Un'altra serata interamente al femminile quella di mercoledì 20 settembre alle 20:30 in Villa Galnica (via Roma 4). A dialogare con Roberta Ghirardi questa volta saranno Arianna Mortelliti e Chiara Ferraris.

Arianna Mortelliti si sta facendo conoscere e apprezzare con il suo romanzo d'esordio, "Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni". Insegnante e nota come nipote di Andrea Camilleri, ha dimostrato a pubblico e critica che buon sangue non mente con una storia ironica ma nel contempo molto dolce. Il libro narra l'insolita vicenda di Arturo Baldi, novantacinque anni, che viene portato d'urgenza in ospedale, dove scivola in un coma profondo. A dispetto dei neurologi, che lo escludono categoricamente, la coscienza di Arturo è ancora vigile. In questo misterioso tempo sospeso, l'uomo riesce a sentire, uno per uno, tutti i componenti della famiglia che vengono a fargli visita in una incessante sequenza di confessioni, sfoghi, preghiere. Arturo ripercorre così la storia della sua grande famiglia, tra affetti e qualche segreto, con l'amore che lo lega a Carolina da tutta una vita, le figlie Dori e Fiore, le nipoti Margherita e Nina, prossima alle nozze, e la pronipote Anna, che ha ereditato dal fratello inquieto di Arturo, mai conosciuto, l'occhio e la mano da pittrice.

Ilvolume di Chiara Ferraris si intitola invece "Lady Montagu. Le cicatrici del cuore" e narra la storia vera di una donna molto coraggiosa vissuta nel XVII secolo. La protagonista è una giovane donna aristocratica, Lady Mary Wortley Montagu, che calca le strade dell’Impero ottomano in veste di moglie dell’ambasciatore inglese a Costantinopoli. Scrittrice, donna dall’intelligenza acuta e dal temperamento vivace, al centro della briosa vita sociale e culturale della Londra nell’età dei Lumi, dalla spiccata mentalità femminista, Lady Montagu non esita a vivere l’esperienza orientale in totale libertà dai pregiudizi e con una grande avidità di dettagli. E proprio dalle donne turche viene a conoscenza di un metodo per prevenire il vaiolo: l’inoculazione, una sorta di antenato del vaccino. Il vaiolo è un demone che tormenta Lady Montagu da tempo: le ha ucciso un fratello e ha ridotto in fin di vita anche lei, lasciandole deturpanti cicatrici sul volto, che lei copre abilmente con la biacca. Decide coraggiosamente di applicare il metodo sul figlio e di portare l’inoculazione in patria, dove, negli anni a seguire, si diffonderà prima tra l’aristocrazia inglese e, infine, in tutta Europa. Ma tra le pieghe più nascoste della sua vita, si intravede un’altra Lady Montagu, una donna in eterno conflitto tra testa e cuore, che mette in dubbio il proprio raziocinio per un giovane scienziato italiano alle prese con le leggi di Newton, di cui si innamora follemente.