Giovedì 15 dicembre alle 20:30, presso Villa Galnica (via Roma 4), la bookblogger Roberta Ghirardi dialogherà con gli autori bresciani Francesca Scotti e Federico Montuschi. Le letture dei testi saranno curate da Silvia Visini. Ingresso libero.
La splendida cornice di Villa Galnica ospiterà ancora una volta una serata speciale per chi ama leggere. Coccolati da una calda tisana (l'invito come sempre è a portarsi da casa la tazza) e dall'atmosfera natalizia, i presenti ascolteranno la presentazione del terzo romanzo di Francesca Scotti, "La fedeltà dell'edera", e di "8:08", anch'esso terzo libro di Federico Montuschi.
Federica Scotti è nata a Brescia, dove si è laureata in Lingue. Ha vinto numerosi premi letterari con racconti inediti, per poi lanciarsi a tempo pieno nella scrittura. Oltre alla letteratura, una sua grande passione è la storia. Con "La fedeltà dell'edera" riporta il lettore alla Brescia degli anni 50 del Novecento, dove Francesco Fontana vive appieno e in modo appagante il tempo della rinascita della sua città. La conoscenza con una giovane misteriosa cambia il corso della sua vita, soprattutto quando la ragazza sparisce lasciando un diario con la rivelazione del suo passato di sopravvissuta alle foibe. Lo stesso Francesco, inoltre, scoprirà pagine sconosciute della storia della propria famiglia grazie ad alcuni indizi lasciati dal padre.
Federico Montuschi vive a Brescia dopo anni trascorsi tra Milano, Madrid e Londra. È un ingegnere con la passione per la scrittura e per innumerevoli altre attività, tra cui suonare e recitare. Giunge in libreria con il terzo romanzo, dopo aver scalato le classifiche con il primo (terzo posto fra gli Ebook del Corriere della Sera nel 2013) e la soddisfazione del premio Amarganta 2018 con il secondo. "8:08", orario palindromo, intreccia la storia di otto persone con otto destini in otto contesti che a prima vista sembrano non doversi incrociare. Il tutto è ambientato a Madrid, poco dopo l'attentato terroristico del marzo 2004, con un tassista che si metterà alla ricerca dell'amico Paco, ripreso dalle telecamere in quei momenti drammatici mentre, invece di fuggire come tutti, cammina verso i treni poco dopo le esplosioni.