La sua nomina rientra nel decreto Franceschini del 2014 nell’ambito del quale è stato istituito il cosiddetto “Polo museale”.
Nello specifico il Vittoriano non sempre negli ultimi anni ha ospitato iniziative adeguate allo status di museo tra i più prestigiosi al mondo. Affidate più al pressapochismo che altro. Insomma c’è molto da lavorare? “Il mio impegno sarà tutto dedicato alla riorganizzazione complessiva che riguarda sia la custodia del monumento, ma anche i servizi, i costi, oltre all’aspetto culturale vero e proprio”. Brescia è legata all’Altare della Patria perché il marmo con il quale venne realizzato è tutto bresciano, di Botticino e Mazzano ed è questo un tema che va certamente approfondito con iniziative scientifiche di qualità.