«Mulini storici e farine di qualità: una produzione sostenibile» è il titolo del convegno proposto sabato 5 e domenica 6  ottobre dall’Aiams, l’Associazione italiana amici dei mulini storici. Il convegno si svolgerà sabato presso l'auditorium del Conservatorio, mentre la domenica verrà dedicata a visitare alcuni mulini storici tuttora attivi.

L’Aiams è un’associazione di promozione sociale, unica di questo tipo a livello nazionale, che ha lo scopo di valorizzare gli antichi mulini promuovendo convegni, studi, ricerche, mostre, pubblicazione di testi, saggi e articoli. È in quest'ambito che si inserisce il convegno di sabato, che si svolge all’auditorium del Conservatorio a partire dalle 10, con la finalità di approfondire la conoscenza dell’interazione fra mulini storici, territorio, filiere agricole biologiche e sostenibili, produzione di farine di qualità e loro utilizzo nella tradizione culinaria italiana. L’evento è patrocinato della Provincia autonoma di Trento, dal Comune di Riva del Garda e sostenuto dall’Apt Garda Dolomiti. 

Sabato 5 ottobre il convegno si articola in una sessione mattutina, nella quale saranno esposte conoscenze scientifiche e culturali di base, e in una pomeridiana, in cui saranno illustrate le applicazioni sul campo di tali conoscenze e portate in evidenza alcune esperienze di successo. Domenica 6 ottobre ci sarà la visita ad alcuni mulini storici attivi del Trentino: a Varone, Baselga di Piné e Palù del Fèrsina. 

IL PROGRAMMA

Sabato 5 ottobre

● 9.30: registrazione dei partecipanti.

● 10: saluti istituzionali del sindaco Cristina Santi, del vicesindaco e assessore alla cultura Silvia Betta, del presidente della Provincia Maurizio Fugatti.

L’introduzione sarà curata dal presidente dell’Aiams Gabriele Setti, mentre Vittorio Spampinato modererà gli interventi degli esperti:

● Daniele Zanoni, “Mulini storici tra territorio, architettura e ingegneria”;

● Luigi Cattivelli, “Grani antichi e grani moderni, Centro genomica e bioinformatica del Crea di Fiorenzuola d’Arda;

● Gianluca Giuberti, ricercatore della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, “Le farine nell’alimentazione umana”;

● Marino Gobber, già tecnico della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige: “Filiera corta dei cereali biologici in Trentino”;

● Fulvio Marino, esperto di farine e panificazione: “Farine e tradizioni culinarie in Italia: un valore da preservare”.

Il pomeriggio, dalle 14.30 alle 17.45, seguiranno interventi di imprenditori del settore:

○ Alberto Pellegrini, molino Pellegrini a Varone di Riva del Garda “Mantenere produttivo un molino storico, tra passione, realtà e difficoltà";

○ Roberto Agostini, mulino Agostini di Montefiore dell’Aso, Ascoli Piceno: “Farine biologiche e di filiera corta”;

○ Giorgio Pagliero, mulino di Piova di Castellamonte, Torino: “La conduzione di un mulino a pietra”;

○ Ferdinando Marino, mulino Marino di Cossano Belbo, Cuneo: “Commercializzazione: un’esperienza di successo”;

○ Adriano Del Mastro, forno Del Mastro, Monza: “L’arte della panificazione”;

○ Antonella Mott, referente dell’Aiams per il Trentino, UMSe rete etnografica dei piccoli musei ed eco museale della Provincia autonoma di Trento, insieme ad Angelo Zeni, Mario Moser e Fabio Gadler: “Mulini che macinano farina nel Trentino”. 

Nell’ambito del convegno è allestita un’esposizione di farine macinate a pietra e di prodotti tipici locali. Al termine dell’evento, visita guidata al convento e alla chiesa dell’Inviolata, a cura di Maria Luisa Crosina.

Domenica 6 ottobre

Visita a tre mulini antichi che macinano farina nel Trentino

● dalle 10 alle 14: Molino Pellegrini a Varone, Riva del Garda (per informazioni 340 357 3013);

● dalle 13.30 alle 17: Mulino Moser Pressa in località Prada a Baselga di Piné (inforazioni: 335 770 4670);

● dalle 14.00 alle 17: Mulino Lenzi a Palù del Fèrsina (informazioni 348 312 1851).