In occasione della Giornata della Memoria, il Centro Teatrale Bresciano propone "Perlasca. Il coraggio di dire no", spettacolo di e con Alessandro Albertin, per la regia di Michela Ottolini. Andrà in scena al Teatro Sociale di Brescia il 24 gennaio alle 20:30.
Quella di Giorgio Perlasca è la straordinaria storia di un uomo che, da solo, salvò dallo sterminio nazista oltre cinquemila persone, ungheresi di religione ebraica, nell’inverno del 1944-1945 a Budapest. Lo spettacolo, prodotto da Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con Overlord Teatro, vede il patrocinio della Fondazione Giorgio Perlasca.
A Budapest nel 1943, Perlasca è un commerciante di carni italiano di 33 anni ricercato dalle SS, l’unità paramilitare del partito nazista. La sua colpa è quella di non aver aderito alla Repubblica di Salò. Per i tedeschi è un traditore e la deve pagare. In una tasca della sua giacca c’è una lettera firmata dal generale spagnolo Francisco Franco che lo invita, in caso di bisogno, a presentarsi presso una qualunque ambasciata spagnola. In pochi minuti diventa Jorge Perlasca e si mette al servizio dell’ambasciatore Sanz Briz per salvare dalla deportazione quanti più ebrei possibile. Quando Sanz Briz, per questioni politiche, è costretto a lasciare Budapest, Perlasca assume indebitamente il ruolo di ambasciatore di Spagna. In soli quarantacinque giorni, sfruttando straordinarie doti diplomatiche e un coraggio da eroe, evita la morte a più di cinquemila persone.
A narrare la vicenda, l’appassionato ed emozionante monologo di Alessandro Albertin che con straordinaria bravura porta in scena la storia di questo grande uomo e di numerosi personaggi che l’hanno affiancato nella sua incredibile avventura a Budapest nell’inverno 1944-45. Una storia che non è possibile non conoscere, un esempio che fa riflettere sulla possibilità che sempre ci è data di compiere una scelta, di agire, perché è sempre possibile contribuire a cambiare il corso della storia.