Questa volta Giuseppe Merlo propone un gioco per aguzzare la nostra vista, così poco abituata ad ammirare le bellezze che ci circondano mentre camminiamo per la città. Le soluzioni saranno pubblicate domani.
Fase due, fase tre... Abbandonato il nido sicuro – ma alla fine oppressivo – delle pareti domestiche, fuori tutti purché ben protetti e mascherati. Tolte le maschere, non saremo né più buoni né più cattivi: se così fosse dopo secoli di guerre, epidemie, disastri, saremmo o a livello angelico o demoniaco. Invece siamo sempre uomini, non così diversi, se non esteticamente, a quella Lucy che un po’ di anni fa scese dagli alberi.
Ma torniamo alle mascherine. Presidi sanitari, barriere protettive che inibiscono olfatto, modificano il suono della nostra voce, distorcono la percezione degli altri, ma gli occhi sono liberi: la vista è sorprendentemente recettiva e quindi possiamo fare un gioco.
Rilassatevi, un gioco senza vincitori, senza graduatorie, senza sfida tra chi più ne sa. È una casalinga gara per comprendere le sorprendenti “pillole di bellezza” che offre la nostra città. Statue, dettagli architettonici che da secoli accompagnano il nostro vivere quotidiano. Perciò naso coperto all’insù e occhi ben spalancati alla ricerca del bello di cui mai come ora abbiamo tanta necessità.
Giuseppe Merlo
Pubblichiamo di seguito alcuni dettagli di nostri monumenti cittadini, più o meno insigni. Sta a voi divertirvi a scovarli.