L’esposizione, che presenta una quarantina opere, s’incentra in modo particolare sui lavori realizzati dall’artista milanese nella lunga fase compresa tra i primi anni cinquanta e la fine degli anni ottanta, periodo durante il quale Giunni soggiornava nei mesi estivi sulla sponda trentina del lago d’Idro.
Le opere in mostra, selezionate dal figlio dell’artista attingendo da importanti collezioni private, fanno costante riferimento all’elemento naturale: Giunni nel corso della sua lunga carriera tenne fede alla rappresentazione della realtà, per quanto trasfigurata, scegliendo di dipingere durevolmente il paesaggio delle montagne valsabbine e del Trentino.
Una fedeltà al territorio dell’Eridio che è stata suggellata dalla scelta dell’artista, spentosi nell’estate del 2000, di scegliere il piccolo borgo di Bondone come sua ultima dimora.
L’inaugurazione della mostra sabato 9 luglio alle 18 alla presenza del figlio dell’artista, Paolo Giunni.