Oggi, 6 maggio alle 17:30, presso la sala dei Provveditori, Ateneo di Brescia, di Bergamo e di Salò propongono un concerto nell'ambito del progetto "Tesori musicali nascosti" per celebrare Bergamo Brescia capitale della cultura 2023.


"Viaggio sonoro nelle passioni umane": questo il titolo del concerto che si inserisce nell’ambito del programma "Tesori musicali nascosti", curato dal professor  Marco Bizzarini e promosso dall’Ateneo di Brescia in collaborazione con l’Ateneo di Salò e l’Ateneo di Bergamo per celebrare “Bergamo Brescia capitale italiana della Cultura 2023”.

Il concerto, eseguito dal Trio composto da flauto, pianoforte e voce recitante, offre un’interpretazione in chiave sonora dei forti contrasti che attraversano l’animo umano. Senza la pretesa di voler descrivere univocamente le pagine musicali proposte, perché la musica parla a ciascuno con sfumature diverse, il programma propone un viaggio introspettivo nell’intimità emotiva dell’ascoltatore attraverso suggestioni sonore ricche di contrasti. Cardine del programma interamente composto da musiche del secolo scorso, sono “Chant de Linos” del francese Jolivet e “Love divided” dell’americano Glass.  

Esplorando il dissidio tra l’amore e la morte, a cui sono esplicitamente dedicati i due brani, l’ascoltatore sarà guidato in un caleidoscopio timbrico di grande suggestione. Le violente atmosfere evocate da flauto e pianoforte nella trenodia di echi grechi di Jolivet trascoloreranno nella serena e quasi statica osservazione dell’amore, come l’ha inteso il minimalista Glass, nella sua purezza di linee e armonie. I brani saranno intercalati da letture tratte di brani di prosa e poesia che guideranno l’ascoltatore nei meandri dell’universo emotivo umano, ricco di mille sfumature culturali e semantiche, attraverso la drammaturgia pensata da Maya Castellini, basata su testi personali e del poeta vate D’Annunzio. 

Tema conduttore è l’acqua, metafora del fluire di tutte le cose, elemento centrale della natura salodiana, richiamata nel fluire dei brani degli autori gardesani Chimeri e Bossi. L’acqua è del resto elemento centrale nella poetica panica di d’Annunzio, in particolare nell’Alcyone. L’acqua siamo noi, i fiumi, il mare, i laghi, la pioggia e le lacrime. 

Dopo l'introduzione di Marco Bizzarrini, la musica sarà affidata a Laura Trainini (flauto) e Chiara Rizza (pianoforte), oltre alla voce recitante di Maya Libera Castellini.