In inglese non c’è differenza fra suonare e giocare: si dice to play per indicare entrambe le azioni e lo stesso avviene in francese con jouer. Questo pensiero ha guidato i due artisti mentre collaboravano al progetto e la giocosità è diventata dunque il manifesto del loro nuovo spettacolo. Presentando la loro realizzazione artistica, Charlie Cinelli e Francesco Andreoli non l’hanno infatti definita “lavoro” o “fatica” musicale, come accade spesso in queste occasioni. «Preferiamo utilizzare il termine gioco – precisano entrambi parlando quasi all’unisono – proprio perché di gioco stiamo parlando. Quest’ultimo spettacolo si configura infatti come un divertissement musicale, un'unione trasversale di due generi non certamente distanti».
Si tratta, insomma, di un’originale contaminazione stilistica e “geografica” tra il cantautore folk-rock della valle Trompia e il direttore e arrangiatore della bassa. Tutta questa operazione nasce sotto l’ottica di quello che hanno definito un gioco, appunto, che si sviluppa grazie a un’incredibile duttilità musicale, raggiunta grazie a tanti anni di attività artistica durante i quali entrambi hanno continuamente sperimentato, creato, giocato con le note... e con le parole.
“Charlie sinfonico” ripropone in chiave classica alcuni pezzi più significativi di Charlie Cinelli. La rivisitazione del maestro Francesco Andreoli però non ha voluto togliere nulla alla freschezza del prodotto originale: attraverso arrangiamenti caldi e avvolgenti di un'orchestra da camera di 30 elementi, ha cercato solo di sottolineare le peculiarità delle composizioni dell'amico. Lo spettacolo propone brani tratti da diversi album del poliedrico cantautore, e un paio di inediti composti per l'occasione dalla ditta Andreoli-Cinelli. Si tratta di un excursus musicale completo, dove si alternano sonorità leggiadre e scherzose (come nei temi della Ninna nanna del Malghese e di La mia Nonna), altre profonde e malinconiche (come Sura al pont de Dragoti e Paes), altre maestose e incalzanti (come Semiramide e Mester).
L'orchestra che asseconderà gli estri e le invenzioni musicali di Cinelli e Andreoli è la “S. Cecilia” di Gambara, un ensemble nato nel 1996 e formato dai migliori allievi della scuola di musica intitolata a Cornelio Andreoli e dai loro insegnanti, tra i quali Lino Megni e Matteo Andreoli ai violini, Luigi Andreoli alla viola e Marco Zante al violoncello.