Al di là dei film che struttureranno i weekend (Blade runner 2049, Noi siamo tutto, Brutti e cattivi, La battaglia dei sessi), e delle offerte per le famiglie (Lego Ninjago e Monster family), troverete calendarizzati anche i film della rassegna (Più buio di mezzanotte e Non essere cattivo) e il favoloso restauro che la Cineteca di Bologna propone per questo mese: La corazzata Potemkin.
Parto dalla rassegna: per l'8 novembre non siamo ancora sicuri di ospitare il regista Sebastiano Riso, in quanto è stato recentemente vittima di un brutale pestaggio dovuto alla sua natura omosessuale. Noi non stiamo insistendo, siamo pronti ad accoglierlo e ospitarlo anche all'ultimo, ma vorremmo che quella sera ci fosse davvero tanta gente anche solo come segno di solidarietà nei suoi confronti.
Comunque in entrambe le serate (8 e 29 novembre) interverrà una psicologa per dibattere sulle tematiche affrontate.
Martedì 7 e martedì 14 sarà la volta della Corazzata Potemkin, che NON è una cagata pazzesca. È però il più famoso dei film non visti, quello entrato nell'immaginario di ognuno di noi come un film noiosissimo e lunghissimo "grazie" a Fantozzi. In realtà è un film di 1 ora e 10 minuti, serratissimo, ritmato, avvincente, che fa da compendio di tutte le teorie sul montaggio delle attrazioni e sul cinepugno.
Grazie a questo splendido restauro della Cineteca potrete godere della Corazzata in altissima qualità.
Per il resto la nostra programmazione cercherà di accontentare un po' tutti i gusti, dalla fantascienza alla commedia, dal sentimentale al biografico, fino a momenti divertenti per le famiglie.
Concludo con una piccola nota dolente, dato che tra i destinatari ci sono anche le scuole e le istituzioni: 120 battiti al minuto è stato un piccolo flop. Film bellissimo e acclamato in tutto il mondo, in Italia (e anche a Vestone) non ha avuto il seguito che meritava.
Oggi in Italia c'è un contagio di AIDS ogni 3 ore, sono 8 nuovi contagi al giorno. Scuole e istituzioni sono totalmente immobili di fronte a questo problema su cui si finge che non esista più.
Io non posso fare molto di più che inviare email, appendere locandine, mettere volantini ovunque.
Aprendo il cinema ci eravamo illusi di poter contare su un maggiore entusiasmo anche da parte di chi ha a che fare coi ragazzi ogni giorno. Sarà un'idea romantica, un'illusione, ma ci si immaginava che qualche docente un po' illuminato potesse coinvolgere qualche gruppo di ragazzi per venire in sala a vedere un film che poi avrebbe offerto numerosissimi spunti di riflessione da sviluppare in classe (letteratura: omosessualità e Aids, geografia: come è arrivato e s'è diffuso; storia: le associazioni e la politica in questo contesto, e sono solo alcuni esempi elementari di come si possa "utilizzare" in classe l'esperienza di un film visto in sala, ma io non faccio l'insegnante).
Speriamo di avere maggior riscontro in futuro. Grazie a tutti, vi aspettiamo in sala.
Nicola Cargnoni