Sollecitato da alcuni articoli apparsi in questi ultimi giorni sulle pagine dei quotidiani locali è sorta in me una riflessione sul tema dei giovani e del lavoro nel nostro paese. In questi ultimi anni il protrarsi della crisi economica ha visto un sempre maggiori ridursi delle possibilità di impiego tanto nel settore pubblico che privato. Toscolano Maderno ha una duplice natura,quella industriale grazie alla presenza della Cartiera che si collega ad una tradizione risalente alla fine del 1300 ed una turistica data la straordinaria posizione che colloca il paese nel più bel golfo del Garda. Oggi tanto il settore industriale, quanto quello turistico, nonostante la felice congiuntura dell’ultimo biennio grazie all’incremento delle presenze straniere spaventate forse dalla preoccupante situazione della sicurezza internazionale sono a d un bivio(?) .Sarà infatti necessario alla offerta turistica che non potrà certo continuare come è stata condotta fino ad ora in vista soprattutto della ripresa del turismo internazionale nel Mediterraneo. Diversa la situazione della Cartiera che dipende dalle scelte del privato che l’amministrazione comunale dovrà seguire con occhio vigile nel rispetto delle famiglie che vivono grazie alla presenza della Burgo. Certamente la riqualificazione turistica passa anch’essa dalle scelte degli operatori privati ma il comune può e deve con loro e aiutare a trovare insieme delle linee di sviluppo che valorizzino sempre più le eccellenze del nostro territorio per incentivarle e promuoverle. Penso che il binomio Cultura/Turismo oggi sia imprescindibile; è necessario ridisegnare i percorsi turistici in relazione alle offerte culturali qualificanti e uniche del nostro territorio quali il Museo della Carta, la Villa Romana, l’antica chiesa di S. Andrea, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo con le tele del Celesti,la chiesa di S Bartolomeo con la tela di Palma il Giovane, Villa Zanardelli, e i percorsi individualistici etc. E i giovani in tutto questo? E’ a loro che dobbiamo guardare, a loro dobbiamo offrire le opportunità per restare, invitandoli a esprimere i loro bisogni e idee nuove. Le generazioni negli ultimi 20 anni hanno potuto studiare e formarsi e maturare un confronto con realtà più ampi, hanno certamente molto da dire e da dare. Ascoltiamo, diamogli la possibilità di dirci cosa propongono, la loro crescita formazione. Non è certo facendoci belli di aver chiuso un centro d formazione via posti di lavoro, soprattutto oggi, che ci possono dire di essere amministratori. Una amministrazione responsabile ha il dovere di fare di tutto per tutelare il cittadino, soprattutto il suo lavoro, che la Costituzione riconosce come diritto fondante della Repubblica.
Marco Basile
vicepreside Fermi di Salò