Concerto della Banda di Salò per il 4 novembre. Nel Duomo giovedì 4 alle ore 20.30. Per partecipare telefonare a Patrizia 329.2116679.

 

Lettera della presidente della Banda di Salò Emiliana Ravera

"Quando il Piave mormorò..” è la proposta dell’Associazione Banda Cittadina di Salò per la giornata del IV Novembre.

Il concerto si svolge nell’ambito del progetto ‘Monumento ai Caduti’ coordinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Saló che vedrà protagoniste numerose realtà associative e scolastiche salodiane e al quale l’Associazione ha aderito orgogliosamente con l'ensemble senior ovvero 'l’Orchestra di Fiati Gasparo Bertolotti' guidata dal Maestro Angelo Bolciaghi.

La Presidente Ravera ci informa che “L’orchestra torna in Duomo come da tradizione il 4 di Novembre, dopo l’assenza dello scorso anno quando il concerto per il Santo Patrono era stato annullato a causa del lockdown.
Un ritorno molto atteso dopo i due concerti estivi effettuati in Piazza Duomo, e che tutti i membri
dell’Associazione vivono con grande emozione da condividere con il pubblico salodiano e non solo. Tutto
questo grazie al progetto pensato dal Maestro Angelo Bolciaghi e Giusi Checcaglini, che prevede la presenza
di testi poetici, lettere dal fronte, immagini, musiche e canti di trincea.”

Oltre all’ensemble strumentale salodiano infatti, parteciperanno le voci recitanti di Francesca Garioni e
Andrea Manni, unitamente al canto di Daniele Gozzetti al quale è stato chiesto un canto semplice, spontaneo
e non impostato, immaginando il cantare di un soldato del tempo.

Hanno dato importante contributo gli arrangiamenti musicali dei canti a cura di Claudio Mandonico,
unitamente a due elaborazioni, di Franco Arrigoni (Come d’Autunno..." e Fulvio Creux (Canti di trincea).

Condividiamo le parole del Direttore M° Bolciaghi che afferma che “sulla prima guerra mondiale c’è tanto,
troppo, da dire, da molti punti di vista, ideologici, militari, sociali.
La scelta per questo piccolo copione si basa sull’idea della guerra vista dal di dentro, da chi vi ha vissuto il
peso fisico e morale nella trincea, come gli autori qui citati, soldati, fra i tanti, della terribile esperienza.
Dopo l’inizio che presenta la materialità della guerra, i testi danno gli stati d’animo del vivo partecipare dei
soldati, e il breve excursus si chiude infine con due liriche che indicano, in qualche modo, come chi è passato
nell’orrore può sopravvivere.”

Emilia Ravera