Ancora un evento nel cartellone messo a punto a Villanuova sul Clisi con il patrocinio del Comune: lunedì 30 gennaio alle 21:00 presso la sala polivalente Duse in via Carpen a Villanuova in scena "Il paradiso inaspettato. Ferramonti di Tarsia". Una storia nascosta che, nel buio di quegli anni, aiuta a credere che le scelte di ognuno di noi possono fare la differenza. Regia e interpretazione di Sergio Mascherpa, il testo è di Lucilla Perrini. L'evento si inserisce all'interno del Festival Pressione Bassa. L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Informazioni e prenotazioni allo 0365371758.

Così scrive la Voce del popolo di questo spettacolo:

Filo spinato, turche improvvisate nella terra: il progetto del campo, realizzato in una zona da bonificare, era fatto a immagine e somiglianza di quello di Dachau. E fin qui, nulla ci stupisce. Dal campo passarono migliaia di persone. Eppure nessuno di loro, ebrei per la maggior parte, ma anche greci, albanesi, cinesi, giapponesi, neozelandesi e australiani, subì violenza, nessuno venne mandato in un campo di sterminio. Se, nello stesso periodo, 1940-1943, nel campo italiano della Risiera di San Sabba, a Trieste, si contano 5.000 vittime, qui a Ferramonti morirono quattro uomini, vittime collaterali di uno scontro aereo avvenuto nei cieli di Tarsia.

Erano senza libertà, costretti in un campo e alla fame, ma vennero trattati con rispetto e con dignità. All’interno del campo si mantenevano uniti i nuclei familiari. C’erano scuole per i bambini, una biblioteca, squadre di calcio e di pallamano organizzate in tornei, orchestre che si esibivano in concerti, compagnie teatrali con una loro  programmazione. C’era libertà di culto: una chiesa cattolica e tre sinagoghe. C’era un parlamento. Un vero paradosso: nell’Italia fascista, sotto dittatura, esisteva un campo di concentramento dove si riuniva regolarmente e in modo democratico un parlamento. Si celebrarono matrimoni e nacquero molti bambini, bambini che, ora uomini anziani, continuano da tutto il mondo a ritornare in questo piccolo paese calabrese per ricordare e ringraziare.

Una storia dimenticata, eppure sorprendente: grazie al comando che dirigeva il campo con grande umanità, agli internati che seppero, nonostante tutto, utilizzare al meglio in termini di creatività e di crescita la loro prigionia, alla gente di Tarsia, che aiutò e rischiò la vita per gli ebrei, Ferramonti fu davvero un “paradiso inaspettato” come scrisse il Jerusalem Post.

Quella di Ferramonti, raccontata da Mascherpa, è una storia che commuove, che ci aiuta, anche in questo momento difficile, a credere che le scelte di ognuno di noi possono fare la differenza. La rappresentazione dura 60 minuti. Le scene sono di Giacomo Andrico, i costumi di Mariella Visalli, le musiche originali di Claudio Smussi, le luci di Nicola Ciccone.

Per avere ulteriori informazioni su Teatro Laboratorio, contattare i numeri 320.3509376 - 030.302696, scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o consultare il sito teatrolaboratoriobrescia.net.