Sabato 11 dicembre alle 10 presso l'istituto superiore vobarnese saranno presenti la Polizia di Stato e Valerio Catoia, poliziotto ad honorem, per il progetto "NoBullyZone" contro bullismo e cyberbullismo per la cultura della legalità.

 

L'iniziativa, di cui è testimonial l'alfiere della Repubblica e poliziotto ad honorem Valerio Catoia, è un progetto di prevenzione e contrasto al bullismo e al cyber-bullismo dell’Istituto Superiore “Giacomo Perlasca” di Vobarno che coinvolge anche la Polizia di Stato. Valerio (in video collegamento) e la Polizia di Stato incontreranno studenti e docenti dell’istituto della Valsabbia con l'obiettivo di diffondere l’uso consapevole del web.

Internet offre sicuramente delle grandi opportunità per i nostri ragazzi, ma anche moltissimi rischi rispetto ai quali la Polizia di Stato vigila e interviene costantemente a tutela della collettività e delle fasce più deboli tra cui i ragazzi più giovani. Capire i ragazzi oggi non è sempre per gli adulti compito agevole, soprattutto quando si tratta di comprenderne i bisogni, i modelli di riferimento, gli schemi cognitivi inerenti i diversi gruppi di riferimento che compongono il variegato universo giovanile. Sono sempre di più i giovanissimi a rischio solitudine che per ore su internet incontrano altri internauti altrettanto solitari i quali, a volte, sono già stati contagiati dai pericoli del web.

Il fascino della rete e la sottile suggestione del messaggio virtuale, così come l’idea di sentirsi anonimi, nonché il senso di deresponsabilizzazione rispetto ai comportamenti tenuti online, stanno dilagando così da determinare serie preoccupazioni in coloro che ancora credono in valori fino a ieri condivisi. Di fronte alla necessità di cercare strumenti e modalità più efficaci di comunicazione, nella speranza di poter attivare codici non solo cognitivi ma anche emotivi nell’affrontare questo tipo di tematica, è emersa, da parte di studenti e docenti dell’Istituto Perlasca, la necessità di informarsi su esperienze di bullismo e cyber-bullismo.

Attraverso questa attività, gli alunni sono stati “catturati” dalla storia di Valerio Catoia, un ragazzo di Latina nato con la sindrome di Down, che in ventuno anni di vita ha già conquistato traguardi e meritato onori che poche persone riescono a raggiungere: nuotatore agonista paraolimpico e capo scout che ama ballare, ma, soprattutto, Valerio è un grande esempio per le nuove generazioni. Quando aveva 17 anni, non ha infatti esitato a tuffarsi in mare per portare in salvo una bambina che rischiava di annegare a largo della Bufalara, a Sabaudia.

In quell’occasione, però, è successo qualcosa di paradossale: se la maggior parte delle persone lo ha ricoperto di complimenti, riconoscendo il suo coraggio e la sua determinazione, un gruppo di haters si è scatenato contro di lui in rete, indirizzandogli una serie di incredibili insulti e offese. Valerio non si è scomposto e, seguendo il consiglio dei familiari, ha deciso di denunciare il gruppo alla Polizia Postale. Il presidente Sergio Mattarella gli ha conferito il titolo di Alfiere della Repubblica per l’impegno civile, e lo scorso 29 settembre al Parco archeologico del Colosseo a Roma, Valerio ha ricevuto un altro tributo a cui tiene molto: gli è stato attribuito il titolo di “poliziotto ad honorem”, per avere dato prova di “grande forza, coraggio e generosità” salvando una bambina in pericolo di vita. Ma non solo: Valerio si è distinto anche per avere risposto all’odio via social con l’impegno civile.

L’obiettivo dell’evento è quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola” stimolando gli studenti, attraverso il loro impegno, a lanciare un messaggio positivo per spegnere il cyberbullismo ed accendere la cultura della legalità.