Il personaggio medievale creato dalla penna di Enrico Giustacchini torna in questi giorni per risolvere un nuovo mistero, il caso del giardino invisibile. Gli appassionati si troveranno per la quinta volta proiettati nella Brescia del XIII secolo in compagnia del giudice capace di dipanare i misteri più fitti. Questa volta la vicenda è ambientata all’interno delle mura di Brescia, teatro nell’autunno del 1235 di un evento tanto straordinario quanto poco conosciuto, che l’autore ha riportato alla luce sulla base di una attenta ricerca sulle fonti.
L’evento in questione è l’arrivo nella città lombarda della giovane principessa Violante d’Ungheria, in viaggio dalla sua patria lontana per raggiungere Barcellona, dove è destinata sposarsi con il re Giacomo I. La futura sovrana d’Aragona fa dunque tappa a Brescia, che le rende omaggio – affermano le scarne cronache dell’epoca – con grandi festeggiamenti.
Nella cornice della verità storica si inserisce a questo punto la finzione narrativa del nuovo romanzo di Giustacchini. In onore di Violante viene messa in scena, nella corte del Broletto, una suggestiva ed enigmatica fiaba persiana, composta dal celebre poeta Nezāmī di Ganjè, che un sapiente orientale, Amir di Bagdad, ospite da qualche tempo dei Bresciani, ha appena finito di tradurre in latino.
Il delitto è però anche stavolta in agguato. Di lì a breve, a colpire dentro la città sarà un assassino misterioso, che firmerà il suo atto terribile con un rosario di indizi dal significato inequivoco: ognuno di essi, infatti, sembra rimandare nei dettagli proprio agli enigmi della fiaba rappresentata soltanto pochi giorni prima, disegnando i contorni di un omicidio di sconvolgente efferatezza. La ricerca della verità sarà per Albertano una sfida particolarmente ardua e angosciosa, che solleverà nell’animo del giudice interrogativi a cui non risulterà semplice dare risposta. Lo stesso lettore si sentirà coinvolto in riflessioni su un tema, quello dell’incontro-scontro tra culture diverse, oggi tornato di stringente attualità.
Enrico Giustacchini, Il giudice Albertano e il caso del giardino invisibile, Liberedizioni, 160 pagine, 15 euro