Venerdì 25 ottobre al centro polifunzionale di San Giorgio a partire dalle 17.30 degustazioni, musica, stand di artigianato, una biblioteca vivente ed esposizioni artistiche.

«Arcobaleno in festa» è la festa della cooperativa sociale Arcobaleno: per far conoscere i tanti servizi che offre, in particolare l’assistenza domiciliare, ma anche per lanciare un grido d’allarme. All’iniziativa, infatti, è stato invitato anche l’assessore provinciale alla salute, alle politiche sociali e alla cooperazione Mario Tonina, al quale la presidente Chiara Dossi consegnerà un documento che descrive una situazione che denatalità e invecchiamento della popolazione stanno rendendo insostenibile. 

«Nel documento ci saranno le nostre riflessioni sui servizi sociali - ha spiegato la presidente alla conferenza stampa di presentazione dell'evento - perché stiamo assistendo a un cambiamento epocale, ma il sistema dei servizi sociali è fermo a quarant’anni fa. In Trentino solo due persone non autosufficienti su dieci entrano nel sistema dell’assistenza, le altre sono a carico delle famiglie, che si trovano a dover sopportare carichi proibitivi e livelli di sofferenza altissimi. Serve una grande ristrutturazione complessiva dell’assistenza, in particolare di quella domiciliare. È un problema di risorse, evidentemente, ma non solo: occorre anche unire le forze per poter offrire, tutti assieme, un servizio migliore. E serve personale, sempre più difficile da reperire. È un ragionamento che stiamo facendo già da qualche anno, l’idea è creare un tavolo con la Provincia che inizi a pensare il cambiamento. Noi non abbiamo soluzioni, l’invecchiamento della società è già in atto, e i problemi drammatici della comunità anziana sotto gli occhi di tutti, ma quello che è certo è che siamo in grave in ritardo».

Alla conferenza stampa ha preso parte anche l’assessora Francesca Modena, che segue il centro polifunzionale di San Giorgio, nato da un cammino di progettazione partecipata che ha portato a un patto di collaborazione sottoscritto, oltre che da Arcobaleno, dalla cooperativa sociale Komplett, da Rugby Alto Garda e da Virtus Basket Alto Garda, in collaborazione con il Comitato di partecipazione di San Giorgio e il coordinamento di Labsus-Laboratorio per la sussidiarietà. Per la cooperativa Arcobaleno c’erano anche Lorenza Bommassar, direttrice del personale, Sara Soldavini e Francesca Andreis, coordinatrici dei servizi residenziali. 

Per quanto riguarda il lato festaiolo dell’iniziativa, la direttrice ha spiegato che la cooperativa Arcobaleno, con i suoi 90 dipendenti e 80 soci, è di fatto un’azienda di medie dimensioni: «Ci rendiamo conto che non siamo conosciuti per quello che facciamo - ha spiegato - anche perché non abbiamo mai investito in comunicazione e in attività che avvicinino la gente e ci facciano conoscere. Facciamo anche attività culturali che propongono riflessioni sui temi a noi chiari, e insomma è giunto il momento di provare ad avvicinare la comunità, in modo che tutti sappiano cosa possiamo fare per loro. Ma per una realtà grande e articolata come la nostra sarà anche il modo perché i nostri dipendenti e le loro famiglie si conoscano. La festa è una sorta di aperitivo musicale, con la biblioteca vivente composta da dipendenti e utenti, che saranno a disposizione dei partecipanti per ogni tipo di informazione e curiosità. I prodotti di artigianato esposti e in vendita saranno quelli realizzati dalla comunità riabilitativa per utenza psichiatrica Villa Ischia. Collaborano anche Arcese, che ci mette a disposizione il proprio parcheggio con bus navetta, e Madonna delle Vittorie, con i vini delle degustazioni». 

«Il lavoro dei nostri operatori è poco conosciuto - ha affermato Lorenza Bommassar - e specialmente l’enorme lavoro nell’assistenza domiciliare è poco visibile. La nostra idea: dare dignità e valore ai lavori nel sociale, che rischiano di essere sottovalutati, spesso addirittura ritenuti poco desiderabili, e la serietà, la professionalità e il grande impegno che sta dietro a questo tipo di servizi, svolto da operatori formati e in grado di sostenere situazioni molto complesse. Da questo evento ci attendiamo anche questo: seminare l’idea che lavorare nel sociale fa bene anche a chi lo fa». 

«Ci piacerebbe che la festa fosse anche il momento per i nostri tanti dipendenti di conoscersi - ha aggiunto Sara Soldavini - e anche per le diverse realtà dell’assistenza di conoscersi tra loro. Quello che ci preme è passare dalla dimensione dei problemi e dei servizi a quello delle persone. E per la comunità, la possibilità di conoscere e di partecipare, facendo propria la responsabilità di cittadini attivi». 

«Conoscere le risorse del territorio vuol dire consapevolezza - ha ribadito Francesca Andreis - e la possibilità, quando sei in uno stato di bisogno, di sapere come muoverti, da chi andare, a chi chiedere aiuto. Per come si sta evolvendo la società occorre pensare a nuovi strumenti, e anche per questo contiamo che la nostra festa possa essere un momento di svolta. È bene attivarsi quanto prima e prepararsi, per non ritrovarsi sempre a rincorrere i bisogni, anziché prevederli e avere pronte le risposte». 

«I segnali che provengono dalla società sono preoccupanti - ha commentato infine l’assessora Francesca Modena - e Arcobaleno, impegnata da tempo sui temi sociali, fa oggi da campanello di allarme. L’unica soluzione è creare consapevolezza, solo così può nascere un movimento d’opinione che riesca a portare a un cambiamento. Voglio ringraziare tutto il cda per questa iniziativa e per la scelta di uscire sul territorio, non scontata e coraggiosa, e anche per aver scelto il centro polifunzionale di San Giorgio, che onora tutti gli sforzi fatti dall’amministrazione e da tanti soggetti e residenti per creare un luogo vivo di partecipazione e di socialità».