Procura della Repubblica.
Giovanna Gamba
Continuano i controlli serali e notturni della polizia locale valsabbina, che nello scorso weekend ha pattugliato i comuni di Agnosine, Odolo, Sabbio Chiese, Vestone, Barghe, Roè Volciano, Villanuova e Gavardo.
Sono due le pattuglie che hanno percorso la Valle Sabbia nel fine settimana appena passato, con l'obiettivo di indivisuare situazioni critiche nei parchi e sulle strade. Nei parchi gli agenti si muovono per prevenire i furti o lo spaccio e consumo di droghe, mentre sulle strade assume la massima priorità il contrasto alla guida sotto effetto di sostanze alcoliche.
Questa tornata non ha rivelato alcuna criticità nei parchi, diversamente dai controlli stradali che evidenziano ancora troppi comportamenti scorretti. Su 55 persone controllate con il pretest, 4 si sono viste ritirare la patente: tre con sanzione amministrativa perché il tasso non superava lo 0,8 e uno invece con sanzione penale. I primi tre automobilisti - due uomini e una donna - risiedono a Prevalle, Nuvolento e Orzinuovi, il quarto a Vobarno. Tutti sono giovani e il fatto più preoccupante è la loro apparente inconsapevolezza del rischio, come notano regolarmente gli agenti.
"Da quando abbiamo iniziato la stagione estiva dei controlli - sottolinea il comandante Fabio Vallini - abbiamo ritirato già 13 patenti e per la quasi totalità si tratta di persone giovani che non si rendono conto della pericolosità del proprio comportamento. Chi esce con gli amici deve avere chiaro che non può mettersi alla guida dopo aver bevuto e non esistono eccezioni a questa regola". Molti giovani hanno imparato a guidare a turno con uno del gruppo che resta astemio a ogni uscita, ma purtroppo questo comportamento virtuoso pare non essere ancora diffuso tra i ragazzi.
"I controlli straordinari - ribadisce Vallini - continueranno per tutta l'estate, come d'accordo con le varie amministazioni comunali che hanno aderito alla aggregazione di polizia locale in Valle Sabbia".
Giovanna Gamba
Traffico in tilt dal primo pomeriggio di oggi a causa di un incidente avvenuto all'interno delle gallerie di Villanuova sul Clisi lungo la statale per il Garda e la Valle Sabbia.
Le ripercussioni sono state molto pesanti sulle strade in tutta la zona. Lunghe code si sono formate soprattutto nella direzione di marcia verso il lago. Solo verso sera la circolazione è tornata lentamente alla normalità. Dal punto di vista delle persone coinvolte l'incidente non avrebbe avuto gravi conseguenze.
Immagini di repertorio non riferite nello specifico all'incidente di oggi
I controlli straordinari della polizia locale valsabbina nel corso del fine settimana hanno coinvolto numerose persone e sanzionato molti comportamenti scorretti, soprattutto fra gli automobilisti. Tranne una donna, sorpresa con un tasso alcolemico superiore ai limiti, tutti gli altri sanzionati sono maschi e di giovane età.
Le pattuglie hanno monitorato il territorio anche in orari serali e notturni, fino alle 4:30 del mattino, con l'obiettivo dichiarato di contrastare l'incidentalità stradale. Per questo sono stati verificati il consumo di sostanze stupefacenti, la guida sotto effetto di alcol e altre violazioni, come sorpassi vietati e superamento del limite di velocità. Il consumo degli stupefacenti è stato inoltre controllato anche in alcuni parchi del territorio.
Le pattuglie hanno sanzionato comportamenti scorretti in diversi comuni, fra quelli controllati: sono state infatti elevate sanzioni a Gavardo, Villanuova, Roè Volciano, Odolo, Agnosine, Sabbio Chiese, Barghe, Preseglie e Vestone.
In particolare, sono stati redatti 26 verbali con due sospensioni di patente, 16 per sorpassi vietati e 10 per alta velocità, soprattutto tra Barghe e Preseglie dove erano stati segnalati episodi di mancato rispetto dei limiti, con situazioni di continuo pericolo per i cittadini. Sono invece 9 le patenti ritirate per guida sotto effetto di sostanze alcoliche: un neopatentato con un tasso inferiore a 0,50 e sette automobilisti con un valore inferiore a 0,80, tutti quindi destinatari di sanzioni di natura amministrativa. Un giovane di Gavardo aveva invece un tasso superiore a 1,47 e per lui è dunque scattata la denuncia penale. Sono state inoltre rinvenute 4 automobili senza copertura assicurativa.
Il controllo notturno nei parchi, effettuato da due pattuglie, ha invece portato alla segnalazione in prefettura di due persone in possesso di hashish.
Il comandante Fabio Vallini è soddisfatto del lavoro dei suoi agenti e sottolinea che i controlli proseguiranno nei prossimi fine settimana, anche perché nei mesi estivi il pericolo sulle strade cresce sempre in modo esponenziale.
Giovanna Gamba
Un uomo con un martello si aggirava in centro al paese minacciando i passanti. Fermato e denunciato dalla polizia locale valsabbina, è risultato irregolare sul nostro territorio ed è stato espulso.
Qualche giorno fa, di mattina, sulla via principale di Gavardo i passanti hanno vissuto attimi difficili: una persona, in evidente stato di alterazione psicofisica, con un martello minacciava pedoni e ciclisti di passaggio. La pattuglia a presidio del centro storico si è subito mossa per intervenire e ha intercettato l'uomo nei pressi dell'ospedale, con il martello ancora in mano. Dopo averlo disarmato, anche grazie all'aiuto di una seconda pattuglia sopraggiunta a rinforzo, gli agenti si sono sentiti dire dall'uomo che il martello serviva per lavorare e lo portava con sé per quello. Peccato che sia disoccupato da anni, come ben sanno gli agenti che lo conoscono da tempo.
Condotto al comando, l'uomo è stato denunciato per porto abusivo d'armi, di oggetti atti ad offendfere e per minacce. Non era la sua prima denuncia, visto che lo stesso negli ultimi mesi ne ha collezionato altre per diversi reati come furto, danneggiamento, ubriachezza e reati inerenti sostanze stupefacenti. Procedendo alla fotosegnalazione, gli agenti si accorgono che l'uomo, di nazionalità marocchina, è irregolare sul territorio italiano, pertanto viene ulteriormente denunciato e accompagnato in Questura a Brescia per la procedura d'espulsione.
Il magistrato rilascia il nulla osta, l'ufficio immigrazione si attiva per sistemarlo temporaneamente in un centro di accoglienza, ma non c'è alcuna disponibilità, quindi si cerca posto su un aereo in partenza per un rimpatrio immediato. "Per l'uomo però - conclude il comandante Fabio Vallini - non c'era alcuna possibilità di ritornare in Marocco in giornata, quindi gli è stato chiesto di provvedere volontariamente all'espatrio entro sette giorni dal provvedimento. Purtroppo capita spesso di denunciare le persone, magari sempre le stesse, senza trovare modo di espellerle, quindi il problema non si risolve". L'uomo è tornato a casa propria in Valsabbia e agli agenti resta l'amaro in bocca per il senso di impotenza con cui a volte sono costretti a convivere.
Intanto il comandante Vallini, in accordo con l'amministrazione comunale, ha disposto di intensificare i controlli nel centro storico, anche con pattuglie in abiti civili.
Giovanna Gamba
Una signora anziana, che non ricordava il proprio domicilio, è stata segnalata grazie al senso civico di una cittadina di passaggio e riaccompagnata a casa dagli agenti dopo una serie di intuizioni e verifiche per identificarla.
I fatti risalgono a giovedì 12, verso le 13. Una signora di passaggio nel territorio di Gavardo nota un'anziana che cammina insicura sul ciglio della strada principale, molto trafficata a quell'ora. Lo stato confusionale della donna è così evidente da convincere l'automobilista ad allertare la polizia locale. Una pattuglia giunge subito sul posto per mettere in sicurezza la signora e presta le prime cure, dopodiché chiama un'ambulanza per verificarne le condizioni psicofisiche.
Nel frattempo la signora si rivela molto simpatica e racconta di essere partita da casa, ma non si ricorda dove sia l'abitazione e non sa fornire alcun elemento per identificarla. Tra l'altro non ha neppure un telefono con sé. Continuando tuttavia a chiacchierare, riferisce di alcuni fatti che suggeriscono un'intuizione a uno degli agenti in sua compagnia. Il poliziotto svolge anche servizio sulle ambulanze locali e crede di poter attribuire alla signora una parentela con un altro soccorritore, suo collega tra i volontari del Garda
La dritta si rivela corretta dopo una serie di telefonate e la signora può essere riaccompagnata a casa e affidata alle cure dei familiari. L'abitazione, tra l'altro, si trova dalla parte opposta del paese, quindi l'anziana aveva percorso già più di 4 km sulla strada in mezzo al traffico, in una situazione decisamente rischiosa per lei. Per fortuna tutto si è concluso nel migliore dei modi, grazie alla conoscenza del territorio da parte degli agenti di polizia locale e anche, va sottolineato, al senso civico della cittadina che ha segnalato la situazione.
Giovanna Gamba
Alla moglie aveva promesso in un estremo gesto d'amore di tornare sul lago di Idro per spargere le sue ceneri. Così - come riportato dal quotidiano Bresciaoggi - un cinquantottenne olandese, in compagnia dei suoi figli di 20 e 22 anni ha fatto.
E' giunto sul lago, ma qui poco prima di compiere l'estremo gesto d'amore si è sentito male ed è morto, nonostante i tentativi di soccorrerlo. L'assurda straziante tragedia è accaduta in questi giorni e ha visto protagonista una famiglia olandese che da molti anni veniva in vacanza sull’Eridio. Proprio per questo, in un ultimo omaggio ai luoghi dove era stata felice, gravemente malata la donna aveva chiesto al marito di portare sul lago le sue ceneri. Ora i due coniugi si sono ricongiunti lasciando tuttavia nella disperazione i due giovani figli che hanno perso entrambi i genitori nel giro di pochi giorni.
Con l'arrivo della primavera e le festività pasquali si sono intensificati i controlli diurni e serali della polizia locale in Valle Sabbia, che hanno visto diversi agenti impegnati sia nei giorno feriali che in quelli festivi.
Alle pattuglie in servizio non sono mancati alcuni episodi piuttosto singolari, come una segnalatazione a Villanuova secondo cui il conducente di un autocarro versava in stato confuzionale dietro all'Italmark durante le operazioni di carico e scarico del proprio mezzo, fino addirittura a perdere della merce. Arrivati sul posto, gli agenti si sono trovati davanti un camionista barcollante, in evidente stato di ebbrezza, che però rifiutava di sottoporsi all'etilometro, chuidendosi nel camion e mettendosi a dormire. L'uomo, dipendente di una ditta di Milano e giunto a Villanuova per scaricare merce, avrà forse goduto di un sonno ristoratore, ma il risveglio è stato amaro: si è visto infatti ritirare la patente e inoltre è stato denunciato penalmente a causa del suo rifiuto a sottoporsi all'alcol test. Infine, è stato sanzionato anche perché il cronotachigrafo sul mezzo, necessario per calcolare i tempi di guida, non era correttamente in funzione.
Sempre a Villanuova è stato fermato un altro conducente poco sobrio - ed è un eufemismo - il giorno di Pasquetta. L'uomo era alla guida di una BMW e all'alt ha subito mostrato evidenti sintomi di essere sotto i fumi dell'alcol. Sottoposto all'etilometro, alla prima prova rivelava un asso alcolemico di 2,59, mentre con la seconda il risultato era addirittura di 2,66, cioè più di 5 volte oltre il limite consentito. L'automobile gli è stata subito sequestrata e lui è stato denunciato alla procura per guida sotto effetto di sostanze alcoliche.
Un'altra grave infrazione è stata rilevata a Vestone, dove un motociclista consumava una sostanza stupefacente in un piazzale. Anche lui ha subito il ritiro della patente e inoltre è stato segnalato alla prefettura come consumatore.
Tra le contestazioni sulle strade del territorio va segnalato il numero rilevante di sorpassi azzardati, ben 49, causa di rischi molto elevati non solo per chi li fa, ma anche per chi sopraggiunge ignaro sull'altra corsia di marcia. Sono state inoltre fermate 38 auto con la revisione scaduta, mentre 4 circolavano senza assicurazione in territorio di Gavardo e sono state sequestrate. "Dall'inizio dell'anno - informa il comandante Fabio Vallini - i sequestri di veicoli senza copertura assicurativa sono stati 47, un dato molto preoccupante".
I controlli continueranno anche nei prossimi giorni, sia sulla strada che nei parchi e nei vari luoghi di aggregazione.
Giovanna Gamba
In territorio di Barghe nella giornata di oggi, venerdì 22 aprile, lungo la provinciale 237 del Caffaro si è verificato un incidente che ha coinvolto due mezzi pesanti e un'autovettura.
Un'automobile andava verso lago d'Idro nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16. Per cause da accertare ha sbandato e invaso l'altra corsia, andando a sbattere contro un camion che proveniva da Vestone in direzione Barghe. A seguito dell'urto, il camion si è scontrato frontalmente con un altro mezzo pesante, un Mercedes, che sopraggiungeva da Barghe verso Vestone.
Sia l'autoarticolato che l'autocarro sono usciti di strada e hanno terminato la loro corsa lungo la scarpata, quasi in riva al fiume Chiese. Sul posto sono giunti i soccorritori e un ferito è stato trasportato in codice giallo all'ospedale. Un miracolato, a detta di chi è stato sulla scena del sinistro.
Sulla provinciale si sono create lunghissime code che la polizia locale valsabbina ha dovuto gestire dirigendo i veicoli verso altre direttrici: sulla provinciale il traffico è rimasto boccato per ore e la strada è ancora chiusa questa sera, mentre scriviamo, per poter permettere alle gru di recuperare i mezzi finiti nella scarpata.
E’ stato recuperato dall’unità navale PS 1250 della Squadra Acque Interne della Polizia di Stato di Peschiera a largo di punta San Vigilio del Comune Garda intorno alle 12:30 di ieri mattina, mentre erano in attività di ricerca coordinate dalla Sala Operativa della Guardia Costiera.
Il corpo è stato poi sbarcato sulla spiaggia della Baia delle Serene ove è stata fatta convergere anche un’autoambulanza del 118 che ha constatato il decesso.
A cura della Polizia di Stato di Peschiera del Garda le attività di indagine per accertare le dinamiche della morte dello sportivo.
Il furto era avvenuto nei giorni scorsi a Villanuova. Il ladro risiede a Gavardo ed è persona già nota alle forze dell'ordine.
Nei giorni scorsi, intorno a mezzogiorno, un cliente entra in una parafarmacia di Villanuova, si aggira fra gli scaffali e finge di interessarsi ai prodotti finché non arriva il momento giusto per passare all'azione. Allora, approfittando di un momento di distrazione del personale, arraffa un telefono al di là del banco, vicino al computer, e fugge via.
Le indagini si rivelano inizialmente difficili per la polizia locale sopraggiunta subito sul posto, infatti le riprese delle telecamere di videosorveglinza sono poco nitide e non forniscono l'opportunità di un'identificazione sicura. L'attività investigativa si concentra dunque su alcune persone della zona, conosciute dagli agenti per reati simili e corrispondenti per alcuni tratti somatici alle immagini rilevate. Le persone vengono convocate in comando, ma ognuna fornisce elementi che la fanno scagionare.
La svolta avviene dopo che tutti gli agenti del comando possono fruire delle immagini e uno dei colleghi ha un'intuizione che condivide con gli altri. L'ipotesi pare fondata e altri agenti concordano con lui nel probabile riconoscimento di una persona residente a Gavardo e già conosciuta alle forze dell'ordine per precedenti specifici.
Una pattuglia si reca a casa del sospettato, dove trova il fratello che conferma di aver visto il congiunto con un telefono "nuovo" da alcuni giorni, avanzando dubbi sul fatto che l'apparecchio sia effettivamente di sua proprietà. Il presunto ladro viene perciò convocato in comando, dove un confronto con le riprese video conferma l'identificazione. Intanto il fratello consegna il telefono che nel frattempo aveva preso in consegna e si ha un'ulteriore conferma che si tratta effettivamente dell'oggetto rubato. Il dispositivo, del valore di circa 300 euro, è stato subito alla legittima prorietaria, mentre il colpevole è stato denunciato per furto.
Un bimbo di soli 45 giorni era rimasto accidentalmente chiuso nell'automobile di famiglia con le chiavi all'interno. Il pronto intervento degli agenti ha permesso alla madre di riabbracciare il figlioletto scongiurando il pericolo di gravi conseguenze.
I fatti risalgono a martedì pomeriggio, poco prima delle 16. Una mamma sta compiendo una di quelle azioni quotidiane che accompagnano la routine domestica: posizionare il piccolo nel seggiolino dell'automobile, per poi muoversi insieme a lui nelle varie commissioni della giornata. Purtroppo, però, qualcosa va storto e le chiavi della macchina scivolano all'interno della vettura senza che la donna se ne accorga.
Con il bambino in sicurezza nel seggiolino sul sedile anteriore, la donna chiude la portiera per mettersi alla guida e solo allora si rende conto di non avere più le chiavi, finite in prossimità della leva del cambio. Con angoscia crescente la signora scopre inoltre di non riuscire più ad aprire le portiere mentre il suo bambino, chiuso all'interno, comincia a piangere sempre più disperato.
A questo punto la donna in lacrime raggiunge una delle postazioni "welcome point" e si mette in contatto con un operatore di Sirmione Servizi, che dirotta la segnalazione a un agente della Polizia Locale in servizio nel centro storico. L'agente chiama via radio una pattuglia di pronto intervento che raggiunge subito la madre in difficoltà, preoccupatissima per il figlioletto imprigionato nell'abitacolo, sempre più accaldato e urlante ad ogni minuto che passa.
Valutata la situazione, gli agenti decidono di rompere con un frangivetri il deflettore più lontano dal bimbo. Dopo l'operazione riescono a infilare un braccio all'interno e ad aprire finalmente la portiera, con gran sollievo di tutti i presenti. Indescrivibile la gioia della madre che si lancia letteralmente sul suo cucciolo in un abbraccio liberatorio e rassicurante. Sul posto è stata chiamata anche un'ambulanza, ma per fortuna sia la mamma che il bambino stanno bene. Gli agenti, emozionati, possono condividere con i protagonisti l'emozione del lieto fine in un pomeriggio primaverile che resterà a lungo nella memoria di tutti.
Giovanna Gamba
(foto d'archivio)
Nella mattinata di ieri una giovane coppia è entrata in casa di una signora anziana a Gavardo e ha tentato di derubarla. I due sono stati individuati grazie al "fiuto" di un agente della polizia locale valsabbina.
Sono circa le 11 di ieri quando due giovani si presentano a un'anziana residente a Gavardo e con furbizia riescono a entrare nella sua abitazione, accampando la scusa di essere arrivati per far visita a un'amica che però non è in casa. I due si fanno offrire un caffè e, mentre la signora lo prepara, la ragazza tra una chiacchiera e l'altra esprime il desiderio di vedere la taverna al piano di sotto.
Le due donne si allontanano e il giovane, non appena resta solo, sfonda con un calcio la porta chiusa a chiave del soggiorno, in cerca di qualcosa da rubare. Viene però interrotto dal ritorno delle due, quindi si sposta di nuovo in cucina dove, con un atteggiamento frettoloso e molto meno affabile, rifiuta di fermarsi per il caffè e si allontana velocemente insieme alla compagna.
I due non avevano però fatto i conti con un agente della polizia locale valsabbina che abita nelle vicinanze e per di più in quel momento non era in servizio. Proprio pochi minuti prima l'uomo aveva notato sopraggiungere l'automobile e si era insospettito vedendo la coppia aggirarsi nei paraggi. Non aveva prove che si trattasse di malintenzionati, ma per precauzione si era segnato la targa del loro veicolo. E in effetti, dando retta alle sensazioni ha fatto centro.
Poco dopo la signora chiede aiuto a una pattuglia in servizio, racconta la vicenda e chiede di poter sporgere denuncia. Per fortuna non le è stato portato via nulla, ma la porta divelta parla da sé sul rischio appena corso. In comando se ne parla durante la giornata e, non appena l'agente "previdente" entra in servizio, collega i due eventi e ricostruisce i fatti partendo dal suo avvistamento sospetto di qualche ora prima.
A questo punto entra in gioco la tecnologia e vengono fatti i dovuti approfondimenti con i sistemi di lettura targhe. La macchina sospetta risulta effettivamente presente in zona nel lasso di tempo in cui è avvenuto il reato. Il riconoscimento fotografico è solo l'ultimo tassello che conferma il quadro delineato. I due, classe 1985 e 1986, lui italiano lei straniera, residenti entrambi in un paese della nostra provincia, vengono riconosciuti sia dalla signora danneggiata che dall'agente, pertanto sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per violazione di domicilio, tentato furto e danneggiamento.
Giovanna Gamba
Il fatto è accaduto nel pomeriggio di oggi, 23 marzo, intorno alle 14:30 all'interno dell'ospedale di Gavardo, nei pressi di un passaggio pedonale. La donna ha riportato gravi ferite alle gambe.
Era il primo pomeriggio di oggi quando all'interno dell'azienda ospedaliera di Gavardo è giunto per una consegna un corriere che trasporta medicinali. Alla guida del furgone un giovane residente a Trento, che ha parcheggiato il veicolo azionando il freno a mano, ma probabilmente senza inserire la marcia.
Mentre il corriere è andato a bussare a una porta per chiedere informazioni, ha sentito delle urla fortissime che hanno richiamato la sua attenzione. Girandosi, si è immediatamente reso conto che il suo furgone si era mosso lungo una discesa e aveva investito una donna di passaggio proprio in quel momento.
Si tratta di una dipendente dell'ospedale, una OSS che stava percorrendo un passaggio pedonale e si è ritrovata schiacciata contro il muro. La donna, residente a Vobarno, non è in pericolo di vita, ma ha riportato ferite alle gambe giudicate molto serie. Al momento è ricoverata nello stesso ospedale di cui è dipendente e i medici non si sono ancora pronunciati sulla prognosi.
Sul posto è subito arrivata la polizia locale valsabbina per raccogliere informazioni e fare i rilievi. In seguito, gli agenti sono stati raggiunti dai tecnici del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro di ATS per gli accertamenti di loro competenza, visto che si tratta di infortunio sul lavoro.
Giovanna Gamba
Nel pomeriggio di oggi, 22 marzo, è scoppiato un incendio lungo la ciclabile nel Comune di Gavardo, all'altezza del km 61 + 700 della SS 45bis. Allertati dalla chiamata di un cittadino, sul posto sono immediatamente giunti i vigili del fuoco e gli agenti della polizia locale valsabbina. Le fiamme, potenzialmente molto pericolose per le condizioni del territorio, sono state circoscritte con qualche difficoltà, dopo che avevano raggiunto anche una casa, fortunatamente disabitata, di proprietà del Comune di Gavardo. Non sono stati registrati feriti. Alle forze dell'ordine spetta ora stabilire le cause dell'incendio, dopo aver eseguito i necessari rilievi.
Ringraziamo Giacomo, il nostro lettore che ha scattato e inviato le fotografie
Nel pomeriggio di ieri un 20enne già noto alle forze dell'ordine ha tentato di prelevare merce da un minimarket in via IV Novembre e, al richiamo del gestore, si è scagliato contro di lui. Gli agenti della polizia locale, chiamati sul posto da una cittadina che ha assistito alla scena, lo hanno prontamente fermato e tratto in arresto.
Erano circa le 17:30 di ieri, venerdì 12 marzo, quando K.O., 20enne residente a Rezzato, cittadino italiano di origine slava, è entrato nel minimarket a gestione bengalese di via IV Novembre. Dopo pochi minuti ha tentato di uscire portando con sé diversa merce senza nessuna intenzione di pagare. Anzi, richiamato dal gestore, non ha esitato ad afferrarlo al collo e strattonarlo. L'uomo ha provato a contattare la polizia locale con il proprio cellulare, ma il ragazzo glielo ha tolto di mano, impedendogli di avviare la chiamata. Il 20enne a questo punto ha insistito nell'aggressione e addirittura ha cominciato a minacciare pesantemente il gestore affinché non avvisasse le forze dell'ordine.
La scena, però, è stata notata dalla dipendente di un'impresa delle pulizie, intenta a pulire i vetri della banca di fronte al minimarket. La donna non ha esitato ad avvertire gli agenti della polizia locale che sono intervenuti immediatamente con due pattuglie. Il giovane è stato arrestato e portato in carcere nella notte, su disposizione del magistrato di turno. Nei prossimi giorni l’arresto verrà convalidato dal GIP.
Il ragazzo purtroppo non è nuovo a comportamenti violenti e gli agenti hanno più volte segnalato la sua condotta aggressiva e non consona al vivere civile. In particolare, risulta grave la sua abitudine ad accompagnarsi con minori di cui si sente leader e sui quali ha un'influenza ovviamente molto negativa. Anche ai fatti di ieri, per esempio, erano presente tre ragazzini, che verranno segnalati alla procura dei minori.
La polizia locale, presente sul territorio con assiduità per 18 ore al giorno, sottolinea l'importanza dela collaborazione con i cittadini nella segnalazione immediata di qualsiasi anomalia, così da permettere un pronto intervento degli agenti ogni volta che la serena convivenza civile possa essere messa in pericolo.
Ancora sconosciute le cause della morte della donna ritrovata ieri mattina nel naviglio attiguo al fiume Chiese.
Al momento non viene esclusa nessuna ipotesi, anche se la mancanza apparente di segni di violenza porterebbe a considerare come più remota quella dell'omicidio. Resta da valutare se si sia trattato di una caduta accidentale, di un malore o di suicidio. Solo l'autopsia potrà dare risposte in questo senso, dal momento che nessuno ha visto niente e la zona non dispone di telecamere per la videosorveglianza. La donna, una 40enne originaria dell'alto Garda, sembra vivesse da tempo in situazione di disagio e fragilità.
Intanto proseguono le indagini per ricostruire gli ultimi giorni di vita della donna. Pare che qualcuno nei giorni scorsi abbia visto una donna camminare nei pressi del naviglio e la descrizione sarebbe compatibile con quella della vittima, ma per ora non ci sono certezze.
(Foto d'archivio)
Il comandante Fabio Vallini ha coordinato un lavoro di indagine di tipo tradizionale che ha permesso di individuare, dopo sole 24 ore, un motociclista di Odolo in fuga da un incidente accaduto a Sabbio.
Lo scontro era avvenuto mercoledì 16 febbraio nel centro abitato di Sabbio Chiese. Erano passate da poco le 17 e una Opel Meriba, guidata da un automobilista di Vobarno, stava viaggiando in via XX Settembre, direzione Barghe, e ha iniziato la manovra per svoltare a sinistra all'altezza del bar Malpensa. Sulla stessa corsia, da dietro, sopraggiungeva una moto in fase di sorpasso che però non si accorgeva della manovra, forse anche per la presenza di un altro autoveicolo fermo, e dunque non riusciva a evitare la collisione. Dopo aver colpito l'automobile nella parte anteriore sinistra, il motociclista però non si è fermato, anzi, si è dato alla fuga imboccando una strada laterale e facendo perdere le proprie tracce.
Sopraggiunta subito sul posto, essendo del resto in zona, la polizia locale raccoglie numerosi elementi utili all'individuazione del fuggitivo. Anche se purtroppo l'area in questione non è videosorvegliata, gli agenti non si scoraggiano e procedono attraverso indagini tradizionali, incrociando tutti i dati e gli indizi recuperati. Il giorno dopo il motociclista ha un nome, come pure il suo mezzo: alla guida di una moto KTM, tra l'altro nuova, era un ragazzo di Odolo, che viene convocato al comando.
Dopo alcuni tentennamenti e tentativi di respingere le accuse, di fronte all'ispezione del mezzo il ragazzo è costretto ad ammettere le proprie responsabilità. Adduce varie scuse e dice di non essersi accorto di nulla, ma nei suoi confronti è stata comunque comminata una sanzione di tipo amministrativo, dato che i danni sono solo a cose. Si spera che la faccenda gli sia servita comunque per imparare, almeno in futuro, ad assumersi le responsabilità delle proprie azioni.
Giovanna Gamba
I sindaci dell'asta del Chiese si sono ritrovati ieri a Gavardo e a Peschiera, indossando gambali, e sono entrati nelle acque del fiume Chiese per una foto di gruppo che segna la continuazione della protesta contro il depuratore del Garda.
La misura è colma e questa volta i primi cittadini hanno scelto un gesto fortemente simbolico per mostrare a tutti l'incongruenza di una scelta, che la stessa evidenza dei fatti mostra come errata. La prima foto ritrae infatti i sindaci nel letto del Chiese a Gavardo, dove tutti sono entrati senza difficoltà e senza bagnarsi. La seconda, invece, è stata scattata a Peschiera sulla riva del Mincio, con alle spalle il depuratore. La differenza della portata d'acqua tra i due fiumi è evidente e non servono ulteriori dichiarazioni: a fronte di un Chiese ridotto spesso a un rivolo, c'è invece il Mincio dove scorre acqua abbondante e costante per tutto l'anno.
Portavoce di tutti i primi cittadini che hanno presentato i vari ricorsi è Marco Togni, sindaco di Montichiari. E' lui a presentare la valenza provocatoria degli scatti fotografici ed è lui a informare che sta per essere presentato un altro ricorso contro la convenzione firmata dal commissario Visconti qualche giorno prima di essere trasferito a Bologna. "Il documento - sottolinea Togni - è stato sottoscritto anche dal presidente dell'Ato, Boifava, e da quello di Acque Bresciane, Delbarba, andando contro le indicazioni politiche espresse dalla Provincia. Si sono consultati preventivamente con il loro ente di riferimento?".
Ato e Acque Bresciane sono infatti due società partecipate, perciò i sindaci si sono stupiti di tale allineamento, tanto più che lo stesso commissario ed ex prefetto avrebbe potuto procedere da solo. "A questo punto - concludono i sindaci del Chiese - dobbiamo credere che i presidenti delle partecipate condividano la scelta del commissario, quindi diventa ancora più urgente una ferma presa di posizione della Provincia. Ci aspettiamo che la Provincia stessa si esprima al più presto e presenti a sua volta un ricorso insieme a noi".
Giovanna Gamba
Il comandante Massimo Zambarda ha presentato la relazione sul 2021, un anno di notevoli cambiamenti e riorganizzazioni per il suo comando.
Quello appena concluso è stato un anno che ha messo alla prova la capacità di resistenza allo stress per gli agenti di tre comandi che in pochi mesi sono diventati un'unica istituzione. A gennaio 2021 Paitone si è unito al comando di Prevalle, portando "in dote" un agente e circa 2150 cittadini da gestire. La convenzione è decollata e questo ha spinto anche Serle a optare per la scelta di un servizio unificato partendo da agosto 2021. Anche Serle ha condiviso un agente, oltre a 3050 cittadini residenti nel Comune.
Il nuovo comando comprensivo dei tre comuni deve pertanto servire una popolazione complessiva di circa 12.200 utenti e una superficie di 37Kmq, con un organico effettivo di sei persone. Le convenzioni prevedono però che sia Paitone che Serle assumano un agente, così da far salire il computo totale a otto operatori. Con l'organico a regime sarà possibile rimodulare gli orari di servizio, come del resto si è già sperimentato lo scorso anno da gennaio a maggio, quando la copertura è stata estesa anche al sabato pomeriggio.
Anche il 2021, come l'anno precedente, è stato fortemente condizionato dall'andamento della pandemia, che tra l'altro ha colpito anche parte del personale. Oltre alla consulenza continua per le innumerevoli richieste di chiarimenti che pervenivano dagli utenti, dalle attività commerciali e dai pubblici esercizi, sono stati controlati circa 450 cittadini segnalati dall’Ats come positivi o in isolamento fiduciario. A loro gli agenti hanno offerto aiuto per eventuali necessità, con un approccio molto gradito dagli utenti. Dopo l’entrata in vigore del green pass, la verifica del rispetto delle disposizioni si è estesa, ma fortunatamente sono state sporadiche le violazioni riscontrate: 4 sanzioni per violazioni alla normativa Covid-19 e chiusura di 5 giorni ad un unico locale.
L’ambito della polizia stradale è quello che occupa la maggior parte del tempo del personale, a partire dall'impegno quotidiano davanti alle scuole per poi comprendere tutte le gare sportive, manifestazioni e cortei che si svolgono su strada e vanno scortati per garantire la sicurezza delle persone coinvolte. Purtroppo sono ancora troppe le violazioni del codice della strada e le relative sanzioni. In particolare, sono stati 22 i veicoli che viaggiavano senza copertura assicurativa e 85 quelli senza revisione, mentre nell’anno precedente erano "solo" 46. Un automobilista è stato inoltre denunciato per guida senza patente, mentre a diversi utenti il documento è stato sospeso: 13 a Prevalle, 9 a Serle e 7 a Paitone. Gli incidenti rilevatri sono 20, di cui 7 con feriti.
Un'altra emergenza che si sta tenendo sotto controllo riguarda l'abbandono dei rifiuti, che è stato sanzionato con ben 42 verbali tra Prevalle e Paitone e una decina circa a Serle. La sensibilità verso i problemi ambientali ha indotto anche a monitorare l'inquinamento nel canale Roggia Medici: unitamente ai Carabinieri Forestali, all’Ispettorato della Provincia, ad ARPA e al Consorzio Medio Chiese, si sono effettuati numerosi sopralluoghi al fine di identificare le fonti di immissione nel circolo idrico delle sostanze inquinanti. Si è coinvolto anche il Ministero per l’Ambiente che ha poi delegato alla Provincia la supervisione del procedimento, al fine di arrivare quanto prima alla soluzione del problema. Sia per il Comune di Serle che per quello di Paitone si è iniziato a vagliare l’ambiente delle cave di marmo e pietrisco, aprendo alcuni fascicoli al fine di verificare segnalazioni e informazioni acquisite.
In ambito di polizia giudiziaria, continuano gli ottimi rapporti con i carabinieri ai quali si è sempre assicurata collaborazione in alcuni servizi. Sono state acquisite 15 notizie di reato, alcune anche su impulso di cittadini, relative a furto, danneggiamento, reati legati alle sostanze stupefacenti, truffe a danno di anziani, violenza privata, minacce e atti persecutori, resistenza a pubblico ufficiale.
Nel corso dell’anno 2021 il comando di Polizia Locale ha ricevuto quattro importanti finanziamenti regionali: il primo per l'acquisto di nuove dotazioni tra cui un nuovo veicolo di servizio, una bici elettrica, bodycam e fototrappole per contrastare i comportamenti contro il decoro urbano (per un totale di 52mila euro); il secondo per un progetto volto alla riduzione dell’incidentalità stradale e alla protezione degli utenti deboli quali pedoni e ciclisti (50mila euro a fondo perduto); il terzo e il quarto per l'acquisto di telecamere per la verifica della classe ambientale dei veicoli (circa 22mila e 10mila euro).
Il comandante Massimo Zambarda ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto dalla squadra e confida in un 2022 altrettanto positivo in tutti gli ambiti di intervento.
Giovanna Gamba
(Nella foto, la festa di San Sebastiano, patrono della polizia locale, a Prevalle il 20 gennaio scorso)
Tre mezzi coinvolti, disagi e code. Purtroppo uno spettacolo tristemente già visto mille e mille volte. Lo scenario è sempre quello della statale 45 bis per il Garda nel tratto tra Prevalle e Nuvolento. L'ennesimo incidente è accaduto nel pomeriggio (qui la fotografia inviata alla nostra redazione da un lettore di www.51news.it). Ancora al vaglio delle forze dell'ordine l'esatta dinamica dello schianto. Frammenti dei mezzi coinvolti si sono sparsi su tutta la carreggiata. Secondo le prime informazioni ci sarebbe un ferito trasportato in ambulanza verso un ospedale della città. Dopo l'incidente si sono formate code soprattutto in direzione di Brescia.
Purtroppo la siccità di questi giorni non dà tregua. In generale questo è il periodo dell'anno in cui, se mancano le precipitazioni, il rischio incendi si fa molto alto. Anche negli anni scorsi il tributo pagato dalla nostra provincia in questo ambito è stato notevole. Tanti gli incendi boschivi nonostante i sempre pronto intervento di vigili del fuoco, volontari, protezione civile. E anche questa mattina, all'alba, è divampato un nuovo incendio boschivo in zona S. Vito (Botticino). Sul posto sono intervenuti i volontari della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco, che sono riusciti a spegnere le fiamme dopo poche ore.
Due cugini e una studentessa minorenne tra i ragazzi che sabato sera hanno perso la vita mentre stavano raggiungendo la città per una serata in compagnia.
Giornata di dolore, di smarrimento attonito, di vicinanza alle famiglie e di silenzio. Non ci sono parole per consolare chi vive una separazione lacerante, ma parenti e amici si sono comunque stretti intorno alle cinque famiglie che da sabato sera sono piombate in un incubo. A mezzogiorno le campane dei paesi in cui vivevano i ragazzi hanno suonato, chiamando al raccoglimento nel ricordo delle vittime e accomunando nella preghiera tutti coloro che stanno soffrendo, di qualunque religione siano.
Irene Sala era la più piccola: 17 anni, studentessa al liceo artistico, pendolare fra Villanuova, dove viveva con i genitori e una sorella, e Brescia, dove frequentava la scuola.
Il più grande era invece Salah Natiq, 22enne residente a Vestone e ultimo di quattro fratelli. Era probabilmente lui alla guida della Polo, che tra l'altro gli era stata prestata da un amico. In realtà non c'è certezza su chi fosse alla guida, ma si sa che nessuno avrebbe potuto guidare perché nessuno aveva la patente.
Imad Natiq, 19 anni, era cugino di Salah e viveva a Nozza di Vestone con i genitori e due sorelle più piccole. Imad El Harram, anche lui 19enne, era amico dei due cugini Natiq e abitava con la famiglia a Preseglie. Il terzo coetaneo era Dennis Guerra, anche lui nato nel 2002 e residente a Sabbio Chiese con i genitori e una sorella. La famiglia di Dennis era già stata duramente provata, avendo perso nel 2007 Luca, cugino di primo grado di Dennis di soli 18 anni, sempre in un incidente sulle strade valsabbine.
I cinque amici viaggiavano verso Brescia quando, in territorio di Rezzato, la loro automobile si è scontrata frontalmente con un pullman proveniente dalla direzione opposta. L'impatto è stato devastante e per i cinque giovani non c'è stato nulla da fare. Cinque vite spezzate, cinque famiglie distrutte: la Valsabbia paga un tributo altissimo in questo triste inizio d'anno.
Giovanna Gamba
I giovani viaggiavano su un'automobile che si è scontrata contro un pullman intorno alle 22:30 sulla tangenziale 45bis, in territorio di Rezzato.
La Valsabbia questa mattina si sveglia e piomba nell'angoscia: cinque suoi figli sono stati strappati alla vita e ai loro affetti da un violentissimo schianto in un sabato sera che doveva essere di gioia e divertimento. Si tratta di Dennis Guerra, di Sabbio Chiese, El Harram Imad, di Preseglie, e Natiq Imad, di Pertica Bassa, tutti e tre del 2002; Natiq Salah, 22enne di Vestone, e una ragazza, Irene Sala di soli 17 anni, residente a Villanuova sul Clisi.
I cinque viaggiavano su un'automobile che si è accartocciata nello schianto frontale contro un pullman su cui era presente solo l'autista, ricoverato alla Poliambulanza sotto shock ma non in pericolo di vita. Pare che l'autobus procedesse in direzione Garda e si sia visto venire addosso l'automobile che, viaggiando in direzione Brescia, aveva invaso la sua corsia. La violenza dell'urto è stata tale che i soccorritori non sono neppure riusciti a individuare il modello della autovettura che ha intrappolato i ragazzi, tutti morti sul colpo. Si è saputo solo più tardi che si trattava di una Volkswagen Polo.
Sul posto hanno lavorato a lungo i vigili del fuoco, la polizia stradale, i carabinieri, la polizia locale di Rezzato e diverse ambulanze in una scena apocalittica, che ha ammutolito perfino i soccorritori.
Giovanna Gamba
Lo scorso 12 gennaio, durante la consueta riunione di inizio anno con i rappresentanti della Comunità del Garda, dell’Autorità di Bacino Garda e Idro, dell’Ispettorato dei Porti di Verona e Trento e della Direzione Marittima di Venezia, firmatari del protocollo d’intesa per il Servizio Sicurezza Naviganti Lago di Garda, è stato condiviso con i rappresentanti del territorio gardesano il bilancio dell’attività svolta, nell’anno 2021, dal Nucleo Operativo della Guardia Costiera di Salò.
Il Nucleo, che opera ininterrottamente dal 2007, è attualmente composto da 30 militari della Guardia Costiera dotati di cinque motovedette e mezzi nautici che hanno la propria base logistica presso un palazzo di rilevanza storica messo a disposizione dall’amministrazione Comunale di Salò.
Le attività coordinate dalla Sala Operativa, attiva nelle 24 ore, si possono riassumere nei dati sottoelencati:
635 missioni navali;
12.747 miglia percorse;
1470 ore di moto;
110 attività di soccorso coordinate dalla Guardia Costiera;
293 persone soccorse e assistite di cui 22 in imminente pericolo di vita;
100 mezzi soccorsi e assistiti;
2.529 unità da diporto sottoposte a controllo;
498 totale delle sanzioni amministrative elevate di cui:
29 sequestri eseguiti nelle attività di diporto e pesca;
507 kg di prodotto ittico sequestrato;
383 controlli ambientali.
I numeri sopraindicati confermano l’efficienza del dispositivo di pronto intervento grazie anche al Protocollo d’intesa sottoscritto nell’anno 2018 dalle Prefetture di Brescia, Verona, dal Commissariato del Governo di Trento con la Direzione Marittima del Veneto e con i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco.
L’efficacia del dispositivo di soccorso e del coordinamento posto in essere dalla Guardia Costiera è dimostrato nei fatti dalle sinergie poste in essere con tutti gli Enti, Comandi e Volontari rischierati nei vari sorgitori delle tre sponde lacuali.
In più occasioni, infatti, le unità navali delle varie forze si sono trovate ad operare insieme sotto un’unica regia assicurando il pronto intervento, il salvataggio e l’assistenza di quasi trecento persone, tra cui 22 in imminente pericolo di vita.
Rispetto all’anno 2020, a seguito dell’aumentata presenza turistica sul bacino gardesano, è stato rilevato un notevole incremento di traffico da diporto, con contestuale aumento degli interventi di soccorso, di controllo e di quelli repressivi adottati, soprattutto per quanto attiene le navigazioni pericolose e le violazioni dei limiti di velocità riscontrati. Per tali comportamenti, ben 276, tra diportisti e acquascooteristi sono stati sanzionati dalla Guardia Costiera.
Per far fronte ai sempre maggiori impegni il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, su sollecitazione della Direzione Marittima di Venezia, ha assegnato, nel 2021 una ulteriore motovedetta portando il numero complessivo delle Unità navali da quattro a cinque.
L’aumentata disponibilità di mezzi, unitamente al supporto logistico fornito dal Comune di Nago Torbole ha poi consentito il rischieramento, nel periodo estivo, di una delle cinque unità nelle acque dell’alto Garda aumentando in maniera significativa l’efficacia e l’efficienza della presenza del Corpo in tali aree densamente frequentate.
Accanto alla missione primaria della ricerca e soccorso, il Nucleo Operativo Guardia Costiera di Salò ha anche svolto la propria attività nei settori di competenza della Guardia Costiera effettuando numerosi controlli per la verifica della filiera della pesca mediante ispezioni a ristoranti, pescherie, grandi centri di distribuzione, svolgendo anche attività di controllo ambientale e assistenza per garantire la sicurezza della navigazione durante le attività di bonifica dei fondali ed il recupero di reti portate a compimento dal WWF, nonché assistenza alle manifestazioni sportive, la vigilanza dei beni archeologici.
Infine, su specifica disposizione della Prefettura di Brescia, il Personale del Nucleo della Guardia Costiera di Salò è stato inserito nel dispositivo di controllo del territorio per il rispetto delle prescrizioni emanate per l’emergenza COVID.
Le attività sopra descritte dimostrano ancora una volta la vicinanza del Corpo e del suo personale al territorio ed alla gente. Per questo motivo, nel confermare alle istituzioni sul territorio il proprio impegno, la Direzione Marittima di Venezia ha confermato il proprio rinnovato impegno a mantenere invariati e, se possibile, migliorare i risultati raggiunti nell’anno appena iniziato.
Il comandante Fabio Vallini conclude il suo bilancio sull’anno appena trascorso: novità, numeri, imprevisti. La prima parte è stata pubblicata ieri.
A caratterizzare da sempre la polizia locale è il servizio di pronto intervento sugli incidenti stradali, con 154 interventi in supporto ai cittadini: due sono stati i casi di incidenti mortali, 65 quelli con feriti e 87 con danni alle solo cose. Anche l’attività di contrasto alle violazioni del codice della strada è stata incisiva ed ha sicuramente contribuito, con la sua funzione anche deterrente, a diminuire gli incidenti stradali. Tra le numerose sanzioni elevate, sembra diminuire la guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti (13 casi), segno di una maggiore consapevolezza e senso di responsabilità, mentre è ancora preoccupante il numero di veicoli che circolano senza assicurazione (196 fermati), con gravi ricadute anche sugli altri in caso di incidente. In totale, i punti decurtati dalla patente degli automobilisti che hanno infranto le regole sono stati 7530.
Le strade intorno alle scuole sono state particolarmente controllate per tutto il corso dell’anno scolastico, non solo per il consueto servizio di gestione del traffico, ma anche per vigilare e prevenire atti di bullismo. Con lo stesso intento, e per garantire la sicurezza a tutti i cittadini, si sono investite molte ore nel servizio appiedato nei centri storici (1523 ore) e nel controllo dei parchi pubblici (598).
Anche l’attività amministrativa e dell’ufficio è stata molto impegnativa, con 8259 chiamate giunte al Comando e 3504 atti registrati al protocollo informatico in entrata e in uscita. Tutto è stato gestito grazie al coordinamento, in modo da ottimizzare le risorse e far fronte a tutti i bisogni. Il grande carico di lavoro non ha tuttavia impedito al personale di investire tempo nella formazione: nell’ottica di un aggiornamento continuo, indispensabile per garantire una professionalità all’altezza delle sfide di oggi, gli agenti hanno partecipato a corsi su violenza domestica, reati di genere, omicidio stradale e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Per l’anno appena concluso, come del resto per i precedenti, il comandante Vallini ha voluto sottolineare il contributo fondamentale della Comunità Montana, che dell’aggregazione è Ente Capofila, e di Secoval, società della Comunità Montana di Valle Sabbia, che in numerose occasioni ha sostenuto il Comando con grande professionalità.
«Il mio ringraziamento – conclude Vallini – va ai colleghi, personale del Comando e personale esterno, che hanno prestato la propria opera dimostrando senso del dovere, professionalità, passione e coraggio. Grazie anche ai Sindaci per la fiducia riposta in questa aggregazione e per l’apprezzamento espresso ai vari componenti in più occasioni; vicinanza molto apprezzata, senza la quale tutto sarebbe stato sicuramente più difficile. Infine, un ringraziamento particolare per il supporto va anche al dott. Rossano Cadenelli, figura importante di questa organizzazione».
Giovanna Gamba
Per l'articolo di ieri vedi Il 2021 della Polizia Locale Valle Sabbia/1
Il comandante Fabio Vallini fa il punto sull’anno appena trascorso: novità, numeri, imprevisti. Pubblichiamo oggi la prima parte del suo bilancio.
Quello appena concluso è stato un anno ancora fortemente influenzato dal covid, che ha colpito parecchi agenti e imposto numerose incombenze extra, sommate a quelle ordinarie già di per sé numerose. «Nonostante il periodo difficile che si sta attraversando – ha tuttavia sottolineato Vallini – il Comando ha cercato di fare al meglio e di essere vicino ai cittadini. Non è stato facile esserci in un contesto dove l’imprevisto era la regola, con assenze improvvise e numerose di personale, ma nonostante tutto siamo stati un punto di riferimento per il territorio e questo a poco più di un anno dall’ingresso, nell’aggregazione, del Comune di Gavardo».
Gavardo è stato solo l’ultimo Comune, in ordine di tempo, entrato a far parte di un’aggregazione che ora conta un totale di 18 comuni su cui operano 20 agenti. Il personale copre, in continuità di servizio, tutti i 365 giorni dell’anno con 62 servizi prestati in giorni festivi e 70 pattugliamenti serali e notturni. Il modello organizzativo, coordinato da un’unica regia, è improntato sul decentramento e comprende uffici dislocati sul territorio dove il personale inizia e termina il turno; questo ha permesso di distribuire in maniera funzionale gli agenti su tutta l'area di competenza, sia nelle fasce orarie mattutine e pomeridiane sia in orari serali e notturni. Anche l’accentramento delle pratiche principalmente in due uffici ha permesso di avere più agenti sul campo e meno in ufficio.
Non solo traffico: l’attività della polizia locale si è fatta negli anni sempre più composita e complessa, coprendo anche il campo della polizia giudiziaria, commerciale, edilizia, ambientale e molti altri. Nel corso del 2021 sono state denunciate 116 persone e una è stata arrestata per spaccio. La casistica è molto varia: 31 sono le persone denunciate per lesioni personali a seguito di incidenti stradali, 25 per guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, 10 per furto, ricettazione e danneggiamento, 8 per atti osceni, molestie, maltrattamenti in famiglia e rissa, 8 per guida senza patente, 7 per questioni inerenti gli stupefacenti, 7 per truffa, 7 per inottemperanza dell’ordine dell’autorità e favoreggiamento, 3 per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, 2 per sottrazione, danneggiamento e contraffazione delle impronte dello Stato, 2 per reati in materia edilizia, 2 per reati in materia ambientale e 1 per accattonaggio molesto; infine, sono state effettuate 3 segnalazioni all’Ispettorato del lavoro per lavoratori in nero.
Per quanto riguarda la polizia commerciale, sono stati controllati tra pubblici esercizi ed esercizi commerciali 60 attività, più 11 venditori itineranti, oltre a monitorare con 298 presenze i mercati settimanali e mensili. Le irregolarità riscontrate hanno condotto a elevare 29 sanzioni ed effettuare 3 sequestri commerciali.
L’emergenza covid ha comportato un carico di lavoro aggiuntivo per verificare il rispetto delle norme: sono state controllate 3650 persone fisiche e giuridiche, con un sostanziale bilancio positivo, visto che sono state solo 28 le violazioni contestate e 2 le attività commerciali sospese. Di notevole importanza è stato anche il continuo supporto telefonico dato ad esercenti e cittadinanza durante tutto il periodo emergenziale.
Riguardo la polizia edilizia, 70 sono stati i sopralluoghi per verifica idoneità alloggi e presunti abusi edilizi, che hanno comportato due denunce penali all’autorità giudiziaria. I riscontri in ambito ambientale hanno dato luogo a ben 227 verbali, di cui 172 redatti per abbandono di rifiuti. C’è stata anche una denuncia penale per incendio. Gli agenti sono inoltre stati fatti intervenire in 12 casi per problematiche inerenti al recupero degli animali.
Giovanna Gamba
(fine prima parte)
Tragedia sulle strade della Vallesabbia. Una giovane di 19 anni di Idro, Veronica Tarchini, ha perso la vita ieri sera lungo la strada di fondo valle, sul tratto tra le uscite di Vobarno e Carpeneda. La giovane era al volante della sua Ford Fiesta e stava scendendo in direzione Tormini. Secondo quanto riferito dal Giornale di Brescia, la vettura avrebbe cominciato a sbandare e finendo contro un'auto che procedeva nella direzione opposta sulla quale viaggiavano due giovani di 21 e 22 anni di Sabbio Chiese. Lo schianto è stato molto violento e la giovane di Idro è morta sul colpo. Feriti anche di occupanti della seconda auto e l'amica di Veronica che viaggiava insieme a lei. Sul posto sono intervenuti i volontari di Pronto Emergenza da Odolo e quelli dell’Anc da Roè Volciano, l’auto medicalizzata da Gavardo e l’eliambulanza decollata da Brescia. Per Veronica Tarchini ormai non c’era più nulla da fare. L’amica è stata portata con l’eliambulanza a Gavardo, ricoverati alla Poliambulanza di Brescia anche gli altri due ragazzi.
La strada di fondo valle è rimasta chiusa fino a tarda notte.
Fotografia: repertorio
Quello appena trascorso è stato un fine settimana di lavoro notturno per l'aggregazione valsabbina della polizia locale ai comandi di Fabio Vallini. Gli agenti hanno operato fino alle 4:30 del mattino con controlli stradali e del territorio.
Il primo obiettivo era controllare gli automobilisti per contrastare la guida sotto l'effetto di sostanze come droga e alcool; in secondo luogo le pattuglie si sono mosse tra le vie dei paesi per prevenire i furti in abitazione e controllare alcuni punti di aggregazione giovanile.
Verso le 20 a Preseglie una pattuglia è intervenuta per un sinistro stradale avvenuto tra un’auto e un cinghiale. L' animale, che ha improvvisamente attraversato la Sp 79, è morto sul colpo e notevoli sono stati i danni riportati dalla Porsche che lo ha urtato, alla cui guida era un uomo residente in Valtrompia.
Serata movimentata anche nella frazione Soprazzocco di Gavardo dove gli agenti, unitamente ai Carabinieri del reparto Radiomobile di Salò, sono intervenuti per calmare un 40enne del posto che era andato in escandescenze. L'uomo aveva litigato con la propria compagna ed era in evidente stato di alterazione, perciò veniva invitato dagli agenti della Polizia Locale valsabbina e non mettersi alla guida. Incurante della raccomandazione, l'uomo è salito in macchina e ha avviato il motore per partire, sempre molto alterato e senza preoccuparsi delle conseguenze del suo atto. Alla pattuglia non è rimasta altra scelta che bloccarlo e denunciarlo in stato di libertà per essersi rifiutato di sottoporsi agli accertamenti tendenti a verificare l’assunzione di sostanze alcoliche e stupefacenti. L'uomo si è visto dunque ritirare la patente di guida che verrà sospesa per oltre un anno. I controlli nel territorio gavardese si sono estesi inoltre nel centro storico, nei parchi e nei luoghi di aggregazione giovanile dove sono stati identificati numerosi soggetti.
Anche a Roè Volciano è scattata una denuncia: gli agenti hanno infatti denunciato in stato di libertà un giovane 22enne del posto per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di sottoporsi agli accertamenti per alcool e droga. Il ragazzo, dopo essere stato fermato e sottoposto al pretest per la verifica del tasso alcolemico, fuggiva a folle velocità a bordo del suo veicolo, cercando di eludere il controllo della Polizia Locale. Non aveva però fatto i conti con la prontezza di riflessi degli agenti che, nonostante l'oscurità, sono riusciti a prendere il numero di targa e a raggiungerlo presso la sua abitazione. Avendo il sospetto che il giovane avesse messo in atto quella manovra per occultare sostanza stupefacente, gli agenti decidevano di effettuare una perquisizione in casa sua, dove in effetti è stata rinvenuta e subito sequestrata una modica quantità di sostanza stupefacente. Anche per lui è scattato il ritiro della patente di guida, oltre alla denuncia penale. Sempre a Roè Volciano un altro giovane, un 18enne di Gardone Riviera, veniva segnalato alla Prefettura di Brescia poiché consumatore di sostanze stupefacenti.
I controlli della polizia locale continueranno anche nei prossimi weekend sia nelle ore serali che notturne, così ha dichiarato il comandante Vallini.
Giovanna Gamba
Un pusher è stato tradito dal nervosismo a un posto di blocco in territorio di Desenzano: nascondeva la cocaina nelle mutande. E' stato arrestato dalla Polizia di Stato.
Nell'ambito dei controlli del territorio disposti dalla Questura di Brescia, nei giorni scorsi, gli agenti hanno arrestato un desenzanese di 31 anni. Il giovane è stato fermato via Giotto, poco prima delle 19, dagli uomini delle volanti del commissariato di Desenzano del Garda.
Il pusher si è mostrato subito molto nervoso e il suo comportamento ha insospettito gli agenti, che dunque lo hanno perquisito. All’interno della biancheria intima era occultata una confezione di plastica contenente al suo interno cocaina pronta per la vendita, suddivisa in 13 involucri singoli termosaldati del peso di circa 30 grammi. Inoltre, l'uomo era in possesso di un bilancino di precisione portatile, occultato all’interno dello zaino personale, e di 300 € suddivisi in banconote da 50, probabile provento del reato.
Questa mattina un automobilista che viaggiava sulla Sp 79 ha perso il controllo della vettura che ha finito la corsa in mezzo a una delle gallerie della provinciale. Nessun altro mezzo coinvolto, nessun ferito.
L’uomo, un 42enne residente a Lumezzane, viaggiava da solo sulla sua Volkwagen da Odolo verso Sabbio Chiese. In corrispondenza della galleria ha perso però il controllo dell’auto, probabilmente a causa di un momento di distrazione. Con le ruote è quindi uscito dalla carreggiata prendendo un tombino e a quel punto l’ingresso della galleria è diventato una rampa di lancio, che ha fatto ribaltare l’automobile. La vettura ha poi terminato la sua corsa in mezzo alla galleria, dove per fortuna non arrivava nessuno né in uno né nell’altro senso di marcia.
L’automobilista è sceso da solo, per fortuna illeso. Un medico di passaggio si è fermato per prestargli soccorso e ha constatato anche lui che le condizioni dell’uomo erano buone. Sul posto per i rilievi sono intervenuti gli agenti dell’aggregazione valsabbina della polizia locale, coordinati dal comandante Fabio Vallini.
In attesa del carro attrezzi, sulla strada è stato necessario attivare il senso unico alternato, il che ha provocato rallentamenti e code in entrambi i sensi di marcia.
Giovanna Gamba
La scoperta è stata fatta dagli agenti di polizia che avevano fermato l'automobilista per un normale controllo.
Nel baule dell’auto aveva un manufatto che sembra ricavato da una zanna di elefante. A scoprirlo i poliziotti del commissariato di Desenzano del Garda, che nei giorni scorsi hanno fermato un 45enne per un controllo di routine. Gli agenti, visto il nervosismo mostrato dall’uomo, hanno deciso di effettuare un'ispezione approfondita del veicolo, durante il quale rinvenivano all'interno del baule una zanna in avorio di elefante.
Il 45enne non aveva la certificazione richiesta per il possesso di questo tipo di oggetti. Pertanto, è stato denunciato per “detenzione di parte derivante da fauna selvatica in via d’estinzione”, mentre il manufatto è stato sequestrato.
L’uomo ha spiegato agli agenti di averla ricevuta dal padre.
Giovanna Gamba
Riceviamo e pubblichiamo dal coordinamento bresciano delle Acli.
Ancora una volta, una donna, Elena Casanova, è stata uccisa per strada a Castegnato, a martellate dal suo ex fidanzato, Ezio Galesi. Che cos’è che lascia più sgomenti nel leggere la cronaca di quello che è accaduto?
La ferocia della dinamica dell’omicidio (la testa fracassata con un martello), o la freddezza che con cui è stata eseguita («L’hó copàda. G’hére dìt che el fàe e l’hó fàt»)? Andando oltre la sensazione di smarrimento, ci si domanda come evitare che si ripeta.
Le cifre sono drammatiche. L’anno scorso l'Italia si è ritrovata a tracciare un bilancio impietoso, che parla di una donna uccisa ogni tre giorni. I dati del 2021, aggiornati al mese scorso, dicono che in Italia su 197 omicidi, le vittime donne sono 81, delle quali 70 sono state uccise in ambito familiare, 50 da un partner o da un ex. Soltanto a Brescia si parla di 22 donne uccise negli ultimi dieci anni.
Negli ultimi 25 anni, sono state pubblicate diverse leggi che hanno provato a definire i contorni della violenza contro le donne. Tra le più importanti, la n. 38 del 2009, nota per aver introdotto il reato di stalking, la n. 119 del 2013, la cosiddetta legge sul femminicidio, che ha specificato numerose misure di contrasto alla violenza di genere, e la n. 69 del 2019, denominata Codice Rosso, che, oltre a innovare la disciplina penale e processuale, ha inasprito le sanzioni. Secondo Silvio Bonfigli, coordinatore dei 6 magistrati del dipartimento che si occupa di soggetti deboli, per quanto riguarda il Codice rosso, Brescia è quarta in Italia per numero di inchieste e viene subito dopo le grandi città.
Il problema di fondo è culturale e sociale. Occorre sradicare l'idea diffusa che, in qualche modo, il femminicidio possa essere giustificato - dalla follia, dai raptus, dai litigi esasperati o da troppo amore. I numeri ci dicono che non possiamo ridurre tutto a episodi di follia, le dinamiche che non si tratta di raptus, ma di atto finale di un atteggiamento di possesso. Dobbiamo ripartire da un’educazione nelle scuole, che insegni fin da bambini le basi di una relazione sana e che scardini una volta per tutte gli atteggiamenti che portano a giustificare l’aggressore e a colpevolizzare la vittima. Un’educazione al rispetto reciproco tra uomini e donne, e forse a una idea diversa di uomo, che sappia chiedere aiuto, farsi aiutare, chiedere un supporto psicologico per gestire una relazione per la quale sente di non avere gli strumenti.
Il Coordinamento Donne delle Acli di Brescia aderisce alla Giornata contro la violenza sulle donne, riconosciuta dalle Nazioni Unite per il 25 novembre. Celebrando quel giorno, il Coordinamento intende, ancor più che in tutti i restanti giorni, stare al fianco di quelle donne che subiscono violenze fisiche o psicologiche, quotidiane o occasionali, nell’ambito famigliare e non. Stare al fianco di queste donne serve a ricordare loro che la violenza che subiscono non è dovuta, non è scontata, non è sopportabile. Grazie alla presenza sul territorio, cerchiamo di essere vigili rispetto alle situazioni a rischio; attraverso i circoli possiamo creare comunità e prossimità con le donne e vogliamo promuovere momenti aggregativi ed educativi.
Un nostro lettore ci segnala l'incidente avvenuto ieri sera a Sabbio Chiese, Coinvolta certamente una Fiat Panda che ha subito gravi danni in uno scontro con un altro mezzo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco a bordo di più mezzi impegnati a liberare la carreggiata per consentire il passaggio in sicurezza degli altri veicoli. Sul posto carabinieri di Salò e polizia locale della Vallesabbia in supporto. Al momento non si conoscono altri dettagli.
San Felice del benaco è un paese sconvolto. Sotto shock per la tragedia avvenuta ieri sera che ha coinvolto una famiglia molto conosciuta e stimata del posto. E intanto oggi emergono nuovi particolari. Non è stato il padre bensì il figlio tredicenne a esplodere il colpo di fucile che ieri sera a San Felice del Benaco ha ucciso una ragazzina di 15 anni, Viola Balzaretti. È quanto emerso dall'interrogatorio del padre che è stato sentito nella notte dal pubblico ministero di Brescia Carlo Milanesi.Padre e figlio stavano mostrando il fucile alla ragazzina quando il 13enne ha premuto il grilletto colpendo la sorella in pieno petto. La quindicenne è morta sul colpo.
Fieno in fiamme questa mattina a nella zona di via Fornaci. Un'enorme quantità di fieno accatastato ha preso fuoco dando origine ad un rogo che è stato domato soltanto grazie all' intervento dei vigili del fuoco. L'umidità e l'assenza di vento hanno comunque contribuito a contenere le fiamme e ad evitare che l'incendio si propagasse ulteriormente. Un'alta colonna di fumo si è comunque levata dal fieno in fiamme e si è resa visibile anche ad una notevole distanza. L'incendio è stato tuttavia rapidamente domato.
Il sentore che qualcosa non fosse regolare gli agenti della Polizia Provinciale lo avevano da alcuni giorni nonostante l'attuale periodo di divieto di caccia la cui apertura è prevista per il prossimo 19 settembre. Così, l'altro ieri durante un pattugliamento nella strada panoramica che sovrasta Salò, tre agenti del distaccamento di Vestone hanno udito, a buon volume, il richiamo sonoro del Prispolone, un uccellino insettivoro che, migrando, fa tappa nelle nostre zone. Il canto però era prodotto da un apparecchio elettroacustico vietato. Successivamente gli agenti si sono indirizzati verso un giardino nelle pertinenze di una villa nel quale riuscivano ad individuare un capanno mimetico imboscato e attrezzato con alberi secchi e posatoi appositamente modificati per attirare i Prispoloni in transito. Dopo pochi minuti ,utilizzando il binocolo, vedevano uscire da una feritoia del capanno la canna di un fucile e successivamente sentivano esplodere un colpo. Prontamente intervenuti gli agenti bloccavano un uomo, un 73enne residente a Brescia ma con la seconda abitazione sul Lago di Garda. Gli agenti rinvenivano quindi oltre a due esemplari imbalsamati e collocati sui rami come zimbelli, altri 46 Prispoloni già abbattuti.
Il 73enne bresciano è stato indentificato e denunciato sia per l'abbattimento di specie protette, sia per aver esercitato la caccia in periodo di chiusura e quindi di divieto, mentre gli uccelli abbattuti ,l'arma con le munizioni e il richiamo acustico vietato sono stati posti sotto sequestro.
È successo nella tarda mattinata di oggi - lunedì 16 agosto - a largo dell’isola del Garda, ove un natante da diporto noleggiato sulla sponda veronese è affondato dopo avere imbarcato acqua probabilmente per il moto ondoso in aumento.
Tutti e sette gli occupanti - turisti di nazionalità olandese, tra cui 2 minori - al momento dell’affondamento sono stati notati da un altro piccolo natante in transito, che li ha velocemente recuperati a bordo.
Nell’immediatezza del recupero transitava nel tratto di lago nave Trento della società di Navigazione Navigarda, il cui Comandante, nel notare la situazione, si avvicinava per poi trasbordare i naufraghi a bordo della più grande unità da passeggeri, al fine di dargli immediata assistenza.
Nel contempo veniva dato l’allarme alla Sala Operativa della Guardia Costiera che inviava immediatamente il GC B98 e il GC A58 sul punto dell’affondamento. Verificato che non vi fossero altri naufraghi in acqua i guardiacoste intervenuti, accertato che non vi erano tracce di inquinamento sul punto di affondamento, scortavano Nave Trento fino al Porto di Garda, per i successivi accertamenti di rito finalizzati a stabilire la reale dinamica dell'evento.
Sarà adempimento del titolare del noleggio recuperare l’unità affondata, ha spiegato la Guardia costiera.
E’ guerra aperta a chi abbandona rifiuti per strada. Contestate in Valsabbia dalla polizia locale (agli ordini del comandante Fabio Vallini) 96 sanzioni per abbandono rifiuti dall’inizio dell’anno. Di queste 42 solo a Gavardo. L’attività di contrasto utilizza i sistemi di videosorveglianza e si basa anche sulle indicazioni e le segnalazioni di altri cittadini.
In particolare una donna di Gavardo è stata individuata per aver più volte abbandonato i rifiuti. Si è giustificata dicendo che non aveva gli opportuni contenitori e che avrebbe avvisato il suo avvocato!
Anche un giovane di Calvagese che lanciava rifiuti dal suo motociclo è stata individuato e sanzionato. E non era la prima volta che si dilettava in questo sport del… lancio del sacchetto!
Da domenica 1 agosto prenderà il via la convenzione di polizia locale che, ai comuni di Prevalle e Paitone già aggregati, vede aggiungersi il comune di Serle. Comandante del Corpo sarà Massimo Zambarda, già alla guida del servizio di Prevalle dal 2019.
Da tempo i Comuni sanno che l’aggregazione è la strada del futuro per la polizia locale: permette infatti di operare ottimizzando le risorse sia umane che strumentali e, aspetto non di poco conto, consente di concorrere ai bandi per i finanziamenti con un peso specifico di maggior impatto. Il Comune di Serle, vedendo i risultati positivi raggiunti dai vicini di casa Paitone e Prevalle, ha deciso in questi giorni di avviare la collaborazione e aggregarsi ai due paesi che avevano costituito l’aggregazione all’inizio del 2021, firmando una convenzione della durata di sei anni (nella foto sotto). Dal primo agosto sarà dunque operativa la nuova convenzione di Polizia Locale tra i comuni di Prevalle, Paitone e Serle.
A disposizione di un territorio dalla superficie molto ampia e diversificata, l’organico prevede una dotazione complessiva di due ufficiali, un sottufficiale e quattro agenti. Dovranno gestire una popolazione che supera i 12.000 abitanti, un numero paragonabile ai vicini Mazzano e Rezzato, ma con il doppio della superficie, circa 36 kmq di territorio. La gestione del comando, che da Servizio diviene Corpo, viene affidata al dott. Massimo Zambarda, insediato a Prevalle a inizio 2019 e da subito molto attivo nella riorganizzazione dei servizi, tra cui la nuova progettazione del mercato settimanale e la realizzazione della prima notte bianca prevallese, oltre a progetti per il miglioramento della viabilità e indagini su episodi di microcriminalità e devianza, in collaborazione con i carabinieri.
In questi anni il comando ha percepito diversi finanziamenti da Regione Lombardia, grazie ai quali ha potuto migliorare la strumentazione tecnologica e i mezzi di servizio: sono arrivate videocamere, droni, un veicolo ibrido e una bicicletta elettrica, oltre ai lettori di targhe che permettono di riconoscere i veicoli senza assicurazione e revisione, o comunque non in regola per altri motivi.
Prevalle nel 2019 non aveva nessun lettore targhe, Paitone e Serle avevano solo un varco per territorio. A fine 2021, grazie gli investimenti dei comuni della convenzione e ai fondi regionali, il comando potrà contare su otto postazioni. Inoltre, le amministrazioni intendono stipulare a breve un patto per la sicurezza con la Prefettura, in modo da consentire la condivisione dei dati dei transiti con Carabinieri e Polizia di Stato.
«Il mio impegno – spiega il comandante Zambarda – fin dall’inizio è stato quello di coinvolgere i miei collaboratori in una crescita complessiva, al fine di dare ai nostri utenti un servizio sempre migliore che non trascurasse l’aspetto umano e di prossimità, evitando di agire solo in modo repressivo. Gli stessi strumenti tecnologici non devono essere percepiti come un modo per danneggiare i cittadini, ma piuttosto come mezzi per tutelare la loro sicurezza. La nostra uniforme, profondamente radicata nel territorio, ha un valore aggiunto rispetto alle forze di polizia statali. Anche durante l’emergenza covid siamo stati un punto di riferimento per i cittadini e per le attività commerciali. Prevalle, addirittura, è stato il primo comune nella provincia a trovare un modo regolare per far esercitare l’attività di commercio ambulante ad alcune categorie merceologiche anche durante il periodo di zona rossa, con una soluzione poi esportata in altre amministrazioni anche fuori provincia».
Infine, il comandante sottolinea con soddisfazione che il primo momento di formazione del comando appena costituito sarà quello relativo all’utilizzo del defibrillatore: tutti gli operatori verranno certificati per poter utilizzare lo strumento generosamente donato circa un anno fa dalla famiglia Franzoni, titolare dell’omonimo panificio in via San Zenone. «L'innesto di Serle nella convenzione – conclude Zambarda – aumenterà la difficoltà di gestione, ma con il giusto apporto di operatori costituirà comunque una possibilità di sviluppo per tutto il personale e di proficua collaborazione per le amministrazioni coinvolte».
Giovanna Gamba
Un 44enne alla guida di un’auto priva di assicurazione viene fermato a Gavardo dagli agenti della polizia locale della Vallesabbia. Con sorpresa degli stessi il veicolo era già stato sottoposto a provvedimento di fermo perché senza assicurazione nei mesi scorsi. A questo punto sono scattati i provvedimenti più seri: confisca dell’auto e ritiro della patente. La recidiva non paga!
Inoltre sempre gli agenti della Polizia locale della Vallesabbia hanno fermato un giovane che probabilmente stava fumando hashish mentre era alla guida di un’auto. Essendosi rifiutato di sottoporsi al controllo “sanitario” per accertare le sue condizioni psico-fisiche, è scattato immediatamente il provvedimento più grave: multa e ritiro di venti punti della patente.
Mentre continuano i controlli serali e per l’intero fine settimana, la polizia locale della Vallesabbia è intervenuta con due giovani che assumevano eroina in macchina, vicino a un supermercato del paese.
Non erano in un luogo isolato e questo ha reso subito sospetti i due ragazzi avvistati dagli agenti nella serata di venerdì, intorno alle 22. La polizia locale li ha identificati e portati al comando, sospendendo a entrambi la patente perché avevano disponibilità di un veicolo mentre erano in evidente stato di alterazione, colti addirittura sul fatto.
Si tratta di due giovani fino ad ora sconosciuti alle forze dell’ordine, uno residente in un paese limitrofo a Gavardo, l’altro un po’ più lontano. I due hanno ammesso di consumare regolarmente droghe leggere, mentre l’uso di quelle pesanti è per loro saltuario. In ogni caso, la polizia locale li ha segnalati alla Prefettura di Brescia come consumatori mentre il veicolo è stato affidato ad altre persone, per scongiurare l’eventualità che uno dei due potesse mettersi alla guida.
Per tutto il resto del weekend non sono state elevate sanzioni, visto che tutti i sottoposti all’esame con l’etilometro sono risultati negativi. I controlli straordinari continueranno per tutta estate soprattutto per contrastare la guida sotto effetto di sostanze alcoliche e lo spaccio di stupefacenti.
Giovanna Gamba
Riceviamo e pubblichiamo
Manerba del Garda condanna lo sfregio alla targa posta alla memoria di Norma Cossetto e Nidia Cernecca: “È un gravissimo atto di inciviltà e ignoranza, che condanniamo fermamente”, con queste parole il Sindaco di Manerba del Garda Flaviano Mattiotti ha voluto stigmatizzare a nome dell’intera Amministrazione Comunale l’atto perpetrato da alcuni sconosciuti nella notte tra mercoledì e giovedì nel parco pubblico che il Comune ha deciso di intitolare a due figure simbolo dei massacri delle Foibe e dell’Esodo Giuliano Dalmata: Nidia Cernecca, profuga istriana e cittadina onoraria di Manerba, e Norma Cossetto, giovane studentessa uccisa e infoibata in Istria all’indomani dell’8 settembre 1943, insignita nel 2015 dal Presidente Ciampi della Medaglia d’Oro al Valore Civile.Nemmeno il tempo di inaugurare l’intitolazione del parco pubblico adiacente al Piazzale Martiridelle Foibe, che la targa riportante il nome delle due vittime di quello che è stato uno dei momenti più bui del ‘900 è stata divelta dalla roccia su cui era stata installata e fatta sparire. "Si tratta di un episodio che non possiamo catalogare come un semplice atto di vandalismo, spiega l’Assessore alla Cultura Noemi Avigo -proponente della deliberazione con cui nello scorso dicembre Manerba aveva voluto omaggiare le figure di Nidia Cernecca e Norma Cossetto. “Con questa deprecabile azione si è voluto lanciare un inaccettabile messaggio politico. Manerba si sente responsabile e coinvolta nella storia d'Italia, portando avanti il ricordo dei martiti delle foibe e degli esuli istriani-fiumani-dalmati. Questo gesto ignobile è l'ennesimo sfregio alla memoria collettiva. Nidia e Norma sono due donne simbolo di coraggio e di italianità, testimoni di una violenza inaudita che per molti anni è stata volutamente taciuta e nascosta. La certezza è che noi continueremo a combattere e portare avanti il loro messaggio, in nome della Verità, ripristinando la targa che è stata rubata".
Nel corso dell’ultimo weekend il Comando Polizia Locale della Vallesabbia ha intensificato i controlli sulle principali arterie stradali e nei parchi pubblici, in particolare in orari serali e notturni.
Sono stati come sempre i controlli notturni a far emergere alcune criticità. A Gavardo, per esempio, sono state controllate sei persone, tre maggiorenni e tre minorenni, intente a consumare bevande all’interno di un parco pubblico. Un maggiorenne alla vista della pattuglia della Polizia Locale cercava di disfarsi di oltre 15 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish e di una somma di denaro. Il materiale illecito veniva sequestrato ed il soggetto denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Un altro ragazzo maggiorenne, che alla vista degli agenti cercava di far perdere le proprie tracce per sottrarsi ai controlli di perquisizione, veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di resistenza a pubblico Ufficiale avanzata con violenza. I minorenni presenti verranno invece segnalati alla Procura dei Minorenni di Brescia in quanto si accompagnavano con soggetti maggiorenni con precedenti penali.
Il pattugliamento si è inoltre rivolto a un altro dei filoni delicati, soprattutto nei fine settimana, ossia la sicurezza stradale. Nelle ultime ore gli uomini della Polizia Locale della Vallesabbia hanno infatti intrapreso un’attività più incisiva legata ai controlli stradali sull’intera Strada Provinciale 237 “Del Caffaro” da Odolo ad Anfo. In particolare, l’attenzione è stata rivolta ai motociclisti, spesso protagonisti di condotte di guida azzardate che sfociano in incidenti stradali anche dall’esito mortale. Sono state oltre 30 le sanzioni elevate dagli agenti nelle ultime ore per sorpassi vietati e azzardati.
Giovanna Gamba
Si introduce in casa di una signora anziana (classe 1938) a Gavardo con la scusa di dover controllare la caldaia. In realtà le ruba tutto l'oro, i suoi gioielli, i ricordi di una vita. La signora si accorge ma troppo tardi, si rivolge alla polizia locale. Dopo alcuni giorni e indagini accurate, gli agenti individuano un possibile ladro, un uomo che si muove abitualmente in Valsabbia. Alla signora viene mostrata una fotografia e lei lo riconosce immediatamente. Si tratta di un giovane italiano residente sul Garda. Purtroppo tuttavia della refurtiva più nessuna traccia. L'uomo è stato denunciato, ha precedenti specifici per furto.
La notizia è riportata dai quotidiani nazionali online, in particolare da Repubblica.
Patrick Alexander Kasser, il 52enne originario di Gelsenkirchen accusato di aver ucciso Umberto Garzarella e Greta Nedrotti la sera del 19 giugno sulle acque del Lago di Garda, alla guida del Riva Aquarama di proprietà dell'amico Christian Teismann, si è costituito.
Evitando di attendere la decisione della Corte di Monaco, sul mandato di cattura internazionale emesso lo scorso 28 giugno, il dirigente tedesco si è presentato nella notte tra domenica e lunedì al Brennero ed è stato preso in consegna dai carabinieri della compagnia di Salò, guidati dal capitano Luca Starace, che lo hanno portato in carcere a Brescia.
Kassen è accusato, nell’ordinanza cautelare emessa dal gip bresciano Andrea Gaboardi, di omicidio colposo e omissione di soccorso. Di aver travolto i giovani fidanzati sul gozzo al largo di Salò e di aver navigato “a forte velocità e comunque superiore ai cinque nodi consentiti”, manovrando “in condizioni di manifesta ubriachezza” come avevano certificato foto e telecamere e alcoltest, ignorando le luci della barca dei due ragazzi correttamente accese.
I funerali di Umberto e Greta si erano svolti mercoledì e venerdì scorsi a Salò e Toscolano Maderno.
C’è attesa per la decisione dei giudici del Tribunale di Monaco di Baviera. Devono prendere posizione sul mandato d'arresto che la Procura di Brescia ha emesso nei confronti di Patrick Alexander Kassen, uno dei due tedeschi 52enni che sabato 19 giugno erano sul motoscafo Riva al largo di Portese e che ha travolto la piccola barca su cui si trovavano il 37enne Umberto Garzarella, morto sul colpo, e l'amica Greta Nedrotti, studentessa di 25 anni, deceduta per annegamento. Il gip di Brescia ha già accolto la richiesta nei confronti del 52enne che non è il proprietario del motoscafo ma che, per sua stessa ammissione, era ai comandi dell'imbarcazione al momento del tremendo scontro. Ora che i due tedeschi sono rientrati in patria deve essere il Tribunale tedesco a dare il via libera all'estradizione e all'arresto. La Procura guidata da Francesco Prete ha chiesto il carcere, sostenendo che sussistano il rischio di reiterazione del reato e il pericolo di fuga. Intanto i genitori di Greta Nedrotti hanno rilasciato un'intervista al Tg1.
«Neanche un animale si comporta così, indescrivibile - si sfogano la madre e il padre di Greta nell'intervista al Tg1 - Loro sono in Germania spero che paghino, devono capire lo sbaglio che hanno fatto. Tanto Greta non ce la ridà nessuno. La rabbia è che queste due persone non si sono fermate. Lei magari si sarebbe salvata se si fossero fermati. Se sei in macchina e investi un gatto, ti viene naturale fermarti a vedere cosa hai fatto. E invece loro con due esseri umani non l'hanno fatto. Come ce la immaginiamo? Li pensiamo sdraiati in barca a guardare le stelle, prima della fine. L'unico dato di fatto, però, è che Greta e Umberto sono morti».
Ultimo saluto nel Duomo di Salò per Umberto Gazzarella ucciso insieme a Greta Nedrotti mentre era sulla sua barca sul lago nella serata di sabato 19 giugno da un motoscafo con alla guida due turisti tedeschi.
Questa mattina a Salò c'era una strana atmosfera, un silenzio mai sentito, un'aria particolare accarezzava il lago e tutte le persone avevano lo sguardo rivolto al golfo del lago.
Un lago placido e taciturno, quasi triste, come tutte quelle piccole imbarcazioni bianche, alcune con le vele alzate ed alcune no, tutte con dei palloncini bianchi legati ai loro scafi . L'Ave Maria intonata da una cantante in una barca ormeggiata davanti al lungolago.
Erano tutti lì gli amici di Umberto, pronti ad aspettarlo per il suo ultimo ingresso nel suo golfo tanto amato, un ingresso, però, che mai nessuno avrebbe voluto fargli vedere fare così presto.
Ora non possiamo fare altro che immaginarlo felice, con la sua Greta, che venerdì 2 luglio lo raggiungerà dopo il funerale a Maderno (nella parrocchiale alle ore 15) e stare accanto alle loro famiglie e sperare che la giustizia faccia presto il suo corso perché un disastro come questo non si debba mai più ripetere.
Da parte mia e da tutta la redazione, giungano ancora le più sentite condoglianze alle famiglie Gazzarella e Nedrotti.
Stefania Signori
Controlli a tappeto sul territorio nei precedenti due fine settimana da parte della polizia locale della Vallesabbia agli ordini del comandante Fabio Vallini sulla 237 del Caffaro. In particolare le verifiche si sono svolte in orari serali e notturni, ma anche durante le ore diurne.
In tutto sono stati controllati 130 veicoli, 98 le violazioni rilevate per sorpassi azzardati, quattro sanzioni per dispositivi non efficienti. Tre le patenti ritirate, due per guida in stato di ebbrezza per sostanze alcoliche. In tutto le persone sottoposte a test (per rilevamento del tasso alcolemico) sono state 58 nei territori di Gavardo, Vestone, Villanuova e Roè Volciano. Sequestrato il materiale ad una persona che vendeva sulla spiaggia di Anfo senza le necessarie autorizzazioni.
Gli agenti hanno anche rilevato anche tre incidenti.
L'incidente è avvenuto oggi pomeriggio e l'automobilista ha fatto tutto da solo, cavandosela per fortuna solo con un grande spavento.
Era nei pressi della cava Goffi e viaggiava dai Tormini verso Gavardo, ma la velocità sostenuta lo ha tradito. L'automobilista, un ragazzo nato nel 2002 e residente a Roè Volciano, viaggiava su una Fiat Grande Punto quando uscendo da una doppia curva ha perso il controllo della vettura ed è andato a sbattere contro una colonnina telefonica. Con la rottura di uno pneumatico e del semiasse anteriore destro, l'automobile ha finito la sua corsa ribaltandosi sul rettilineo, fortunatamente senza incontrare altri ostacoli.
Il ragazzo alla guida è stato soccorso e portato all'ospedale di Gavardo in codice verde per accertamenti, ma da una prima analisi sembrerebbe non aver riportato conseguenze. Sul posto per i rilievi è giunta la Polizia Locale dell'aggregazione valsabbina.
Giovanna Gamba
Gli agenti del comandante Fabio Vallini negli ultimi quindici giorni hanno messo in atto controlli specifici per contrastare gli incidenti stradali e i comportamenti scorretti alla guida.
Oltre ai normali controlli del territorio comunque garantiti, in questi giorni la polizia locale della Vallesabbia ha organizzato interventi mirati, sia diurni che serali, per monitorare il comportamento degli utenti della strada. Sono stati giorni abbastanza movimentati, con sei incidenti, di cui ben tre solo a Gavardo. Sempre a Gavardo, in centro, una persona guidava sotto effetto di sostanze alcoliche e, con l’etilometro che indicava un tasso di 1,44 grammi/litro, si è vista sospendere la patente e sequestrare il veicolo. L’automobilista, residente a Prevalle, aveva tra l’altro precedenti specifici per guida in stato di ebbrezza e tempo fa aveva provocato un incidente.
Sono stati inoltre fermati 48 veicoli senza revisione e 6 circolanti con l’assicurazione scaduta. Quest'ultima sta diventando una pratica pericolosamente diffusa se si pensa che dall’inizio dell’anno sono 101 le autovetture non assicurate fermate dagli agenti valsabbini. Tra queste, quattro avevano un’assicurazione falsa e i proprietari si sono resi conto di essere vittime di truffe.
Un automobilista di Bergamo è stato invece fermato a Vestone dopo che, vedendo la pattuglia, aveva provato a cambiare la direzione di marcia. L'uomo, con problemi di droga alle spalle, stava guidando senza patente, che gli era stata sospesa qualche mese fa per guida sotto effetto di alcol.
A Villanuova, invece, gli agenti si sono imbattuti in una signora che circolava con una patente scaduta addirittura nel 2017 e mai rinnovata. Tra gli altri casi contestati, sono infine da segnalare 82 sorpassi vietati, 16 persone alla guida senza cintura, 19 con il cellulare in mano e ben 8 motocilisti sanzionati per eccesso di velocità: c’è perfino chi ha raggiunto i 100 km/h in una strada con il limite di 50 e infatti si è visto sospendere la patente.
Giovanna Gamba
Misure drastiche per bloccare il fenomeno delle gare con le motociclette sulle Coste di sant'Eusebio. Si potrà ricorrere ai sequestri. Ecco il comunicato della Prefettura.
E’ successo a circa mezzo miglio a sud di punta San Vigilio del Comune di Garda nel primo pomeriggio di domenica 30 maggio, quando un natante da diporto di circa 4 metri con tre persone a bordo si è ribaltato a seguito di un’onda anomala probabilmente derivante dalla scia di un’altra unità che transitava in zona. Il comunicato stampa della Guardia costiera.
La scena è stata notata da altre unità da diporto che erano nella zona, che sono prontamente intervenute per recuperare i tre diportisti. Una volta a bordo dell’unità che era intervenuta, hanno contattato telefonicamente la sala operativa della Guardia Costiera di Salò, che ha subito attivato i mezzi di soccorso della Squadra Nautica dei Vigili del Fuoco di Bardolino e dirottato in area l’unità navale della Guardia Costiera, già impegnata in attività di vigilanza lacuale.
Una volta giunti in zona, mentre l’imbarcazione dei Vigili del Fuoco prendeva a rimorchio il natante semi affondato, la Guardia Costiera trasbordava le tre persone dall’unità da diporto intervenuta per prima in assistenza.
Dopo avere operato congiuntamente per non far affondare l’unità ribaltata e prestato assistenza ai tre diportisti, due di questi venivano accompagnati nel vicino porto di Garda, mentre il proprietario dell’unità preferiva restare ad assistere alle attività di rimorchio eseguite dai VVF, che, una volta trasportata vicino a riva in basso fondale veniva rimessa in galleggiamento.
Una volta verificato che non vi erano problemi di galleggiabilità, i VVF rimorchiavano l’unità sinistrata fino al vicino porto di Garda.
Anche in questo caso è stato possibile prestare assistenza ed evitare l’affondamento di una barca ribaltata, grazie alla sinergia ormai consolidata tra la Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, la Sala Operativa dei Vigili del Fuoco di Verona e gli Equipaggi delle Unità di soccorso prontamente intervenuti.
In poco più di un’ora, infatti, le persone che erano finite in acqua sono state trasportate in porto e l’unità che si era ribaltata e che stava per affondare è stata rimessa in galleggiamento e trasferita nel più vicino deposito.
Forse un incidente avvenuto durante la fuga con un'auto rubata. Forse una persona ferita che si è allontanata, forse, forse... Tante le ipotesi che sono state fatte dalla polizia locale della Vallesabbia chiamata sul posto a Soseto nel pomeriggio di venerdì. Ad allertare gli agenti, i residenti della zona che avevano sentito il rumore e trovato la vettura nella piccola scarpata a fianco della strada. E invece... Invece il mistero è stato risolto poco dopo. Una donna si è avvicinata e ha spiegato di aver lasciato la sua auto poco lontana, evidentemnte senza tirare il freno a mano. L'auto si è spostata e ha preso velocità attraversando la strada e il marciapiede e finendo fuori strada. Una circostanza che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
Fortunatamente tutto si è risolto senza gravi conseguenze per le persone...
Nella foto l'equipaggio medico dell'eliambulanza che interviene sul luogo dell'incidente. Lo schianto che ha coinvolto più mezzi è avvenuto lungo la strada tra Sabbio Chiese e Barghe. Ancora non noti i dettagli dell'incidente che ha richiesto l'intervento dell'elicottero da Brescia, atterrato nelle vicinanze della strada, evidentemente in considerazione delle condizioni di una o più persone coinvolte. Lo scontro è avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi.
Aggiornamento: le vetture coinvolte sono una Mercedes ed una Volkswagen. Al Civile con l’eliambulanza è stato ricoverato un 57enne di Vsetone, al Pronto soccorso di Gavardo è stata portato una 32enne di Barghe. Sul posto la Polizia locale della Vallesabbia e i Vigili del fuoco da Salò.
E’ successo nel primo pomeriggio di mercoledì 13 maggio quando un motoscafo veloce di quasi nove metri, noleggiato sulla sponda bresciana è improvvisamente affondato, per cause in corso di accertamento, nelle acque antistanti il litorale compreso tra Lazise e Sirmione.
A bordo dello stesso tre turisti austriaci ed un bambino che caduti in acqua, pare dopo una veloce accostata, sono riusciti per mezzo di un cellulare a contattare la Compagnia dei Carabinieri di Peschiera, che ha prontamente allertato la Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, che gestisce il coordinamento delle attività di ricerca sul Lago di Garda e che ha immediatamente impiegato tutte le risorse SAR disponibili.
Quest’ultima, avuto il numero di cellulare del naufrago è riuscita a contattarlo e a farsi condividere la posizione precisa dei naufraghi, ove ha immediatamente dirottato i mezzi di soccorso della Guardia Costiera, dei Vigili del Fuoco e della Squadra Nautica della Polizia di Stato di Peschiera, che nel frattempo erano stati impiegati nelle ricerche.
Messo a disposizione e poi decollato da Bologna anche un elicottero dei Vigili del Fuoco. Dopo circa mezzora in acqua, aggrappati ai cuscini dell’unità affondata a circa 4 km dalla costa del Comune di Lazise, i quattro naufraghi ormai quasi stremati, tra cui un bambino di appena 4 anni, venivano avvistati dalla Motovedetta CP 703 della Guardia Costiera, che li recuperava a bordo. Verificate le condizioni di salute degli stessi, si rendeva necessario l’intervento di un’autoambulanza del 118 nel porto di Lazise, ove la Motovedetta dirigeva per lo sbarco dei naufraghi. Ad attenderli in porto vi erano i Carabinieri e la Polizia Locale prontamente allertati.
Dopo lo sbarco in banchina e le prime cure sul posto per tutti si è reso necessario il trasferimento presso gli ospedali di Verona e di Peschiera.
Mentre la Guardia Costiera ha poi verificato che nello specchio acqueo del punto dell’affondamento (fondale di circa 50 metri) non vi fossero tracce di inquinamento, la Polizia di Stato della Squadra Nautica di Peschiera ha avviato le attività di accertamento della dinamica dei fatti richiedendo anche l’alcol test per il conducente del potente mezzo nautico.
Si è conclusa bene e in poco tempo un’attività di soccorso in cui si è vista la consolidata sinergia tra le varie forze intervenute, che hanno prontamente messo in campo le risorse SAR sotto il coordinamento della Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda.
Anche in questo caso, come già accaduto nella prima domenica di maggio nelle acque antistanti il litorale di Moniga, di fondamentale importanza è stato avere a bordo un cellulare con il quale i naufraghi hanno potuto dare l’allarme dopo l’affondamento.
Un malore ha strappato prematuramente Padre Riccardo Tobanelli ai suoi cari e alle comunità dove viveva in Bangladesh. Padre saveriano, 65 anni, di Muscoline, verrà ricordato domenica alle ore 19 nella chiesa parrocchiale di Castrezzone con una veglia di preghiera. I funerali e la sepoltura avverranno in Bangladesh come da lo stesso Padre Riccardo disposto. Resta la tristezza per una scomparsa così prematura e allo stesso tempo la consapevolezza del bene che Padre Riccardo ha lasciato.
Gli uomini del Commissariato di Desenzano del Garda unitamente al personale del Distaccamento Polstrada di Desenzano hanno sorpreso e denunciato un incensurato del posto, O.M., 29 anni.
Il giovane aveva allestito una piccola serra per la coltivazione di marijuana. Gli agenti sono riusciti con un escamotage ad entrare nell’appartamento dove ritenevano che O.M. fosse solito ricevere la sua clientela. Una volta entrati, la sorpresa: una stanza era completamente dedicata alla coltivazione indoor dello stupefacente.
Era stata infatti sapientemente allestita una serra, con tanto di sistema di illuminazione artificiale, areazione meccanica e rilevatore di temperatura, dove erano sistemate 10 piante di marijuana, in vaso, in piena infiorescenza.
A quel punto i poliziotti procedevano ad accurata perquisizione dei locali, rinvenendo e sequestrando, oltre alle 10 piante, due buste in nylon contenenti infiorescenze e foglie di marijuana per un peso di poco superiore al chilo. Venivano inoltre ritrovati bilancini per la pesatura della droga e altro materiale utile al confezionamento.
Il 29enne è stato pertanto denunciato in stato di libertà.
Giovanna Gamba
E’ accaduto domenica pomeriggio. Un velista in attività sportiva solitaria si è ritrovato improvvisamente in acqua per il capovolgimento della propria barca. Ecco cosa è successo nel comunicato della Guardia costiera. Il velista stesso, munito di giubbotto di salvataggio, pur risalendo sullo scafo capovolto, non riusciva però a raddrizzare l’unità, restando, pertanto, alla deriva a circa 1 km dalla costa del basso lago. Vistosi in difficoltà e stante la pioggia battente, contattava con il proprio cellulare il circolo velico dal quale aveva intrapreso la navigazione domenicale, che girava la richiesta d’intervento alla sala operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda.
Quest’ultima, assunto il coordinamento delle attività di soccorso, disponeva l’immediato uscita della motovedetta CP 703 – di stanza a Salò – e l’invio nel porto di Moniga della pattuglia terrestre CP 4193 già in vigilanza del litorale nel basso Lago.
Dopo circa 20 minuti dalla richiesta di soccorso, nei quali la sala operativa della Guardia Costiera aveva costantemente mantenuto il contatto telefonico con il malcapitato, la motovedetta SAR CP 703 raggiungeva il velista e lo recuperava a bordo per trasferirlo nel porto di Moniga, ove nel contempo era stato richiesto al 118 l’intervento di un’autoambulanza per le assistenze sanitarie del caso.
Dopo le prime cure ricevute dall’equipaggio del 118 giunto in banchina, per il velista non si rendeva necessario il trasferimento nel vicino nosocomio di Desenzano.
La motovedetta CP 703, sbarcato il naufrago, riprendeva la navigazione per intercettare l’unità alla deriva, pericolosa per la navigazione, agganciandola e rimorchiandola fino ad una boa presente nelle acque antistanti il porto di Moniga, ove veniva assicurata. L'imbarcazione è stata recuperata nel pomeriggio odierno dal proprietario.
Dopo lo spiedo benefico che ha permesso di raccogliere fondi per una nuova autoambulanza, l’associazione con sede ad Agnosine ringrazia i numerosi volontari che hanno collaborato. Intanto, sta già mettendo in cantiere un altro evento.
La sinergia tra gruppi del territorio ha portato a risultati positivi talmente spiccati da stupire perfino gli organizzatori. Quando Pronto Emergenza ha lanciato l’appello per la raccolta fondi, Paolo Bernardelli con la Polisportiva di Agnosine si è subito messo a disposizione offrendo competenze e supporto logistico. Era nata così l’idea di spiedo e polenta taragna da asporto, realizzata grazie al contributo prezioso del Gruppo Cacciatori di Agnosine coordinati da Fabio Ronchini e ai volontari della Protezione Civile di Odolo e Agnosine. Non solo, a questi cento e oltre volontari si è aggiunto il contributo dei commercianti che hanno permesso l'acquisto di prodotti a prezzi di favore, permettendo così un significativo abbattimento delle spese.
L’iniziativa ha visto oltre 1300 prenotazioni e 21mila euro di donazioni, dei quali sono circa 17mila i fondi disponibili al netto delle spese. A contribuire al grande successo sono stati anche tutti coloro che hanno donato alimenti o componenti essenziali per l’organizzazione, dalla farina per la polenta al carbone per lo spiedo e perfino le vaschette in alluminio, che avrebbero altrimenti inciso non poco sulle spese.
La strada è ancora lunga, ma i volontari sottolineano che quasi ogni giorno qualcuno si presenta presso la sede dell’associazione con un’offerta e questo fa ben sperare. I valsabbini, insomma, hanno sentito che l’ambulanza sarà al loro servizio e si stanno muovendo con grande generosità per sostenere i soccorritori.
La mobilitazione ha perfino fatto balenare l’idea di ripetere la proposta, questa volta consegnando lo spiedo nei paesi esclusi dalla prima tornata. Molte persone si sono già attivate in tal senso, anche se non è semplice perché tutto va condotto rispettando scrupolosamente le norme anticovid, con distanziamento tra i volontari, impiego dei presidi sanitari, continue sanificazioni degli ambienti e di quanto viene usato, cucinando il più possibile all’aperto in modo da contenere i rischi.
Per un aggiornamento in tempo reale sullo stato della raccolta si può consultare il sito www.prontoemergenza.it/raccolta-fondi-nuova-ambulanza. La spesa prevista per l’acquisto di un’ambulanza e un’autovettura è di circa 130mila euro. Sul sito e sulla pagina Facebook dell'associazione compare anche il lungo elenco dei benefattori, che comprende associazioni, imprese, attività commerciali e singoli cittadini. La catena di solidarietà si fa insomma sempre più lunga e, soprattutto, solida.
Giovanna Gamba
Maxirissa a Gavardo sabato sera in un cortile privato. Sei le persone ferite e denunciate per rissa aggravata. Cinque ricoverate in ospedale per le diverse contusioni e ferite. Dopo una chiamata, la scena che si è presentata agli occhi degli agenti della Polizia locale intervenuti sul posto era "raccapricciante", uomini a terra sporchi di sangue, uno con la testa squarciata, una donna colpita da malore, bambini in lacrime, un uomo che ancora inveiva, un badile sporco di sangue. Sul posto anche un'ambulanza per i soccorsi. La lite era scaturita per futili motivi tra sei persone originarie della Romania, cinque finiscono in ospedale tra a Gavardo, due a Desenzano. Alcuni dei rumeni erano residenti a Gavardo, due provenivano da fuori regione così sono stati multati anche per questo.
Un'indagine molto accurata con l'utilizzo delle immagini delle telecamere ma anche basata sulla collaborazione dei cittadini. Tutto questo è servito a identificare l'autore di una serie di danneggiamenti all'arredo pubblico di Gavardo (fioriere, spazi verdi) che è stato denunciato. Tutto inizia alla fine di febbraio quando un uomo con il volto parzialmente coperto da un cappello viene identificato dalle telecamere di sorveglianza. Sta strappando i fiori, abbattendo i vasi. Il giorno dopo un altro gavardese denuncia di aver trovato la sua auto con la gomma tagliata. Il lavoro certosino degli agenti della Polizia locale (agli ordini del comandante Fabio Vallini), la loro conoscenza del territorio e delle persone porta a un soggetto del paese che viene convocato al comando. L'uomo confessa: "Ero molto arrabbiato", dice. Sempre lui l'autore dei danni all'auto dell'altra persone con cui aveva avuto a che dire. Deve rispondere di danneggiamento aggravato.
Weekend di Pasqua. Il comportamento dei bresciani è stato rispettoso delle norme: lo dice la Polizia
Anche se si è trattato di un periodo festivo anomalo, senza grande flusso di visitatori, la Polizia di Stato ha effettuato numerosi controlli in città e provincia, con particolare riferimento alle zone turistiche dei laghi e delle valli. Ecco il comunicato della polizia.
Le pattuglie della Questura di Brescia e del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia con l’ausilio dell’elicottero del Reparto Volo della Polizia di Stato, hanno controllato 133 persone e 62 veicoli. Da tali controlli, è stato possibile accertare un buon livello di osservazione della normativa vigente espresso con un comportamento individuale del cittadino molto sensibile al rispetto delle normative covid 19.
L'obiettivo primario delle forze dell’ordine è stato e continuerà ad essere quello di prestare la massima attenzione al rispetto delle norme previste in merito alla obbligatorietà dell'uso dei dispositivi di protezione individuale, al rispetto del distanziamento interpersonale e ad evitare assembramenti sociali.
Inoltre, nell’ambito dei servizi specifici antidroga, nel pomeriggio di ieri, gli agenti della Questura di Brescia hanno arrestato, un 24 enne gambiano, per spaccio di sostanza stupefacente.
I poliziotti lo avevano notato a bordo della sua bici, durante l’attività di perlustrazione della zona (stazione) di competenza. L’uomo aveva dichiarato di essere privo di documenti, ma la sua dichiarazione non aveva convinto gli agenti, che hanno perquisito il soggetto trovando tre confezioni di hashish nascoste all’interno del giubbino oltre alla somma 640 euro in banconote di piccolo e medio taglio. Il 24enne, con precedenti specifici, è stato arrestato per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Invece, nel tardo pomeriggio di oggi, il provvidenziale intervento della volante ha permesso di evitare ulteriori conseguenze ad un piccolo incendio sviluppatosi in Via Cappellini. Gli agenti hanno immediatamente chiamato i Vigili del Fuoco e messo in sicurezza l’area, che dopo pochi minuti è stata ripristinata.
Una donna, che davanti al Comune si era impossessata di una bicicletta alcuni giorni fa, è stata riconosciuta dagli agenti della polizia locale e denunciata per furto aggravato.
I fatti risalgono allo scorso 11 marzo, quando una signora di Villanuova parcheggia la sua bicicletta davanti al comune per recarsi negli uffici. Nell’uscire, la brutta sorpresa: il veicolo è sparito. Non c’è più dove era stato lasciato, non c’è nelle vicinanze, non ce n’è alcuna traccia. La signora si muove nei pressi del municipio e da lontano vede una donna che si sta allontanando in sella alla sua bicicletta. A nulla servono i richiami, perché la ladra finge di non sentire e continua a pedalare velocemente e con indifferenza.
Alla derubata non resta altro da fare che rivolgersi a una pattuglia della polizia locale per denunciare l’accaduto. Gli agenti si mettono subito in azione per trovare elementi utili all’indagine e come primo passo acquisiscono le immagini dalle telecamere della videosorveglianza, che aiutano a capire dinamica del furto. Si viene così a sapere che, appena la proprietaria era entrata in Comune, era arrivata un’altra donna la quale, guardandosi intorno con fare furtivo – è proprio il caso di dire – ha preso la bici e si è allontanata. Purtroppo le telecamere sono piuttosto lontane e non permettono il riconoscimento dell’autrice del furto, ma intanto continuano le indagini e i dati raccolti vengono condivisi con tutti i colleghi del territorio.
La svolta giunge l’altro ieri, quando una pattuglia nota per strada una donna con un abbigliamento simile a quello indossato dalla ladra, oltre ad altre caratteristiche fisiche coincidenti. La donna viene convocata al comando e identificata; nel frattempo si contatta la signora che ha subito il furto la quale riconosce con assoluta sicurezza la donna. Purtroppo, però, non c’è modo di recuperare la bicicletta, che probabilmente è stata venduta o abbandonata.
La donna, una 50enne con altri precedenti penali, è stata denunciata per furto aggravato. «Pur vivendo a Villanuova – precisa il comandante Fabio Vallini – la signora non risulta tra i residenti, in quanto si è trasferita da poco, e questo elemento aveva in effetti complicato non poco la prima fase delle indagini».
Giovanna Gamba
Numerose pattuglie della Questura di Brescia sono state impiegate questi giorni nelle diverse località, al fine di prevenire il fenomeno degli assembramenti.
In particolare, ieri pomeriggio, gli agenti della Polizia di Stato hanno interrotto una festa in casa, e sanzionato i partecipanti per aver violato le normative anti assembramento per contrastare la diffusione del covid.
I poliziotti sono intervenuti intorno alle ore 17 in Via San Zeno a Brescia, dove alcuni residenti avevano segnalato schiamazzi provenire da un terrazzo. Alla festa erano presenti 10 giovani – di cui 7 minorenni - che sono stati identificati e sanzionati. Sette ore dopo, in un'abitazione del quartiere San Polo, gli agenti sono intervenuti, sempre su segnalazione dei residenti, in una casa in cui erano in 5 a festeggiare. Anche in questo caso sono stati tutti sanzionati.
In totale 15 le persone sanzionate di cui 7 minorenni.
Continuano i servizi straordinari e quotidiani di controllo del territorio dalla Questura di Brescia con l’obiettivo di continuare ad assicurare e mantenere, attraverso una costante attività di prevenzione e presenza sul territorio, tutte le condizioni di un’autentica tranquillità pubblica, riducendo la percezione di insicurezza dei cittadini.
Detta attività di controllo è stata assicurata da un dispositivo che, giornalmente, ha effettuato il servizio sugli obiettivi ritenuti maggiormente sensibili, - quali parchi cittadini, la zona della Stazione Ferroviaria e le piazze del centro storico - in quanto notoriamente interessati da un notevole afflusso di persone, tale da non facilitare il rispetto del divieto di assembramento e delle regole del “distanziamento sociale” dettate dalla normativa vigente, per la quale sono state sanzionate 24 persone e denunciate 2 persone poiché hanno violato i dettami legislativi emessi per il contrasto dell’emergenza coronavirus, non riuscendo a giustificare i motivi per cui si erano allontanati dall’abitazione situata in una regione diversa.
Nella giornata di Giovedì 18 marzo, il personale del Commissariato Carmine ha arrestato un soggetto B.S., 56enne italiano, per dare esecuzione ad un ordine di carcerazione (cumulo pene 14 mesi).
Mentre nel pomeriggio della stessa giornata, l’attività ha consentito: di arrestare un 26enne nigeriano trovato - in zona stazione - in possesso di 120 gr di sostanza stupefacenti (hashish, marijuana e cocaina); di sottoporre a controllo numerose persone, di procedere all’accompagnamento per identificazione, alla denuncia e successiva espulsione di un cittadino Senegalese; di sanzionare 2 persone per il possesso, rispettivamente, di 0,30 gr. di marijuana e di 0,50 gr. di hashish.
Inoltre, in questa ultima settimana un cittadino cinese ed una cittadina moldava sono state accompagnate e trattenute presso un Centro Per i Rimpatri, ai fini della successiva espulsione dal territorio nazionale, in quanto irregolari sul territorio nazionale.
Dal 14 ad oggi la Sezione della Polizia Stradale di Brescia ha controllato 1.005 persone e 908 veicoli e rilevato 17 incidenti.
Mentre, la Polfer di Brescia, ha controllato 757 persone ed indagato per interruzione di pubblico esercizio 5 ventenni della provincia di Cremona.
Inoltre, la Questura, ha dato esecuzione ad un decreto di chiusura per 10 giorni emesso dal Prefetto nei confronti di un Laboratorio Cinese tessile situato a Flero a cui la Divisone Amministrativa della Questura di Brescia lo scorso mese di dicembre, aveva elevato sanzioni per il mancato rispetto degli obblighi imposti dalle misure di cui ai commi 1, 2, 3 dell'art 1 Dpcm 11.2.2020 con conseguente sanzione amministrativa della sospensione preventiva dell'attività.
L’ennesimo controllo della Squadra Amministrativa della Questura di Brescia è scattato ieri all’ora di pranzo: all'interno di un ristorante di via Corsica sono state trovate sette persone che stavano pranzando, mentre la cucina era in piena attività.
All’arrivo delle volanti, gli agenti hanno constatato che le porte del locale erano serrate e le luci dell’insegna e quelle della sala prospiciente l’ingresso erano spente, come se il ristorante fosse chiuso. Il parcheggio, però, era pieno di numerose auto e da dentro il locale proveniva della musica, segno evidente che qualcosa non tornava.
Sul retro la porta della cucina era aperta e mostrava alcune persone in piena attività e così, una volta entrati nel locale, gli agenti hanno trovato cinque uomini e due donne, accomodati in un'unica tavolata, che stavano pranzando insieme, in violazione delle normative di divieto di assembramento e delle distanze interpersonali.
Gli avventori erano tutti di nazionalità italiana e risultavano avere precedenti di Polizia, tranne le due ragazze di 26 e 28 anni, di nazionalità straniera con regolare permesso di soggiorno.
Una volta identificati, per i sette sono scattate le sanzioni da 400 euro data la violazione delle disposizioni anti-Covid19. Anche il titolare del ristorante, un 46enne italiano, è stato sanzionato per aver consentito l’assembramento di persone e per l’apertura del locale al pubblico. Inoltre è stata ovviamente disposto il provvedimento della chiusura immediata del ristorante per 5 giorni.
Per tale inosservanza, verrà interessato il Prefetto della Provincia di Brescia, al fine dell’applicazione della sanzione accessoria definitiva.
(Immagine d'archivio)
Il riconoscimento è stato attribuito per l’impegno profuso nel servizio ai cittadini durante i primi mesi dell’emergenza covid. Soddisfazione del comandante Fabio Vallini, che ringrazia gli agenti per la proficua collaborazione e per l’abnegazione dimostrata, anche a rischio della propria salute.
In questi giorni la polizia locale valsabbina ha ricevuto un attestato di riconoscenza dalla regione per la concreta collaborazione e il senso del dovere dimostrati verso la comunità lombarda. Pur consapevoli del rischio di contagio per sé e per i propri cari, gli agenti hanno sempre profuso il massimo di energie e impegno nella fase di prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica, con carichi di lavoro a volte anche molto pesanti, soprattutto quando alcuni colleghi sono stati contagiati e hanno dovuto sospendere il servizio.
Oltre al supporto pratico e al servizio di informazione sulle varie norme, la polizia locale è stata investita del compito di monitorare i positivi e le persone poste in isolamento, con telefonate e controlli domiciliari; ha inoltre verificato il rispetto delle normative anticovid nei pubblici esercizi e nei parchi, sanzionando il mancato utilizzo della mascherina o altre violazioni inerenti le norme per il contenimento della pandemia, come il mancato rispetto dell’obbligo di restare a casa per positivi. Nei periodo del primo lockdown le sanzioni dovute a questi motivi sono state più di 50.
Intervenendo inoltre per la soppressione di reati, spesso gli agenti sono entrati in contatto con persone positive e, nonostante il rispetto dei protocolli di sicurezza, purtroppo anche il comando valsabbino ha avuto ben 6 agenti contagiati su 19 in servizio. Per fortuna nessuno ha subito conseguenze gravi, ma le assenze sono state lunghe ed è stato ancora più difficile mantenere standard elevati nel servizio ai cittadini.
L’attestato di riconoscimento è stato consegnato nei giorni scorsi presso la sede della Comunità Montana di Valle Sabbia. Il comandante Fabio Vallini ha espresso parole di vivo ringraziamento «per la dedizione e il senso di responsabilità dimostrata da tutti i colleghi che hanno affrontato con serietà questo compito».
Giovanna Gamba
Riconosciuto dalla vittima per una rapina subita il giorno precedente, viene arrestato dalla Polizia di Stato. Gli Agenti della Polizia Ferroviaria di Brescia hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino del Gambia di 22 anni, responsabile di rapina ai danni di un italiano, a bordo di un treno diretto a Milano.
Gli operatori Polfer, presso la Stazione ferroviaria di Brescia, durante le fasi di controllo di uno straniero, sono stati avvicinati da un cittadino italiano, il quale ha riferito agli agenti di riconoscere il soggetto come uno degli autori della rapina da lui subita il giorno precedente, fatto per il quale aveva già sporto denuncia.
In particolare la vittima ha dichiarato che l’autore, dopo averlo avvicinato a bordo treno, lo aveva colpito al volto per poi strappargli il marsupio e appropriarsi del portafoglio contenente 1.120,00 euro, la propria carta d’identità, uno smartphone e un monopattino che aveva al seguito.
Gli agenti di Polizia, avuta la certezza dell’esatto riconoscimento dell’autore da parte della vittima, hanno sottoposto lo straniero a fermo di indiziato di delitto.
Nel corso della perquisizione personale, l’uomo, trovato in possesso di circa 20 gr. di droga, è stato anche arrestato per spaccio di stupefacenti.
Confagricoltura Brescia denuncia la recrudescenza di casi e fa appello alle istituzioni perché ci siano maggiori controlli e un coordinamento con le forze dell’ordine
Il presidente Garbelli: “Il problema non è solo economico per la sottrazione del mezzo ma anche per i costi conseguenti al fermo della macchina e delle operazioni colturali. Chiediamo attenzione anche per gli ingressi illegali negli allevamenti e gli strumenti per la tutela della proprietà privata”
È un problema annoso, molto sentito dagli agricoltori e, al quale, purtroppo, non è ancora stata trovata una soluzione efficace. Il furto di mezzi agricoli, in particolare nella zona della Bassa, colpisce da anni le aziende. Con periodi apparentemente più “tranquilli” e altri di recrudescenza, come gli ultimi, con grande probabilità portati avanti da bande specializzate. Da tempo Confagricoltura Brescia, Unione provinciale agricoltori, aveva lanciato l’allarme, chiedendo alle istituzioni un maggiore interessamento. Risale infatti all’autunno scorso la lettera che il presidente Giovanni Garbelli ha scritto al prefetto di Brescia Attilio Visconti per segnalare il tema. L’associazione di categoria, dopo aver raccolto le numerose indicazioni e preoccupazione degli imprenditori associati, che denunciavano l’aumento dei furti di attrezzature e mezzi agricoli di particolare valore, chiedeva con forza un monitoraggio delle ruberie denunciate, oltre a maggiori controlli di prevenzione e un coordinamento con e tra le forze dell’ordine.
“Il problema non è solo economico per la sottrazione del mezzo agricolo - dichiara Giovanni Garbelli - ma anche per i costi conseguenti al fermo della macchina e delle operazioni colturali. È un danno davvero ingente per le aziende agricole, per di più in un periodo come questo dove la sofferenza per la situazione economica e l’emergenza sanitaria è elevata e ci preoccupa molto. Ci siamo rivolti al prefetto per provare a cercare una soluzione congiunta e arrivare a individuare i colpevoli, garantendo agli imprenditori agricoli, ma non solo, una maggiore sicurezza”.
Proprio in questi giorni la prefettura ha risposto all’appello di Confagricoltura, assicurando di aver già interessato della vicenda il competente comando provinciale dell’Arma, affinché effettui le verifiche del caso. La rappresentanza del Governo ha informato che, nell’ultimo trimestre, sono avvenuti sei episodi di furti di attrezzature e mezzi agricoli, uno di questi, nel mese di gennaio, ha visto però il recupero della refurtiva. La prefettura ha assicurato infine che il comando provinciale dei carabinieri di Brescia, nell’ambito dei servizi di perlustrazione sul territorio, sta svolgendo attività preventiva anche per il contrasto a questo tipo di reati.
“Il tema della sicurezza nelle aziende ci interessa dal vivo - aggiunge il presidente Garbelli - ed è collegato a quello, altrettanto importante, degli ingressi illegali negli allevamenti, degli strumenti per la tutela della proprietà privata e dell’immagine degli imprenditori agricoli”.
Il timore è che i malviventi colpiscano “sul sicuro”, magari attingendo alle graduatorie pubbliche dei finanziamenti ottenuti dalle aziende agricole per l’acquisto dei mezzi, in modo da sottrarre beni nuovi o da poco entrati nel parco attrezzature delle aziende.
Ha tentato di svaligiare una casa ma è stato scoperto dal proprietario ed arrestato dai poliziotti. Nel pomeriggio di domenica 21 febbraio, gli Agenti del Commissariato di P.S. di Desenzano del Garda hanno ricevuto una richiesta di intervento al NUE 112 da parte di un 80enne, per tentato furto nella propria abitazione. Il comunicato della Questura.
Immediatamente gli agenti della Volante si sono recati sul posto e notando un ragazzo in fuga lo hanno prontamente bloccato. I poliziotti hanno verificato che il giovane - un 23enne cittadino rumeno con precedenti specifici - si era introdotto all’interno di una abitazione sita nella frazione San Martino della Battaglia di Desenzano del Garda e, mentre cercava di rubare, è stato scoperto. L’anziana vittima, spaventata dall’intrusione nella propria abitazione, ha cominciato ad urlare, costringendo l’autore del tentato furto a scappare.
Il denunciante, unitamente alla figlia, ha iniziato ad inseguire il malfattore e nel contempo ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato che è immediatamente sopraggiunta proprio durante l’inseguimento. A poca distanza dal luogo del tentato furto gli agenti del Commissariato hanno individuato il ragazzo e, dopo averlo raggiunto, lo hanno bloccato. Per il soggetto, l’arresto è stato convalidato con custodia cautelare in carcere.
Gli Agenti della Polizia Ferroviaria di Brescia hanno arrestato uno straniero, pluripregiudicato di 22 anni, per spaccio di sostanza stupefacente.
I poliziotti, durante un servizio a bordo di un treno, tra le stazioni ferroviarie di Brescia e Desenzano del Garda, hanno identificato un giovane dal quale proveniva un forte odore di “erba”. Gli Agenti, insospettiti, hanno deciso di effettuare un controllo.
Il giovane, è stato quindi trovato in possesso di circa 100 grammi di marijuana.
Pertanto è stato tratto in arresto, con successiva convalida, e la sostanza stupefacente sottoposta a sequestro.
Nel corso della settimana dal 01 al 07 febbraio 2021 la Polizia Stradale di Brescia ha effettuato numerosi controlli coinvolgendo 308 pattuglie di vigilanza stradale, di cui 138 in autostrada e 170 sulla viabilità ordinaria che hanno controllato 1084 veicoli e 1175 persone.
838 sono state le infrazioni complessivamente elevate con 1203 punti decurtati; le patenti ritirate sono state 13, le carte di circolazione 7, sono stati effettuati n. 6 sequestri di veicoli e n. 5 fermi amministrativi.
Nel periodo in questione sono state contestate 8 violazioni per eccesso di velocità e 16 violazioni per velocità pericolosa, in particolare 70 persone sono state sanzionate per l’uso del telefonino alla guida e 57 violazioni per il mancato o non corretto uso dei sistemi di ritenuta, 1 persona sanzionata per la violazione misure restrittive in materia di mobilità non rispettando le limitazioni del DCPM Covid-19.
L’attività infortunistica complessiva consta in 24 incidenti: 12 incidenti con feriti e 12 con soli danni a cose.
Il comandante Fabio Vallini fa il punto sull’aggregazione valsabbina che negli ultimi mesi è tra l’altro cresciuta, grazie all’ingresso di una realtà importante e composita come Gavardo.
Non è stato un anno come gli altri, quello che si è appena concluso. Anche per la polizia locale valsabbina gli sconvolgimenti dovuti alla pandemia tuttora in corso hanno comportato non solo ulteriori carichi di lavoro, ma anche preoccupazioni, nuove responsabilità e perfino un tributo di tipo sanitario, visto che alcuni agenti hanno contratto il virus. Il tutto, garantendo sempre la medesima qualità del servizio e senza poter contare su rinforzi di organico.
Nel contesto della gestione dell’emergenza sanitaria il comando ha assunto un ruolo sempre più rilevante, diventando un punto di riferimento per le istituzioni locali che dovevano dare risposte immediate e puntuali su diverse questioni. «A questo proposito – precisa Vallini – abbiamo operato con il necessario equilibrio, dimostrando fermezza e professionalità, ma al tempo stesso comprensione, con l'obiettivo di far rispettare le regole ma anche di intercettare situazioni di bisogno che man mano si presentavano».
Al momento la Polizia Locale della Valle Sabbia, che ha come ente capofila la Comunità Montana di Valle Sabbia, conta ben 18 Comuni aggregati con un bacino d’utenza di 44.199 abitanti. Il comando può contare su 20 operatori: 1 comandante, 2 ufficiali, 16 tra sovrintendenti, agenti esperti, assistenti, agenti di Polizia Locale e un’impiegata amministrativa.
Negli anni la presenza sul territorio si è via via dilatata, giungendo a garantire un pronto intervento attivo 365 giorni all'anno dalle 7:30 alle 19:30, cui si aggiungono numerosi servizi festivi e diverse pattuglie serali notturne (nel 2020 ben 45) per prevenire furti e contrastare la guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti. Lo dimostrano anche le oltre 17.000 telefonate ricevute, così come il modello organizzativo che consente a più persone di restare sul territorio e meno negli uffici, garantendo maggiormente la sicurezza.
Oltre ai normali servizi, la polizia locale ha assunto in questi ultimi anni numerosi altri compiti, primo fra tutti il ruolo di polizia giudiziaria, con indagini volte soprattutto a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel 2020 sono state ben 82 le persone denunciate a piede libero per vari reati, che vanno dal furto agli abusi edilizi, passando per spaccio, atti osceni e molestie, fino ai reati ambientali.
Per quanto riguarda i controlli stradali, uno degli ambiti classici della polizia locale, gli interventi hanno portato sicuramente a migliorare la sicurezza, ma rimangono ancora numerose le infrazioni, anche gravi, contestate dagli agenti. In un anno il totale delle violazioni sanzionate corrisponde a 3.485, tra cui spiccano 410 sanzioni per il mancato uso delle cinture di sicurezza, 221 per la velocità elevata e ben 707 per sorpassi vietati o circolazione contromano, ossia comportamenti molto pericolosi non solo per sé, ma anche per gli altri.
Il controllo sul territorio è inoltre reso possibile da un sistema di videosorveglianza diffuso e all’avanguardia, costituito da molteplici punti di lettura targhe (25) e da sistemi di videocamere dislocate sul territorio. Le immagini sono raccolte in sede centrale e possono essere messe anche a disposizione delle altre forze dell’ordine, tanto che in più occasioni si sono rivelate determinanti per risolvere casi e individuare responsabili di reati.
La gestione dei programmi e dei sistemi informatici in condivisione ha permesso inoltre di conseguire un risparmio economico non indifferente, visto che un acquisto viene sempre suddiviso fra i 18 comuni dell’aggregazione che ne usufruiranno. Anche il finanziamento per un’autovettura alimentata a gpl è stato approvato per l’80% da Regione Lombardia grazie alla forma aggregativa del comando. Chi si aggrega viene infatti sempre premiato in tutti i bandi di finanziamento.
Infine, la diffusione della pandemia ha aggiunto agli altri incarichi anche quello di controllare che la normativa in materia sanitaria fosse rispettata da tutti per la tutela della salute e questo ha comportato oltre 7500 controlli a persone fisiche e giuridiche, che hanno avuto come esito 52 sanzioni e 2 sospensioni di attività commerciali.
Un altro anno di intenso lavoro, dunque, che vede il comandante Vallini pienamente soddisfatto del lavoro svolto e si augura di poter continuare con l’intero comando a essere un punto di riferimento per i cittadini, garanzia di sicurezza e di rispetto delle regole.
Giovanna Gamba
Scorrendo gli annunci online, ha riconosciuto immediatamente la bici che gli era stata rubata lo scorso novembre in zona stazione. La vittima all'istante si è rivolta alla Polizia di Stato, scoprendo che dietro alla sparizione del mezzo c’erano due persone, A.A. 41enne e A.M. 16enne. I due, che sono zio e nipote, sono stati denunciati per ricettazione in concorso.
Lo scorso novembre, l’uomo aveva denunciato il furto della propria bicicletta - del valore di 1.200 euro - lasciata all’ingresso della stazione ferroviaria di Brescia. In quel momento non c’era alcuna possibilità di risalire agli autori del furto e l’uomo si era di fatto rassegnato. Qualche giorno fa invece, scorrendo su internet gli annunci di vendita, si è imbattuto nell’offerta di un telaio corrispondente a quello della sua bicicletta.
L’uomo si è quindi rivolto agli agenti del Commissariato Carmine dove, d’intesa con il la sala operativa e il personale della Questura, ha fissato l’appuntamento con il titolare dell’annuncio. All’appuntamento con il ricettatore si è presentato un poliziotto. L’uomo, non sospettando minimamente chi fosse realmente l’acquirente, lo ha accompagnato in un magazzino in Via Milano. Appena il nipote ha tirato fuori la bici dell’annuncio per mostrarla a quello che credeva essere un semplice compratore, i due sono stati immediatamente fermati e identificati, anche grazie ad altri agenti che, con discrezione, avevano seguito tutta la scena a distanza.
La bicicletta, oggetto dello scambio intercettato dagli investigatori, è stata riconosciuta e pertanto riconsegnata al proprietario.
Giovanna Gamba
In questi giorni la polizia locale ha scoperto un singolare espediente messo in atto da alcuni giovani per impossessarsi di droga senza pagarla. Sono in corso le indagini per comprendere la portata del fenomeno.
Correvano velocissimi dal centro del paese verso la campagna con un pacco in mano: i passanti non hanno avuto dubbi su un comportamento così sospetto, perciò l’hanno segnalato alla polizia locale. Erano circa le 12.30 di qualche giorno fa, quando due ragazzi hanno attirato l’attenzione con la loro strana corsa per le vie del centro.
Gli agenti accorsi si sono subito messi sulle loro tracce e li hanno individuati mentre ancora correvano, tra l’altro completamente infangati, in mezzo ai campi. Dopo un breve inseguimento i due, che avevano cercato inutilmente di nascondersi, sono stati raggiunti dagli agenti cui non hanno opposto resistenza. Uno dei giovani, tra l’altro, è stato immediatamente riconosciuto in quanto ha alcuni trascorsi di polizia. Del pacco, però, nessuna traccia.
Durante il trasferimento dei ragazzi presso il comando, la pattuglia si è però trovata coinvolta in un secondo fatto strano: viene infatti fermata da un corriere SDA che denuncia il furto appena subito di un pacco. La relazione tra i due avvenimenti è stata logica e immediata. Il corriere ha potuto quindi sporgere denuncia presso la polizia locale, dove praticamente i presunti colpevoli erano già in custodia. I due ragazzi, maggiorenni ma comunque molto giovani, messi alle strette non hanno potuto fare altro che ammettere la propria responsabilità e hanno collaborato al ritrovamento del pacco sottratto.
Ma le sorprese non erano finite. Una volta verificato il contenuto del pacco, gli agenti si sono trovati davanti una sostanza che alle prime analisi è risultata essere stupefacente. A questo punto la ricostruzione dei fatti è stata completa grazie a quest’ultimo, decisivo tassello: uno dei due ragazzi aveva effettuato un ordine tramite corriere con pagamento (alcune centinaia di euro) alla consegna della merce, ma quando è stato il momento di ricevere e pagare quanto ordinato ha pensato bene, con l’aiuto dell’amico, di rubare il pacco.
«Non è la prima volta – commenta il comandante Massimo Zambarda – che le forze dell’ordine portano alla luce un caso del genere. L’anno scorso, per esempio, erano stati i carabinieri di Nuvolento a scoprire che un pacco consegnato da un ignaro corriere conteneva degli stupefacenti e in quell’occasione erano state denunciate a piede libero alcune persone».
Le indagini ora proseguiranno per tentare di verificare l’origine e il reale mittente del pacco, così da dare un nome a tutti i soggetti coinvolti nel traffico di droga.
Giovanna Gamba
Nonostante avesse la licenza scaduta da quasi un decennio un 55enne originario di Pezzaze non si faceva mancare il prelievo venatorio sia di uccelli proibiti che di richiami vivi. Così il valtrumplino è stato scoperto dagli Agenti della Polizia Provinciale del Distaccamento di Vestone dopo alcune ore di appostamento effettuato anche a distanza. Il bracconiere è stato fermato nella mattinata del 28 gennaio in località "Ruc" alle prese con il controllo delle trappole: archetti, lacci metallici e alcune prodine. Queste ultime, spiega il Comandante Claudio Porretti, sono trappole a scatto con rete destinate alla cattura degli uccelli vivi che poi vengono ridotti in cattività. I volatili sono attirati dall'esca costituita da bacche di Sorbo degli Uccellatori particolarmente appetitose data la stagione invernale e, una volta catturati, sono generalmente ridotti in cattività ed impiegati come richiami vivi per la caccia d'appostamento. Ma la vicenda è andata oltre: i 4 agenti ed una guardia volontaria hanno anche rinvenuto presso il cascinale nel bosco alcuni fucili e quasi 500 munizioni incustodite. L'uomo è infatti residente in paese dove avrebbe dovuto conservare e custodire armi e munizioni. Tutte le trappole, i fucili, le munizioni ed un esemplare di pettirosso sono state poste sotto sequestro e l'uomo è stato denunciato per furto aggravato ed omessa custodia di armi e munizioni.
Nelle foto le trappole "prodine" appese ai tronchi degli alberi ed il materiale sequestrato dagli agenti.
Se ne parlava da tempo. L’inchiesta era partita nel 2019. Al centro l’assegnazione dell’incarico per la raccolta dei rifiuti porta a porta ad una associazione del paese di Bagolino-Ponte Caffaro. Ora i primi atti ufficiali come riportati dall’Agenzia Ansa.
L'ex vicesindaco del Comune di Bagolino e il responsabile dell'ufficio tecnico sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Brescia su appalti pilotati. L'ex vicesindaco Giorgio Pezzarossi, si trova agli arresti domiciliari, mentre per la responsabile dell'ufficio tecnico, è scattata l'interruzione dai pubblici uffici per sei mesi. Sono accusati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e peculato.
Gli indagati avrebbero condizionato l'andamento di una gara di appalto per l'affidamento dei servizi di igiene ambientale per il Comune di Bagolino che è conclusa con l'assegnazione ad una associazione della quale uno degli indagati era stato presidente fino a pochi giorni prima della pubblicazione del bando di gara. I due indagati avrebbero anche favorito gli affidamenti, sempre alla medesima associazione, dei servizi di pulizia delle acque superficiali del lago che il Comune di Bagolino gestiva su incarico della Provincia di Brescia.
In dichiarazioni di stampa di queste ore l'ex vicesindaco ha affermato di essere in grado di spiegare ogni cosa, rispetto a quanto indicato dall'inchiesta.
Nei giorni scorsi i poliziotti della Questura di Brescia hanno denunciato un 41enne per ricettazione. Il comunicato della Polizia.
Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio da parte della Polizia di Stato, gli agenti, percorrendo le strade del centro città, notavano un’autovettura muoversi in via Duca D’Aosta in senso contrario, immediatamente provvedevano ad arrestare il mezzo impedendo la prosecuzione della sua corsa contromano. Una volta bloccata l’auto, i poliziotti identificavano il conducente. Dal controllo, risultava che la Fiat Punto in questione era stata segnalata da diversi abitanti di Via Corsica, ove nei giorni scorsi sono stati segnalati alcuni furti in abitazioni, inoltre, il fermato risultava avere precedenti per furto, rapina e spaccio di sostanze stupefacenti.
Pertanto, gli agenti procedevano immediatamente alla successiva perquisizione dell’autovettura. Dove sono stati rinvenuti, oltre a diversi attrezzi da scasso, quali tronchesi, piedi di porco, taglia vetro e scalpelli, anche numerosi capi di abbigliamento ed accessori griffati, per un valore di circa 700/800€ di cui non sapeva indicarne la provenienza.
A tal proposito, chiunque riconosca la refurtiva recuperata dalla Polizia di Stato - pubblicata sul sito e sulla pagina facebook della Questura di Brescia - può rivolgersi direttamente all’Ufficio Volanti di Via Botticelli.
Alcuni giorni fa la polizia locale della Valle del Chiese, nel corso dei controlli disposti dal Commissario del Governo, volti a verificare il rispetto dei divieti di spostamento e delle norme di distanziamento sociale per contrastare il contagio da Coronavirus ha intercettato in momenti diversi tre veicoli provenienti dalla Lombardia e tutti diretti presso un albergo cinque stelle della val Rendena. Il comunicato della Polizia locale della Valle del Chiese.
In tale giornata gli spostamenti tra regioni erano consentiti unicamente per motivi di lavoro, salute o stato di necessità.
Gli otto occupanti dei tre veicoli, all'atto del controllo dichiaravano, compilando e sottoscrivendo l'autocertificazione ai sensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. n.445/2000, che lo spostamento per motivi di salute era iniziato dalla provincia di Milano ed aveva come destinazione Pinzolo.
In particolare, nonostante mostrassero anche certificati medici in cui si prescrivevano massaggi e trattamenti disintossicati, è stato successivamente accertato che gli stessi non hanno fruito di prestazioni mediche o erogazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza svolte presso centri autorizzati o da professionisti sanitari.
Per tale motivo sono stati sanzionati con le violazioni previste dal decreto legge 19 del marzo 2020 che ammettono il pagamento in misura ridotta di € 533,33 ridotto a € 373,43 con pagamento entro 5 gg.
La polizia locale verificherà ora la posizione del pubblico esercizio per capire se i clienti siano stati indotti a ritenere lo spostamento legittimo nonostante presso il centro benessere della struttura non vengano fornite prestazioni sanitarie.
Foto repertorio
Nella giornata di ieri la Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino di nazionalità rumena, N.I. del 1980, su cui pendeva un mandato di arresto europeo in relazione a una condanna definitiva inflitta dall’autorità rumena. L’uomo deve scontare la pena di anni 5 e mesi 6 di reclusione per i reati di associazione a delinquere e contrabbando di tabacchi.
I fatti risalgono al 2008, 2012 e 2016, quando l’arrestato, unitamente ad altri connazionali, contrabbandava tra Moldavia e Ucraina tabacchi lavorati, nel tentativo di eludere la tassazione nazionale prevista sul commercio di tali prodotti.
In particolare gli investigatori, ricevuta la segnalazione da parte dello Servizio Di Cooperazione Internazionale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, attivavano prontamente i dovuti accertamenti identificando immediatamente il ricercato in un soggetto residente nel comune di Desenzano del Garda. Gli operatori, quindi, davano immediata esecuzione al mandato d’arresto europeo.
Il rumeno è stato condotto alla casa circondariale di Brescia, a disposizione della Procura Generale per le successive procedure di estradizione. L’uomo infatti dovrà scontare la pena nel suo paese di origine.
Si era assicurato con una "presunta" assicurazione online. Aveva pagato e ricevuto il tagliando di controprova. Tutto ok? No perchè quel documento in realtà era falso. L'uomo, residente a Muscoline, dunque viaggiava tranquillamente a Gavardo sulla sua autovettura convinto di essere a posto. Ma il mezzo della Polizia locale della Vallesabbia preposto ad individuare le vetture prive di assicurazione e revisione lo ha segnalato. Ulteriori approfondite indagini da parte della Polizia locale agli ordini di Fabio Vallini potrebbero aver messo in luce una truffa di più vaste dimensioni, in cui anche altri avrebbero potuto essere incappati. Intanto l'uomo è stato multato, ma almeno ha scoperto la sua reale assicurazione e ha avuto l'opportunità di mettersi in regola. E in un certo senso è stato grato alla polizia locale!
Il comandante dell’aggregazione valsabbina della Polizia Locale presenta i lettori delle targhe automobilistiche di ultima generazione di cui il suo comando si è dotato in questi giorni.
Novità in questi primi giorni dell’anno per il controllo del territorio in Valsabbia: la Polizia Locale ha attrezzato un veicolo di servizio di pronto intervento con un dispositivo di lettura targhe che consentirà di tracciare i veicoli senza revisione o copertura assicurativa. Il veicolo, che partirà da Gavardo ma attraverserà l’intero territorio a seconda delle esigenze rilevate, permetterà di effettuare controlli in modo capillare e in forma dinamica, con un vantaggio per la sicurezza e l’ottimizzazione delle risorse.
«Sarà quindi possibile – precisa il comandante Vallini – intervenite immediatamente dopo la segnalazione di un veicolo sospetto per approfondire la situazione. Inoltre, il dispositivo consentirà di controllare zone di solito non raggiungibili dalle telecamere fisse». A questo proposito, il comandante segnala che le installazioni comunque continuano e infatti da venerdì 8 è in funzione una videocamera fissa a Soprazzocco. Servirà per la lettura delle targhe e consentirà di monitorare quel tratto di strada 24 ore su 24 per una maggior sicurezza della popolazione.
Anche il dispositivo mobile, come quelli fissi, è collegato alla centrale operativa del comando e consentirà di riprendere e archiviare il passaggio di tutti i veicoli in transito, segnalando non solo la mancata copertura assicurativa o l’assenza di revisione, ma anche tutti quei veicoli che risultano inseriti nella black list perché identificati come pericolosi. Il sistema consentirà infine di monitorare autocarri e autoarticolati di passaggio e sarà sempre a disposizione anche dei carabinieri e di tutte le altre forze dell’ordine che dovessero richiedere i dati raccolti per indagini.
«Il sistema mobile – conclude Vallini – si configura dunque come integrazione del sistema di videosorveglianza fisso che opera già con continuità in tutti i comuni dell’aggregazione e consentirà un monitoraggio territorio ancora più soddisfacente».
Giovanna Gamba
Nell’ambito dei servizi e dei dispositivi di vigilanza e controllo del territorio, finalizzati anche a verificare il rispetto delle disposizioni anti-covid, alle ore 17.30 di ieri, martedì 5 gennaio, una Pattuglia Nucleo O.P. della Questura di Brescia, nel mentre percorreva Via Cremona a Brrescia, notava, nonostante le normative anti-covid in essere, vi era un locale che operava in violazione delle stesse. Il comunicato della questura.
Sul posto quindi convergeva anche una pattuglia della Squadra Amministrativa della Divisione P.A.S.I impegnata nei servizi antiCovid che procedevano ad identificare 2 clienti ancora presenti nel bar ed intenti ad effettuare consumazioni.
Riscontrata quindi la violazione ex art 4 del D.L. anticovid, gli agenti della Questura hanno proceduto a sanzionare i 2 clienti con la multa di euro 400 ciascuno ed hanno altresì, con effetto immediato, applicato la chiusura del locale per 5 giorni sanzionando anche il gestore del pubblico esercizio.
Da oggi pomeriggio a Soprazocco di Gavardo manca da casa una ragazzo di 14 anni. Secondo alcune informazioni il ragazzo si sarebbe allontanato già nella giornata di ieri. Poi è rientrato a casa e oggi pomeriggio un nuovo allontanamento. "Coordinano le ricerche i carabinieri - ha spiegato il sindaco Davide Comaglio - di concerto con la Prefettura".
Nel tardo pomeriggio il ragazzo è stato rintracciato.
Negli ultimi tempi i controlli della polizia locale valsabbina si sono rivolti soprattutto al mancato rispetto delle norme anticovid e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. I dati forniti dal comandante Fabio Vallini.
L’aggregazione di Polizia Locale della Vallesabbia ha ultimamente intensificato le attività di controllo del territorio e purtroppo non sono mancate sanzioni a chi non rispetta le regole. In particolare, sono ben 52 le persone sanzionate per il mancato utilizzo della mascherina, per aver creato assembramenti o essersi spostate senza motivi giustificati, insomma per tutto quanto previsto dalla normativa di contenimento del covid. Per l’inosservanza della stessa sono stati addirittura chiusi due pubblici esercizi, uno a Gavardo e l’altro a Roè Volciano.
Il secondo ambito di intervento riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti. Su impulso delle amministrazioni di Villanuova, Gavardo e Roè Volciano, in particolare, sono stati disposti controlli anche nei parchi e in zone periferiche, sia di giorno – con l’ausilio di un drone – che di notte.
Su 32 persone controllate, cinque sono state segnalate perché in possesso di sostanze stupefacenti tipo hashish o marijuana, e a una è stata anche ritirata la patente di guida. Le attività di indagine hanno tra l’altro portato alla luce una pericolosa rete criminale di giovanissimi, che svolgono attività di spaccio consolidate nel tempo soprattutto verso i loro coetanei. Gli agenti hanno potuto documentare più di cento cessioni, che hanno portato tre ragazzi a essere indagati dalla Procura dei minori di Brescia, mentre altri dodici sono stati segnalati come consumatori alla Prefettura. A un giovane dell’alta valle è stata inoltre sequestrato un etto di sostanza stupefacente, presumibilmente anfetamina, e sono in corso le indagini per stabilirne la provenienza.
Le attività di indagine e di controllo si sono svolte in sinergia con le altre forze di polizia e sono state rese possibili anche grazie alle numerose segnalazioni pervenute dai cittadini, che vanno ringraziati per la proficua collaborazione.
Giovanna Gamba
Nel tardo pomeriggio di ieri una Volkswagen Polo ha preso fuoco mentre era parcheggiata davanti alla farmacia in Piazza Roma. Grande spavento, ma nessun ferito.
Era l’ora del rientro dal lavoro, quando una signora del paese ha parcheggiato la sua autovettura per recarsi in farmacia. Nel ripartire, la donna si è però accorta che da sotto la macchina uscivano delle fiamme ed è scesa immediatamente, chiedendo aiuto ai passanti. A scatenare una grande preoccupazione era il fatto che la Polo era alimentata a GPL, il che rendeva molto rischioso rimanere nei paraggi.
In attesa dei Vigili del Fuoco di Salò, sono giunti subito sul posto gli agenti del servizio intercomunale della Polizia Locale Calvagese-Muscoline che hanno sgombrato l’area adiacente alla vettura e messo al riparo i presenti. Gli uomini del comandante Dondelli hanno anche dovuto deviare il traffico della Provinciale verso strade secondarie. La chiusura della Provinciale per circa un’ora ha provocato notevoli disagi alla circolazione visto che l’orario coincideva con il rientro dal lavoro, ma in casi come questo non c’è altra scelta.
Oltre alla Polizia Locale, sono poi giunti sul posto una pattuglia dei Carabinieri Forestali e due mezzi dei Vigili del Fuoco di Salò.
Giovanna Gamba
Personale dell’Ufficio Prevenzione Generale “Squadra Volante”, in ordine ai fatti accaduti nei giorni scorsi, a Brescia, Via Trieste, ha tratto in arresto in ordine al reato di rissa 3 giovani, di 25, 26 e 25 anni. Il comunicato della questura.
Alle ore 20 di domanica, perveniva alla Sala Operativa della Questura la segnalazione che era in corso una rissa in Via Trieste, nei pressi dell’entrata di un locale da parte di un gruppo di giovani.
Immediatamente venivano inviate sul posto due pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale “Squadra Volante” e del “Commissariato Carmine”, mentre continuavano a pervenire alla Sala Operativa della Questura numerose segnalazioni da parte di persone allarmate per quanto stava accadendo.
I poliziotti immediatamente giunti sul posto notavano come i giovani, alla vista dei lampeggianti blu stessero tendando la fuga in direzione di piazza Duomo. I due equipaggi, quindi, si dividevano riuscendo ad individuare e bloccare tre rissanti. Gli agenti, quindi, contestualizzando quanto accaduto, accertavano come i tre fermati poco prima si erano presentati nel locale in argomento, in evidente stato di ubriachezza.
Secondo quanto finora emerso la situazione degenerava, a seguito di una battuta fatta da uno dei tre alla dipendente del locale, creando un parapiglia che coinvolgeva diversi ragazzi nella zona all’esterno esterno e cessava con l’arrivo delle “Volanti”.
I tre presentavano anche segni di lesioni a seguito dei colpi e pugni reciprocamente sferrati. Considerato il fatto che uno di essi lamentava dolori in varie parti del corpo veniva quindi accompagnato al locale pronto soccorso riscontrando a vario titolo diagnosi per “contusione al polso destro”, con prognosi di 5 giorni.
I tre fermati venivano, quindi, condotti in Questura e stante la riscontrata flagranza del reato di rissa venivano tratti in arresto. Inoltre, ai predetti è stata contestata la violazione amministrativa di ubriachezza prevista dall’Art. 688 del Codice Penale.
I tre arrestati sono D.F., 26enne, cittadino italiano residente in provincia di Cremona; T.L. 25enne, Bresciano e V.L. 25enne, cittadino italiano residente in provincia di Cremona.
L’incidente è avvenuto nel pomeriggio a Roè Volciano in via Marconi. Il ragazzo è stato elitrasportato al Civile di Brescia in codice rosso.
Erano circa le 14 di oggi, quando una Ford Fiesta di colore scuro. che procedeva da Roè verso Vobarno, ha iniziato la manovra di svolta a sinistra all’altezza della Ellegi Service. In quel momento arrivava però in senso contrario un motociclo Supermotard che non ha potuto evitare l’autovettura, finendo contro la portiera posteriore destra della Fiesta. Il motociclista in seguito al violentissimo urto è finito rovinosamente a terra.
Subito è stata allertata la centrale operativa dei soccorsi e, data la criticità della situazione, sul posto è giunta anche l’eliambulanza, che si è diretta con il ragazzo in codice rosso verso gli Spedali Civili di Brescia.
Il motociclista è un 16enne di Villanuova, mentre l’automobile era guidata da una persona di Roè Volciano.
La dinamica è al vaglio della polizia locale valsabbina, giunta con una pattuglia sul posto.
Giovanna Gamba
Quarantenne arrestato per droga dalla pattuglia del Distaccamento Polizia Stradale di Chiari: durante il servizio di vigilanza stradale lungo il tratto dell’autostrada A35, nel comune di Bariano (BG) la pattuglia ha intercettato sulla carreggiata un’Opel Astra che si spostava di corsia e rallentava repentinamente, destando così sospetto e procedeva a fermarla. A bordo vi era il conducente già pregiudicato ed una giovane donna come passeggero. Durante il controllo del veicolo, dall’abitacolo fuoriusciva un forte odore di cannabinoidi, il che faceva presumere che all’interno della macchina vi fosse della droga; gli agenti rinvenivano abilmente nascosto nella copertura in pelle della leva del cambio, un involucro di medie dimensioni contenente circa 200 gr. di hashish confezionati in un pacco sigillato e sottovuoto, successivamente sequestrato. L’uomo è stato arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, immediatamente condannato a 8 mesi di reclusione e al pagamento di euro 1.000,00 di multa.
Stavano pranzando all'interno di un ristorante di Roè Volciano, incuranti delle regole anti covid: sono stati tutti sanzionati dagli agenti della Polizia di Stato, e il locale come da prassi è stato chiuso per cinque giorni. Il comunicato della Questura.
Nella giornata di ieri, i poliziotti della Questura di Brescia unitamente agli Agenti della Polizia Locale della Valle Sabbia, intervenuti a seguito di una segnalazione, hanno accertato che il locale presentava la porta d’ingresso principale chiusa ma, permetteva l’accesso della clientela da una porta secondaria adiacente al locale cucina. Al momento del controllo, erano presenti in sala dodici clienti seduti in quattro tavoli diversi.
A quel punto è scattata la multa di 400 euro per il titolare, mentre il ristorante è stato immediatamente chiuso. Non è andata meglio agli avventori, che tra l'altro arrivavano anche da comuni diversi (altra circostanza vietata). Anche per loro è scattata una sanzione da 400 euro a testa, per un totale complessivo di 5.200 euro.
L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi in via Copponi. Solo lievi ferite per i due pedoni.
Erano circa le 14 di oggi quando un padre stava uscendo da casa insieme alla sua bambina, 47 anni lui e 8 lei. In quel momento nella via a senso unico sopraggiungeva una Fiat Punto guidata da un 72enne che urtava i due pedoni. La dinamica è al vaglio della polizia locale valsabbina, giunta immediatamente sul posto. Non è ancora chiaro, infatti, se l'automobile si sia spostata lungo il marciapiede a raso oppure i due l'abbiano urtata nell'uscire dalla porta di casa.
Padre e figlia sono andati in ospedale per accertamenti, ma le loro condizioni non sembravano destare preoccupazione.
Come aggiornamento pubblichiamo una precisazione che giunge dal conducente della vettura.
"Buongiorno, Allego quanto è stato dichiarato per poter rettificare la
vostra notizia sbagliata...
padre e figlia non sono stati investiti, sono andati a sbattere contro
l'auto questo è quello che è successo ed è confermato dai rilievi sul
posto della polizia locale..
IN DATA 16/11/202 ERO ALLA GUIDA DELLA FIAT PUNTO TARGATA…. A
GAVARDO IN VIA STAZIONE, PROCEDENDO VERSO VIA COPPONI TEODORO MI FERMAI
ALL'INCROCIO E PRESI IL SENSO UNICO DI VIA TEODORO COPPONI VERSO PIAZZA
CADUTI DEI LAGER, DOPO CIRCA 30 METRI ESCONO PADRE E FIGLIA DI
SOPRASSALTO DA UN PORTONE SITUATO ALLA MIA DESTRA SUPERANDO L’AREA
PEDONALE E INVADENDO LA CORSIA DI MARCIA URTANO LA PARTE LATERALE
POSTERIORE DEL MIO VEICOLO PER POI ESSERE SBALZATI A TERRA.
NELL’IMMEDIATO E’ STATA CHIAMATA L’AMBULANZA PER IL PRIMO SOCCORSO
ED I VIGILI URBANI PER I RILIEVI DEL CASO.
grazie"
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Nuovo aggiornamento dei dati di regione Lombardia sul numero dei casi in percentuale sulla popolazione dall'inizio della pandemia. Tre comuni valsabbini tra i primi dieci: Vestone, Odolo, Vobarno. Gli altri sono della Valcamonica. Al primo posto ora di questa triste classifica c’è Breno, seguito da Vestone, al quinto posto Odolo, al decimo Vobarno.
Breno 200 4, 15%
Vestone 173 4,01%
Capo di Ponte 97 3,96%
Malonno 124 3,94%
Odolo 67 3,50%
Saviore 30 3,46%
Ceto 64 3,43%
Borno 87 3,35%
Esine 166 3,18%
Vobarno 258 3,17%
Il primi tre comuni per numero di contagi in valori assoluti ad oggi
Brescia 4897
Desenzano 692
Montichiari 644
Il comune di Vestone continua a soistenere di avere dati diversi e fino a tre giorni fa di avere 125 contagi dall'inizio della pandemia.
Allarme rientrato nel pomeriggio di questa domenica in zona Monte Magno a Gavardo. Due bambini di 11 e 12 anni si erano smarriti nel bosco. La bella giornata di sole ha spinto molti a recarsi in montagna per raccogliere castagne o semplicemente per una passeggiata. I due bambini si erano allontanati e non avevano fatto ritorno. Una volta lanciato l'allarme, sul posto si sono recati quattro mezzi dei vigili del fuoco, carabinieri e polizia locale della Vallesabbia, pronti a intraprendere le ricerche. Nel giro di breve tempo però i due bambini sono stati ritrovati e dopo il grande spavento, l'allarme è rientrato.
Intervento a lieto fine della polizia locale valsabbina su segnalazione di un cittadino: gli agenti hanno tratto in salvo un cane caduto in riva al fiume dal ciglio della strada.
Domenica mattina movimentata per l’aggregazione valsabbina della polizia locale, comandata da Fabio Vallini: la centrale riceve la telefonata di un cittadino per una segnalazione insolita, ma che mette subito in movimento gli agenti. Un cane probabilmente è in difficoltà e continua ad abbaiare, ma nessuno riesce a individuare dove si trovi.
Sul luogo indicato, nei pressi di via Capoborgo, interviene prontamente una pattuglia di polizia locale, mentre vengono allertati i vigili del fuoco. La ricerca porta ben presto frutto e l’animale viene localizzato: era imprigionato fra i rovi a ridosso del fiume, caduto sicuramente dalla strada soprastante. Dopo essersi calati con l’ausilio di una lunga scala, i vigili del fuoco portano in salvo il cane che a una prima occhiata sembra stare bene, per quanto spaventato.
L’ospite viene fatto accomodare sull’automobile di servizio della polizia locale e accompagnato da un veterinario per la lettura del microchip. Individuato il proprietario, si provvede alla restituzione: l’uomo era sorpreso perché non aveva ancora notato l'assenza del suo amico a quattro zampe ed era pertanto ignaro della sua disavventura.
Giovanna Gamba
Una persona arrestata, sequestrati oltre mezzo chilo di cocaina e più di diecimila euro in contanti. Sono questi i risultati dell’operazione portata a termine dalla Polizia Locale giovedì 2 ottobre in via Corsica. Da diversi giorni una pattuglia stava tenendo sotto controllo i movimenti sospetti di un uomo di origine albanese.
Nella serata di giovedì 2 ottobre quest’ultimo, a bordo di una Ford, è stato individuato in via Veneto da un agente che si stava recando al lavoro e che, in attesa dell’arrivo dei colleghi, ha continuato a seguire il veicolo del sospettato. L’albanese è stato visto fermarsi tre volte per incontrare alcune persone alle quali ha consegnato dei piccoli sacchetti, ricevendo in cambio del denaro.
Giunta in via Corsica, la Ford ha sostato all’interno di un parcheggio di un supermercato ed è stata affiancata da una Volvo, dalla quale è sceso un italiano, noto alle forze dell’ordine come consumatore di cocaina. Quest’ultimo è salito a bordo dell’altra auto per tornare pochi minuti dopo sulla propria vettura. In quel momento è sopraggiunta la pattuglia che era stata avvisata dal collega e ha fermato entrambi. L’italiano ha cercato di disfarsi di quanto aveva appena acquistato: una busta contenente oltre mezzo grammo di cocaina che è stata subito recuperata dagli agenti.
I due veicoli, insieme con i loro conducenti, sono stati portati al Comando per ulteriori accertamenti. All’interno della Ford, sotto il sedile del guidatore, è stata trovata una scatola ricoperta con nastro adesivo di colore nero, sulla quale era stato applicato una magnete per ancorarla alle parti metalliche del sedile, per renderla difficilmente individuabile. Dentro il contenitore si trovavano 14 dosi, del tutto identiche a quella acquistata dall’italiano, avvolte nel cellophane trasparente del peso totale di otto grammi. L’albanese aveva con sé 260 euro in contanti, probabile frutto dell’attività illegale, e due cellulari. Su uno dei due telefoni comparivano oltre 80 chiamate ricevute nel pomeriggio e, nello stesso periodo, numerosissimi messaggi WhatsApp.
Gli agenti hanno quindi ispezionato anche l’abitazione dell’albanese in via Bettoni. In due scaffali della cucina è stata trovata una piastra avvolta da una pellicola trasparente, ancora “in sasso”, del peso di 384 grammi, inserita in una scatola di cartone. Sono state poi scoperte cinque grandi buste contenenti 27 grammi di cocaina e un sacchetto in polietilene con altri 26 grammi di cocaina. In un barattolo di vetro, inoltre, erano state riposte 153 confezioni di cocaina del peso totale di 88 grammi.
Infine, sul ripiano superiore dei due scaffali erano state appoggiate diverse mazzette di denaro, in vari tagli, del valore totale di 10.300 euro e due bilancine di precisione, ancora sporche di polvere bianca.
L’albanese è stato quindi arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero, è stato accompagnato alla Casa Circondariale “Nereo Fischione”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Riceviamo e pubblichiamo.
“Un gesto vigliacco e becero, che si sta ripetendo con una frequenza allarmante e dimostra la violenza e la bassezza di certa gentaglia”. Questo il commento di Floriano Massardi, vice capogruppo della Lega al Pirellone sulla notizia degli 11 capanni distrutti nella zona di Calino, Borgonato e Adro, in Provincia di Brescia.
“Adesso la misura è veramente colma – prosegue Massardi –, la stessa cosa era capitata lo scorso dicembre sul Montorfano e ora occorre agire con forza e pene esemplari, che dimostrino a questi teppisti da due soldi che non possono continuare ad agire impuniti.
Per questa ragione intendo recarmi dal comandante generale dei Carabinieri della Lombardia e della Provincia di Brescia e dal Prefetto per sollevare personalmente la questione. È necessario maggiore impegno per scovare questi farabutti e mettere la parola fine ad un vergognoso accanimento contro una categoria ben precisa, che dura ormai da troppo tempo. I cacciatori infatti sono sottoposti a una serie di controlli molto stringenti per praticare l’attività venatoria e meritano di essere difesi con altrettanto impegno.
Massima solidarietà ai cacciatori che hanno avuto danni in questo brutto fine settimana, vittime del peggiore squadrismo di tipo fascista, ad opera del cosiddetto Alf, sedicente Fronte di liberazione animali.
Protestare con queste modalità disgustose – chiosa Massardi – oltre a essere sinonimo di vigliaccheria, dimostra l’inciviltà e la profonda stupidità di certi individui”.
L’episodio è avvenuto a Sant’Eufemia. Negli ultimi giorni è stata rilevata una recrudescenza del fenomeno delle cosiddette “truffe porta a porta”. I consigli delle forze dell’ordine per la prevenzione.
Quello accaduto in questi giorni nella zona di Sant’Eufemia è solo ultimo di numerosi tentativi di truffa messi in atto da malintenzionati con diverse tecniche per confondere le vittime. Questa volta, però, la vicenda ha un lieto fine e la si racconta volentieri.
Sono circa le 18, quando una signora di 83 anni, decisamente molto sveglia, vede arrivare a casa sua due sedicenti carabinieri in abiti civili che tentano di mettere in atto il loro piano. La donna, tuttavia, intuisce che si tratta di truffatori e passa subito alle vie di fatto: prende la scopa e rincorre i due uomini, facendoli fuggire.
La polizia ricorda che purtroppo molto spesso i malviventi riescono a realizzare la truffa presentandosi con modi gentili ed eleganti, spacciandosi per tecnici o funzionari, se non addirittura per forze dell’ordine come in questo caso, fino a confondere le loro vittime.
Le raccomandazioni delle forze dell’ordine sono poche e semplici e sono rivolte soprattutto alle persone anziane e che vivono sole: nessuna azienda o ente pubblico, comprese le forze di Polizia, invia dipendenti e richiede pagamenti a domicilio, soprattutto se la visita non è preavvisata da una lettera formale. Si ricorda di non tenere in casa grosse somme di denaro e di non aprire la porta agli sconosciuti, anche se in possesso di tesserini con foto. In caso, prima di aprire, si può chiedere conferma chiamando il 112.
Da domani, 1° settembre, la polizia locale valsabbina vedrà entrare nell’aggregazione anche Gavardo, portando a ben 18 il numero di comuni del comandante Fabio Vallini. Previsti un aumento dell’organico, da 12 a 20 unità, e un accesso più agevole ai fondi regionali.
Una svolta importante per la Valsabbia: il centro più popoloso del territorio ha deciso di entrare a far parte dell’aggregazione di polizia locale che da alcuni anni opera con ottimi risultati in tutta la sua zona di competenza. Le istituzioni centrali da anni spingono in questa direzione e premiano con maggiori fondi le realtà che sanno fare squadra: la Regione, per esempio, destina finanziamenti speciali ai comandi che superano le diciotto unità e grazie a Gavardo ora l’aggregazione raggiungerà un organico di 20 persone, realizzando le condizioni per partecipare ai bandi.
«La regione – spiega il comandante Vallini – premia chi si accorpa, ampliando il territorio di competenza con scelte stabili nel medio-lungo periodo. In quest’ottica è più probabile ottenere i finanziamenti per nuove strumentazioni e sistemi di controllo e videosorveglianza, sempre più importanti per la sicurezza dei cittadini. L’entrata di Gavardo è un passo importante per aumentare i servizi razionalizzando le spese».
Al momento l’aggregazione ha numerose sedi decentrate: Villanuova, Roè Volciano, Odolo, Sabbio Chiese, Agnosine e Vestone; ad esse si aggiungerà l’ufficio di Gavardo, che opererà in coordinamento con gli altri in modo da garantire aperture in orari diversi con personale a disposizione dei cittadini soprattutto a Vestone e Gavardo, destinati a sedi di riferimento per le pratiche amministrative. Per Gavardo, in particolare, si prospetta una conferma dell’orario attuale di apertura al pubblico.
L’aumento dell’organico permetterà inoltre un pattugliamento più ampio del territorio, con controlli dilatati anche nelle ore serali e notturne per una maggiore sicurezza non solo sulle strade, ma generale. Il coordinamento di mezzi e macchinari permetterà un risparmio di risorse a fronte di servizi più capillari, con presenza continua di uomini nei paesi dell’aggregazione. «L’irrobustimento dell’organico – conclude Vallini – porterà più sicurezza grazie all’opportunità di fare squadra e coordinarsi meglio per un servizio più efficace ai cittadini». L’aggregazione, del resto, opera già dal 2014 con competenza e flessibilità ed è divenuta nel tempo polo di attrazione per numerosi centri che si sono via via aggiunti ai primi otto dopo aver valutato sul campo i vantaggi dell’unione.
Il sindaco di Gavardo Davide Comaglio ha pronunciato parole di piena soddisfazione circa la scelta della sua amministrazione: «La riorganizzazione del corpo di polizia locale è stata una scelta meditata, che ha comportato alcuni mesi di lavoro e riflessione. È maturata dopo l’analisi dei dati degli ultimi tre anni di lavoro – prosegue Comaglio – dai quali emerge la necessità di una scelta in tale senso, anche perché un corpo di polizia locale nel singolo comune fa ormai fatica a seguire tutte le funzioni che gli vengono richieste. Abbiamo quindi condiviso un percorso con la Comunità Montana di Valle Sabbia e il comandante Fabio Vallini che ci ha portato a intraprendere un percorso di lunga prospettiva, nella certezza di generare un sensibile miglioramento del servizio, per il quale oggi serve sempre più personale sul territorio e meno in ufficio».
Gavardo fornirà un contributo consistente ai nuovi equilibri dell’aggregazione e i suoi oltre 12mila abitanti godranno già nel breve periodo i vantaggi della riorganizzazione, che porta il comando valsabbino a diventare una delle realtà più grandi dell’intera provincia
Giovanna Gamba
In alcuni banchi mancava il detergente per disinfettare le mani prima di "toccare" la merce. E' una delle prime osservazioni fatte dalla Polizia locale di Gavardo al lavoro in mattinata per i controlli al consueto mercato del mercoledì. Il mercato si svolge avviamente all'aperto, ma è necessario comunque fare attenzione. Mascherine indossate praticamente da tutti, clienti ed esercenti, distanziamento garantito anche grazie alla prudenza di tutti. In effetti i banchi che vedono la presenza di molte persone vicine che "rovistano" tra i capi di abbigliamento o gli oggetti dovrebbero almeno mettere in esposizione il flacone di gel disinfettanti. Siamo sicuri che d'ora in poi ciò avverrà...
Una delle zone più belle ed amate dai turisti del Garda, la Rocca di Manerba, è stata teatro di un'operazione di controllo congiunta delle forze dell'ordine che ha coinvolto i militari della Stazione dei Carabinieri di Manerba del Garda e gli agenti del Corpo di Polizia Locale dell'Unione dei Comuni della Valtenesi. Il comunicato del Comune.
Al centro dell'attenzione la sicurezza dei bagnanti lungo l'intero perimetro dell'area a lago, sito di forte pregio ambientale che è stato salvaguardato anche dall'istituzione di una riserva naturale, comprendente l'unico parco lacuale d'Italia. Le verifiche effettuate hanno evidenziato il riaffacciarsi nella zona di un fenomeno particolarmente sgradito alla maggioranza delle persone che frequentano il litorale, soprattutto famiglie con bambini, ovvero la presenza di nudisti ed esibizionisti. Questi stessi luoghi già negli anni passati erano stati teatro di numerosi episodi di atti osceni, con l'emissione di denunce nei confronti dei responsabili. Il bilancio della nuova attività, svolta nei giorni a cavallo di Ferragosto, si è concluso con oltre 350 controlli e 36 verbali di contravvenzione, ciascuno dell'importo di 250 Euro. Quella rilevata è una situazione che l'amministrazione comunale di Manerba intende eliminare, perché non è ammissibile che si venga a creare una di sorta di "zona franca", che sottrae alla grande maggioranza del pubblico spiagge di straordinaria bellezza, in cui le famiglie devono poter trascorrere giornate in totale serenità. La presenza di gruppi circoscritti di persone con scarso o nullo senso del pudore non è gradita a cittadini e turisti e lede fortemente il diritto di tutti di poter visitare l'area sottostante la rocca, uno degli scorci di paesaggio più caratteristici e famosi del lago di Garda. «Il controllo delle spiagge e dell'entroterra comunale rientra tra le priorità della nostra amministrazione» ha commentato il Sindaco del comune gardesano Flaviano Mattiotti. «L'operazione avviata fin dall'inizio dell'estate proseguirà nelle prossime settimane con l'ausilio di tutte le forze dell'ordine. L'obiettivo è garantire a residenti ed ospiti di Manerba la massima sicurezza e tranquillità su tutto il territorio. Il messaggio che vogliamo lanciare, anche attraverso i mezzi di comunicazione - prosegue il Sindaco - è che non c'è angolo del nostro comune che i turisti e le famiglie non debbano poter frequentare e vivere tranquillamente. L'impegno dell'amministrazione e delle forze dell'ordine in questo senso è totale e garantito. Manerba è e deve restare una località sicura e accessibile a tutti, nel pieno rispetto delle regole di convivenza civile». Il concetto viene ribadito dalle dichiarazioni rilasciate dal Consigliere Delegato a Sicurezza e Protezione Civile di Manerba, Matteo Mattiotti: "Proprio per raggiungere i migliori risultati ci siamo attivati per coinvolgere nei prossimi interventi le motovedette della Guardia Costiera, della sezione navale della Guardia di Finanza e della Polizia Provinciale. Abbiamo inoltre attuato il progetto promosso dalla Prefettura di Brescia per il controllo dei litorali anche con l’utilizzo di agenti di polizia locale operanti a bordo di un nuovo veicolo compatto 4x4, che consente di intervenire direttamente sulle spiagge in caso di necessità. A completare il quadro della nostra azione di contrasto a schiamazzi notturni, illegalità e microcriminalità, le coste e l'entroterra manerbesi vengono controllati anche dall'alto, con l'utilizzo di droni, mentre parallelamente abbiamo intensificato le verifiche su tutto il territorio, specialmente nella frazione Pieve, dove, soprattutto nei fine settimana, si registrano problemi di disturbo della quiete pubblica. L'ultimo tassello dell'operazione Estate Sicura consisterà nell'installazione entro breve tempo di nuove telecamere a circuito chiuso nelle frazioni Pieve Vecchia e Balbiana e nel parcheggio della riserva naturale della Rocca».
Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Brescia hanno eseguito ieri un provvedimento di misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brescia il 17 agosto scorso, nei confronti di uno stalker.
La cronaca deve purtroppo registrare un ennesimo episodio di violenza di genere, anche se va sottolineato che nel tempo la Polizia di Stato ha adottato, sulla base dell’esperienza, prassi operative ormai collaudate per un intervento immediato e efficace, in modo da consentire una tempestiva tutela della vittima.
La Legge del 19 luglio 2019 n.69, cosiddetta “Codice Rosso”, si inserisce a pieno titolo nel solco degli interventi legislativi volti ad assicurare e rafforzare la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, favorendo l’immediata instaurazione del procedimento penale e consentendo, ove necessario, l’adozione senza ritardo di eventuali provvedimenti cautelari, così come è accaduto in questo caso.
L’uomo si è reso infatti responsabile del reato di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna. Dopo che la donna aveva comunicato a D.L. la fine della loro relazione sentimentale, è stata sottoposta a comportamenti ossessivi dell’uomo, il quale in più occasioni la aspettava sotto casa, la seguiva, la minacciava di morte, le sputava addosso e la ingiuriava.
I comportamenti, nel recente periodo, erano diventati sempre più pericolosi, tanto da indurre la donna a staccare il campanello del citofono e ad uscire accompagnata e solo dopo aver verificato l’assenza dell’uomo sotto casa.
A seguito dei numerosi interventi effettuati nei scorsi giorni dal personale delle volanti, è stato raccolto un quadro indiziario tale da indurre la Procura di Brescia a richiedere al GIP un provvedimento di misura cautelare in carcere. Pertanto, i poliziotti della locale Squadra Mobile si sono messi immediatamente alla ricerca dell’uomo, un 55enne bosniaco, che è stato intercettato nel pomeriggio di ieri in centro a Brescia e successivamente associato alla locale Casa Circondariale.
Per il weekend di Ferragosto la Polizia di Stato ha svolto servizi di controllo del territorio a 360 gradi in tutta la provincia.
La Polizia Stradale è stata impegnata in prima linea sul fronte della sicurezza lungo strade e autostrade, per contrastare e prevenire comportamenti pericolosi alla guida, in particolare la guida in stato di alterazione psicofisica per assunzione di alcool o sostanze stupefacenti e l’eccesso di velocità.
Gli agenti della Polfer, oltre che nella Stazione di Brescia, hanno assicurato anche negli scali minori la sicurezza dei viaggiatori e dei convogli, con particolare attenzione alla prevenzione di furti e borseggi ai danni dei turisti.
Alta è stata l’attenzione rivolta alla zona gardesana, ove nelle settimane scorse sono state registrate alcune condotte a rischio tra i bagnanti, specie ragazzi e giovani, ed alle spiagge di maggior richiamo, con servizi dedicati per il controllo nei laghi svolti da personale dell’UPGSP e dal Commissariato di Desenzano del Garda, in pieno coordinamento con le altre forze di Polizia.
Tutte le attività sul territorio sono state coordinate dalla Sala Operativa della Questura, dove sono raccolte tutte le criticità e da cui vengono gestiti gli equipaggi della Polizia di Stato e le altre Forze di Polizia ed enti di soccorso.
Nella serata del 15 agosto è stato inoltre effettuato un servizio straordinario interforze di controllo del territorio mirato al controllo della cosiddetta "movida" nei principali luoghi di aggregazione, con il fine prioritario di verificare il rispetto delle normative anti-contagio e delle misure anti-assembramento.
Al servizio hanno preso parte diversi equipaggi della Questura, tra cui personale della Divisione Amministrativa, dell’Ufficio Immigrazione, della Squadra Mobile, della Polizia Scientifica congiuntamente agli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia e a personale della Polizia Locale.
A conclusione dell’impegno operativo per il week end di ferragosto, si segnalano i seguenti risultati: 679 persone controllate; 183 veicoli controllati; 99 contravvenzioni al codice della strada; 356 punti patente decurtati; 6 patenti guida ritirate; 6 carte di circolazione ritirate.
Durante i controlli straordinari del territorio disposti dal Questore di Brescia, tra i vari oggetti di reato individuati dai diversi equipaggi impegnati nell’operazione ci sono due biciclette, presumibilmente oggetto di furto.
A tale proposito, chi dovesse riconoscere il proprio mezzo attraverso le foto che pubblichiamo può presentarsi in orario antimeridiano presso la sede di via Botticelli portando una copia della denuncia o un’altra documentazione idonea a dimostrare la proprietà. Le foto sono state pubblicate anche sulla pagina facebook della Questura di Brescia.
La Polizia di Stato, deputata alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, ricorda ai cittadini che tutto il personale opera costantemente sul territorio della nostra città e della nostra provincia per assicurare elevati standard di vivibilità, confidando nella consueta collaborazione dei Bresciani.
L’operazione è stata condotta in questi giorni da un’azione congiunta della polizia locale della Valsabbia e di Caino in Val Bertone, territorio sul confine tra Agnosine e Caino. Sanzionato il 42enne che aveva avviato l’attività.
In questo tempo di restrizioni e di regole rigorose nella modalità di somministrazione di alimenti e bevande, con distanziamento e mascherine nei pubblici esercizi, c’è chi pensa di aggirare le norme con un pericoloso “fai-da-te”, incurante delle possibili conseguenze drammatiche per la salute della comunità. Un 42enne di Azzano Mella ha così deciso di aprire un bar in Val Bertone, tra Agnosine e Caino, dove vendeva regolarmente bibite, gelati e caffè a numerosi avventori.
L’attività ha però destato qualche sospetto, sia per la velocità con cui era stata aperta, sia per le modalità con cui veniva esercitata. Le segnalazioni hanno messo in allerta due diversi comandi di Polizia Locale, quello della Valsabbia e quello di Caino, che si sono coordinati per operare congiuntamente. Nel corso del sopralluogo, il “barista” ha cercato di negare l’esercizio del commercio, asserendo di operare solo per feste private, ma le scuse si sono sgretolate di fronte a ben sei consumatori presenti e a un listino prezzi completo, pronto per altri clienti. Inoltre, agli agenti è parso subito evidente il mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie, per non parlare del mancato distanziamento tra i clienti, come imposto a seguito dell’emergenza sanitaria per poter esercitare l’attività.
«In un primo momento – ha aggiunto il comandante Fabio Vallini – sembrava che l’uomo avesse almeno un’autorizzazione per somministrare alimenti in modo itinerante, invece da un ulteriore approfondimento è risultato che non aveva proprio nessun tipo di permesso». A quel punto il 42enne è stato sanzionato ai sensi della legge regionale della Lombardia, mentre l’attività è stata sospesa con un’ordinanza.
Giovanna Gamba
Controlli in programma sul territorio. Sono stati previsti nel corso di una riunione del Nucleo Ambiente che si è tenuta in prefettura.
Presenti i rappresentanti del Gruppo Carabinieri Forestale, dell’A.R.P.A, delle Forze dell’Ordine, della Polizia Provinciale, dei Vigili del Fuoco, dell’A.R.P.A, dell’A.T.S, del Comune di Brescia, del Comune di Lonato del Garda e del Comune di Calcinato.
Durante la riunione si è proceduto ad effettuare la pianificazione dei controlli del Nucleo, che verranno effettuati a partire dai primi giorni di settembre.
Con l’occasione è stato dato il benvenuto al nuovo dirigente del Dipartimento A.R.P.A di Brescia, Dr. Fabio Cambielli e al nuovo Comandante dei Vigili del Fuoco di Brescia, Dr. Enrico Porrovecchio.
Una messa in suffragio dei poliziotti morti durante l'emergenza Covid-19 è stata celebrata questa mattina alla chiesa di San Francesco di Paola, su iniziativa dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.
Organizzata dalla sezione bresciana dell’A.N.P.S., la celebrazione è stata concelebrata dai monsignori Alfredo Scaratti e Pierantonio Bodini e dal cappellano della Polizia di Stato don Roberto Ferrazzoli. La commemorazione è stata voluta come momento di rielaborazione del lutto che ha colpito tutta la popolazione civile e, nello stesso tempo, la Polizia di Stato nel personale in servizio e in congedo.
Durante l’emergenza covid ci sono stati tre deceduti tra i poliziotti, due per coronavirus e uno per motivi di servizio: l'Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato, voce storica della sala operativa della Questura di Caserta, Maria Sparagana, di 52 anni che lascia il marito e un figlio, deceduta il 18 marzo; il Sostituto Commissario della Polizia di Stato Giorgio Guastamacchia, di 52 anni, in servizio presso il dipartimento della Pubblica Sicurezza, componente della scorta del Primo Ministro Giuseppe Conte, che lascia la moglie e due figli, deceduto il 4 aprile; l'Agente Scelto della Polizia di Stato Pasquale Apicella, di 37 anni, morto in servizio il 27 aprile nel tentativo di bloccare gli autori di un tentato furto in banca a Napoli, che lascia la moglie e due figli, uno dei quali di pochi mesi.
Inoltre, l’ANPS di Brescia ha voluto ricordare tutti i Poliziotti in Congedo vittime di questa pandemia: Sandro Colonna, Antonio Presta, Guido Sassi, Remigo Madotto, Aldo Imbroisi, Benedetto Priolo, Carlo Annichiarico, oltre a tutti i soci, amici e familiari che ci hanno lasciato.
Poco prima dell'inizio della cerimonia, ciascun familiare di coloro che sono deceduti per covid-19 ha depositato una rosa ai piedi dell’altare in ricordo dei loro cari; la cerimonia si è conclusa con la preghiera del Poliziotto letta dalla moglie di Sandro Colonna.
Alla celebrazione eucaristica ha partecipato il Questore di Brescia Leopoldo Laricchia, oltre ai familiari delle vittime e agli organizzatori dell’ANPS. Tutti i partecipanti sono stati accolti all'interno della cappella che, con il protocollo in vigore, ha limitato il numero dei fedeli a sole 90 unità.
Due buste contenenti proiettili. Una minaccia precisa indirizzata al presidente di Confindustria Regionale Marco Bonometti forse in relazione alla sua posizione assunta sulla vicenda della chiusura di Alzano e Nembro come zona rossa. Oggi Marco Bonometti capo dell’OMR di Rezzato è sotto scorta.
In proposito Confindustria Lombardia esprime la massima solidarietà e vicinanza al Presidente Marco Bonometti per le minacce ricevute. Confindustria Lombardia si è prodigata fin dal principio dell’emergenza per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori, sostenendo e promuovendo il protocollo siglato da tutte le parti sociali a livello nazionale affinché le aziende potessero continuare a lavorare garantendo il massimo rispetto delle norme anti-Covid e invitando tutte quelle imprese che non fossero state in grado di rispettare tale regolamentazione a interrompere le attività.
Confindustria Lombardia, inoltre, si è sempre adoperata affinché fossero garantite le attività essenziali, la cui chiusura avrebbe compromesso l’approvvigionamento di beni e strumenti fondamentali ad assicurare la salute di tutti i cittadini. Le recenti vicende di cronaca confermano la presenza di un clima di odio verso l’impresa e gli imprenditori, alimentato da importanti attori del dibattito pubblico nazionale. Confindustria Lombardia auspica un rasserenamento dei toni e il riconoscimento dell’impresa come attore fondamentale per la tenuta sociale del Paese e la creazione di benessere e ricchezza.
Bonometti (il primo da sinistra) in una fotografia di repertorio
L’incidente è avvenuto ieri mattina sulla Sp 237, lungo il tratto che da Nozza porta a Barghe. Il ciclista è stato portato all’ospedale di Gavardo, ma non è in pericolo di vita.
Stava pedalando in sella alla sua bicicletta, quando lungo un rettilineo è stato colpito sulla parte posteriore da un autoarticolato che percorreva la Sp 237 nella stessa direzione di marcia. Si tratta di un 57enne di Odolo, che è finito a terra con diverse lesioni e un taglio profondo alla gamba. Subito soccorso da alcuni passanti, l’uomo è stato poi condotto al pronto soccorso di Gavardo in codice giallo mentre l’investitore non si è fermato e ha fatto perdere le proprie tracce.
Una pattuglia di passaggio ha visto il ciclista a terra e si è immediatamente fermata per coordinare i soccorsi ricostruire l’accaduto. Gli agenti della polizia locale valsabbina hanno raccolto diverse testimonianze e monitorato il flusso del traffico per l’intero tratto di strada coinvolto; a questo proposito sono state molto utili le telecamere di videosorveglianza collocate sul territorio che hanno ripreso il mezzo in diversi punti della provinciale.
Si trattava ora di risalire al proprietario del mezzo, subito rintracciato e convocato, e stabilire chi fosse alla guida. L’autoarticolato risultava intestato a una ditta di Casto e alla guida c’era lo stesso titolare che ha dichiarato di non essersi accorto dell’incidente. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti per stabilire se fosse davvero possibile provocare quella caduta senza rendersene conto.
I problemi tuttavia non sono finiti, ha aggiunto il comandante Fabio Vallini. Infatti gli agenti hanno poi scoperto che il mezzo circolava senza copertura assicurativa, quindi è stato posto sotto sequestro e la posizione del conducente si è ulteriormente aggravata.
Intanto il ciclista ha subito un intervento di sutura alla gamba ferita ed è stato dimesso dall’ospedale.
Giovanna Gamba
Al volante senza patente! L’ennesimo cittadino che pensa di beffare la polizia stradale, non solo guidando senza patente ma anche fornendo false generalità. Ecco il comunicato della Polizia stradale di Brescia. Il conducente un italiano sulla sessantina che alla guida di una Smart, una mattina a Cividate Camuno, si è sfortunatamente imbattuto nella pattuglia di Darfo. Dopo uno scambio di domande e risposte non convincenti con il conducente, la pattuglia ha deciso di approfondire la situazione accertando che i dati forniti erano quelli del cugino, smascherando così le sue doti di attore. Un comportamento che gli è costato caro: visto che non gli si è potuto ritirare la patente dal momento che non ne era in possesso, la polizia ha proceduto a sanzionarlo con il pagamento di € 5.000,00 di multa e lo ha anche denunciato per false generalità.
Con la ripresa del traffico sono stati intensificati i controlli sui mezzi pesanti, le pattuglie di Montichiari hanno beccato alcuni autotrasportatori che violavano la normativa in materia di trasporti internazionali. In due distinti controlli in Brescia, il primo in via Borgosatollo e il secondo al casello di Brescia Centro, due conducenti di mezzi pesanti stranieri (rumeni), effettuavano trasporti merce tra l’Italia e la Romania senza però possedere i documenti di accompagnamento previsti per i colli trasportati. La merce caricata nel paese di origine veniva trasportata abusivamente in varie destinazioni; a seguito di accertamenti si è però potuto ricostruire la provenienza e la destinazione e in alcuni casi si è potuto accertare anche il compenso pagato a prova del trasporto abusivo. Entrambi i conducenti venivano verbalizzati con una salata sanzione di € 2.000,00.
Ricordiamo che la normativa relativa a questi trasporti prevede che la merce abbia una documentazione di provenienza e destinazione prevista dai trattati internazionali.
Non solo i documenti di trasporto ma anche quelli di guida sono sotto osservazione: durante le ore notturne presso il casello di Brescia est e l’area di servizio Ghedi Ovest, sempre personale di Montichiari fermava altri autotrasportatori rumeni con carta di qualificazione del conducente della Moldavia non conforme alla direttiva del Parlamento Europeo. Anche in questo caso entrambi i conducenti venivano sanzionati con una multa di € 409,00 ed il fermo amministrativo di 60 giorni del veicolo. L’attività sanzionatoria non si limita ai soli conducenti ma anche alla ditta proprietaria del veicolo che non ha accertato la validità dei documenti dei propri autisti.
Massima attenzione anche per quanto concerne l’attività di controllo della polizia stradale sul territorio cittadino nei confronti dei commercianti ambulanti abusivi di frutta e verdura che invadono porzioni di strade, marciapiedi e piazze per l’esposizione e vendita delle merci.
A finire nel mirino della pattuglia di Chiari un ambulante residente a Liscate sorpreso a vendere prodotti alimentari (frutta e verdura) lungo la strada, stazionando nei pressi dello svincolo della Variante A35 a Vignate. Oltre alla contravvenzione gli è stato imposto l’obbligo di rimuovere le opere abusive.
La stretta collaborazione tra carabinieri di Nuvolento e polizia locale di Prevalle ha permesso di identificare una 17enne scappata dalla famiglia affidataria, in provincia di Torino, con l’intenzione di raggiungere un conoscente prevallese. I fatti risalgono al tardo pomeriggio di ieri.
Tutto ha avuto inizio grazie all’intuizione di una barista di Prevalle, che ha notato nel suo locale in centro al paese una ragazza piuttosto confusa e, constatando la sua giovane età, se ne è preoccupata. Da lei è infatti partita la prima segnalazione ai carabinieri di Nuvolento intorno alle 18:30.
Al militare di servizio la donna ha riferito che una ragazza apparentemente molto giovane, dall’aspetto e dal comportamento strano, si era fermata per alcune ore nel suo bar. «Sembrava molto stanca e disorientata – ha inoltre precisato – ma i dubbi su di lei sono aumentati quando mi ha chiesto di prestarle il telefono per chiamare un amico del paese che avrebbe dovuto venire a prenderla». La telefonata è stata breve e, a quanto percepito dalla barista, senza un esito positivo: il presunto amico infatti non aveva intenzione di incontrarla. Dopo poco, approfittando di un momento di distrazione della barista, la ragazza è uscita senza lasciare traccia.
A questo punto i carabinieri hanno allertato la polizia locale di Prevalle, coinvolgendo gli agenti nella ricerca. Una pattuglia si è mossa subito per le strade del paese, ma senza successo, mentre il comandante Massimo Zambarda ha raggiunto la barista per recuperare il numero di telefono chiamato dalla ragazza. Intanto, alla prima segnalazione si è aggiunta anche quella di un negozio di tabacchi a pochi metri dal bar, dove la stessa ragazza era stata vista un paio di volte durante la giornata.
Il passo successivo è stato comporre il numero contattato poco prima dalla giovane. Al telefono ha risposto un ragazzo che ammetteva immediatamente di essere stato cercato e forniva alcune informazioni determinanti per ricostruire il quadro, a partire dall’identità della ragazza. Gli agenti vengono così a sapere che si tratta di E., una 17enne residente in provincia di Torino, fuggita dalla famiglia affidataria in cui vive e giunta a Prevalle con l’obiettivo di farsi ospitare dal suo “amico”.
Questi ha confermato di avere avuto, tempo addietro, contatti con la minorenne tramite alcune piattaforme social, ma i rapporti tra i due erano già terminati da tempo. Lei con la telefonata gli aveva chiesto ospitalità per la notte, lui però l’aveva dissuasa dal continuare la fuga e invitata tornare a casa.
Intanto non c’era altra via che continuare la perlustrazione del territorio e finalmente intorno alle 20:30 E. viene trovata in via Bonsignori, lievemente disorientata e molto provata. Subito gli agenti della polizia locale la accompagnano presso la stazione dei carabinieri di Nuvolento, per l’identificazione e la ricostruzione della sua storia e soprattutto della sua fuga, ormai giunta al capolinea. Verificata la denuncia di allontanamento presentata dai genitori affidatari, i militari hanno contattato la procura dei minori, la famiglia di origine, quella affidataria e la responsabile della comunità di riferimento.
Infine, la ragazza è stata condotta al pronto soccorso di Gavardo, dove ha trascorso la notte in osservazione, sotto la sorveglianza di un carabiniere. Stamattina il comandante della stazione di Nuvolento ha terminato le verifiche necessarie per poter far tornare la giovane a Torino. Del fatto verrà inviata informativa sia alla Procura dei Minori di Brescia che a quella competente per il fascicolo pregresso.
Giovanna Gamba
Proseguono i controlli della Polizia Locale per garantire il rispetto delle misure in vigore per il contenimento dell’epidemia. Lunedì 25 maggio gli agenti hanno chiuso con i sigilli due esercizi pubblici su disposizione del Prefetto. Nei giorni precedenti infatti, durante alcuni sopralluoghi, una pattuglia aveva sorpreso i gestori di un ristorante giapponese di via Tosio a effettuare la vendita da asporto nel periodo in cui era consentita soltanto la vendita a domicilio. Inoltre, gli agenti avevano constatato la presenza di clienti che consumavano bevande negli spazi esterni di un bar di via Zadei, quando era permessa la sola vendita da asporto. Come previsto dal provvedimento del Prefetto, il ristorante resterà chiuso per cinque giorni, mentre il bar riaprirà il 9 giugno.
Con l’entrata in vigore del Decreto Legge 33 del 16 Maggio 2020 e del Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020, possono essere svolte nelle acque del lago di Garda tutte le attività nautiche nel rispetto delle norme previste per il distanziamento sociale e per le attività sportive contenute nei provvedimenti statali e regionali vigenti. In questa delicata fase di ripartenza infatti la Guardia Costiera del lago di Garda, a cui è affidato il preminente ruolo di coordinamento delle azioni e delle risorse impiegabili durante la gestione degli scenari emergenziali operativi derivanti da operazioni di ricerca e soccorso alla vita umana in acqua del Lago, ritiene necessario richiamare l’attenzione di tutti i fruitori del maggior Lago italiano, sulla necessità di rispettare tutte le norme di settore relative alla pesca lacuale, alle attività balneari, alle attività sportive e nautiche in genere che sono contenute nella legislazione nazionale, regionale e nelle ordinanze locali.
Infatti, con riferimento alle ordinanze n.547 della Regione Lombardia e n.70 della Regione Veneto, entrambe emanate in data 17 maggio 2020, la Guardia Costiera, ricorda che le attività possono essere effettuare adottando, la necessaria prudenza per contribuire a garantire un buon livello di sicurezza generale. Nelle attività della nautica da diporto ad esempio, la responsabilità individuale degli utenti resta l’elemento essenziale per rendere efficaci le principali misure di distanziamento sociale (come evitare i contatti ravvicinati, sanificare gli ambienti, rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro ed ovviamente la protezione del naso e della bocca per i passeggeri). Rimane inteso che, alcuni accorgimenti (come appunto quello della distanza), non sono chiaramente obbligatori tra gli utenti che sono conviventi e determinano, allo stesso tempo, in relazione alla lunghezza di una unità da diporto, il numero massimo delle persone trasportabili durante la navigazione.
Nell’ottica di gestire questa fase di riavvio delle attività, la Guardia Costiera del lago di Garda, per una maggiore tutela degli interessi della collettività, continuerà con i propri controlli, già intensificati dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, ponendo particolare attenzione al rispetto delle disposizioni in materia di pesca sportiva e di sicurezza della navigazione da diporto. Ulteriori informazioni sullo svolgimento delle attività nautiche sono reperibili al link http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/fase-2bis-linee-guida-mit-per-il-trasporto-nauticoe-la-balneazione.
Incidente nel pomeriggio sulla strada che collega i due centri della Valtenesi. Il ferito, un 53enne di Padenghe, è in prognosi riservata alla Poliambulanza di Brescia.
"Avere il Covid in forma 'lieve' ". Lieve, si fa per dire. Questo mercoledì nel programma "Primo piano" in onda alle 8 e alle 12.30 la testimonianza di Fabrizio Galvagni che si è ammalato di Covid-19 restando a casa, a Teglie di Vobarno, tutto il tempo della malattia. Professore in pensione del Fermi di Salò, Fabrizio Galvagni ha trascorso diverse settimane in compagnia della malattia: racconta a Radio 51 cosa è accaduto raccomandando a tutti di stare attenti. Non perdetevi il suo racconto. A partire da mrcoledì 20 maggio. Trovate la sua testimonianza anche in "Primo piano podcast" sul portale www.51news.it.
La foto è ovviamente di repertorio e risale allo scorso anno.
Nell’ambito dei controlli finalizzati alla verifica del rispetto da parte della cittadinanza delle disposizioni stabilite per il contrasto alla diffusione del Covid-19, nei giorni scorsi, gli operatori della Squadre Volante hanno effettuato un controllo di iniziativa per identificare uno straniero che si aggirava tra parco Gallo e la stazione ferroviaria di Brescia.
Il 18 maggio segnerà anche l'addio all'autocertificazione. Il modulo per giustificare i nostri spostamenti infatti non sarà più necessario per chi si muove all'interno della propria regione o del proprio comune. Rimarrà valido solo per chi dovrà spostarsi fuori regione, e in quel caso si dovrà specificare il motivo: lavoro, salute o necessità.
Ma l'abbandono dell'autocertificazione per gli spostamenti interni implica anche che i motociclisti potranno riprendere a fare qualche giro in libertà. Sia chiaro, non è una libertà totale: le regole per la sicurezza dovranno ovviamente essere rispettate. Si potrà andare quindi in moto da soli, senza poter trasportare passeggeri (al massimo il proprio convivente) e, soprattutto, non si potrà girare in compagnia. Vietati quindi i motoraduni ma anche, più semplicemente, le gite insieme ai propri amici.
Continua l’assiduo impegno della guardia costiera nell'assolvimento dei propri compiti istituzionali, al fine di assicurare il rispetto dei provvedimenti adottati dal governo con il dpcm emergenza covid, oltre alla salvaguardia della vita umana in mare e sui laghi.
Come per le recenti festività pasquali e per il week-end del 25 aprile u.s., anche le giornate del prossimo ponte del 1° maggio si terranno all’insegna dell’ ”io resto a casa”.
La guardia costiera del Veneto predisporrà un dispositivo integrato di controlli ad opera del personale e delle unità navali di stanza nei comandi di Salò.
Complessivamente, durante le giornate del prossimo ponte del 1° maggio, sulla sponda lombarda, veneta e trentina del lago di Garda, saranno impiegati 20 militari e tre unità navali assegnate al 1° nucleo mezzi navali della Guardia costiera di stanza a Salò, che verranno coordinati dalla sala operativa – sede di u.c.g. - del lago, quest’ultima dipendente dalla direzione marittima di Venezia.
Nei giorni scorsi la polizia locale è intervenuta in una delle vie principali del paese per una bandiera italiana esposta a un balcone con scritte non consentite.
Scappa dagli arresti domiciliari e per giunta senza mascherina. E' stato arrestato.
Proseguono gli interventi della Polizia Locale di controllo del territorio e di verifica del rispetto delle norme per il contenimento dell’epidemia. Venerdì 24 aprile gli agenti hanno multato una donna che non indossava la mascherina e hanno arrestato un uomo per violazione degli arresti domiciliari, per violenza e per resistenza.
Attorno alle 17 una pattuglia, mentre percorreva via Caduti del Lavoro (a Brescia), ha notato una donna vicino alla pensilina dell’autobus che non indossava alcun dispositivo di protezione. Gli agenti si sono quindi fermati e, mentre stavano elevando la contravvenzione, un uomo di nazionalità italiana che si trovava lì vicino ha cominciato provocatoriamente a sputare per terra.
La pattuglia ha cercato di farlo smettere, ricevendo insulti e parolacce. A quel punto gli agenti hanno chiesto all’uomo le generalità e il motivo della sua presenza in via Caduti del Lavoro e quest’ultimo ha reagito con altre ingiurie e imprecazioni, affermando di non aver paura di loro, di essere già stato in carcere e di essere agli arresti domiciliari.
Vista l’aggressività crescente, una seconda pattuglia è arrivata sul posto e l’uomo ha cercato di assalire uno degli agenti brandendo una bottiglia di birra vuota. Dopo aver ricevuto conferma del fatto che quest’ultimo aveva effettivamente eluso gli arresti domiciliari, gli uomini della Polizia Locale sono riusciti, non senza fatica, ad arrestarlo e a portarlo alla sua abitazione, come stabilito dal Pubblico Ministero, in attesa del processo per direttissima.
“La situazione dei nostri volontari è critica e come se non bastasse ci si sono messi i datori di lavoro a complicare enormemente le cose, mettendo a rischio l’intero servizio sul territorio”. Così Floriano Massardi, vice capogruppo della Lega rispondendo all’appello delle associazioni di volontari.
Quella di ieri, domenica 15 marzo, con 368 morti è stata definita, sino a oggi, la giornata nera dell'emergenza sanitaria sul fronte delle vittime. Anche nel Bresciano sono state 44, tra loro anche tre sacerdoti: don Angelo Cretti, don Giovanni Girelli e don Diego Gabusi. Lo riporta la Voce del popolo online, il periodico della diocesi di Brescia.
Ecco la situazione al primo pomeriggio di oggi, sabato 14 marzo, dell’ospedale di Gavardo. Parla la responsabile del pronto soccorso Cristina Savio, da giorni impegnata insieme a tutti gli altri nella gestione di questa emergenza. Uno sforzo enorme quello che si sta compiendo qui.
Tutti i comuni della nostra zona stanno pubblicando sulle loro pagine le indicazioni su come organizzarsi nel prossimo periodo. Ecco le indicazioni del Comune di Salò.
Lo striscione è posizionato su un ponte che attraversa la 45 bis per il Garda a Mazzano, sia in un senso che nell'altro. In realtà sono due, identici.
L'ultimo decreto e le restrizioni ai movimenti della popolazione diventano di fatto concreti anche in Valsabbia. Nel servizio di Rainews del Trentino (https://www.rainews.it/tgr/trento/foto/2020/03/tnt-Posti-di-controllo-a-Ponte-Caffaro-tra-Trentino-e-Lombardia-carabinieri-2d1231d2-ca02-4e4e-9a30-78af011054e1.html) ecco come si presentava oggi il "varco" (il confine?) tra Ponte Caffaro e la provincia di Trento con controlli attuati dai carabinieri.
Il sindaco di Gavardo Davide Comaglio ha scritto ai gavardesi attraverso la sua pagina facebook confermando la presenza di un caso di coronavirus anche nel comune della bassa Vallesabbia.
L'ex sindaco di Sirmione, oggi assessore regionale alle attività produttive, Alessandro Mattinzoli è risultato positivo al test del Corona virus.
In questi giorni sedicenti operatori dell’ATS hanno chiesto di entrare nelle case per eseguire tamponi. La popolazione invitata a segnalare i casi.
A proposito di idiozie sulla rete. Ieri qualche idiota ha messo in giro via facebook la notizia che un 14enne di un comune della media Vallesabbia era stato infettato dal coronavirus. Il sindaco del suddetto comune ha immediatamente smentito la cosa.
Episodi di vero e proprio sciacallaggio vengono messi in atto in queste ore. Questo quanto viene segnalato dal sindaco di Gavardo Davide Comaglio.
Il corpo senza vita appartiene a un uomo fra i 25 e i 40 anni ed è stato rinvenuto stamattina vicino alla centrale elettrica. Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi, dal gesto estremo all’omicidio.
Discarica a cielo aperto lungo il Vrenda tra Preseglie e Sabbio Chiese. Non è una novità, purtroppo, ma la novità è che questa volta il responsabile è stato individuato. I fatti. La segnalazione viene fatta da un cittadino alla Polizia locale della Vallesabbia. Gli agenti si sono recati sul posto e hanno trovato tre – quattro metri cubi di rifiuti: materassi, scatolette, stracci, cose varie…
Gli agenti del Distaccamento di Vestone da tempo nutrivano il sospetto di attività venatorie illecite nella zona alta di Crone di Idro. Ecco il loro comunicato con la ricostruzione dell'accaduto. Nella mattinata di ieri quindi, una pattuglia, munita di binocolo, si è appostata al mattino sulle alture che dominano la frazione valsabbina. Verso metà mattinata in Località Preonde gli uomini della Polizia Venatoria udivano provenire da un’area attigua ad alcuni fabbricati una serie prolungata di canti di fringillidi.
Lo ha annunciato il comandante della Polizia Provinciale Claudio Porretti nel corso della trasmissione Primo piano su Radio 51: dalla prossima estate due dispositivi elettronici per il controllo della velocità saranno posizionati sulle Coste di Sant'Eusebio.
Si terranno sabato alle 9 nella chiesa di San Bernardino a Salò i funerali del giovane 18enne morto nell’incidente avvenuto ieri sera a Soprazocco di Gavardo in via Corti, Moustafa Marin, detto Marcello, residente da poco tempo a Soprazocco. La salma è stata ricomposta nella Domus funeraria Rodella di Salò.
Ha confessato nel pomeriggio di oggi il ragazzo con cui Francesca era stata vista sabato sera. Il dolore dell’intera comunità e la vicinanza alla famiglia nelle parole del sindaco.
Ha confessato oggi pomeriggio A.P., 32enne di Bedizzole, l’ultima persona vista con Francesca Fantoni e tra l’altro ripresa anche dalle videocamere della piazza. È lui il ragazzo con cui era stata sentita litigare in un bar: crollato dopo tre ore di interrogatorio, ha ammesso di essere l’autore del delitto, ma sono ancora da chiarire il movente e l’esatta dinamica dei fatti. Pare anche che la ragazza non sia stata uccisa sul luogo del ritrovamento, ma le indagini sono in corso e molte ipotesi devono ancora trovare conferma.
«Siamo tutti sconvolti – commenta il sindaco Giovanni Cottini – l’intera comunità è turbata, anche perché tutti conoscevamo Francesca e il suo sorriso buono. Siamo vicini al dolore dei suoi familiari e ci stringiamo con profonda partecipazione alla mamma e alla sorella, che ho incontrato stamattina per esprimere il cordoglio dell’intero paese».
Intanto a Bedizzole sono state annullate le manifestazioni per la giornata della memoria e perfino i titolari delle giostre, di passaggio in questi giorni in piazza, oggi hanno fermato le attrazioni in segno di lutto. Nelle prossime ore si svolgerà l’autopsia sul corpo della povera ragazza; nel frattempo il paese, attonito, cerca di assorbire un dramma a cui nessuno vorrebbe credere.
Ancora violenza, ancora dolore che si moltiplica, ancora la vita spezzata di una giovane donna. Un abbrutimento che pare non avere fine, che ferisce ancora di più perché accaduto nei luoghi che percorriamo ogni giorno, tra le persone che incontriamo e salutiamo, addirittura nel parco giochi in cui giocano i nostri bambini. La lacerazione è profonda, ora è il momento del silenzio nel rispetto per chi sta soffrendo il dolore più grande.
Giovanna Gamba
La notizia dell'omicidio in Bedizzole: trovata senza vita la 39enne scomparsa sabato
I carabinieri l’hanno rinvenuta questa mattina intorno alle 8 nel parchetto dei bersaglieri, dietro la chiesa parrocchiale. Si tratterebbe di omicidio.
Tragico epilogo per Francesca Fantoni, la bedizzolese scomparsa nella serata di sabato. Per la sua sorte ieri tutti erano in seria apprensione, soprattutto dopo che in piazza era stato rinvenuto per terra il suo cellulare rotto. La ragazza giaceva in realtà non molto lontana dal telefono e il suo corpo è stato trovato questa mattina dai carabinieri.
Si tratterebbe di omicidio, pare che la vittima presentasse segni di strangolamento, ma al momento la notizia non è ancora stata confermata. Sul posto sono giunti anche gli esperti della scientifica, mentre sono scattate le indagini in ogni direzione.
Francesca Fantoni, Kekka per gli amici, non dava notizie dalle 19 di sabato e ieri sui social era scattata una mobilitazione accorata, con appelli che si sono susseguiti per tutto il giorno. Purtroppo oggi la vicenda si è conclusa nel peggiore dei modi.
Giovanna Gamba
Sono venuti ai trovarci nella sede di Radio 51 a Sabbio Chiese gli agenti della polizia provinciale che operano anche sul territorio del Garda e della Vallesabbia.
Cala il numero di incidenti stradali nel territorio del Comune di Brescia, in controtendenza rispetto ai dati nazionali e provinciali. I sinistri scendono, infatti, da quota 1066 (dato 2018) a 982 nel 2019. Sono in netto calo anche gli infortuni causati dagli incidenti che, se due anni fa ammontavano a 782 casi, nel 2019 sono stati 636, con uno scarto quindi di 146 unità. Anche il numero di decessi è in diminuzione: nel 2019 si sono avuti sei casi, contro i sette del 2018.
I comandi di Valle Sabbia, di alcuni Comuni del Garda e dell’hinterland bresciano si sono ritrovati a Vestone per commemorare il proprio patrono, San Sebastiano.
Come aveva anticipato il Sindaco Guido Malinverno,si sono ripetuti anche in questo fine settimana i controlli notturni della Polizia Locale, sempre al fine di contrastare, soprattutto, la guida sotto l’influsso dell’alcool.
Le attività di contrasto alle illegalità nel settore delle sostanze esplodenti sono svolte tutto l’anno, e sono intensificate all’approssimarsi delle festività natalizie e di fine d’anno ed è proprio in tale contesto che, durante uno di questi servizi, gli agenti della Divisione PAS, nella mattinata di ieri, hanno sequestrato oltre 170 kg di fuochi d’artificio.
Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio disposti dal Questore di Brescia e finalizzati al monitoraggio dei luoghi di possibile aggregazione per soggetti a rischio che hanno portato ai seguenti risultati. Il comunicato della Questura.
Era ripreso in parte anche questa mattina l'incendio che ieri sera ha coinvolto un'abitazione in via Scuole a Preseglie. Alte fiamme si sono sprigionate dall'interno della casa. Il rogo ha richiesto l'intervento di tre autobotti e dei vigili del fuoco volontari di Lumezzane, Vestone e Salò anche per il rischio che potesse diffondersi ad altri stabili. In mattinata le squadre si sono di nuovo recate sul posto per circoscrivere la possibilità che l'incendio tornasse a svilupparsi.
Prezioso il contributo degli operatori. Le conseguenze sarebbero state ben più gravi senza il loro decisivo apporto.
E’ ormai iniziata la corsa agli ultimi acquisti dei regali di Natale! Quale migliore occasione per fornire consigli utili ed evitare che lo shopping intenso finalizzato all’acquisto di doni per le persone a noi care, ci faccia incorrere in potenziali truffe, complice anche la ricerca di offerte a bassissimo costo ed i ristrettissimi tempi per gli acquisti.
Nonostante la discreta nevicata dei giorni scorsi non si è scoraggiato un bracconiere 37enne originario di Bagolino che, ieri mattina, nella piana di Ponte Caffaro, aveva messo nel carniere 18 peppole. Lo rende noto un comunicato della Polizia provinciale agli ordini del comandante Claudio Porretti.
La Polizia Provinciale di Brescia è intervenuta questa mattina, in stretto coordinamento con i Carabinieri della Compagnia di Salò per un episodio di ferimento di una giovane 25enne di Gardone Riviera avvenuto a seguito del contatto con un cinghiale.
Singolare intervento in serata da parte dei vigili del fuoco che si sono recati lungo la strada tra Sopraponte e Vallio Terme dove un cavallo era finito in un fosso. L'intervento che si è concluso con successo ha impegnato gli operatori per un paio d'ore. Sempre prezosa la presenza dei vigili che intervengono in situazioni le più disparate e con una copertura totale giorno e notte, sabato e domenica. Grazie al nostro lettore che chi ci ha segnalato la notizia!
Foto repertorio
Il regolare svolgimento delle manifestazione sportive rappresenta l’obiettivo primario della Polizia di Stato, nell’ottica della diffusione della cultura di partecipazione ad eventi sportivi secondo i principi del “rispetto dell’avversario” e della “non –violenza” fuori e dentro lo Stadio.
Fiume Chiese ai livelli di guardia. La pioggia continua di questi giorni sta aumentando notevolemente la portata del fiume, ma la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare fino a diventare critica. Qui siamo in via Tebaldina a Gavardo dove il livello dell'acqua sta sfiorando quello della strada dove sono solitamente parcheggiate diverse auto. E nelle prossime ore non si prevedono particolari schiarite ma ancora pioggia.
Chiara Fraboni
Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio disposti dal Questore di Brescia e finalizzati al monitoraggio dei luoghi di possibile aggregazione per soggetti a rischio; i controlli e le indagini a tutto campo si sono maggiormente concentrati sulle aree esterne e limitrofe della stazione ferroviaria, sui parchi cittadini, sui locali commerciali interessati dalla presenza di persone senza fissa dimora, di soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti nonché di persone straniere irregolari sul territorio nazionale e che arrecano turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica. Questo il comunicato stampa.
Pubblicato il Bando per l’assegnazione di cofinanziamento a favore dei Comuni per tutte le funzioni di Polizia Locale, finalizzato all’acquisto di dotazioni tecnico/strumentali, per il rinnovo e l’incremento del parco veicoli. Ne da notizia in una nota stampa il vice capogruppo regionale della Lega Floriano Massardi.
Gli Agenti della Polizia Ferroviaria in servizio nella stazione di Brescia hanno arrestato un italiano di 18 anni per rapina. Il comunicato della Polizia.
Durante la stagione estiva appena trascorsa, il 1° Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera di Salò ha svolto i consueti servizi di pattugliamento e controllo sul Lago di Garda al fine di garantire il rispetto delle vigenti normative locali a tutela della sicurezza di diportisti e bagnanti nonché l’importante compito di coordinamento, svolto dalla Sala Operativa, in occasioni delle richieste di soccorso ricevute.
La Polizia Locale è sulle tracce di due persone che, nel pomeriggio di giovedì 31 ottobre, in sella a un motociclo, non si sono fermate all’alt intimato dagli agenti e che, a un certo punto, si sono date alla fuga abbandonando il veicolo, all’interno del quale sono stati trovati flessibili, lame, un piccone e cacciaviti.
Si sono conclusi in questi giorni gli accertamenti e le verifiche che hanno portato in via preliminare alla chiusura di un esercizio commerciale in via San Zenone.
Quello che in un primo momento era sembrato un nobile gesto di generosità da parte della famiglia di Nadia Toffa, si è poi rivelato un’incredibile beffa che ha visto vittima un sacerdote bresciano. Lo rende noto un comunicato della Polizia di Brescia.
Nonostante la pioggia battente e la fitta nebbia che rendeva difficoltosa la visibilità, gli agenti della Polizia Provinciale del Distaccamento di Vestone hanno portato a termine un’operazione antibracconaggio alle pendici del Monte Carzen, ai confini dell’area Parco Alto Garda Bresciano. Ecco il comunicato stampa.
Ancora un cinghiale finito su una strada di passaggio. Continua l'emergenza cinghiali a Gardone Riviera dove un automobilista ha investito, uccidendolo, un cinghiale.
Il Prefetto di Brescia, Attilio Visconti, ha convocato un tavolo, composto da rappresentanti della Procura, dell’Arma dei Carabinieri, dei Forestali, della Questura della Regione, della Provincia, dell’Istituto zooprofilattico, dell’A.T.S., avente ad oggetto la problematica della presenza invasiva e pericolosa dei cinghiali nelle aree urbane, per costruire tutti insieme un piano di prevenzione nelle predette aree.
Giù il sipario sulla stagione estiva. Con la fine dell’estate arriva il primo bilancio dell’anno, con i dati e l’attività del Comando intercomunale di Polizia locale dei Comuni di Lonato del Garda, Bedizzole e Calcinato, che conta 22 agenti e 3 amministrativi, guidati dal comandante Luisa Zampiceni.
Il mistero resta fitto. Non ha spiegazioni al momento l'orribile gesto compiuto da ignoti al cimitero di Gavardo: una tomba (una e una sola) profanata, la lapide divelta, la bara aperta.
La Polizia di Stato, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia, nei giorni scorsi, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal G.I.P. del Tribunale di Brescia nei confronti dei genitori e del fratello maggiore di 4 ragazze pakistane vittime di maltrattamenti. Il comunicato della polizia.
Martedì 17 settembre, giornata di fine estate ma gli interventi non si placano nelle acque del lago di Garda. Nel pomeriggio, la segnalazione di emergenza, pervenuta alla Sala Operativa del Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera Lago di Garda alle ore 17:30 circa da parte del Comandante della Motonave Brennero della società di navigazione Navigarda al 1530 e relativa al malore accusato da un passeggero di nazionalità inglese.
Il Comune ha accolto nuovamente in servizio come volontario il suo dipendente che, pur essendo in pensione da qualche mese, ha manifestato l’intenzione di mettere ancora la sua professionalità a disposizione del comando di polizia locale.
Non è la prima volta che succede lungo la rampa in discesa allo svincolo di Gavardo verso Brescia lungo la tangenziale 45 bis.
Gardesana in tilt nel pomeriggio di oggi a causa di uno scontro tra due autovetture che hanno letteralmente ostruito la carreggiata tra Toscolano e Gargnano.
Chiuso a Rezzato un bar per 15 giorni. Lo ha disposto la Polizia. Ecco il comunicato stampa della questura.
Auto in fiamme in serata a Villanuova sul Clisi. Vigili del fuoco in azione sul territorio comunale in diversi punti a causa dell'incendio (pare di capire doloso) di alcune automobili (quattro o cinque) in sosta.
Polizia locale e carabinieri sono stati in oratorio fino in serata per gli ultimi controlli e verbali da completare. Il bilancio dei ricoverati è di 28 bambini e 2 adulti, tra cui una delle persone che ha preparato il pranzo di oggi.
Un ragazzo di soli 19 anni è morto venerdì pomeriggio nelle acque della sponda veneta del lago di Garda antistanti la località Pai. Il comunicato stampa della Guardia costiera. Da una prima ricostruzione dei fatti risulta che il giovane, dopo essersi tuffato dal pontile non è più riemerso; uno dei due amici che era con lui, si è quindi tuffato per recuperarlo ma non vi è riuscito a causa anche delle forti correnti e della scarsa visibilità presenti in zona.
Intervista al comandante della Polizia Locale di Prevalle, per un bilancio dopo i suoi primi mesi di lavoro in paese.
Intorno a mezzogiorno un camion che trasportava bottiglie di acqua minerale ha perso il carico alla rotonda di Nozza di Vestone. Nessun ferito, solo qualche disagio per il traffico che però è già stato ripristinato.
Si addormentano in barca: salvati dalla Guardia costiera. Il comunicato stampa. Alle ore 01.55 del 21 agosto un volontario della Polizia Locale di Limone del Garda ha segnalato alla Sala Operativa del 1° Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera la presenza di un natante da diporto alla deriva con luci di navigazione accese a circa 50 mt di distanza dal lungolago.
Le fiamme si sono diffuse in serata nella zona industriale della frazione di Calvagese della Riviera e l’incendio è tuttora in corso. Imponente la macchina dei soccorsi, ma per fortuna non ci sono feriti gravi.
Sono sotto schock i colleghi e il comandante del giovane carabiniere di 23 anni che si è tolto la vita in caserma a Vobarno. Il fatto è avvenuto l'altra mattina. Il carabiniere era giunto di recente dal sud Italia per prendere servizio in Valsabbia.
Non chiare le motivazioni che hanno spinto il giovane al terribile gesto.
Ancora violenti temporali e grandinate in questa estate all'insegna del caldo record e dei fenomeni di forte instabilità. Nel pomeriggio diverse zone della provincia di Brescia e della città sono state flagellate dalla grandine e dalla pioggia che batteva trasversalmente. Alberi sono caduti in diverse zone. Qui vediamo Sant'Eufemia.
Nella BassaVallesabbia la grandine ha sferzato le strade trasformate in veri e propri torrenti. Notevole anche la quantità di grandine che si è abbattuta su campi e numerosi paesi.Qui siamo a Gavardo.
Il furto risale alla notte tra martedì e mercoledì e si è svolto in pochi minuti. Parte della refurtiva è stata recuperata e presto sarà restituita ai legittimi proprietari. Indagini della polizia locale di Prevalle.
I cambiamenti climatici hanno sconvolto anche l’equilibrio di molte piante della nostra città che mostrano foglie rosse e accartocciate, alcune delle quali già cadute a terra.
Incidente questa mattina intorno alle 10 tra una Fiat500 e un furgoncino Renault Kangoo, per fortuna senza gravi conseguenze per i conducenti dei veicoli.
Preoccupazione per le "situazioni di rischio" del lago d'Iseo. Interviene la prefettura di Brescia. Ecco il comunicato stampa di Palazzo Broletto.
In arrivo contributi per i vigili del fuoco bresciani. Lo fa sapere in un comunicato il consigliere regionale Floriano Massardi. “Un’ottima notizia quella dell’assegnazione dei fondi per i Vigili del Fuoco volontari su tutto il territorio regionale, per un totale di 950 mila euro destinati a 54 distaccamenti lombardi.” Lo afferma Floriano Massardi, vice capogruppo del Carroccio al Pirellone.
Maltempo in Valsabbia e in tutto il territorio bresciano. Traffico in tilt lungo le strade principali, frane e smottamenti, allagamenti.
Tanto per cambiare. La galleria di Prevalle lungo la 45 bis per il Garda nel pomeriggio di sabato si è allagata a causa della pioggia. Ecco la fotografia fornitaci da un nostro lettore. E dunque? Di per sè non sarebbe una notizia vista la ripetitività dell'evento. Ma non sarebbe ora di porvi rimedio? Ricordiamo che gli incidenti non sono mancati in questi anni compreso uno mortale in cui ha perso la vita una giovane donna. Nient'altro da aggiungere.
mpp
Ultimo addio sabato mattina alle 10 nella chiesa di San Lorenzo di Sopraponte per Fabio Olla, il giovane conosciuto a Gavardo anche per la sua passione come fotografo. Fabiano Olla aveva 46 anni. Lascia la moglie Sabrina Poli, i figli Danilo e Valentina, la mamma, il papà e un fratello. La salma proseguirà per il tempio crematorio di Sant'Eufemia.
Ritrovato il corpo senza vita dell'istruttore di vela scomparso nei giorni scorsi dopo una caduta in acqua. Claudio Valle aveva 64 anni era istrutturore della Fraglia vela di Desenzano.
Presso la Prefettura di Brescia, si è conclusa la seconda edizione del corso per agenti di polizia locale e guardie ecologiche volontarie, voluto dal Prefetto Visconti per ampliare la platea degli operatori utili al monitoraggio del territorio della provincia di Brescia e, quindi, all’individuazione delle discariche abusive. Ecco il comunicato stampa della Prefettura.
Un sommozzatore di origine polacca di 41 anni è morto nell'acque del Garda durante un'immersione. IL comunicato della Guardia Costiera.
Ieri pomeriggio una betoniera ha perso olio da un tubo e a farne le spese è stato un ciclomotorista di passaggio. L’uomo per fortuna ha riportato solo escoriazioni e le sue condizioni sono apparse subito buone.
Controlli sulle Coste: centinaia di veicoli fermati. 31 le contravvenzioni. Il comunicato della Questura.
Il resoconto settimanale delle attività di controllo del territorio nel comunicato stampa della questura che riportiamo integralmente.
Erano da poco passate le 18 quando il comandante del traghetto di linea della società Navigarda in transito nel Golfo di Salò contattava la Sala Operativa del 1° Nucleo Mezzi Navali della Guardia Costiera per segnalare una canoa rovesciata con affianco tre persone che si stavano sbracciando per attirare l’attenzione.
E’ una 37enne di Villanuova la donna trovata senza vita il 13 giugno scorso nel canale accanto al fiume Chiese, canale utilizzato per alimentare la centrale idroelettrica di Prevalle. La donna si era allontanata da casa non destando inizialmente alcun sospetto. Tanto che i familiari non avevano lanciato subito l’allarme.
Ora le forze dell’ordine continuano a indagare per capire se la donna abbia commesso un gesto estremo oppure se sia rimasta vittima di una disgrazia.
Grave incidente a Ponte Caffaro nel pomeriggio nei pressi del Flormarket. Coinvolte una vettura e una motocicletta. Ad avere la peggio il centauro che è stato sbalzato dalla moto dopo una collisione con una vettura. Sul posto anche l'eliambulanza e i soccorritori che hanno prestato il primo aiuto.
Dallo scorso 1°giugno cambio della guardia al Comando della Polizia Provinciale.
Ambulanza e soccorsi impegnati questa mattina lungo la strada tra Sabbio Chiese e Odolo all'altezza del caseificio. Una vettura fuori strada, una barella, gli operatori impegnati a soccorrere una persona. Al momento non sono chiari i particolari dell'incidente che ha provocato qualche rallentamento al traffico. La strada tuttavia non è stata chiusa e le vettura per un breve tempo sono transitate a senso unico alternato. A breve ulteriori dettagli.
Ringraziamo il nostro lettore che ci ha inviato queste fotografie in tempo reale
L’incidente si è verificato nel primo pomeriggio sulla Provinciale tra Mocasina e Calvagese. Il centauro è ora ricoverato a Gavardo, ma non sarebbe grave.
La giornata della Guardia costiera. Il comunicato stampa.
Lutto a Rezzato per la tragica e prematura scomparsa di una giovane di 21 anni che si chiamava Angelo Mazzotta. Il ragazzo, di origine siciliana, è morto nel tremendo incidente avvenuto poco dopo le cinque nella galleria La Guarda a Vobarno sulla statale per la Valsabbia.
Continua incessante l’attività di prevenzione e contrasto da parte delle Forze dell’Ordine operanti nel Comune di Brescia, in relazione alle criticità attinenti alle aree esterne e limitrofe della Stazione ferroviaria, interessate dalla presenza di soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti nonché di persone straniere irregolari sul territorio nazionale e che arrecano turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica.
Un ciclista 27enne è stato investito in mattinata a Salò in via Panoramica.
Tamponamento con più mezzi coinvolti nel tardo pomeriggio di domenica sotto la galleria di Prevalle.
Il comunicato della Guardia costiera. L’allarme al Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera lago di Garda è arrivato alle ore 09:50 tramite il 1530, attraverso il quale sono state segnalate 2 persone (L.L. di 45 anni di Sirmione e M.L. di 40 anni della provincia di Padova) che con i rispettivi kayak si trovavano in evidente difficoltà al centro del lago nella zona compresa tra la località di Toscolano Maderno e Bogliaco.
Paura nel basso lago di Garda per forti raffiche di vento, onde molto alte e una vera e propria bufera che si è abbattuta in mattinata, dopo un sabato di preoccupazione per le condizioni meteo. La fotografia che vediamo (ripresa da facebook) si riferisce al lido di Lonato. E' evidente la difficoltà della situazione. Anche altri paesi gardesani e dell'hinterland sono stati colpiti e hanno subito danni per il forte vento. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco e dei volontari delle diverse associazioni. I danni sembrano molto consistenti.
E a Bagolino nevica!
Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio messa in campo nei giorni scorsi dalle forze di Polizia, sono stati rintracciati a Brescia e provincia, numerosi cittadini extracomunitari irregolari sul Territorio Nazionale e gravati da precedenti di polizia. Tali provvedimenti, sono stati adottati per motivi di ordine e sicurezza pubblica a causa della pericolosità sociale di alcuni di questi soggetti. Quattro gli stranieri irregolari espulsi e accompagnati al CPR nell’ultima settimana. Riportiamo il comunicato stampa della Questura di Brescia.
Ha suscitato profonda impressione a Vobarno e in tutta la valle, la tragica morte del 21enne Angelo Bonelli di Teglie.
Servizio di controllo del territorio e di contrasto al bracconaggio messo in atto dagli uomini della Polizia Provinciale del Distaccamento di Vestone durante la serata del 25 aprile in territorio di Pertica Bassa.
L'incidente è avvenuto intorno alle 11 di questo martedì mattina.
L’altra sera il colpo tentato da un gruppo di malviventi ai danni del centro sportivo ASSOCIAZIONE SPORTIVA TENNIS CLUB, è stato impedito dalla prontezza di una pattuglia della Polizia Stradale del Distaccamento di Desenzano del Garda che, in pochi istanti, è riuscita ad acciuffare i tre malviventi a seguito di una segnalazione di una passante. Il comunicato della Polizia.
Paura oggi lungo la Gardesana a causa di un' auto che ha preso fuoco nelle vicinanze del Casino di Gardone Riviera.
Nella serata di ieri la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato una bresciana di 38 anni, incensurata, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. La donna svolgeva l’attività con i figli in macchina.
L’intervento degli agenti presso un’abitazione ha permesso di soccorrere in tempo un cittadino ritrovato in stato di incoscienza.
La ricerca di una autovettura porta al sequestro amministrativo di una autofficina-carrozzeria. Il comunicato stampa della Polizia.
Un 82enne alla guida di una vettura (una ford) senza assicurazione è stato bloccato dagli agenti della polizia locale della Vallesabbia a Villanuova.
Telefona alla polizia e dice di volere commettere una strage. Una donna viene individuata e bloccata. Il comunicato della questura.
Per contrastare il problema del gioco d’azzardo, che spesso sfocia in una vera e propria patologia, la così detta “ludopatia”, il Questore della Provincia di Brescia ha implementato ulteriormente il settore dell’ufficio dedicato al controllo degli esercizi che svolgono l’attività di raccolta delle scommesse e di quelli che gestiscono locali ove sono istallate “slot machine”.
Due persone fermate, 84 veicoli e 70 persone controllate, 51 verbali e una persona denunciata a piede libero. È questo il bilancio del servizio di controllo territoriale straordinario portato a termine dalla Polizia Locale nel pomeriggio di lunedì 4 febbraio nella zona della Stazione. All’intervento, iniziato alle 14.30 e durato quattro ore, hanno preso parte cinque pattuglie viabilistiche, una pattuglia del nucleo polizia commerciale, una unità cinofila e il Servizio accertamenti tecnologici.
Un sogno che è diventato realtà. Taglio del nastro questo pomeriggio per il nuovo distaccamento dei vigili del fuoco volontaridi Paitone.
Un bresciano e un bergamasco sono stati arrestati dalla polizia dopo che sabato 26 avevano rapinato un supermercato a Brescia.
Gli ingredienti di questa storia assurda e tremenda sono diversi. La vicenda è brutta e gli esiti ancor di più. Tutto avviene in un comune della media Vallesabbia.
Applicato il “Daspo urbano” ai “disturbatori” del convegno Coldiretti, organizzato la sera del 17 gennaio in municipio, nell’ambito della 61esima Fiera regionale di Lonato del Garda.
Villanuova batte Gavardo. La staccionata lungo la via Romana tra Gavardo e Villanuova, logorata da anni di eventi meteo e scarsa manutenzione è stata finalmente riparata sul lato di Villanuova, mentre sul versante di Gavardo è di fatto distrutta, in molti tratti non esiste nemmeno più. La segnalazione fotografica di un nostro lettore che ringraziamo.
Resta costante l’impegno della Polizia Locale di Brescia nel presidiare il territorio. Nel corso del 2018 gli agenti hanno eseguito numerosi controlli alla viabilità cittadina.
La Polizia di Stato è riuscita a rintracciare nella Bassa Bresciana un’Alfa Romeo che avrebbe dovuto partecipare all’ultima edizione della manifestazione, ma era stata rubata ai proprietari, due concorrenti olandesi.
Resta piena di misteri la vicenda del sequestro di Mirko Giacomini, 45 anni, l’operaio di Villanuova rapito da Abdeleouahed Haida, marocchino di 37 anni, tra martedì e mercoledì scorso a Muscoline.
Liberato Mirco Giacomini. Arrestato il suo sequestratore.
I due sono stati portati via dai carabinieri. Si trovavano in un'abitazione di VIllanuova sul Clisi. Stanno bene. Il marocchino è stato arrestato.
Ci sarebbero motivi di carattere passionale dietro il misterioso rapimento di un operaio 45enne di Villanuova sequestrato da un individuo armato, di origini nordafricane, un 37enne marocchino residente a Gavardo, la notte tra il 15 ed il 16 gennaio.
Indagini in corso da parte dei carabinieri per far luce sull’oscuro episodio accaduto nella notte tra martedì e mercoledì nella località Bettola tra Lonato e Bedizzole. Un gravissimo episodio, in cui hanno preso fuoco due roulotte di sinthi (italiani) che da qualche mese vivevano nella zona. Solo per fortuna non si è verificata una tragedia.
Bracconaggio di Natale: il giorno di Santo Stefano gli agenti della Polizia Provinciale sono stati allertati per un atto di bracconaggio sui crinali tra Gardone Val Trompia e Sale Marasino: si è trattato dell'abbattimento illegale di un giovane cervo maschio.
Padre e figlio di Lavenone denunciati per reati venatori e relativi ad armi e munizioni a seguito di un'operazione di controllo tra Vaiale ed i confini con l'Oasi del Baremone.
Si sono concluse tragicamente le ricerche di G.B. di 68 anni, uscito in kayak nel pomeriggio di lunedì da Moniga del Garda senza più fare rientro.
Si erano sistemati davanti all’Istituto Clinico Città di Brescia e chiedevano soldi per l’acquisto di un’ambulanza. L’intervento della Polizia di Stato, prima, e della Guardia di Finanza, poi, ha portato alla luce una truffa che i protagonisti avevano già messo in atto in altre città in passato.
Il violento scontro tra un furgoncino e un ciclista è avvenuto in mattinata. Ferito seriamente il ciclista, ma non sarebbe in pericolo di vita.
La Polizia di Stato individua lo smartphone rubato a Marco Ceron, giocatore della Germani Brescia, e glielo riconsegna.
Ancora un’operazione mirata al contenimento del fenomeno del bracconaggio di avifauna messa in atto dagli agenti della Provinciale del Distaccamento di Vestone presso le pendici del monte Forametto in alta Val di Collio di Vobarno.
La Polizia Provinciale del Distaccamento di Vestone ha messo in atto, nella mattinata di domenica 18 novembre, un'azione di contrasto al fenomeno del bracconaggio rivolto all'abbattimento e cattura di specie protette di avifauna.
Porta il pasto in casa ad un' anziana, le ruba i soldi: denunciato per furto. Ma lui smentisce tutto
Denunciato per furto. Un pensionato sessantenne della media Valsabbia è accusato di aver rubato nell’abitazione di un’anziana di Barghe una modesta somma di denaro utilizzando un meschino escamotage.
Arrestate due persone, elevati 65 verbali per violazione del codice della strada, 16 contravvenzioni per infrazioni al regolamento di Polizia Urbana e tre pubblici esercizi sanzionati. È questo il bilancio del servizio di controllo territoriale portato a termine dalla Polizia Locale di Brescia nei giorni scorsi nella zona della stazione ferroviaria e del Centro commerciale “Freccia Rossa”.
Lunghe code e rallentamenti si sono formati questa mattina lungo la strada di fondovalle della Vallesabbia all'altezza di Carpeneda di Vobarno.
Grande impegno in queste giornate per tutte le forze dell’ordine, i soccorritori e i vigili del fuoco volontari di Bagolino per far fronte all’emergenza che ha colpito il territorio.
Sono due le auto coinvolte in un incidente avvenuto questa sera in località Mondalino di Preseglie. Ci sarebbe un ferito in condizioni, a quanto sembra, non gravi. Si tratta di un pensionato di 80 anni. All'inizio sembrava che lo scontro tra le due auto avesse avuto conseguenze più gravi. Per fortuna poi non è stato così. Una delle due auto è finita nella scarpata sottostante.
Lunedì mattina l’arresto schock. Un maestro è stato bloccato in classe dai carabinieri di Salò competenti sulla zona della Valsabbia con l’accusa di presunti abusi su una bambina di otto anni.
Nel corso delle attività di una recente indagine legate ad un locale di Brescia, il personale della Squadra Mobile ha sequestrato materiale di sospetta provenienza furtiva, per il quale sono in corso accertamenti finalizzati all’individuazione dei legittimi proprietari.
Ferite lievi per un motociclista proveniente da Bolzano che nel tardo pomeriggio di oggi ha tamponato una vettura lungo la gardesana occidentale all'altezza di Roè Volciano. Sul posto subito i soccorritori che hanno trasportato l'uomo nel vicino ospedale di Gavardo. Le sue condizioni non destano preoccupazione.
La Polizia di Stato nella notte di giovedì ha arrestato due uomini, autori di furto in un ristorante di Bresciadue, grazie alla segnalazione di un cittadino che si era accorto di quanto stava accadendo.
Sono in corso le ricerche di un subacqueo di origini polacche, P.K. di 50 anni, disperso nelle acque antistanti il Campeggio Garda di Limone.
Un 25enne gardesano è stato ritenuto autore della violazione di 60 siti istituzionali di enti territoriali e perfino di domini collegati alla NASA.
Paura ma per fortuna nulla di grave è accaduto stamane a Prevalle. Una vettura ha preso fuoco in centro in via Bonsignori. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno subito agito con estintori e rapidamente cicorcoscritto il problema. Al momento sembra proprio che si tratti di un fatto accidentale e non doloso.
Questa mattina una donna di Muscoline ha perso il controllo della sua autovettura finendo in un campo. Auto ribaltata e precipitata, fortunatamente solo escoriazioni per la conducente.
I bracconieri avevano abbattuto una femmina di capriolo e il suo piccolo di quattro mesi. La polizia provinciale li ha identificati e denunciati a piede libero.
Importante intervento della Guardia costiera.
Nella tarda serata di ieri un gruppo di skinhead ha affrontato alcuni astanti di opposta ideologia politica con insulti e botte. La polizia è intervenuta sedando la rissa e identificando le persone coinvolte. Sono in corso valutazioni sulla posizione dei presenti.
Riceviamo e pubblichiamo questa fotografia inviataci da un nostro lettore. Fiamme si sono sprigionate dal bosco nella zona di Carpeneda nelle vicinanze di un insediamento produttivo. La mancanza di acqua e di pioggia di queste giorni favorisce lo svilupparsi di focolai nelle zone boschive che poi fortunatamente, come in questo caso, vengono rapidamente contenuti. Quindi attenzione!
Sono riprese a Serle, le ricerche di Iuschra, la dodicenne di origini bengalesi affetta da autismo, scomparsa il 18 luglio durante una gita con altri ragazzini disabili sotto la guida degli operatori di una cooperativa che si occupa di disabilità.
Lunghe code si sono formate nel tardo pomeriggio lungo la strada di fondovalle della Vallesabbia tra Vestone in direzione nord a causa di un incidente avvenuto in zona Lavenone. Secondo le prime informazioni il sinistro non dovrebbe avere provocato gravi conseguenze sulle persone. Tuttavia vi sono stati alcuni ritardi e problemi alla circolazione stradale.
Si è tenuta, presso la prefettura, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto, dr. Annunziato Vardè, alla presenza del Sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, per concordare efficaci iniziative di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici.
Ha preso il via lo scorso 1° settembre il progetto di sicurezza 2018 del Comando intercomunale di Polizia locale di Lonato del Garda, Bedizzole e Calcinato, un territorio di quasi 130 kmq con una popolazione di circa 43mila abitanti.
Caduta massi dal Monte Denno: risultati del sopralluogo e divieto di transito. Nella notte tra il 26 ed il 27 agosto 2018 si è distaccato un blocco roccioso dal versante est del Monte Denno, a monte del tratto est di via Santa Lucia. Il blocco, dal volume di circa mezzo metro cubo, si è distaccato dalla base di un tratto di parete rocciosa subverticale alla quota di 630 m e si è arrestato alla quota di 445 m, dopo avere attraversato, alla quota di 475 m, il sentiero n. 14, che collega Botticino con il Monte Maddalena.
Riceviamo e pubblichiamo l’intervento della consigliera regionale Claudia Carzeri relativo alle critiche avanzate al sindaco di Limone Risatti riguardo la pista ciclabile di Limone.
Sarebbe stato un atto vandalico e non una frana a causare nei giorni scorsi danni alla pista ciclabile di Limone e in particolare lo strappo di una porzione della rete di protezione che è totalmente sfondata, sul tratto a ridosso del confine con il Trentino.
La Squadra Volante ha arrestato una trentacinquenne croata con numerosi precedenti e condanne per reati contro il patrimonio.
Riceviamo e pubblichiamo il racconto di un nostro lettore incappato in una brutta avventura tra Capovalle e Valvestino.
Il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, e il Consigliere delegato alla Protezione Civile, Antonio Bazzani, esprimono forte preoccupazione rispetto alla notizia del trasferimento a settembre di 26 Vigili del Fuoco.
C’è paura nell’alto Garda dove un imponente incendio sta bruciando i boschi di Tremosine.
"Togliete i sigilli alla casa delle streghe". L'appello viene lanciato da Santo Piccinelli, presidente dell'associazione che gestisce il parco delle fucine (o delle ferrate) di Casto, al microfono di Radio 51.
La Polizia di Stato prosegue l’attività di controllo dell’immigrazione emettendo numerosi provvedimenti di espulsione dal Territorio Nazionale. Il comunicato emesso dalla questura.
Grave incidente questa mattina a Barghe lungo la strada di fondovalle. Diversi i mezzi coinvolti in un tamponamento.
La Polizia Locale non abbassa la guardia nei confronti di episodi di microcriminalità e di degrado urbano in centro storico.
Incendio all’oratorio. La polizia individua i responsabili. L’attività investigativa condotta dalla Digos della Questura di Brescia, coordinata dal Sost. Proc. Dr.ssa Giulia Guccione della Proc. della Rep. c/o il Tribunale di Brescia e dal Sost.Proc. Dr.ssa Lara Ghirardi della Proc. della Rep. C/o il Tribunale dei Minori, in merito all’incendio doloso che ha danneggiato il locale, sede del gruppo sportivo dell’oratorio della comunità di Casazza a Brescia, ha portato all’individuazione dei responsabili, un maggiorenne di anni 18 ed un sedicenne, entrambi italiani, che nella notte di sabato 26 maggio u.s. avrebbero appiccato il fuoco al prefabbricato in oggetto, successivamente dichiarato inagibile dai VV. FF..
Collisione tra due imbarcazioni sul Garda. Provvidenziale l’intervento della Guardia costiera. Il comunicato stampa.
Vendevano cocaina e sono finiti in manette. Una coppia di africani - lei una senegalese di 36 anni al terzo mese di gravidanza, e lui, un ivoriano di 39 anni, entrambi con precedenti per lo stesso tipo di reato - sono stati arrestati dalla Polizia Locale a Brescia nella giornata di giovedì, perché trovati in possesso di 63 grammi di cocaina.
Giornata in allarme per la Guardia Costiera del Garda, che si è conclusa con il lieto fine.
Incidente nel primo pomeriggio di oggi a Vobarno alla rotonda per Pavone, nei pressi dello stabilimento Fondital.
A San Felice del Benaco un'ordinanza del Sindaco, Paolo Rosa, ha vietato l'utilizzo di acqua proveniente dall'acquedotto pubblico per scopi alimentari.
Anche Desenzano Del Garda ora avrà un gruppo di Protezione Civile presente sul proprio territorio. Si cercano volontari che aderiscano al progetto.
Si è tenuta in Prefettura una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal Prefetto di Brescia Annunziato Vardè, cui hanno partecipato i vertici delle Forze dell’Ordine nel corso della quale si è proceduto alla sottoscrizione del “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana e installazione di sistemi di videosorveglianza rispettivamente con i Sindaci di Capriano del Colle, Castegnato, Lumezzane, Mairano, Nuvolento, Remedello, Tremosine, e con il Presidente dell’Unione terra del chiese e del Naviglio.
Nello scorso fine settimana le pattuglie del comandante Fabio Vallini sono state impegnate anche in orario serale, fino alle 4 del mattino, con l’obiettivo di controllare il territorio e le strade della valle.
Ancora incidenti in Valsabbia. Ancora motociclette coinvolte. Era a bordo della sua Yamaha e si è trovato davanti all’improvviso una Ford Fiesta. L'urto violento è stato inevitabile.
Nel pomeriggio una folla commossa si è riunita nella chiesa di San Martino a Gargnano per il funerale del vicecomandante travolto da un masso durante un’ispezione, in località Covoli. Lutto cittadino a Toscolano, dove Zanardini prestava servizio da molti anni.
Il ritorno alla normalità sarà difficile e faticoso. le pioggie delle ultime 24 ore hanno creato danni e difficoltà in diversi paesi: da Odolo a Muscoline, da Sabbio a Gavardo a Bione.
E' stata un'ora di inferno, una catastrofe. Il sindaco di Odolo Fausto Cassetti e tutti i suoi collaboratori sono alle prese con l'alluvione più grave degli ultimi anni. In un'ora sulla Vallesabbia si è abbattuto questa mattina un fortunale violentissimo.
Nelle notti di questo fine settimana la Polizia Stradale ha condotto un servizio straordinario per prevenire il fenomeno degli incidenti legati all’abuso di alcol e droghe.
Una pattuglia della Polizia Locale ha fermato e arrestato due persone che stavano per rubare una bicicletta.
Questa mattina un motociclista di Gavardo è caduto lungo la Sp. 78 in territorio di Calvagese della Riviera. Ricoverato a Gavardo, non è in pericolo di vita. Gravi ripercussioni sul traffico locale.
Sono tre i mezzi coinvolti nell’incidente avvenuto intorno alle 13 lungo la Statale 45 bis in territorio di Prevalle, tra Prevalle e Gavardo.
E' stata riaperta dopo circa un'ora la strada per la Vallesabbia tra Villanuova e Roè dopo che intorno alle 7 si è verificato stamane un incidente che poteva avere conseguenze ben più gravi.
Un 17enne del paese nei giorni scorsi ha compiuto un atto di vandalismo imbrattando con una bomboletta lo scuolabus del paese. Sarà denunciato al tribunale dei minori della Procura della Repubblica di Brescia.
Un incendio doloso ha devastato la casa delle streghe dentro al parco delle fucine di Casto. La Comunità montana interviene con il sostegno e con un gesto concreto: un contributo di 10 mila euro. Ecco il comunicato diffuso oggi firmato dal presidente Giovan Maria Flocchini.
E' stato individuato e si è presentato alla polizia locale della Vallesabbia il conducente della vettura, una Panda, che ieri era sul luogo dell'incidente avvenuto in territorio di Barghe.
Non passa giorno che la strada di fondovalle della Vallesabbia non sia teatro di incidenti più o meno gravi. Purtroppo. Anche oggi uno schianto è avvenuto nei pressi di Nozza. Secondo le prime informazioni acquisite dalla polizia dell'aggregazione ci sarebbe un ferito. Sul posto i messi di soccorso e gli agenti ai comandi di Fabio Vallini.
Tre i mezzi coinvolti, un ferito non grave, un quarantenne di Anfo.
Sulla dinamica stanno indagando gli agenti della locale. La strada è stata liberata intorno alle 13.
Sequestrati 264 grammi di hashish, 6 grammi di cocaina e due persone arrestate. È questo il risultato dell’operazione portata a termine dalla Polizia Locale di Brescia.
La Polizia di Stato di Brescia ha arrestato 10 stranieri, ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti in un parco cittadino.
Un attacco hacker su scala mondiale nei giorni scorsi ha avuto la sua appendice anche in Vallesabbia.
Nell’ambito delle iniziative volte ad incrementare il livello di sicurezza nelle acque del Lago di Garda è stato recentemente formalizzato, sotto la supervisione della Prefettura di Verona, il nuovo Protocollo Operativo per gli Interventi di Soccorso, finalizzato a disciplinare le procedure operative per le operazioni di soccorso lacuale in tutti gli ambiti territoriali del Lago; un unico Atto di natura tecnica la cui rilevanza operativa ed istituzionale è insita nella sua applicabilità omogenea per le acque di giurisdizione veronese, bresciana e per la prima volta anche trentina.
Un grave incidente è avvenuto lungo la strada di fondovalle a Nozza di Vestone. Ci sono state code e rallentamenti. E' intervenuta anche l'eliambulanza. In molti soni riuscita seguire percorsi alternativi alla zona di Nozza nei pressi del ristorante la Sosta. Un motociclista ha perso la vita dopo essersi scontrato con due auto. Anche un'altra moto coinvolta. Ferita una trasportata della seconda moto.
Nei giorni scorsi il Comandante Marittimo Nord della Marina Militare, Ammiraglio di Divisione Giorgio Lazio, si è recato in visita istituzionale al 1° Nucleo Mezzi Navali
Guardia Costiera Lago di Garda.
Scontro in tarda mattinata nella zona di Ponte Re tra Barghe e Nozza.
Tragico epilogo della fuga del killer di Roncadelle. Cosimo Balsamo dopo aver ucciso due persone a Flero e Vobarno si è tolto la vita nel parcheggio del Family Market di Azzano Mella dopo essere stato intercettato dai carabinieri e dopo un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine.
La polizia ha arrestato un cittadino algerino per maltrattamenti in famiglia. Questo il comunicato stampa della questura.
Nei giorni scorsi la Polizia Locale ha denunciato un cinquantunenne residente a Brescia per danneggiamenti, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.
Ignoti hanno versato dell'olio nella pozza di Cariadeghe, località dove si era svolta la manifestazione "Notte da rospi" per il salvataggio dei rospi organizzata dal Comune. Un vero e proprio disastro ambientale. La denuncia via facebook del sindaco Paolo Bonvicini.
La Polizia di Stato ha fermato una coppia italiana di pluripregiudicati che, dopo aver rubato preziosi nei giorni scorsi in una gioielleria bresciana, hanno voluto sfidare la sorte e l’indomani riprovare un nuovo colpo.
Ha fatto tutto da solo il 45enne di Gavardo uscito di strada a Barghe all'altezza dell'inizio della tangenziale.
Nei giorni scorsi, una pattuglia del Nucleo Territoriale della Polizia Locale di Brescia ha fermato un gruppo di sette ragazzi nella zona di Piazzale Garibaldi a Brescia.
Non sono serviti a nulla i soccorsi portati dal personale di ben due ambulanze giunte sul posto a Sabbio Chiese lungo la strada per Pregastine all'altezza del caseificio. Una persona è stata investita e nonostante gli sforzi dei soccorritori non ce l'ha fatta. Si tratta di un anziano della zona che stava attraversando la strada. L'incidente è avvenuto in serata.
La vittima è Beniamino Cappelletti di Villanuova sul Clisi. E' stato investito da un'auto subito dopo essere andato a far visita alla salma di un amico morto.
Ieri sera intorno alle 18 un enorme masso è piombato sulla strada causando un incidente con il pullman di linea diretto in paese. Nessun ferito, ma la strada è chiusa fino a nuova comunicazione.
Ora mamma e bambino di 4 anni si trovano al sicuro in un luogo protetto.
Proseguono i controlli della Polizia Locale di Brescia per garantire la sicurezza sulle strade e contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza.
Un 57enne italiano, sorpreso a spacciare in un bar, per ordine del Questore non potrà mettervi piede per 3 anni, così come non potrà allontanarsi dal suo comune di residenza per un anno.
Dal 19 al 24 febbraio, l’intero territorio italiano è stato interessato dall’operazione Safety Car 2 con l’obiettivo di individuare auto rubate in circolazione. A Brescia sono state le 24 pattuglie coinvolte, per più di 5000 vetture controllate.
Una donna di 64 anni di Villanuova sul Clisi è stata ricoverata in ospedale alla Città di Brescia in seguito alle ferite riportate in un incidente avvenuto nel primo pomeriggio a Pregastine a Preseglie.
Ha detto di non essersi accorto di nulla l'autista che - alla guida del suo autoarticolato - ha perso un pneumatico lungo la strada statale a Gavardo. Per fortuna non è accaduto nulla di grave e la ruota non ha colpito nessun altro automezzo nella sua folle corsa. L'autista ha proseguito tranquillamento fino a Vestone dove è stato raggiunto e informato dell'accaduto da parte degli agenti della Polizia locale della Vallesabbia. Si tratta di un autista impiegato presso una ditta del milanese. Il fatto poteva avere davvero conseguenze ben più tragiche. La buona sorte per una volta ha aiutato.
La società 51 Media Adv srl titolare della impresa di radiodiffusione sonora in ambito locale denominata RADIO 51 e della impresa di radiodiffusione televisiva in ambito locale denominata 51RadioTV, informa che intende diffondere messaggi politici autogestiti a pagamento per le elezioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica ed Amministrative Regione Lombardia previste per il giorno 4 Marzo 2018.
La bomboletta per far fronte alle emergenze è stata consegnata in questi giorni a ogni agente dopo la frequenza a un corso di formazione e il superamento di un esame sul corretto uso del dispositivo.
E’ stato presentato nei giorni scorsi nel corso dell’incontro svoltosi presso questa Prefettura il progetto concernente il recupero del natante affondato lo scorso novembre nelle acque del lago di Garda antistanti il territorio di Gardone Riviera.
Ho pensato a lungo se scrivere o meno queste poche righe di riflessione dopo aver appreso la notizia che un bambino di otto anni (avete capito bene “OTTO ANNI”) si è tolto la vita impiccandosi in casa sua a Travagliato.
Lo sfruttamento della prostituzione di giovani donne lungo le strade del comune di Rezzato nel mirino della polizia.
In seguito all’interruzione della SP24 per lavori di ripristino del sovrappasso autostradale della A21, dopo l’incidente del 2 gennaio scorso, la Provincia ha organizzato un incontro in data odierna con gli Enti a vario titolo interessati dalla chiusura del sovrappasso che collega i comuni di Montirone e di Poncarale.
Un giovane della media valle è stato segnalato dalla polizia locale della Valsabbia per spendita di denaro falso. Il giovane aveva fatto carburante alla Esso di Vestone pagando con un biglietto - falso - da cinquanta euro.
Un intervento di soccorso particolarmente impegnativo è stato portato a termine questa mattina dal personale della Polizia di Stato in servizio di sicurezza e soccorso in montagna. Il ferito è un 60enne italiano, che non sarebbe in pericolo di vita.
Un recente episodio di bullismo violento tra minori evoca scenari che siamo abituati a percepire come lontani e che invece esplodono sempre più frequentemente anche da noi. Non siamo alla criminalità napoletana di questi giorni, ma non si può sottovalutare i segnali.
Domenica 14 gennaio è morto Apache, pastore tedesco della polizia locale cittadina. Nato nel 2006, il cane poliziotto era in forze al comando di via Donegani dal 2008 e aveva all’attivo oltre 600 interventi operativi, prevalentemente nella ricerca di sostanze stupefacenti.
La Polizia Locale dell’Aggregazione svolge il servizio nei Comuni di AGNOSINE, ANFO, BARGHE, BIONE, CAPOVALLE, IDRO, LAVENONE, MURA, ODOLO, PERTICA ALTA, PERTICA BASSA, PRESEGLIE, ROE’ VOLCIANO, TREVISO BRESCIANO, VESTONE E VILLANUOVA, può contare su 10 operatori compreso il Comandante e l’impiegata amministrativa e saltuariamente su altro personale proveniente da altri Comuni con cui è stato stipulato un accordo di collaborazione. Il bacino d’utenza è di circa 28.935 mila abitanti.
Ci arrivano segnalazioni ripetute da parte dei nostri lettori. Si è sviluppato un incendio a Casto in zona via Roma vicino all'ex campo sportivo probabilmente in un ex capannone. IL fuoco è partito a piano terra nelle vicinanze di un parcheggio di camion.
I vigili avrebbero tutto sotto controllo. Vigili in azione anche a Lumezzane dove è in corso un grosso rogo. In fiamme un capannone delle industrie Saleri di via Ruca. Le fiamme sono visibili anche da lunga distanza. In fiamme anche alcune auto. Starebbe bruciando in particolare materiale plastico.
A Gavardo la polizia locale ha ispezionato le attività commerciali quali supermercati, cartolerie, tabaccai in cui sono in vendita prodotti pirotecnici e fuochi artificiali.
Un grave incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio a Barghe in centro nei pressi della strettoia lungo la provinciale in corrispondenza della fermata dei bus.
Una giovane di 31 anni è rimasta ferita in maniera non grave nello scontro tra la sua vettura, una Mini cooper, e un'altra vettura condotta da un 45enne di Sirmione.
C'è stato un grave incidente nel pomeriggio sulla strada di fondovalle tra Vobarno e Sabbio Chiese nei pressi dell'uscita di Pavone.
La Polizia Locale di Brescia ha portato a termine due interventi nella zona della stazione ferroviaria e in via Vallecamonica.
Paesaggi innevati, la magia della neve, la suggestione dei candidi fiocchi che scendono dal cielo.
Prosegue l’azione della Polizia Locale per contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacentii. Nella serata di martedì 5 dicembre una pattuglia ha tenuto d’occhio i movimenti sospetti di un trentanovenne di origine marocchina che entrava ed usciva da un locale nei pressi di via Milano, notoriamente frequentato da persone dedite allo spaccio di droga.
Ha presentato la serata di festeggiamento per l’anniversario di fondazione della Valsir qualche settimana fa, nella sede di Vobarno. Oggi ha avuto un grave malore ed è in rianimazione. Nadia Toffa: la conduttrice e inviata della trasmissione Mediaset 'Le iene', si è sentita male mentre alloggiava in una camera d'albergo nel centro di Trieste.
E ora un documento purtroppo molto inquietante che ci ha inviato un nostra lettrice. Nella foto si vede la colonna di fumo nero che si sta sprigionando dal rogo di Pertica Bassa. Si tratta di una colonna molto densa visibile a molti chilometri di distanza. La foto è stata scattata a Preseglie.
Sono tre le auto coinvolte in un incidente avvenuto sulla strada Odolo- Sabbio. Due sono finite fuori strada, una terza è rimasta danneggiata ma in modo meno grave.
I due comuni, che da anni hanno firmato una convenzione per il servizio di polizia locale, stanno incrementando notevolmente gli investimenti sulla sicurezza anche grazie ai fondi regionali arrivati in due tornate. Il comandante Stefano Dondelli illustra gli interventi conclusi e quelli ancora da compiere.
La foto ci è stata inviata da un nostro lettore che si trovava a passare poco fa, intorno alle 16.30, dalla tangenziale da Brescia per il Garda in località Nuvolera.
Gli agenti del commissariato Carmine della polizia di stato lo hanno fermato mentre in via Spalto San Marco stava caricando nella sua auto delle statue trafugate dalla corte di un palazzo storico.
Alberi abbattuti nel parco per vandalismo. L’Assessore al Verde e Parchi del comune di Brescia Gianluigi Fondra ha effettuato un sopralluogo accompagnato dai tecnici comunali per verificare gli effetti del gravissimo atto vandalico, perpetrato nella serata di lunedì 13 novembre, in via Palladio, da un individuo con il viso coperto da un passamontagna che ha abbattuto due alberi con una motosega.
La Polizia Locale dell’Aggregazione della Vallesabbia, nelle ore serali e notturne di questo sabato, a seguito di alcune segnalazioni dei cittadini, ha disposto controlli mirati per la prevenzione e repressione del reato inerente lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Emergenza incendi in primo piano. Si è tenuto in Prefettura un incontro convocato dal Prefetto dr. Annunziato Varde’, d’intesa con l’Assessore alla Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali, alla quale hanno preso parte anche i rappresentanti della Provincia, della Comunità Montana Parco Alto Garda, i vertici provinciali dell’Arma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, i funzionari della Direzione Generale della Protezione Civile della Regione Lombardia e dell’Ufficio Territoriale Regionale di Brescia.
Parola d'ordine: sicurezza. In arrivo anche a Roè Volciano quattro nuove postazioni di telecamere di controllo non per la rilevazione della velocità, ma per ragioni di controllo compresa la mancata revisione o il mancato rinnovo dell'assicurazione.
Un pezzo pesante fermo in mezzo alla carreggiata, probabilmente per un guasto, ha provocato nel pomeriggio di oggi alcuni chilometri di coda lungo la tangenziale 45 bis dal lago di Garda verso Brescia. Il tir era fermo all'incirca ssul territorio di Rezzato. Numerosi disagi per i rallentamenti che hanno cinvolto decine di mezzi in transito.
Ha quasi dell’incredibile quanto successo questa mattina a Bagolino, dove gli abitanti hanno prima visto sfrecciare per la strada principale del paese una panda bianca, inseguita da una pattuglia di carabinieri, e poi hanno assistito a un arresto rocambolesco.
Carambola all'interno della galleria Monte Castello a Villanuova in direzione Valsabbia.
Scontro tra una autovettura e una betoniera nel primo pomeriggio di oggi. Una donna è ricoverata alla Poliambulanza in prognosi riservata.
In questi giorni, durante un servizio notturno, una volante della polizia ha recuperato due mountain bike, rubate presumibilmente in zona. Chi le riconoscesse come proprie può presentarsi in Questura per il riconoscimento dal lunedì al sabato, ore 8-20.
Vigili del fuoco in azione a Sabbio Chiese (vicino al cinema e all'oratorio) per evitare che le fiamme partite da un cassonetto della carta si diffondessero agli altri e propagassero l'incendio.
Sequestrati oltre 750 grammi di hashish e un uomo arrestato per spaccio di stupefacenti. Sono questi i risultati dell’operazione portata a termine dalla Polizia Locale di Brescia nella zona della Pallata.
Ha tentato di sfregiare la tela dipinta da Hitler esposta alla mostra Museo della Follia al Musa di Salò usando un cacciavite. I testimoni dicono che gridasse: "Dov'è il quadro di quella merda di Hitler?", poi è riuscito a colpirlo prima che uno dei curatori della mostra lo mettesse in fuga. L'uomo si è poi allontanato.
Un elicottero che sorvola ripetutamente il territorio di Gavardo e dintorni, un movimento, un fermento generale nel pomeriggio. Ma cosa sta accadendo, si chiedono in molti.
L’ espediente era semplice ma allo stesso tempo efficace. Ma non è sfuggito all’attenzione dei carabinieri di Gavardo agli ordini del maresciallo Francesco Santonicola.
Una mamma che porta a spasso il suo bambino nel passeggino insieme ad una parente. Improvvisamente lungo la strada arriva una vettura.
La Polizia di Stato di Brescia ha sottoposto agli arresti domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Brescia dott.ssa Alessandra Di Fazio su richiesta del P.M. Mauro Tenaglia, 3 cittadini moldavi ritenuti responsabili di tre furti commessi nel mese di dicembre scorso ai danni di attività commerciali della provincia di Brescia (una ditta di Verolanuova e due aziende di Desenzano del Garda).
Proseguono gli interventi della Polizia Locale per salvaguardare il decoro urbano e per contrastare la vendita di stupefacenti. Nel tardo pomeriggio di mercoledì 13 settembre una pattuglia ha portato a termine un servizio antidroga in via Vittorio Emanuele II, in abiti civili e veicoli di copertura, arrestando un trentacinquenne italiano pregiudicato.
Numerosi i controlli che sono stati condotti nelle scorse settimane e durante tutta l’estate dalla Polizia locale di Salò agli ordini del comandante Stefano Traverso.
È il novembre del 2011 quando il Vittoriale viene contattato da un collezionista per la valutazione di una lettera autografa di d'Annunzio acquistata presso la Libreria Il Pensatoio di Albavilla. L'episodio, una volta confermata la non autenticità del documento, ha dato avvio a un'indagine che si è ben presto allargata all'intero catalogo della libreria e a una serie di materiali in vendita su eBay o già in possesso di numerosi collezionisti. Tutti i falsi riscontrati si sono rivelati riconducibili al Pensatoio di Albavilla.
C’è stato un incidente questa sera intorno alle 20 sulla strada che da Preseglie va verso Pregastine.
Serata di grande lavoro per la Guardia Costiera del Garda che per fortuna si è conclusa con il lieto fine.
Proseguono gli interventi della Polizia Locale per salvaguardare il decoro urbano e per contrastare la vendita di droga. Lo rende noto un comunicato del comune di Brescia. Lunedì 28, martedì 29 agosto e venerdì 1 settembre gli agenti hanno arrestato tre persone per spaccio e per resistenza a pubblico ufficiale.
La terra trema nella nostra zona.
I carabinieri di Gavardo, coordinati dal vice comandante maresciallo Nicolais Napolitano hanno denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione un diciottenne italiano.
Ancora lunghe code e disagi. Ancora una vittima lungo la statale 45 nei pressi dello svincolo di Prevalle. Nel pomeriggio nuovo schianto lungo questa strada che può essere quest'etsate definita a ragione "strada-killer" per i tanti incidenti e le numerose vittime.
Proseguono gli interventi della Polizia Locale per garantire la sicurezza sulle strade bresciane. Nel pomeriggio di domenica 27 agosto gli agenti hanno controllato 120 veicoli, per la maggior parte motocicli, concentrandosi sull’asse viario nord della città dove erano stati segnalati comportamenti pericolosi da parte dei conducenti diretti o provenienti dalla zona di Caino e del Colle di S. Eusebio.
Continua l'attività di contenimento del cinghiale da parte della Polizia Provinciale.
A seguito della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, convocato in Prefettura dopo l'attacco di Barcellona, sono state individuate per il Comune di Brescia alcune possibili soluzioni per garantire maggiore sicurezza nelle piazze, nelle zone pedonali e in occasione di manifestazioni, fiere, mercati.
Per ben due volte nel tardo pomeriggio è stato evacuato il centro commerciale Elnòs di Roncadelle.
È la quarta volta in una manciata di settimane che sconosciuti si introducono di notte per rubare principalmente elettrodomestici o parti di essi. La polizia locale indaga.
La polizia locale del servizio intercomunale Calvagese – Muscoline ha presidiato il territorio a ridosso del Garda durante la notte di ferragosto, da mezzanotte alle cinque, con un’efficace operazione di controllo e prevenzione. Ne parla il comandante Stefano Dondelli.
Anche la nostra città fa parte delle 13 coinvolte in una massiccia operazione di controllo “ad alto impatto” che ha portato a diversi arresti e denunce nei giorni scorsi.
Saranno effettuati nelle giornate di sabato 12 e lunedì 14 agosto in collaborazione con la polizia locale di Salò. L’operazione è stata fortemente caldeggiata dall’assessore alla Protezione civile Aldo Silvestri.
Ritrovato il cadavere di un velista di Bolzano scomparso domenica. Ecco il comunicato della Guarda Costiera.
L’aggregazione valsabbina guidata dal comandante Fabio Vallini continua il lavoro di monitoraggio attento del territorio, iniziato con l’estate e intensificato nell’ultimo week end di traffico particolarmente intenso.
Un violento acquazzone si è abbattuto in tarda mattinata in alcune zone della Vallesabbia.
Code e rallentamenti lungo la strada di fondovalle, la statale del Caffaro che punta verso il trentino. Vacanzieri, persone in movimento che contribuiscono a rendere il traffico di questo primo sabato di agosto da bollino rosso anche in Valsabbia.
Una bambina di 5 anni è rimasta ferita a Sirmione ed è stata soccorsa dalla Guardia costiera. Ecco il testo del Comunicato Stampa della Guardia Costiera:
Tanto spavento ma per fortuna nessun danno alle persone.
Tir “inquinatore”? Beccato dalla polizia locale. Nei giorni scorsi, durante un controllo dei veicoli pesanti, la Polizia Locale di Brescia ha fermato un autoarticolato polacco sulla tangenziale sud, in direzione Milano. Gli agenti hanno portato il mezzo nella più vicina area carburanti e hanno scoperto che il sistema di contenimento delle emissioni era stato manomesso. Ecco il comunicato stampa della polizia locale di Brescia.
Questa mattina, grazie a una segnalazione sui social, è stata trovato in un campo ciò che resta di una Fiat 500 rubata a Brescia nel 2014 e ora completamente cannibalizzata.
Figlio del titolare della Fonte Sole srl., l’uomo si è schiantato con la sua autovettura questa mattina intorno alle 7 lungo l’autostrada del Brennero, tra Verona e Mantova. Stava tornando a casa, dopo aver accompagnato al mare la famiglia.
Al momento non si sa molto di più. Si sa solo che Mariarosa Tognazzi 75 anni è stata ritrovata dopo due giorni di assenza da casa. E dopo tanta paura per familiari e amici. Le ricerche a tappeto di questi giorni dunque hanno dato buon esito. Avrebbe girovagato in zona.
La donna si sarebbe fermata presso un campo nomani, poi rifugiata nei pressi della palestra, si è sempre mantenuta in zona. Ritrovata è stata portata in ospedale per i controlli con l'ambulanza ma complessivamente sta bene.
Ancora nessuna traccia di Maria Rosa, la donna scomparsa da Puegnago sabato pomeriggio.
Nel pomeriggio di sabato, 22 luglio, Mariarosa Tognazzi è scomparsa da casa, a Puegnago del Garda. La signora soffre di Alzheimer e non parla.
Grave incidente poco dopo le 18 sulla strada tra Barghe e Preseglie.
L’incidente è avvenuto oggi pomeriggio verso le 15 in via Cavallino. Il ciclista è in prognosi riservata alla Poliambulanza di Brescia.
Il mancato rispetto di uno stop ha provocato un incidente ieri sera in viale Libertà intorno alle 23:30. Nessun ferito grave, ma un grande spavento per alcuni amici che stavano concludendo la serata estiva in compagnia.
Grande impressione ha suscitato il lancio di alcune molotov contro l'albergo che avrebbe dovuto ospitare una trentina di profughi a Vobarno. Stamane si è svolto un vertice in prefettura con il sindaco Giuseppe Lancini e il prefetto Annunziato Vardè. A quanto sembra la situazione dei profughi era stata già risolta in maneira diversa e i profughi non sarebbero comunque arrivati.
Nella serata di lunedì 26 giugno la Polizia Locale ha arrestato per furto un pluripregiudicato di 32 anni di origine marocchina. Ecco il comunicato stampa della Polizia locale di Brescia: "Il trentaduenne si è avvicinato a un uomo di 76 anni residente in città mentre quest’ultimo stava cercando di gettare i rifiuti in un cassonetto nelle vicinanze della stazione ferroviaria.
Poteva avere conseguenze ben più gravi l'incidente avvenuto stamattina a Nozza di Vestone all'incrocio con il Penny Market. Un mezzo pesante, probabilmente parcheggiato nel sovrastante spazio, è finito direttamente sulla rotonda dove ha concluso la sua corsa.
Dispiegamento di forze questa mattina nella frazione di Gavardo, dove una tromba d’aria ha provocato diversi danni a edifici e bloccato la circolazione su una strada del paese a causa della caduta di un albero.
Scontro tra un’automobile e un motociclo nel pomeriggio di oggi a Muscoline. Ad avere la peggio il motociclista e la moglie, trasportata sullo stesso mezzo, che sono stati portati all’ospedale di Gavardo per accertamenti.
Incidente che poteva avere conseguenze molto serie oggi pomeriggio nella frazione di Gavardo. Per soccorrere il motociclista, che inizialmente sembrava davvero grave, è intervenuta l’eliambulanza.
Un appartamento ispezionato, 32 persone identificate, 3 prostitute espulse dal territorio nazionale e 6 multe per violazione del regolamento di polizia urbana sul consumo di alcolici. Sono questi i risultati dell’operazione straordinaria portata a termine dalla Polizia Locale in questi giorni nella zona della stazione ferroviaria.
Ieri la notizia del reintegro del comandante della Polizia Locale da parte dell’amministrazione, oggi l’intervento del primo cittadino per qualche precisazione in merito ad alcuni passaggi della vicenda.
Dopo la caduta di quattro dei cinque capi d’accusa a lui imputati, il comandante della Polizia Locale di Bedizzole e Lonato del Garda sarà reintegrato in servizio a partire dal prossimo 19 giugno.
Terzo incendio in poche settimane per la discarica ex-Faeco sita nella zona sud del paese, in località Cascina Nova Locatelli. Alle 5 di mattina sono accorse tre autobotti dalla città e dal lago. Il sindaco lancia l'allarme e interpella la Provincia.
La Croce Rossa Italiana (Comitato di Calvisano) e il Comune di Desenzano del Garda propongono una serata informativa sul “Numero unico d’emergenza europeo 112”, collegato a Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Soccorso sanitario (118).
Nuovo gesto encomiabile di una pattuglia della Polizia locale di Brescia che nei giorni scorsi è intervenuta per portare in salvo una donna di trentasette anni di origine cinese che, raggiunto a piedi il cavalcavia di via Rose e oltrepassato il parapetto, stava camminando nel punto più esposto, sul lato ovest, e si stava dirigendo proprio al di sopra delle corsie di marcia della tangenziale ovest.
Grave incidente sulla statale 45 bis all’altezza di Nuvolera. Il bilancio sarebbe di una vittima, in conducente di un mezzo che si è scontrato con una roulotte trainata da una vettura.
Sono cifre importanti quelle che, nell’imminenza della nuova stagione turistica, illustrano il bilancio della Guardia Costiera sul Garda nel corso del 2016.
Piergiuseppe Gerola, aveva 34 anni e lavorava come radiologo all’ospedale Maggiore di Cremona: è lui la giovane vittima del terribile schianto verificatosi lungo la statale del Caffaro ai Tre Capitelli, nel territorio comunale di Idro.
Il Questore di Brescia ha disposto la chiusura di un bar in via Camozzi a Brescia, dopo aver arrestato in flagranza di reato alcune persone che spacciavano al suo interno. Il provvedimento ha la durata di dieci giorni.
Lunghe code e rallentamenti lungo la tangenziale sud in serata a causa di un incidente avvenuto all’altezza di Rezzato.
La Polizia Locale di Brescia è intervenuta nella zona della stazione per assistere un ragazzo di 15 anni in forte stato confusionale.
Profonda commozione ha destato la morte di Walter Dusi ex ciclista professionista morto in un incidente stradale avvenuto a Nuvolento. In passato era molto noto e aveva vinto numerose gare importanti.
La Polizia di Stato di Brescia ha arrestato, in flagranza di reato, tre cittadini italiani specializzati nei furti a bordo di automobili.
Nuovi mezzi in dotazione al comando di polizia locale: mountain-bike elettriche e vetture ibride per pattugliamenti ecosostenibili.
Brutta avventura per una nostra lettrice che questa mattina stava percorrendo la strada che da Nozza sale verso Casto.
Sedici sanzioni ad aree di servizio e distribuzione di carburante. È questo il bilancio di una serie di interventi che il nucleo specialistico commerciale della Polizia Locale di Brescia ha portato a termine nell’arco di oltre un anno, dal 17 febbraio 2016 al 3 aprile 2017.
Pasquetta con incidente sulle strada di fondovalle della Vallesabbia.
Vengono ridimensionate le accuse a carico dell'ex comandante della Polizia locale di Bedizzole e Lonato, Patrizio Tosoni.
Continua la lotta all'accattonaggio da parte del Comune di Salò. Tempo fa il sindaco Gianpiero Cipani aveva disposto l'affissione di manifesti che invitavano i cittadini, a non fare elemosina per strada, ma a indirizzare le offerte verso la Caritas che poi avrebbe distribuito più oculatamente le risorse.
Un uomo alla guida di un mezzo sprovvisto di assicurazione ha tentato di fuggire ad un controllo della Polizia locale della Vallesabbia agli ordini del comandante Fabio Vallini. E’ accaduto a Villanuova sul Clisi.
Ha destato qualche preoccupazione in mattinata l'atterraggio dell'elicottero di soccorso nella piazzola di Idro. Secondo le informazioni raccolte non si tratterebbe di un incidente ma di un intervento dovuto ad un malore. Secondo il sindaco di Idro Giuseppe Nabaffa non è stato segnalato alcun incidente.
Gite scolastiche in sicurezza. Realizzare i sogni dei bambini si può… ma in sicurezza! Qualcosa non va su uno dei pullman dei bambini in gita partiti dalla Valtenesi. La polizia stradale interviene e scorta il pullman fino a destinazione. Ecco il comunicato della polizia stradale.
In questi giorni, sugli schermi per gli avvisi elettronici situati in prossimità del palazzo municipale, sono stati appesi striscioni di saluto ai richiedenti asilo, in polemica con l’amministrazione comunale che si è schierata compatta contro l’accoglienza.
La polizia stradale è intervenuta ieri sera attorno alle 23 sulla 45 bis, all’altezza dello svincolo di Nuvolento per rilevare un incidente che ha coinvolto due autovetture.
Ladri di...lavanda in azione a Padenghe. E purtroppo non è la prima volta. I soliti ignoti hanno fatto razzia di piante di lavanda piantate dall'amministrazione comunale per rendere più accogliente l'arredo urbano e di conseguenza i nostri paesi e le nostre città.
E' stata riaperta con un giorno di anticipo sul programma (sabato 11 marzo anzichè domenica 12) la strada statale per il Garda all'altezza di Villanuova. La 45 bis e in particolare il ramo della galleria da Villanuova in direzione Salò era stato chiuso per alcuni lavori di manutenzione per garantire sempre la massima sicurezza. La chiusura della durata di un mese circa aveva provocato soprattutto nei momenti di punta e nei fine settimana qualche rallentamento e qualche disagio. Ora si è tornati alla normalità.
Per contrastare l'inquinamento atmosferico, visti i superamenti delle soglie di inquinanti degli ultimi giorni in provincia di Brescia, da sabato 25 febbraio sono entrate in vigore una serie di limitazioni, che decadranno non appena la qualità dell'aria sarà tornata entro i limiti per due giorni consecutivi.
Qualche coda e rallentamento in mattinata per la chiusura per lavori della galleria del Monte Covolo.
Continuano le operazioni di presidio e di controllo da parte dell’amministrazione comunale di Brescia nei locali pubblici che possiedono slot machine abusive per contrastare il gioco d’azzardo.
Nel pomeriggio, tra Castrezzone e Calvagese, un’automobilista ha perso il controllo del proprio mezzo, ha invaso l’opposta corsia di marcia ed è uscita di strada, ribaltandosi, per poi finire in un campo. Grande spavento, ma ferite lievi per la donna. Automobile invece da demolire.
Ancora quella maledetta curva. In mattinata intorno alle 7 nuovo incidente lungo la strada di fondovalle tra Barghe e Nozza in territorio di Barghe.
Il Nucleo Giudiziario della Polizia Locale di Brescia ha scoperto e denunciato 5 persone che vendevano auto usate con chilometraggio alterato, per un giro di affari di decine di migliaia di euro.
Un cittadino italiano di 64 anni è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato di Brescia dovendo scontare una pena di anni 5 di reclusione per diversi episodi di truffa, falso, sostituzione di persona e ricettazione.
Insolita disavventura per un camionista bergamasco questa mattina a Vestone. Seguendo le indicazioni del navigatore è finito in una strada troppo stretta del paese e, tendando di tornare sui suoi passi, si è incastrato nel cortile delle scuole elementari poco prima che uscissero i bambini.
Trenta grammi di cocaina ancora da tagliare e una ventina di dosi già pronte per lo spaccio. Sono state rinvenute nell’abitazione condivisa da un 53enne e un 35enne di nazionalità marocchina in località Campagna a Nuvolera. I due, che prima risiedevano a Gavardo, sono stati arrestati dai carabinieri della stazione gavardese agli ordini del maresciallo Francesco Santonicola.
In serata un giovane africano è stato investito mentre attraversava la strada nei pressi dell’ospedale. Subito soccorso, è stato trasportato in codice rosso alla Poliambulanza di Brescia.
Controlli e innovazione tecnologica. Negli ultimi tempi è proseguita, da parte dell’Aggregazione della Polizia locale della Vallesabbia, l’acquisizione di dotazioni elettroniche per il controllo della viabilità e soprattutto della sicurezza sulla strada.
Bresciano 33enne danneggia la fermata del metro. Bloccato dalla polizia locale. Due agenti del Nucleo di polizia giudiziaria della Polizia Locale hanno bloccato un trentatreenne, autore di imbrattamenti e danneggiamenti alla fermata metro San Faustino.
La Polizia Locale di Desenzano ha sequestrato una vettura letteralmente da favola. Si tratta di una McLaren 657 LT Spider del valore di 450 mila euro. Il proprietario dell'auto - secondo la Polizia locale - non avrebbe rispettato le norme doganali per l'importazione.
Pubblichiamo molto volentieri l'intervento del gruppo "Voci del Carnevale" di Bagolino in vista dell'appuntamento di quest'anno fissato per il 27 e 28 febbraio.
Un 19enne arrestato per spaccio di stupefacenti, 210 grammi circa di droga sequestrata, 230 euro confiscati e una bilancina di precisione requisita.
Cresce la videosorveglianza sul territorio del comune di Agnosine. Aumenta il numero di telecamere distribuite in paese.
Gli agenti della volante di Brescia sono riusciti a fermare un cittadino bresciano pluripregiudicato e tossicodipendente che da tempo derubava i degenti in diversi reparti degli Spedali Civili.
A Canneto di Villanuova, a causa della rottura di un tubo dell'acqua di un'abitazione, si è formato per un lungo tratto di strada uno strato di ghiaccio che ha creato qualche problema.
Imbrattatori, maleducati, vandali.
Grave incidente in tarda mattinata lungo la strada di fondo valle della Vallesabbia all’altezza dell’uscita per Barghe. Una vettura condotta da una 36enne di Idro è uscita di strada a causa del fondo ghiacciato.
Durante le scorse settimane, culmine delle festività natalizie e di fine anno, la Polizia di Stato ha effettuato numerosi controlli a persone e mezzi. Sono stati svolti molteplici controlli alla circolazione stradale presso i luoghi più frequentati del centro città, in particolare in Zona Stazione e Carmine. Medesimo sforzo operativo è stato adottato presso le aree cittadine adiacenti i centri commerciali. I risultati sono stati resi noti dalla Questura in un comunicato.
In questi giorni il comandante Stefano Dondelli del servizio intercomunale ha reso nota la relazione sull’operato della sua squadra relativamente all’anno 2016. Numerosi gli interventi e le iniziative messe in campo con riscontri positivi anche per i cittadini.
Boschi in fiamme in Valsabbia. Flocchini: "Più pene e più educazione contro questi gesti inconsulti"
Il presidente della Comunità Montana di Vallesabbia Giovanmaria Flocchini parla dei gravi incendi boschivi che stanno colpendo in questi giorni anche la Vallesabbia, nelle Pertiche, a Bagolino, Bione. “Un danno ambientale gravissimo”, dice Flocchini e denuncia i “gesti assurdi” che sono alla base di questo disastro.
Incendi boschivi nelle valli bresciane. In prefettura si tiene un vertice. “I gravi e ripetuti incendi boschivi, ancora in corso in queste ore, nelle Valli Bresciane – si legge in una nota di Palazzo Broletto - sono stati oggetto di una riunione di coordinamento presieduta dal Prefetto dr. Valerio Valenti e tenutasi presso la Prefettura, alla presenza dell’Assessore alla Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali, ed alla quale hanno preso parte i rappresentanti delle Comunità Montane e di alcuni Comuni interessati, i vertici provinciale delle Forze dell’Ordine ed il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, i responsabili della Direzione Generale della Protezione Civile della Regione Lombardia e della Provincia di Brescia.
Provoca un incidente ma poi fugge senza prestare soccorso. Viene rintracciato grazie agli impianti di videosorveglianza e denunciato dalla Polizia locale della Valsabbia.
Capodanno all'insegna dei controlli e della sorveglianza. Nel cuore di Brescia dove tradizionalmente si concentra la festa, in piazza Vittoria, in piazza Loggia, in piazza Duomo botti a go go, lanterne che si alzavano cinesi in aria, tanta gente e un generale rafforzamento dei controlli anche nella nostra città dopo i tragici fatti delle ultime settimane. E proprio mentre a Istanbul si registrava l'ennesima strage terroristica. Agli accessi alle piazze erano stati infatti collocati alcuni posti di controllo attuati da polizia locale, carabinieri, polizia, finanza.
Fine anno come sempre tempo di bilanci anche per la polizia locale della Vallesabbia. L’Aggregazione (questo il nome corretto) opera agli ordini del comandante Fabio Vallini. I dati presentati (di cui via via 51news vi darà conto) riguardano le diverse attività svolte nel periodo tra l’1 gennaio 2016 al 15 dicembre 2016.
A inizio anno, è prevista la terza missione coordinata dalla Protezione civile. Gli agenti consegneranno al sindaco di Accumoli i fondi raccolti tramite la sottoscrizione comunale avviata lo scorso 25 agosto.
Si è tenuta in municipio a Lonato del Garda la conferenza dei sindaci di Lonato, Bedizzole e Calcinato, i quali hanno deciso di affidare l’incarico di comandante del servizio intercomunale di Polizia locale a Roberto Soggiu, già alla guida del Comando di Calcinato.
L’incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio lungo il tratto di provinciale che da Villanuova porta ai Tormini. Un camion si è scontrato con un’automobile, ma i veicoli erano quasi fermi e nessuno ha riportato conseguenze.
Code e rallentamenti in mattinata sulla gardesana, dalle 9 circa, a causa di un incidente avvenuto sulla gardesaba sul territorio del comune di Roè Volciano. Tre le vetture coinvolte: una subaru, una golf e un fiorino.
Intervento della polizia locale nel quartiere di Fiumicello, dopo la segnalazione di una signora residente nella zona ovest della città. Denunciato per tentata truffa un 21enne marocchino.
Sulla strada che dai Tormini va verso Cunettone un’automobile si è scontrata violentemente con un’altra che era ferma per svoltare a sinistra. Nessun ferito grave, anche se uno dei due automobilisti è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Gavardo per accertamenti.
Qualche rallentamento ma nel complesso disagi contenuti sono stati provocati dall'incidente avvenuto in centro a Villanuova sul Clisi. Un tanponamento senza gravi conseguenze che ha visto l'intervento della Polizia stradale di Salò. Sul posto anche un'ambulanza e gli operatori del soccorso.
Per fortuna l'impatto tra le due auto coinvolte non è stato molto violento e le conseguenze limitate. Qualche coda ma la circolazione non è di fatta mai stata interrotta ed è preseguita per un breve momento a senso unico alternato.
Pomeriggio movimentato a Vobarno. I vigili del fuoco sono intervenuti in una piazzola accanto alla galleria di Vobarno per domare le fiamme sprigionatesi da un'auto che aveva preso fuoco.
Pubblicato il resoconto dei servizi e delle attività sul lago di Garda nell’anno in corso. I numeri sono la prova di una presenza sempre più significativa, grazie anche al coordinamento – ormai ventennale – della Comunità del Garda.
Il 24enne kosovaro Dibrani Gaffur è stato espulso dall'Italia con un provvedimento del ministero dell'Interno, poi convalidato dal tribunale di Brescia ed è rientrato in Kosovo. Il ragazzo era stato arrestato all'inizio di novembre a Fiesse nel bresciano dalla Digos, con l'accusa di apologia di terrorismo.
Tutto è bene ciò che finisce bene. E’ stata ritrovata in serata la 40enne di Villanuova sul Clisi che era scomparsa dalla mattina.
Paura di truffe, furti, vandalismi e danneggiamenti. Il cimitero di Vallio Terme cambia gli orari di apertura per garantire una maggiore sicurezza.
Dei 1063 provvedimenti di espulsione di cittadini stranieri non in regola disposti su indicazione dal Questore, 310 riguardano stranieri considerati “altamente pericolosi”. Si tratta, molto spesso, di persone già condannate per reati inerenti le sostanze stupefacenti, di favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina, di sfruttamento della prostituzione. Questo precisa un comunicato stampa della questura.
Un italiano residente in via Oberdan è stato sorpreso dagli agenti, che lo tenevano d’occhio, mentre vendeva cocaina a un cliente. L’operazione, condotta nel tardo pomeriggio di martedì 15 novembre, ha portato anche al sequestro di 47 grammi di cocaina, 3 di marijuana e 2 di hashish.
Era una presenza nota a tutti. Chi non lo conosceva? Risiedeva da così tanti anni in Bassa Valsabbia a Gavardo che ormai parlava benissimo il dialetto bresciano.
La strada di fondovalle per la Valsabbia è dunque chiusa per lavori fino al prossimo 12 dicembre.
Ultimo saluto all’ex sindaco di Bagolino Marco Scalvini scomparso dopo una lunga malattia all’età di 49 anni.
Ladri di motoseghe in azione in città. Nella serata di domenica 6 novembre, un equipaggio della Volante veniva allertato per un presunto furto in atto di un’autovettura, nei pressi di una traversa di via Milano a Brescia. Questa la ricostruzione della Polizia.
Incidente nel primo pomeriggio per fortuna senza conseguenze per le persone. Una cinquecento che scendeva in direzione Tormini, lungo la provinciale, poco prima dell'incrocio, ha sbandato, forse a causa dell'asfalto bagnato.
Recarsi al cimitero per rendere omaggio ai propri cari defunti.
Nei giorni scorsi il nucleo commerciale della Polizia Locale di Brescia ha multato il titolare di un bar che ha infranto le norme regionali relative all’installazione di apparecchi per il gioco d'azzardo lecito a una distanza inferiore di 500 metri dai luoghi sensibili.
Nessun ferito grave nel forte impatto tra due autovetture avvenuto verso le 13 sulla strada che collega Muscoline a Castrezzone. Rilievi della polizia locale di Calvagese – Muscoline ai comandi di Stefano Dondelli.
Intervento dei soccorritori che nel tardo pomeriggio sono stati chiamati nella chiesa parrocchiale di Gavardo per prestare aiuto ad un fedele che stava seguendo la messa celebrata dal parroco Don Italo Gorni.
Si terrà domani l’interrogatorio di garanzia per il 40enne residente a Prevalle, accusato di aver abusato della figlia minorenne per lungo tempo.
Un'operaia di 45 anni, incensurata, residente a Roè è stata arrestata dai carabinieri di Gavardo.
Tamponamento violento con due feriti in mattinata a Vestone con l’asfalto bagnato e alcuni scrosci di pioggia.
Automobili da rottamare, ma per fortuna danni contenuti alle persone nel sinistro avvenuto questa mattina nel comune di Calvagese della Riviera verso le 9:15. Rilievi del servizio intercomunale della polizia locale di Calvagese-Muscoline ai comandi di Stefano Dondelli.
Nei giorni scorsi è divenuto operativo il ‘cloud’ valsabbino che migliorerà le prestazioni di servizio per la gestione delle procedure web dei Comuni collegato con la posa della banda larga lo scorso anno.
Un albanese 43enne è stato arrestato dopo che il figlio ha chiesto l’intervento della polizia perché l’uomo stava picchiando la moglie. In casa gli agenti hanno trovato una notevole quantità di droga per cui è scattato immediato l’arresto.
Due persone arrestate, 26 grammi di hashish e 10 grammi di eroina sequestrati. Questi i numeri delle due operazioni messe in campo dalla Polizia Locale di Brescia nella zona della stazione.
Incidente nel primo pomeriggio a Villanuova, senza feriti gravi. Erano le 14:40 circa, quando un'automobile non ha frenato in tempo e ha tamponato due vetture ferme per permettere a una terza di svoltare a sinistra.
Servizi specifici vengono svolti in questi giorni mirati al contrasto del fenomeno dell’accattonaggio e dell’esercizio abusivo dell’attivita’ di parcheggiatore.
Giovedì 29 settembre alle 10:30, presso la chiesa delle Sante Capitanio e Gerosa (via Botticelli 5 – zona questura), sarà celebrata una messa in occasione di San Michele Arcangelo, santo patrono delle forze dell’ordine. Tutti i cittadini sono invitati.
Spaccio di droga nel mirino della Polizia locale. Gli agenti del comune di Brescia hanno arrestato un quarantacinquenne di origine senegalese e hanno sequestrato 11 grammi di cocaina in via Tagliaferri.
Davanti al cimitero di Rezzato il nastro a strisce rosse e bianche delimita i frammenti di marmo distesi sul ciglio della strada. E' ciò che resta di uno dei monumenti in ricordo dei patroti e posto proprio davanti all'ingresso del camposanto.
Il presidente della Comunità montana di Vallesabbia Giovanmaria Flocchini contro la Prefettura di Brescia.
L’onestà è di casa a Desenzano. In questi mesi estivi numerosi cittadini si sono rivolti alla polizia locale guidata dal comandante Carlalberto Presicci per restituire del denaro trovato per strada dopo essere stato smarrito.
In attesa della pioggia i boschi valsabbini vengono attaccati dal fuoco. In questa fotografia scattata da una nostra lettrice si vede il fumo sprigionarsi dalla montagna sopra Anfo.
L’importante invito dalla questura di Brescia ai cacciatori.
Nel primo pomeriggio di ieri alcuni cittadini stranieri hanno inseguito e raggiunto in via XX settembre un minorenne marocchino che aveva appena aggredito una donna e lo hanno poi consegnato alle forze dell’ordine.
Lonato più sicura con la videosorveglianza. È in corso di completamento la nuova rete di videosorveglianza nei Comuni di Lonato del Garda, Bedizzole e Calcinato, resa possibile grazie a un contributo regionale di 80mila euro.
Una vettura è stata segnalata come rubata. E lo era stata ma poi era stata anche ritrovata soltanto che il legittimo proprietario si era dimenticato di ritirare la denuncia.
Poteva avere conseguenze ben più gravi l’episodio avvenuto lungo la statale 237 del Caffaro.
Profumi, creme e mascara erano finiti nella sua borsa. Senza scontrino, però. Nel pomeriggio una 42enne bosniaca ha rubato cosmetici nel negozio Coin di corso Magenta. Inseguita da una pattuglia della polizia, è stata arrestata e condannata a due anni e due mesi.
Un cittadino albanese residente a Prevalle è stato espulso dalla Polizia di Brescia. Era stato fermato nel corso di un controllo nella notte di lunedì 29 agosto in via Orzinuovi a Brescia. Una pattuglia della Squadra Volante controllava tre uomini a bordo di un’autovettura verificandone i documenti. Il conducente risultava sprovvisto di titolo di guida in quanto sospeso per sei mesi e l’auto risultava sprovvista di copertura assicurativa, scaduta da circa due mesi. Il conducente dunque veniva sanzionato e l’automezzo veniva sottoposto a fermo amministrativo.
Il comandante Stefano Dondelli tira le somme sul servizio svolto nei mesi estivi dai suoi agenti, che come molti altri colleghi hanno dato in questi giorni la disponibilità a partire per le zone del terremoto.
Successo della Polizia di Stato per l’arresto di un cittadino italiano che, armato, nei giorni scorsi aveva tentato di rapinare una farmacia in via Triumplina. Determinante il contributo delle telecamere di sicurezza per il riconoscimento dell’uomo.
Drammatico incidente tra Lumezzane e Agnosine. Lungo la strada del Passo del Cavallo, all’interno di una galleria, un camion ha travolto e ucciso un ciclista.
La Polizia Locale non abbassa la guardia nei confronti dello spaccio di stupefacenti. Gli agenti del nucleo di polizia giudiziaria hanno messo in campo un’operazione antidroga in via Milano 140, arrestando in flagrante tre persone. Ecco il racconto diffuso in un comunicato.
Tre persone di nazionalità nigeriana sono stati fermate e identificate dalla Polizia locale di Salò in via Montessori nei presso del supermercato Simply di Salò.
Pomeriggio movimentato alla spiaggia Feltrinelli di Desenzano.
Polizia locale vicina ai cittadini in Vallesabbia. Da qualche tempo è stato attivato un servizio di informazione denominato “Il Comandante informa” visibile sul sito di ogni comune aderente all’Aggregazione dove i cittadini possono trovare informazioni di interesse generale e dove sono stati trattati e approfonditi direttamente dal Comandante Fabio Vallini, i seguenti argomenti: intestazione di veicoli ceduti per più di 30 giorni, circolazione in zone dove vi è il blocco del traffico, utilizzo di pneumatici da neve ed esenzione dal pagamento della tassa automobilistica, pneumatici da neve fine dell’obbligo e si passa a quelli estivi. Cosa si rischia dopo il 15 maggio?
La Corte dei conti indaga sui soldi pubblici spesi per la passerella sul lago d’Iseo. A seguito di un esposto del Codacons la Corte ha aperto un’indagine sull’istallazione dell’artista bulgaro Christo sul Lago d’Iseo. Ne dà notizia la stessa associazione dei consumatori, che nelle scorse settimane ha depositato una formale denuncia alla procura contabile relativamente ai costi dell’opera a carico della collettività.
Intervento di controllo da parte della polizia locale di Salò a bordo di quattro pullman della Sia in servizio tra Salò e Brescia.
Una è stata collocata all'ingresso del paese di Villanuova lato Gavardo, sopra il cartello di Bostone; l'altra nelle vicinanze della rotonda in uscita dalla statale 45 bis tra Villanuova e i Tormini. Stiamo parlando delle telecamere della polizia locale della Vallesabbia a cui il comune di Villanuova ha aderito recentemente. Telecamere comparse proprio in questi giorni.
Nella serata di ieri un’invasione di corsia ha provocato lo scontro violento fra due auto una delle quali ha finito la sua corsa sul marciapiede. Proprio in quel luogo di solito si siedono numerosi ragazzi della zona per incontrarsi e chiacchierare: poche ore di distanza e le conseguenze avrebbero potuto essere tragiche. Automobilista positivo all’alcol-test.
Una bravata che potrebbe costare cara a quattro giovani di Vestone di età compresa tra i venti e i venticinque anni.
Intensa in questi giorni l'attività della Polizia locale della Vallesabbia coordinata dal comandante Fabio Vallini. Particolare attenzione è stata posta al controllo dei documenti di guida e soprattutto alle patenti. Ne sono uscite delle belle.
Continuano le operazioni di controllo del territorio della Polizia Locale. Nelle giornate di lunedì 1 agosto e martedì 2 agosto gli agenti territoriali e le squadre di polizia giudiziaria hanno portato a termine numerosi interventi in diversi luoghi della città di Brescia.
Sabato 6 agosto dalle 9:30 alle 13:30 davanti al castello sarà presente una postazione mobile della polizia in cui operatori specializzati potranno fornire informazioni e indicazioni utili sul tema della violenza alle donne nell’ambito della campagna nazionale “Questo non è amore”.
La polizia locale ai comandi di Stefano Dondelli ha svolto nella serata di ieri un servizio straordinario di controllo del territorio nell’ottica della prevenzione. Tre patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza.
Dopo il tragico assalto alla chiesa di Saint-Etienne du Rouvray, vicino a Rouen, l’amministrazione comunale e l’associazione Comitato per il gemellaggio sono vicini ai “gemelli” francesi di Rouen, dai quali erano stati ospitati la scorsa primavera per dieci giorni.
Notte da incubo per un imprenditore di Lumezzane: la sua villa di Forte dei Marmi è stata presa di mira dai ladri nella notte tra giovedì e venerdì, mentre lui, la moglie e i due figli stavano dormendo.
Dopo un’attività di pre-esercizio di circa due mesi, da lunedì 1 agosto entrerà in funzione una postazione fissa di controllo della velocità in via Montelungo direzione nord (posta all’altezza del Km 10+978).
E' stata resa nota in questi giorni la relazione dell'attività della Polizia Locale dell’Aggregazione della Vallesabbia riferita ai primi cinque mesi di attività del 2016. Numerosissimi sono stati gli interventi in ambito stradale, della sicurezza dei cittadini, dei controlli.
E' stato denunciato a piede libero un cinquantenne di Vobarno. Inoltre gli agenti della Polizia locale di Salò gli hanno sequestrato la Mercedes. Cosa è accaduto?
Ancora sangue sulle strade. Tragico incidente a Tione, in provincia di Trento, lungo la statale 237 del Caffaro all’altezza di Saone, dove un motociclista bresciano di 64 anni, Federico Rosola, residente a Travagliato, ha perso la vita nello scontro tra la moto che stava guidando ed un’auto che viaggiava nella medesima direzione.
Potrebbe essere una delle prime zone d'Italia ad inaugurare il servizio di emergenza sanitaria con volo notturno. Lo ha annunciato il presidente della Comunità Montana di Vallesabbia Giovanmaria Flocchini. Per effettuare questi voli l'elicottero di emergenza ha bisogno soprattutto di luoghi idonei per atterrare.
Primo caso di omicidio stradale nel Bresciano sulla ex-statale 11, dove un 21enne positivo all’alcol test ha provocato la morte di una donna di 37 anni e una bambina di 10.
Giorni molto intensi per gli agenti ai comandi di Fabio Vallini, che – senza venire meno al servizio ordinario – hanno presidiato tutti i paesi di loro competenza anche in orari serali e notturni da mercoledì a domenica, con l’obiettivo di prevenire furti, evitare comportamenti di guida pericolosa e, più in generale, controllare il territorio.
La vittima è un ragazzo di 21 anni, originario della Costa d’Avorio, che stava facendo il bagno insieme al cugino e ad alcuni amici.
A partire da sabato prossimo, 2 luglio, attraccata al Porto del Comune di Garda, sarà presente, fino a metà settembre, una motovedetta della Guardia Costiera.
Servizio civile: quattro posti retribuiti per prestare servizio al Pronto Emergenza di Agnosine.
Una persona arrestata e un sequestro di mezzo chilo di hashish: questo il bilancio dell’operazione condotta dalla polizia locale cittadina martedì 21 giugno dopo un impegnativo lavoro di pattugliamento.
Nessuna imbarcazione della Guardia Costiera in servizio sul lago di Garda è stata spostata sul lago d'Iseo in occasione della realizzazione delle passerelle di polistirolo sul Sebino da Sulzano a Montisola.
Incidente stradale ieri alle ore 16.30 ancora una volta all’intersezione tra via delle Monache e via Marconi. Gravi danni ai mezzi coinvolti, ma questa volta, per fortuna, nessun ferito.
Paura nel pomeriggio per una vettura centrata in pieno da un’altra a causa di una manovra azzardata. Danni ingenti ai veicoli, ma nessun ferito grave.
Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Gavardo sull’illuminazione pubblica, dopo che l’amministrazione ne aveva affidato la gestione alla Società Gavardo Servizi Srl, con una scelta dettata da convenienza e portata innovativa.
“E' durata un'ora. Poi è ripresa. Una bomba d'acqua che sembrava uscire dalla terra”. Parla il sindaco di Vobarno Giuseppe Lancini all'indomani dei pesanti allagamenti che si sono verificati tra Collio e Vobarno avvenuti ieri, martedì, tra le 16 e le 17 circa.
Scontro tra due vetture fortunatamente senza conseguenze gravi per le persone.
Sequestrati 72 grammi di hashish, 53 grammi di cocaina, 8 grammi di eroina e due persone arrestate. Questi i risultati dell’operazione messa in campo dalla Polizia Locale di Brescia, come si legge in un comunicato del comune.
Un piccolo di 3 anni ha accusato un malore nel pomeriggio di oggi. Soccorso dai volontari del COSP, è stato trasportato in ospedale con l'eliambulanza giunta da Verona.
La fotografia non è nitidissima, ma è comunque molto eloquente. Siamo di fronte all'immagine scattata all'interno della galleria di Prevalle lungo la statale 45 bis. In particolare questo è un tratto di parete in direzione Salò-Brescia. Non è difficile riconoscere in quei segni verticali delle infiltrazioni di acqua molto evidenti.
Un ciclista tedesco si è scontrato stamane con una Volkwagen Polo ed è stato trasportato in ospedale, ma non versa in gravi condizioni. Generoso gesto di una pattuglia del comandante Vallini nei confronti della moglie dell’uomo, rimasta con il figlio sul luogo dello scontro senza portafogli né telefono né autovettura per raggiungere il marito.
Incidente a tre in mattinata attorno alle ore 09.00 sulla Provinciale 78 che collega Calvagese della Riviera a Carzago.
Strato di acqua in galleria. Non è una novità, ma con le piogge di questi giorni la situazione pare abbastanza seria soprattutto nella Galleria Castello (da Villanuova in direzione Roè) lungo la strada della Vallesabbia.
Durante un’ordinaria operazione di controllo a Roè Volciano, ieri sera nell’automobile di un ragazzo sono stati trovati oggetti pericolosi, un “bong” per fumare droga e della presunta sostanza stupefacente. Automobilista denunciato e patente ritirata all’istante.
La Polizia Locale di Brescia contro il gioco d’azzardo illegale. Gli agenti del Nucleo Commerciale hanno ispezionato un centro scommesse in via Inganni scoprendo che questa attività era priva della licenza della Questura prevista dalla legge.
Sarò dura. Come si dovrebbe essere con tre individui che non esitano a mettere a rischio la propria vita non per un'idea, un obiettivo, un valore alto, ma per pura IDIOZIA.
Nel tardo pomeriggio una Ford è uscita di strada subito dopo aver affrontato una curva probabilmente a causa della pioggia battente. Praticamente illesi i due occupanti. In mattinata una Fiat Panda contro un muro ad Anfo.
Le fotografie sono impressionanti ma per fortuna i feriti non dovrebbero essere in gravi condizioni. Le immagini sono state pubblicate dalla Polizia locale di Salò agli ordini del comandante Stefano Traverso.
Si trova ricoverata in ospedale a Gavardo per accertamenti la studentessa di Bostone investita in mattinata da un'auto davanti all'ex lanificio mentre stava attraversando per avviarsi alla fermata del pullman.
A scuola di sicurezza. La scuola materna “Don Bosco” in collaborazione con il comune di Bione propone una serata informativa sul tema: “Metti in moto la sicurezza. Mettiamoci sulla buona strada”.
Code e rallentamenti in mattinata per accedere a Brescia dalla zona di Sant'Eufemia.
Sono proseguite per ore le operazioni di verifica e controllo degli ordigni detenuti illegalmente in un'abitazione di Villanuova sul Clisi da parte degli uomini del Genio guastatori di Cremona. Il proprietario della casa nei giorni scorsi è stato ferito accidentalmente dall'esplosione di uno di questi oggetti e si trova ricoverato in ospedale. Da qui ora la necessità di intervenire e rendere sicura la zona, facendo brillare i vari ordigni - anche storici ma non per questo meno offensivi - che l'uomo collezionava.
La Polizia Locale non abbassa la guardia nei confronti dello spaccio di stupefacenti. Lunedì 2 maggio gli agenti in borghese hanno arrestato un cinquantenne di origine gambiana nel quartiere Giuseppe Cesare Abba. Gli uomini della Polizia Locale stavano controllando gli spostamenti dell’uomo, un pluripregiudicato per reati legati allo spaccio di droga, che stava incontrando alcuni tossicodipendenti nella zona.
La polizia locale della Valle del Chiese che opera anche nella zona di Tione e delle Valli giudicarie segnala che da giorni 2 uomini girano in zona a vendere generatori di corrente,uno parla col cliente l'altro fa da palo.
Un'altissima colonna di fumo. Nel pomeriggio di oggi sono stati numerosissimi gli automobilisti in transito sulla tangenziale sud che l'hanno notata.
Una donna di 34 anni italiana residente nell'Alto Garda è stata arrestata dai carabinieri di Gavardo e condannata per direttissima per rapina impropria a 18 mesi di reclusione e 1500 euro di multa. La donna è stata sorpresa tra gli scaffali del ristorante Bennet di Gavardo mentre tentava di rubare dei liquori pregiati per un valore di circa 100 euro.
La Polizia Locale di Brescia non abbassa la guardia nei confronti dei fenomeni di degrado urbano. In questi giorni - come si legge in un comunicato del comune di Brescia - il Comando ha organizzato un controllo specifico contro l’accattonaggio su tutto il territorio cittadino. Nel corso dell’operazione sono state fermate dieci persone. I dieci, di origine rumena, sono stati identificati e accompagnati in via Donegani dove è stato notificato loro un verbale per accattonaggio molesto.
L’incidente questa mattina lungo la 237 del Caffaro, in territorio di Vallio Terme, probabilmente a causa dell’asfalto scivoloso. Il centauro è un venticinquenne di Brescia che ora si trova ricoverato a Brescia.
Settimana di controlli in Vallesabbia nei 14 comuni sotto la sorveglianza dell'aggregazione. In particolare sono state eseguite verifiche contro la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Sono state controllate complessivamente 220 persone.
Code, disagi, rallentamenti ci sono stati, ma il temuto collasso della circolazione non c'è stato. Parola di vicesindaco di Gavardo Sergio Bertoloni. Oggi a Gavardo la presenza del mercato (che era stato però spostato verso il cimitero) ha provocato disagi sulla strada (dopo la chiusura il 7 aprile scorso della galleria San Biagio per lavori dell'Anas) ma alla fine poteva andare peggio.
Nel fine settimana la polizia locale valsabbina ha intensificato i controlli per contrastare la guida in stato di ebbrezza. Soddisfacenti i risultati conseguiti: i positivi al test sono in netta diminuzione rispetto al passato.
Novità a Bedizzole dopo l’accoltellamento di stamane a mezzogiorno. Intanto le condizioni dei feriti sono stazionarie.
Oggi verso mezzogiorno un ventiquattrenne è stato raggiunto da alcuni fendenti vibrati da un collega di lavoro all’Eurocomponent di via Benaco. Ricoverato al Civile, versa in condizioni gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Verso le 15:30 a Vobarno in via Marconi, poco prima del confine con Roè Volciano, un’automobile che percorreva la provinciale ha tamponato una Smart a sua volta finita contro una monovolume. Solo lievi malori per i conducenti.
Chiusura decisa. Lo afferma il sindaco di Villanuova Michele Zanardi. "La comunicazione è arrivata pochi giorni fa - spiega il primo cittadino - chiusura totale della statale 45 bis per il Garda a Gavardo dal giorno 7 aprile alle ore 10 fino alle ore 22 del giorno 19. I lavori sotto la galleria San Biagio. Saranno giornate d'inferno".
Brutta avventuta per un agente della polizia locale di Salò che è stato colpito al volto dal pugno di un 43enne ubriaco che dava in escandescenza per strada e che l'agente stesso stava cercando di calmare.
Tutto è accaduto nel primo pomeriggio a Vestone lungo la strada provinciale nei pressi della stazione della Sia in centro al paese.
In questi giorni il comandante Fabio Vallini, con l’intero corpo dell’aggregazione valsabbina della polizia locale, ha fermato una persona in possesso di denaro falso. Tutti i cittadini - non solo gli esercenti pubblici - sono invitati a fare attenzione alle banconote che passano fra le loro mani: spendere denaro falso è reato.
Alcuni controlli sono stati eseguiti in questi giorni lungo la provinciale 237 della Vallesabbia. Lo rende noto la Polizia provinciale che è intervenuta verificando una cinquantina di mezzi in transito.
Condannato il pusher che ha consegnato la droga a Emanuele Ghidini, il giovane di Gavardo di 16 anni che sotto l’effetto di un allucinogeno si era buttato nel fiume Chiese nel novembre del 2013.
Un episodio di grave maleducazione sabato pomeriggio a Brescia in via Tosio, mentre migliaia di bresciani si mettevano pazientemente in fila per godersi i tesori del nostro patrimonio artistico grazie al FAI. Un brutto fatto che raccontiamo dopo aver raccolto la testimonianza della "vittima": un pensionato novantenne spintonato e gettato a terra per puro divertimento su un marciapiede in pieno centro, senza che nessuno sia intervenuto.
Questa mattina, alle 10:30 circa, un’automobile che percorreva la provinciale in territorio di Barghe è uscita di strada ribaltandosi fino a finire nel Chiese. Automobilista ricoverato in codice giallo.
Tornerà a casa in queste ore la quindicenne che si era allontanata da casa lunedì. I carabinieri l’hanno ritrovata in una città del Nord-Est seguendo il tracciato del suo telefono.
Il maltempo e la disattenzione hanno giocato brutti scherzi agli automobilisti valsabbini nel fine settimana. Il comandante Vallini raccomanda la prudenza.
Oggi alle 14:30, in centro al paese, un autoarticolato ha tamponato una Fiat Stilo. Ferito l’automobilista, ma non è grave.
Un sommozzatore di 55 anni di nazionalità ucraina da tempo residente in Italia è morto nel lago di Garda nello specchio di lago antistante Campione.
E’ una vera e propria novità. In questi giorni gli agenti della Polizia locale di Salò (il Consorzio comprende anche gli agenti di San Felice, Puegnago e Polpenazze, sono 18 gli agenti in tutto) stanno seguendo un corso di tiro dinamico presso il poligono di Mazzano agli ordini di un istruttore professionista che fa capo alla Polgai di Brescia, Ciro Varone.
Fiamme alla piattaforma del verde di Sabbio Chiese in zona cimitero. Un nostro lettore ci ha inviato lo scatto del fuoco che ha investito il container.
Sabato pomeriggio movimentato. La pattuglia della polizia locale di Montichiari è stata protagonista di un inseguimento a tutta velocità di una Bmw sulla strada tra Montichiari e Ghedi.
Collisione tra un'automobile e un ciclomotore questa mattina alle 7:35 a Carzago. Ad avere la peggio è stato K.M., 34 anni, ricoverato al Civile con riserva di prognosi.
Confrontati i dati relativi alle denunce del 2014 e del 2015. Le statistiche contraddicono l’impressione di molti cittadini.
Nel pomeriggio di oggi una vicenda che ha mobilitato polizia locale e carabinieri si è conclusa con un abbraccio liberatorio dopo tanta paura.
Non ci sono certezze, ma qualche indizio sì. Gli agenti della polizia locale della Vallesabbia proseguono le indagini per identificare venditore e compratore del mezzo chilo di droga ritrovato ben nascosto nei boschi di Roè Volciano. La marijuana era chiusa in un sacchetto nascosto tra le foglie nelle vicinanze di alcuni alberi.
Record di velocità folli in tangenziale sud.
Ancora nessuna traccia del 32enne apneista di Parma di cui non si hanno più notizie da sabato 16 gennaio dopo un'immersione in solitaria nella zona di lago tra Manerba e Moniga. A cercarlo per lunghi giorni i marinai della Guardia costiera in servizio sul lago di Garda per tutto l’anno e dunque anche durante il periodo invernale.
Sono decine i giovani sentiti in questi giorni dagli agenti della Polizia locale di Montichiari coordinati dal comandante Cristian Leali. Molti giovani (anche minori) che potrebbero essere stati infettati dall'uomo di 55 anni positivo all'hiv che di proposito li pagava per avere con loro rapporti non protetti.
Tre squadre dei vigili del fuoco sono intervenute per domare le fiamme scoppiate nel tardo pomeriggio in una stalla di Degagna di Vobarno. La temperatura di questi giorni, la siccità purtroppo favoriscono il divampare di roghi. I vigili del fuoco raccomandano la massima attenzione specie nelle zone di montagna.
Ambulanza “fuorilegge” bloccata nelle Giudicarie. Il racconto degli agenti pubblicati sulla pagina facebook: “Alcune settimane fa una pattuglia della polizia locale della "Valle del Chiese" ha fermato nel comune di Borgo Chiese un'ambulanza con i lampeggianti accesi e senza sirene che procedeva in direzione Brescia.
Strada provinciale 237. Asfalto viscido. Una sterzata. La vettura esce di strada e si ribalta. E' accaduto nella zona di San Quirino tra Barghe e Nozza. Punto pericoloso.
Diciotto mesi e 5000 euro di multa. A questo sono stati condannati di due uomini residenti a Prevalle di 46 e 49 anni accusati di spaccio.
Il legionario romano, martirizzato nel III secolo e patrono della polizia municipale, è stato festeggiato ieri a Maderno da molti agenti e ufficiali della zona.
Mercoledì alle ore 21 su Rai 3 la trasmissione "Chi l'ha visto?" si occupa del tragico caso dell'uomo di 55 anni che - proprio sapendo di essere positivo all'Hiv - ha consumato decine di rapporti a pagamento non protetti con giovani dai 15 ai 24 anni del bresciano ma non solo.
Dal tardo pomeriggio di oggi la Guardia costiera in servizio sul lago di Garda è impegnata nelle ricerche di un disperso. Si tratta di un apneista che si sarebbe immerso in mattinata in zona Padenghe- Moniga. L'allrame per il mancato rientro dell'uomo è stato lanciato diverse ore dopo. Al momento si sa solo che sono in corso ricerche e verifiche per stabilire con esattezza cosa sia accaduto.
Verifiche, controlli, pedinamenti, accertamenti. Gli agenti della polizia locale di Montichiari avevano cominciato così controllando il territorio, sottoponendo a approfondimenti sempre più accurati alcune situazioni che andavano profilandosi. E poi ecco la terribile, agghiacciante verità: un uomo di 55 anni, C. T. di Collebeato, si è fatto “contagiatore”, “untore” per vendetta. Lui che aveva contratto il virus durante un rapporto non protetto, voleva ripagare il resto del mondo con la stessa moneta.
Quattro feriti in maniera non grave portati in ospedale per controlli. Danni ai tre mezzi coinvolti. Questo il bilancio dell'incidente avvenuto intorno alle 13 in via Rinaldini a Vestone.
I carabinieri di Gavardo agli ordini del maresciallo Francesco Santonicola sarebbero sulle tracce di due giovani un ragazzo e una ragazza già visti in passato nella zona di via Dietro Chiesa dove avrebbero messo a segno un furto ai danni di un’anziana invalida che vive con la badante.
Ancora un furto in casa ai danni di anziani. E’ avvenuto a Gavardo in pieno centro nelle vicinanze della Chiesa parrocchiale.
E’ stata tratta in salvo la speleologa E.C., che nel pomeriggio di sabato è stata colpita da una caduta di massi mentre percorreva un pozzo a 150 metri di profondità nella grotta Busa tra le Taere de le Vai Surde, a Serle.
Si trova ricoverato all'ospedale di Gardone Valtrompia con alcune ferite e contusioni un uomo di origine marocchina residente a Idro.
"In Lombardia non è più possibile entrare in ospedale e negli uffici regionali con burqa, niqab o un qualsiasi oggetto che impedisca la riconoscibilità della persona. La legge nazionale è inapplicata come denunciato recentemente anche dal procuratore di Venezia Carlo Nordio. Mentre a Roma attendono a oltranza, la Regione Lombardia interviene affinché venga assicurata l'identificabilità di quanti accedono alle sedi istituzionali della Giunta e degli Enti e Società del Sistema regionale".
Botti, mortaretti, lanterne cinesi. Diciamo che in barba ad appelli e divieti il popolo di Capodanno si è scatenato in Piazza Vittoria a Brescia subito dopo la mezzanotte.
Incidente lungo la 45 bis a Prevalle poco prima delle 15. Coinvolte tre vetture. Feriti non gravi. Nel giro di pochi minuti si sono formate lunghe code lunghe la statale 45 bis da e per il lago di Garda nelle vicinanze di Prevalle. Si consigliano percorsi alternativi.
Un’ordinanza del Comune di Lonato datata 24 dicembre 2015 proibisce l’uso di petardi, botti e artifici pirotecnici fino al 6 gennaio. A Bedizzole fa testo un intervento simile emesso negli anni scorsi.
Grande dolore a Pinzolo e nelle valli Giudicarie per la tragica morte di Martino Maffei molto conosciuto e stimato nella zona. L'alpinista è scivolato scendendo da Cima Lancia, sopra Carisolo.
In tema di rischio incendi pubblichiamo anche l’appello lanciato della polizia locale della Valle del Chiese da Condino:
“Su internet si sta diffondendo l'auspicio di utilizzare le lanterne volanti (lanterne cinesi) al posto dei botti per festeggiare capodanno.
Punto contro Panda. Incidente intorno alle 17 nel pomeriggio ai Tormini. Una panda condotta da un 77enne di Pertica Bassa (che proveniva da Desenzano) si è scontrato con una Punto guidata da un giovane di Gargnano che dalla direzione Gavardo andava verso Salò. Ci troviamo alla rotonda dei Tormini. Piuttosto drammatico lo scontro. I mezzi si sono notevolmente danneggiati nella collisione. Uno è finito sul marciapiede su cui non transitava nessuno. Per fortuna solo il conducente della Punto è stato leggermente ferito. Medicato all'ospedale di Gavardo. Sul posto la Polizia locale della Vallesabbia.
Ordinanza della Provincia per limitare l’inquinamento in questi giorni di emergenza. I nuovi limiti in vigore dal 30 dicembre fino a revoca.
L’incidente è accaduto oggi pomeriggio verso le 15. Nessun ferito, danni solo all’automobile.
Portavano da lui la vettura per sistemare guasti, aggiustare piccoli problemi. Ma l’auto non veniva più restituita ai legittimi proprietari. E si ...smarriva nel garage del meccanico che alla fine se ne appropriava nonostante le proteste dei clienti. E’ successo a Bedizzole. Il meccanico “furbacchione” è stato denunciato dagli Agenti della Polizia Locale del Servizio Intercomunale “Bedizzole – Lonato del Garda”, coordinati dal Comandante del Corpo, Commissario Capo Patrizio Tosoni.
Incidente per fortuna senza gravi conseguenze per le persone ad Anfo. Una monovolume condotta da un impiegato di Tione in provincia di Trento nell'affrontare una curva appena fuori l'abitato di Anfo sulla strada di fondovalle ha sbandato e si è ribaltata addirittura sull'altra corsia.
Non fiocca la neve, ma fioccano le multe a Vallio Terme. Una trentina nel mese di novembre staccate dagli agenti della polizia locale per il mancato rispetto delle norme per i rifuiti solidi urbani. Troppi abbandoni immotivati, troppa gente che ancora lascia i sacchetti ovunque. Le sanzioni variano tra gli 80 e i 200 euro. Numerose anche le proteste in comune.
Non dare soldi a sconosciuti. Soprattutto se chiedono contributi per associazioni benefiche e non avete verificato la veridicità della loro identità. Potrebbe trattarsi di una truffa in grande stile.
Nel primo pomeriggio di oggi una Punto ha travolto un’aiuola spartitraffico tentando la fuga. Per il conducente, in evidente stato di ebbrezza, revoca immediata della patente.
La paura di questi giorni si riflette anche a livello locale, delle nostre comunità. A Desenzano una scritta ha suscitato parecchio allarme. Ecco cosa è accaduto.
E' illeso per miracolo il giovane di vent'anni di Bagolino che questo pomeriggio si è ribaltato con la sua auto, una Mito, lungo la strada di fondovalle nei pressi del cimiterio di Lavenone.
Successo degli agenti del comandante Patrizio Tosoni dopo alcuni giorni di appostamento nei pressi di un furgone, anch’esso rubato e parcheggiato in paese.
Tre feriti ricoverati in ospedale a Gavardo. Tre donne. Danni gravi ai mezzi.
Sensibilizzare il ministero dell'interno perchè entro breve termine emani un decreto che sistituisca il distaccamento dei vigili del fuoco di Paitone. E' questo quanto si propone la petizione che si può firmare in questi giorni presso l'ufficio anagrafe del comune di Nuvolento.
Successo della polizia locale della Vallesabbia agli ordini del comandante Vallini nella caccia a un pirata della strada, fuggito dopo aver provocato un incidente in città.
Stanno tutti bene i 25 volontari bresciani del gruppo Mali nel paese africano proprio in questi giorni per condurre una delle tante missioni umanitarie che in questi anni hanno fatto del gruppo (con sede a Gavardo) uno dei punti di riferimento della provincia di Brescia e non solo. I volontari si trovano in località Segou a circa duecento chilometri dalla capitale Bamako dove è avvenuta la strage.
E' stato condannato a sei mesi, pena sospesa, Rais Signorini, il 21enne che la tragica sera del 24 novembre 2013 si trovava ad una festa a Muscoline. La stessa a cui aveva partecipato anche Emanuele Ghidini, il 16 enne morto dopo aver ingerito droga che lo aveva portato a gettarsi nel fiume Chiese a Gavardo.
In queste ore viene diffuso a molte persone un messaggio in mail e whatsapp ormai divenuto virale. Impossibile dire se abbia un fondamento reale ma di certo la comunicazione ha raggiunto diverse persone e ha suscitato un certo allarme.
E' caccia a chi abbandona i rifiuti o non rispetta le regole in questo caso del "porta a porta". A Desenzano - dove la raccolta avviene con questo sistema - la polizia locale ha rilevato 350 verbali dall'inizio dell'anno.
Preoccupa l’intensificarsi di incidenti stradali in Valsabbia, con la disattenzione che può portare a conseguenze serie per le persone coinvolte. Su tre persone investite, due sono infatti in prognosi riservata al Civile.
L’incidente è avvenuto poco prima delle 8 di questa mattina in via Pietro Belotti a Roè Volciano.
Ore 16. Vestone, via Rinaldini. Una donna di 60 anni alla guida della sua vettura ha investito un giovane che attraversava la strada. L'uomo, uno straniero residente in zona, è stato portato in ospedale a Gavardo.
Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta delle attività della Polizia locale della Vallesabbia guidata dal comandante Fabio Vallini. L’aggregazione che riunisce 14 comuni è nata un anno fa, esattamente il 27 ottobre 2014. Oggi parliamo del bilancio di un anno di attività con particolare riferimento ai controlli nei pubblici esercizi. Attenzione è stata prestata anche al tema dell’abbandono degli animali.
Ad un anno di distanza dalla sua nascita l’Aggregazione della Polizia locale della Vallesabbia agli ordini del comandante Fabio Vallini tira le somme. Un’occasione questa per conoscere meglio le attività del gruppo che opera sul territorio di numerosi comuni della media e alta valle. La sede principale è a Vestone in vicolo Calcarin e altre due sedi si trovano a Roè e Odolo. Il numero di telefono è lo 0365-808345. Vedremo insieme quali sono i più importanti settori di impegno, primo tra tutti quello degli incidenti stradali. Ecco il resoconto in questo ambito.
Si fingeva distributore di volantini pubblicitari per dare meno nell’occhio e passare inosservato. Con questo stratagemma (raccoglieva i volantini dalle cassette postali) un 45enne di origine marocchina residente a Brescia ha messo a colpo l’ultimo furto, rubando una borsa appoggiata sul sedile di un’auto parcheggiata a Gazzane di Preseglie.
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 è stata avvertita nettamente in tutto l'Alto Garda e Ledro, alle 16.05. L'epicentro è stato individuato tre chilometri a nord di Molina di Ledro.
A Storo nelle valli Giudicarie la polizia locale – si rende noto in un comunicato - è intervenuta presso una abitazione privata per accertamenti e è stato constatato che gli occupanti di origine magrebina avevano macellato una pecora ed un agnello senza richiedere la prescritta autorizzazione comunale in concomitanza con la festa del sacrificio (Id al-adha).
Incidente alle 13 di oggi, giovedì, sulla provinciale tra Preseglie e Bione. Molto danneggiati i mezzi coinvolti, ma per fortuna illesi i conducenti.
Mongolfiera al traino della motovedetta della Guardia costiera. E’ accaduto sul lago di Garda. Protagonisti della disavventura per fortuna lieto fine tre bresciani appartenenti alla stessa famiglia e il pilota della mongolfiera stessa.
E' stata una bambina intelligente e coraggiosa di 11 anni a denunciare il 45 anne poi arrestato dai carabinieri di Gavardo per atti osceni aggravati. L'uomo che risiede in paese è stato bloccato mentre faceva oscenità davanti ai bambini nei pressi della scuola di via Dossolo a Gavardo. La scolara ha richiamato l'attenzione di un agente della polizia locale. Questi ha poi chiamato i carabinieri che tenevano d'occhio il soggetto da tempo. Così sono scattate le manette. L'uomo, il cui arresto è stato convalidato, che risiede in paese è ora agli arresti domiciliari. Sarà processato a novembre. Il fatto è avvenuto mercoledì mattina.
I carabinieri hanno arrestato nella mattinata di mercoledì un uomo, con l'accusa di pedofilia. L'arresto è stato condotto a Gavardo. L'operazione sarebbe avvenuta nelle vicinanze della scuola di via Dossolo. Non si conoscono al momento altri dettagli. I carabinieri di Gavardo mantengono uno strettissimo riserbo sull'accaduto.
Se avete un veicolo a benzina Euro 0 o Diesel Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, dal 15 ottobre 2015 al 15 aprile 2016, in quasi 600 comuni della Lombardia (circa una cinquantina in provincia di Brescia), non potrete circolare.
E' stato rimpatriato il 32enne di nazionalità marocchina arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri di Gavardo a Prevalle. L'uomo - che risultava incensurato - è stato bloccato dai militari agli ordini del maresciallo Francesco Santonicola mentre tentava di fuggire dalla sua abitazione nella zona delle case popolari Aler.
P.B., 71 anni, era in visita al santuario di Notre Dame du Laus, ma al momento di ripartire per il rientro non si è presentato.
C’ è grande apprensione anche nel bresciano per la sorte di Rolando Del Torchio l’italiano rapito nelle Filippine. A Brescia infatti risiede la sorella dell’ex missionario del Pime insieme alla famiglia. E a Brescia Del Torchio ha molti amici.
Si terranno venerdì alle ore 16 nella parrocchia di Gavardo i funerali di Arcangelo Salerno. Medico molto conosciuto a Gavardo, dove ha esercitato nel locale ospedale per lunghi anni, il dottor Salerno lascia la moglie e tre figlie.
Forse anche queste signore... a quattro zampe avevano voglia di recarsi al mercato di Nozza, allestito come sempre da tempo immemorabile ogni primo lunedì del mese.
Pedalava in sella alla sua bicicletta il 50enne residente a Nuvolento che è rimasto ferito in un incidente avvenuto lungo la provinciale che collega Villanuova a Tormini proprio nei pressi della sede del Soccorso-Ambulanze.
Drammatico sabato sera per Roberta Orizio, giovane dello staff di Forza Italia, che si trovava alla discoteca Art Club di Desenzano con altri attivisti e il governatore della Liguria Giovanni Toti.
Scontro frontale tra due automobili nel pomeriggio di oggi, domenica, sulla Gardesana in una curva tra le uscite di Prevalle e Gavardo.
Il pronto intervento della Polizia locale della Vallesabbia ha impedito che vi fossero pesanti ripercussioni sul traffico molto intenso che era diretto sul Garda.
Ha collezionato quattro arresti in tre anni. Quattro "alias" ossia finte identità utilizzate per sfuggire alle maglie della giustizia. Ma ora B. N. classe 1984, di nazionalità marocchina, ha trovato sulla sua strada i carabinieri di Gavardo (agli ordini del comandante Francesco Santonicola) che nella notte lo hanno arrestato in flgranza mentre cedeva una bustina di cocaina ad un connazionale. Il fatto è avvenuto in pieno centro storico a Gavardo.
L’episodio è avvenuto ieri, mercoledì, alle 13:45 alla rotonda nei pressi della trattoria “Ulivi” a Roè.
Vallio Terme, Coste di Sant'Eusebio. Fotonotizia. Ma secondo voi a chi può venire in mente di sparare un pallettone ad un cartello che indica una curva? E non è l'unico lungo la strada.
Le consuete code lungo la statale 45 bis per il rientro dal lago di Garda verso la città sono state ulteriormente accresciute da un incidente stradale avvenuto in serata sotto la galleria di Prevalle. Coinvolta una motocicletta di grossa cilindrata.
Ha tentato di corrompere gli agenti della polizia locale di Desenzano ma ha rimediato, oltre alle altre accuse, una denuncia per istigazione alla corruzione. Il fatto è accaduto martedì, durante un normale controllo. E’ stata fermata un’auto di grossa cilindrata condotta da una cittadina rumena residente in Brescia.
Code e rallentamenti si sono verificati nel pomeriggio di domenica oltre che per i consueti ingorghi del rientro dal Garda anche per un incidente, per fortuna senza gravi conseguenze, che si è verificato lungo la provinciale all'altezza di Salò.
I clienti che si sono recati nel negozio di parrucchiere “Stile uomo” di via Capoborgo a Gavardo hanno trovato una brutta sorpresa.
Interventi della polizia locale oggi pomeriggio, martedì, per le vie del centro storico: sanzioni e una denuncia.
Al setaccio negozi e bar per verificare qualità della merce e rispetto delle regole. Obiettivo dichiarato: piena tutela del consumatore, nell’ottica della prevenzione.
L'incidente è avvenuto, lunedì 31, in via Dino Carli verso le 17:15.
Ha colpito tutti la tragica morte di una ventenne universitaria di Palazzolo, Angelica Caironi, morta domenica sera in uno schianto in moto mentre viaggiava come passeggera su una Ducati Monster guidata da un 21enne di Gargnano.
Grande folla domenica sera a Salò per i fuochi d’artificio che hanno illuminato il golfo. Purtroppo la serata è stata funestata da un grave incidente.
L’incidente si è verificato ieri, giovedì, verso le 18:30 in via Bruni Conter, a ridosso del Centro Commerciale Bennet.
Prendiamo a prestito un’immagine rilanciata in questi giorni da facebook per denunciare la maleducazione e l’arroganza di certuni.
La prudenza della mamma ha evitato che un banale incidente potesse avere conseguenze più gravi. I due bambini che viaggiavano a bordo di una golf, che ha subito oggi un piccolo incidente a Vestone, erano infatti opportunamente assicurati ai loro seggiolini.
Un incidente è avvenuto in tarda mattinata a Vestone.
Accattoni e parcheggiatori abusivi nella rete della Polizia Locale di Salò. Nel mirino degli agenti agli ordini del comandante Stefano Traverso i numerosi parcheggiatori abusivi che operano soprattutto il sabato mattina nella zona del mercato. Diversi quelli segnalati. Quattro in particolare sono stati i cittadini di nazionalità nigeriana multati con una sanzione di 771 euro. Individuato anche un cittadino rumeno che utilizzando dei minori effettuava attività di accattonaggio. E’ stato denunciato.
Nei giorni intorno a Ferragosto gli agenti al comando di Fabio Vallini hanno intensificato i controlli per garantire spostamenti più sicuri ai cittadini.
La donna, Rosaria Debalini di 59 anni, si è accasciata nel bar dove era corsa a chiedere aiuto.
Sono trattenuti in Questura a Brescia due stranieri di origine asiatica accusati di essere gli esecutori materiali del delitto di Francesco Seramondi e della moglie Giovanna Ferrari, titolari della pizzeria “Da Frank” alla Mandolossa.
Due segugi di circa 3 anni, uno marrone chiaro e l'altro fulvo, mancano da casa dallo scorso martedì mattina, nella frazione Trebbio di Treviso Bresciano.
Proseguono le ricerche del corpo del 50enne tedesco che sarebbe annegato ieri intorno alle 17 nel tratto di lago antistante Campione del Garda a circa 50 metri dalla costa.
Due persone si trovano in custodia cautelare in carcere per il sequestro e la rapina condotte ai danni di una coppia di turisti tedeschi di Francoforte in vacanza sul Garda. Sono state individuate e bloccate dai carabinieri di Gavardo coordinati dal maresciallo Francesco Santonicola e dal suo vice Nicolais Napolitano. Sono una 25enne di Salò Greta B. e un marocchino di 31 anni Raji E. la cui famiglia risiede a Sabbio Chiese.
Grazie all’ostinazione e alla testardaggine di una giovane signora originaria del Marocco e residente a Roè Volciano alcuni turisti olandesi in vacanza sul Garda hanno potuto rientrare a casa con le biciclette che erano stato loro in precedenza rubate. Ma andiamo con ordine.
Altro che chiare, fresche e dolci acque. Il Rio Carnia in quel di Bione ribolliva oggi di una sostanza oleosa, schiumosa di colore bianco. Alcuni cittadini lo hanno notato e hanno chiesto l'intervento della Polizia locale della Vallesabbia che è subito giunta sul posto.
Un incidente si è verificato sulla Gardesana occidentale tra Salò e Roè Volciano. Una persona è rimasta ferita e trasportata in ospedale a Gavardo.
Tanto spavento ma per fortuna niente di grave. Intorno alle 15.30 a Nozza di Vestone si è verificato un incidente.
E’ una delle infrazioni più comuni, ma anche quelle che presentano il conto più salato: la guida con il telefonino.
Travolgono con l'auto il postino di Vestone mentre era in moto in via Rinaldini per distribuire la posta. Poi all'arrivo dei soccorsi si allontanano senza dichiarare di essere gli investitori.
Investito da una Smart, un pedone ha perso la vita nel pomeriggio di oggi, venerdì, per un incidente in via Rambotti verso le 17:30.
Qualche rallentamento in mattinata lungo la strada per la Vallesabbia all’altezza della galleria tra Villanuova e Roè a causa di un incidente accaduto tra una vettura, un furgone e un mezzo pesante.
Sanzione da record l'altro giorno per un turista olandese sul lago di Garda.
Allarme terrorismo anche a Brescia. La Polizia di Stato di Milano ha eseguito a Brescia un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone accusate di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico.
Tra le numerose attività della Polizia locale della Vallesabbia guidata dal comandante Fabio Vallini vi è anche quella mirata del controllo dei mezzi pesanti.
E' stato abbagliato dal sole il conducente della vettura che questa mattina ha urtato violentemente un maxicaravan fermo nel parcheggio di un supermercato a Nozza di Vestone.
Spaventoso incidente verso le 19 in via Fratelli Chiodi, vicino al bar Sport. I conducenti, di Calcinatello, sono in ospedale per trauma cranico.
Amministratori e servizi sociali precisano la loro posizione dopo le polemiche dei giorni scorsi.
Dopo la tragedia di Stefano Inzoli ed Emanuela Vanorio, dramma della solitudine e della disperazione, che ha profondamente scosso le coscienze di tutti.
Sarà processato con il giudizio immediato il prossimo settembre il 60enne di Soprazzocco di Gavardo accusato di violenza sessuale aggravata.
Sono stati rilasciati a 24 ore dal fatto i cinque protagonisti della violenta rissa avvenuta lunedì scorso al parco Baronchelli a Gavardo.
Insieme avrebbero voluto vivere una vita serena, ma molto probabilmente non hanno retto una esistenza che era divenuta faticosa e piena di difficoltà. Insieme hanno voluto andarsene. I soccorritori li hanno trovati mentre ancora si tenevano mano nella mano, sdraiati a letto uno a fianco dell’altro. Accanto a loro due pistole utilizzate per esplodere due colpi simultaneamente.
Incontri e immagini dal luogo dell’incidente di questa mattina, costato la vita all’autista quarantaseienne della ditta “Nicolini”.
Una grave incidente è avvenuto nei pressi del ponte nel centro di Gavardo.
Incendio nella notte alla maniglierie Frosio Bortolo di Pregastine (Preseglie) accanto alla rotonda.
Il fenomeno comincia a divenire preoccupante. Gatti svaniti nel nulla. Molti. Moltissimi. A segnalare il fatto è stata Isabelle Daubresse, presidente dell’Associazione animali felici di Desenzano che gestisce il gattile che il Comune ha in località San Pietro.
Il titolare di un’azienda di Salò, scampato al pericolo di essere travolto da ladri in fuga, ha donato ai carabinieri una statua in gesso della Madonna.
La galleria San Biagio è stata riaperta dopo oltre 24 ore dal grave incidente della notte tra giovedì e venerdì.
Sul luogo sono giunte 4 pattuglie per calmare la furia dell’uomo.
L’associazione CivicaMente ci segnala la tragicomica situazione verificatasi in piazza Roma in questi giorni.
Per l'estate che viene i bresciani potranno nuotare tranquilli in tutte le zone balneabili dei laghi di Garda, Iseo e Idro.
La conferma viene dall’Asl di Brescia, che lunedì ha presentato il nuovo programma «Balneazione laghi», consultabile sul sito www.aslbrescia.it. Dalla home-page del sito istituzionale, cliccando sul banner «Balneazione laghi», si può visualizzare la cartina interattiva di ogni bacino, in cui sono evidenziati i luoghi di balneazione, la balneabilità o non balneabilità e i referti delle analisi effettuate nell’ultimo anno, con prelievi quindicinali nella stagione estiva e mensili nel periodo che va da ottobre ad aprile.
Nel 2014 sono stati controllati 98 punti ed effettuati 1.640 prelievi, per un totale di 15.512 esami e in tutte le località batteri fecali o fioriture di alghe sono notevolmente al di sotto dei limiti di legge.
Sono escluse dalle valutazioni le acque al largo o quelle in prossimità di porti e foci di fiume. Lo strumento, infatti, ha scopo sanitario e non ambientale, quindi i prelievi sono effettuati dove di solito le persone fanno il bagno. Una sola precisazione: le indagini hanno per obiettivo la ricerca di inquinanti biologici che potrebbero compromettere la salute dei bagnanti, ma non la presenza di sostanze chimiche (come quelle trovate a Rivoltella nei giorni scorsi), per le quali la competenza spetta ad ARPA.
Il nuovo primo cittadino è stato eletto per una manciata di voti (solo 52 in più dell'avversario) dopo lo spoglio della notte.
Dopo il congresso tenutosi in città nei giorni scorsi, il cinquantaduenne avvocato bresciano è stato eletto per acclamazione e ha già convocato un'assemblea programmatica per il prossimo autunno.
L'avevamo scritto e mostrato noi di 51news. Bene l'intitolazione di una via a Cesare Goffi, indimenticato giornalista, fotografo, uomo di comunità. Male scrivere il cognome prima del nome: via Goffi Cesare.
Galeotta fu la chat. Lì si erano conosciuti.
Sono 28 i bambini che sono rimasti intossicati probabilmente da eccesso di cloro nella piscina.
E’ morto all’ospedale Civile di Brescia il bambino, Lorenzo Falcone di 12 anni, che giovedì 4 giugno si era sentito male praticando allenamento di judo sul tatami a Castiglione delle Stiviere, nel mantovano.
Due boungalow completamente distrutti e altri due parzialmente interessati dal fuoco. E' il bilancio dell'incendio divampato nella notte al campeggio Valverde di Polpenazze, in via monte Canale. Fortunatamente nessuno degli ospiti della struttura è rimasto coinvolto.
Anche un bresciano è morto nello schianto del bus diretto alle cascate del Niagara.
Tragedia sfiorata nel primo pomeriggio in territorio di Prevalle, per la presenza dello pneumatico perso da un mezzo pesante sulla strada, che ha provocato un incidente e creato problemi alla circolazione.
Viveva da solo il 68enne trovato privo di vita quest'oggi a Teglie di Vobarno.
Allarme buche. Attenzione l'asfalto, soprattutto in tangenziale sud, ma non solo, ha subìto seri danni per la pioggia di questi giorni.
L’accessorio di plastica si chiama “Prom”, l’acronimo di protezione-motociclisti. Sì, perché’ “Prom-Brescia” è una salvavita in plastica diffuso in migliaia di esemplari nei punti più pericolosi lungo strade percorse soprattutto da centauri e ciclisti.
Il gardonese Valter Chiari, direttore dell' Anffas di Maderno ha trovato un Rolex Daytona, orologio da oltre 12mila euro sul marciapiede antistante palazzo Martinengo a Barbarano di Salò nella giornata di martedì 19 Maggio.
Dal 19 maggio il 112 ha inglobato' i numeri precedentemente usati per le emergenze, ovvero il 112, 113, 115, 118.
I Volontari del garda a Expo 2015. Eccoli qui per il loro turno di assistenza, come sempre pronti a dare il loro aiuto.
Controlli antidroga all'interno del liceo Fermi di Salò. Sono stati eseguiti dalle uniti cinofile sotto il controllo della Polizia locale del Comune.
Il Comune di Desenzano dichiara guerra a chi abbandona i rifiuti per strada.
Una grande risorsa per chi si trova in difficoltà.
Oggi Papa Francesco ha incontrato i bambini malati in Vaticano. E' stata una cerimonia commovente. Oggi Una bambina, Desirè, affetta da una malattia rara è morta.
Grande impressione ha suscitato la morte dell'anziano di 91 anni di Tremosine morto in seguito all'esplosione di una bombola di gas nella sua abitazione.
Attenzione! Pericolo truffa in agguato. La segnalazione rimbalza sulla rete. Chi riceve un avviso come questo faccia molta attenzione.
Un' importante segnalazione che viene dalla polizia locale della valle del Chiese.
E’ polemica per una foto postata sulla pagina di facebook da parte della Polizia Locale di Salò che mostra un’immagine registrata da una telecamera di sorveglianza di un uomo. Si invita tutti a segnalarne la presenza.
Non avrebbe ricevuto alcuna minaccia in passato il sindaco di Prevalle Amilcare Ziglioli (Lega nord). La notte scorsa la sua auto è stata distrutta da un incendio con tutta probabilità doloso.
Quante barriere architettoniche ancora sparse per le città e per i nostri paesi. Moltissime nonostante diversi comuni si diano da fare per eliminarle.
Emergono nuovi particolari sulla vicenda del nonno di Gavardo accusato dalla stessa nipotina di otto anni di violenza sessuale.
Violenza sessuale aggravata. Per questo reato è stato arrestato un 60enne di Gavardo.
Tragedia familiare a Niardo, in Vallecamonica.
Purtroppo non è la prima volta che accade in queste ultime settimane nella zona del Garda e anche in Valsabbia: automobili azzoppate.
Rogo di una vettura nei giorni scorsi ai Tormini. La vettura è stata completamente avvolta dalle fiamme e di fatto incenerita.
Vendono motoseghe di produzione cinese spacciate come di marca europea: sorpresi e sanzionati dalla polizia locale della Valle del Chiese di Storo (Tn).
Sta meglio ed è rientrato a casa Alessandro il bambino di sette anni rimasto coinvolto in una caduta al parco giochi a Muscoline. Il piccolo era stato portato in eliambulanza all’ospedale Civile di Brescia. Al momento dell'incidente le sue condizioni erano parse gravi. Il bambino era salito sul supporto della palla canestro situato nel parco giochi ed era caduto. Per fortuna oggi è rientrato a casa dall'ospedale.
(Foto di repertorio)
La denuncia del comitato di cittadini di Ospitaletto “Civicamente”. Un pilomat al posto sbagliato ha fatto perdere minuti preziosi ai volontari della Croce Verde impegnati in una emergenza il giorno di Pasqua.
Poteva andare molto peggio a una casalinga di 65 enne di Brescia, impegnata in una banalissima faccenda domestica. La donna è finita all’ospedale, dopo aver tentato di sturare il bidet del suo bagno.
Writers nel mirino della polizia locale di Brescia che non dà tregua a chi imbratta muri e deturpa gli arredi urbani. Grazie alla segnalazione di un cittadino, gli agenti sono riusciti a bloccare tre writers all'interno del parco Tarello.
Ha suscitato profonda commozione sul Garda e non solo la tragica morte di una bambino di due anni, Federico Laudini.
Un giovane chef di Vestone di 23 anni è morto in un incidente sul lavoro avvenuto ieri pomeriggio a St. Moritz. A perdere la vita Raffaele Tirali, schiacciato da un frigorifero mentre era su un montacarichi nel ristorante lavorava. Da qualche tempo risiedeva a Paitone.
In fiamme il bosco sopra il colle di sant’Eusebio in territorio di Caino.
Brescia sotto assedio per un pomeriggio ad alta tensione a causa di una serie di manifestazioni che vedono protagonisti da una parte gruppi di immigrati dall’altra movimenti politici di estrema destra.
Agli arresti padre e figlio, 60 anni il primo, 35 il secondo, entrambi avvocati. I due avrebbero da tempo dato vita ad un traffico di falsi contratti di lavoro e false buste paga che garantivano a stranieri clandestini il diritto al permesso di soggiorno.
Ubriaco al volante bloccato dalla polizia locale del servizio intercomunale di Bedizzole e Lonato del Garda.
Punto Acqua in via Convento a Gardone Valtrompia di nuovo utilizzabile dopo la chiusura invernale.
Prima l’amore, poi il ricatto. Una sedutrice con attitudini criminali, che cerca le proprie vittime sul web, le irretisce e poi le minaccia, a scopo di estorsione.