Il volume edito da Utet ripercorre, sotto forma di lettere alla nipote, incontri con artisti contemporanei, grandi mostre degli ultimi anni, dibattiti e polemiche che hanno attraversato la storia dell’arte del nostro tempo e di cui Flavio Caroli è stato, di volta in volta, testimone e protagonista.Partendo da un primo incontro folgorante con l’arte visiva (Michelangelo Antognoni che nel 1963 girava “Deserto rosso” a Ravenna, sotto gli occhi di un Flavio Caroli adolescente) l’autore racconta mezzo secolo di incontri e frequentazioni con artisti, galleristi e collezionisti : da Morlotti a De Dominicis, da Dalla a Kounellis, da Cintoli a Schifano, da Missoni a Wharol, dalla Abramovic a Burri, da Pollock a Peggy Guggenheim, da Amelio a Kiefer, da Gormley ad Haring, da Basquiat a Rotella. Sempre riferendosi a incontri concreti, episodi circostanziati, polemiche vive, Caroli rievoca anche grandi eventi espositivi: dalla Biennale di Venezia del 1964 alla mostra “gennaio 70”, alle mostre “Europa-America. L’astrazione determinata. 1960-1976” e “Nuova Immagine”, da lui stesso organizzate e finite al centro di accese polemiche. In “Storia di artisti e di bastardi” Caroli indaga con lucidità gesti, scelte, effetti della “Lobby dell’arte” e al tempo stesso affronta, con l’ironia paradossale di uno Swift, il tema del sostentamento dei diciannovemila operatori delle arti visive oggi censiti in Italia. Nel corso della presentazione l’attrice Rossana Valier leggerà alcuni brani.
L’incontro sarà preceduto, alle 20, da un aperitivo offerto ai partecipanti.