«Dentro e fuori la rete» è la conferenza pubblica su insidie digitali e affettività online che si svolge giovedì 19 dicembre al Centro giovani intercomunale Cantiere 26, con inizio alle 20.30.

Relatori sono Clarissa Filippi, dott.ssa in scienze e tecniche psicologiche, consulente sessuale ed esperta in educazione sessuale; Luca Zacchi, psicologo e formatore che si occupa di formazione scolastica volta ad aumentare la consapevolezza di insegnanti, genitori e studenti in ambito di cyberbullismo, sexting e rischi legati al mondo digitale; Andrea Billotto, psicologo, consulente sessuale specializzato Aispa (Associazione italiana sessuologia psicologia applicata), specialista nella formazione sul cyberbullismo, presidente e fondatore dell'Aics, l'Associazione italiana di prevenzione del cyberbullismo e del sexting. Ingresso libero.

L'iniziativa è del comune di Arco, che si avvale della consulenza dell'Aics, gruppo multidisciplinare composto da psicologi, avvocati e professionisti specializzati nel settore scolastico, che organizza incontri rivolti a studenti, insegnanti e genitori (in questi anni ha collaborato con più di 500 istituti scolastici in tutta Italia) diretti alla prevenzione del cyberbullismo, ma anche di attività sui rischi e le opportunità legate al mondo digitale e in ambito di orientamento scolastico. La serata è rivolta agli adolescenti e, ancora di più, a genitori, educatori e professionisti che hanno a che fare con loro. 

Il cyberbullismo è una forma di comportamento aggressivo affine al bullismo ma attuato con smartphone, pc o tablet e in particolare attraverso i social media. Il comma 2 dell'art. 1 della legge 29 maggio 2017, n. 71, «Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo» lo definisce «qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti online aventi a oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso o la loro messa in ridicolo». 

Un fenomeno di preoccupante diffusione che comporta per i giovani insidie spesso non immediatamente riconoscibili, che quando coinvolgono il campo della sessualità e portano alla condivisione di materiale intimo possono comportare conseguenze drammatiche. Un problema sociale di cui si parla da tempo, ma la cui incidenza appare in crescita, complice tra l'altro la disinvoltura con cui sempre più persone utilizzano la rete per allacciare nuovi rapporti. Un problema sottovalutato nella sua pervasività, soprattutto dalle generazioni più adulte, che si trovano talvolta ad affrontarlo in relazione ai propri figli, senza però gli strumenti e la consapevolezza per poterlo fare in modo adeguato. Per loro, quindi, come per tutte le figure educative, diventa fondamentale imparare a conoscere a fondo il fenomeno, approfondendone gli aspetti psicologici e l’impatto che le nuove tecnologie hanno sui giovani, trovando gli strumenti per educare i giovani a un maggior senso di responsabilità e a un corretto utilizzo del web.

La questione è complessa e l'argomento molto ampio, per cui la serata non si propone di fornire risposte certe o soluzioni definitive (non lo potrebbe fare) quanto piuttosto di sollevare domande e di sollecitare a considerare l'educazione digitale, sessuale e affettiva come una necessità stringente, da affrontare con serietà e con adeguate competenze. La serata è ospitata dal Centro giovani intercomunale Cantiere 26, che si rivolge a un bacino di utenza di età compresa prevalentemente fra 16 e 35 anni. Da qui la scelta dei gestori non solo di ospitare l'iniziativa, ma di farne proprio l'obiettivo prevedendo un futuro percorso sul tema.