L’emergenza coronavirus ha non ha fermato la polizia locale, che ha tenuto lezioni a distanza ai bambini dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia e alle classi II e IV della scuola primaria sia di Calvagese che di Muscoline.
Il progetto di educazione stradale è uno dei fiori all’occhiello della polizia locale di Calvagese e Muscoline del comandante Stefano Dondelli: gli agenti hanno incontrato centinaia di bambini che poi crescendo li riconoscono e ricordano il rispetto delle prime regole del codice della strada imparato sui banchi di scuola. La drammatica situazione di questi mesi non ha dunque fermato i vigili, che hanno semplicemente riprogettato il loro intervento: invece che nelle aule degli edifici scolastici del territorio, quest’anno gli agenti sono entrati nelle aule virtuali.
Nelle scuole dell’infanzia il progetto, ormai strutturato e collaudato da anni, è stato condotto dall'assistente scelto Maria Luisa Pasinelli ed era già stato avviato con incontri in presenza prima dell’inizio della pandemia. Nel corso della prima lezione la polizia locale entra in contatto con gli alunni dell'ultimo anno e mostra gli strumenti di lavoro utilizzati per lo svolgimento delle normali attività: macchina fotografica, cordella metrica, gesso, lettore microchip per cani, e così via. I bambini, dopo aver visionato e toccato gli oggetti, devono indovinare a cosa servono. Al termine di questo primo momento formativo viene dato il compito di costruire delle macchinine in cartone che serviranno poi per il successivo incontro.
La seconda tappa prevede di dividere i piccoli alunni in automobilisti e pedoni; poi, ricostruendo un percorso stradale, si insegna l'attraversamento della strada in modalità ludica, così che i bambini imparino divertendosi. Il terzo e ultimo incontro solitamente avviene in Comune, dove ogni bambino porta un cartello stradale da lui disegnato e davanti al sindaco e al comandante della polizia locale. Aiutati dall’agente Pasinelli, tutti spiegano il significato del proprio cartello e al termine ricevono il "patentino" dal sindaco stesso.
Nella prima parte dell'anno il progetto per la scuola dell'infanzia è stato interamente completato alla "Pedrali" di Castrezzone, frazione di Muscoline, mentre per la scuola "Sertoli da Ponte" di Calvagese si erano svolti solo i primi due incontri prima di dover sospendere tutto per la pandemia.
La volontà di non disperdere il lavoro compiuto ha tuttavia messo in moto l’insegnante referente del progetto Sonia Salodini, che insieme alle colleghe ha coinvolto gli agenti nell’organizzazione di un incontro virtuale. Nei giorni scorsi, dunque, i bambini si sono messi davanti al pc e con l’aiuto dei genitori sono entrati in Classroom, la classe virtuale che hanno imparato a frequentare in questi mesi. A turno ognuno ha presentato il cartello stradale che aveva deciso di riprodurre e ne ha spiegato il significato.
«Sono stati tutti molto bravi – ha precisato il comandante Dondelli – perciò nei prossimi giorni tutti riceveranno nella cassetta della posta il loro patentino. Ho ragione di credere che siamo stata l'unica realtà in Italia ad aver sperimentato l’approccio virtuale con le scuole».
Per quanto riguarda invece la scuola primaria, il percorso era stato avviato a Muscoline, mentre a Calvagese era in fase di programmazione per il secondo quadrimestre. Il materiale utilizzato per i bambini di quest’età consiste principalmente in due dispense, “Il pedone” per le classi seconde e “Il ciclista” per le quarte. Entrambi i testi sono stati messi a disposizione di tutti gli alunni sul sito istituzionale del Comune, così che chiunque possa scaricarli e divertirsi a leggerli e colorarli. L’indirizzo di riferimento è https://www.comune.calvagesedellariviera.bs.it/servizi/educazione-stradale.
Giovanna Gamba