Nel nostro dialetto si possono trovare tanti ricordi e le caratteristiche di ognuno di noi. Questo è il sunto della serata di venerdì sera, 18 settembre, organizzata nell'auditorium del Liceo Fermi di Salò dal gruppo di facebook "Sei di salò se" con la collaborazione del Professor Mazzacani e l'esibizione dei Piamigole insieme al gruppo dei Rosti Mannari.
Il professor Mazzacani ha introdotto la serata spiegando che il dialetto è un fatto culturale, una tradizione, è il ricordo delle vite passate, la storia che, tramite le parole, trasmette quella che è la vera cultura.Il dialetto di Salò è tipico di una zona circoscritta che comprende il territorio di Salò, Portese, Gardone Riviera fino a Roè e poi da Villanuova in poi si parla quello che è il dialetto bresciano.
Una volta i dialetti erano una questione amministrativa, il nostro territorio era diviso in Quadre e la Quadra di Salò comprendeva Salò, Caccavero ( che attualmente è Campoverde) e Volciano . un territorio che aveva solo un chilometro e mezzo di estensione ed in questa zona si coltivavano olivi e viti.
Ma come la nostra cultura è cambiata velocemente, grazie anche alla venuta della televisione che ha modificato il nostro modo di parlare, così sono cambiati la nostra lingua ed il nostro dialetto. Il dialetto che parlano ora i nostri ragazzi è ancora più italianizzato, mutato dai modi di dire che si trovano su internet e su facebook.
Ma è sempre importantissimo salvare e, soprattutto, tramandare ai nostri figli e nipoti quello che era il nostro passato ed il nostro modo di esprimersi.
Magnifica è stata l'esibizione dei Piamigole ( Marco Zuanelli e Paolo Tonoli) che, insieme agli amici dei Rosti Mannari, hanno cantato le canzoni interamente scritte e composte da loro prendendo spunto dai modi di dire dialettali e, soprattutto, dai personaggi storici di Salò ricordati da tutti con soprannomi ( come " Angel Bisteca" , " Giu' del lacc", " Sio Momolo", " Balenga" eccetera).
Altra canzone eseguita è stata "Amico Negher" che, come ha spiegato Marco Zuanelli, nel titolo nasconde molto più di quello che sembra, Racconta infatti di due amici che si trovano al bar a bere un bicchiere di vino insieme. Il vino è comunque rosso ma i due amici lo chiamano " ross" o " negher" perchè dietro a questi due aggettivi c'è un'ideologia politica differente, un modo di vivere e di vedere la vita diverso.
E' stata una serata molto divertente e bella e, se vi capitasse di essere in zona, non perdetevi un concerto dei Piamigole e dei loro amici Rosti Mannari.
Stefania Signori