A fare gli onori di casa il Principe Giovanni Alliata di Montereale, nipote di Vittorio Cini che nel 1951 costituì la fondazione in ricordo del figlio Giorgio prematuramente scomparso. I rotariani valsabbini hanno potuto immergersi nel mondo dell’alto artigianato, ammirare da vicino l’abilità manuale frutto di tradizione e dedizione, interloquire con gli artigiani e lasciarsi ispirare dall’universo dei mestieri d’arte. L’evento è stato voluto dalla Michelangelo Foundation for creativity and craftsmanship, fondata da Johann Rupert, Presidente del gruppo del lusso Richemont e da Franco Cologni, Presidente dell’omonima Fondazione milanese.
I partecipanti, rappresentati della più schietta intraprendenza valsabbina, hanno condiviso l’ottimismo sul futuro del nostro Paese e dell’Europa in generale quando passa attraverso la valorizzazione dei mestieri d’arte, come aspetto distintivo dell’economia e della società del vecchio continente. Visitando l’esibizione (150 artigiani-artisti, 19 maison) si percepisce chiaramente la convinzione che il saper fare della tradizione artigiana sedimentato in Italia e in Europa, unito alla cultura del design e alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, può rappresentare un motore di innovazione e di generazione di valore in una società alla ricerca di una nuova idea di crescita economica e sociale.
La bellezza è un ottimo antidoto all’obsolescenza programmata e la produzione su misura aiuta a legarci più a lungo a manufatti che ci “conoscono”. Immaginare un consumo più attento alla qualità e più sostenibile contribuisce a definire una nuova idea di crescita e di lavoro che rimette al centro dell’attenzione l’uomo, la sua capacità di ascoltare e di confrontarsi in modo attivo e consapevole con il mondo in cui vive.