“Medolér” significa cavatore o cavatori. È il termine usato a Botticino, e nei paesi tradizionalmente dedicati all’estrazione del marmo, per definire il lavoratore che opera in cava, al “medol”. La letteratura ha ampiamente raccontato in passato questo mondo, ma mancavano opere teatrali e musicali come quella che sarà rappresentata nei prossimi giorni.
Il Teatro Oratorio di Botticino Mattina e la banda “Giuseppe Forti” hanno dunque deciso di cimentarsi con Medolér, nuovo lavoro che vuole colmare questa mancanza soffermandosi sulle persone e le vicende legate alle cave del recente passato del paese. Testo e regia sono di Giacomo Luzzardi, musiche e adattamenti di Claudio Mandonico, mentre la banda è diretta da Stefano Gamba. Assistenti alla regia Elisa Benetti e Letizia Abampi. La scenografia è stata curata da Giuseppe Tregambe, Francesco Sanca e Claudio Ponzanelli. Al trucco Franco Treccani, fonico Ferrante Fraboni.
Sono in scena gli attori adulti: Nicola Rossi, Jacopo Prati, Antonio Coccoli, Domenico Lonati, Lorenzo Mino, Simone Cremonesi, Oscar Mussio, Federico Luzzardi, Stefano Fassoli, Oscar Coccoli, Filippo Oprandi, Matteo Marcarini, Roberta Temponi, Giovanni Cremonesi. Non mancano i giovanissimi: Paolo Arici, Stefano Ricci, Cristiano Cremonesi.
Lo spettacolo sarà in replica anche venerdì 17 maggio alle 20.30 presso l’oratorio di Botticino Sera.