Sono tre i casi di alberi monumentali a Lonato del Garda. È l’esito del censimento avviato il marzo scorso dall’amministrazione comunale e realizzato con l’aiuto dei cittadini e il prezioso contributo dell’Istituto professionale di Agricoltura e Ambiente “Vincenzo Dandolo” di Lonato.

Accogliendo la proposta delle minoranze e facendo riferimento alla Legge regionale n. 10/2013 (art. 7), che dà disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, la Giunta Tardani ha approvato la scorsa primavera una convenzione tra il Comune e l’Istituto  “V.Dandolo”, quale ente esperto nei servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale.

Nei mesi scorsi i cittadini hanno partecipato al censimento degli alberi monumentali segnalando una trentina di casi all’Ufficio ecologia del Comune. Sulla scheda di segnalazione andava indicato l’albero monumentale con precisa localizzazione e alcune caratteristiche di base. Terminata la raccolta delle schede, l’Ufficio ecologia in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione, ha inoltrato il materiale alla scuola, che ha esaminato le schede e selezionato le piante “più interessanti” (per dati dimensionali, ubicazione significativa, buono stato fitosanitario…) da inserire nel censimento degli alberi monumentali di Lonato del Garda, per poi trasmetterlo alla Regione Lombardia.

Sono dunque tre gli alberi lonatesi candidati a confluire negli elenchi nazionali del Corpo forestale statale: il primo è l’imponente platano di piazza Matteotti, vicino alla torre civica, alto circa 15 metri, 290 cm di circonferenza del fusto a petto d’uomo e una chioma di circa 8 metri di diametro. Il secondo è il platano del Lonatino, in via Agosti, alto circa 14 metri, 264 cm di circonferenza del fusto e un’ampia chioma di 12 m di diametro. Il terzo caso non è un albero bensì un doppio filare di circa un chilometro di ippocastani, su viale Roma. Si tratta, in questo caso, di esemplari che hanno circa un secolo, nell’insieme ben conservati, alti in media 12 metri e con una circonferenza media di 150 cm.

L’Istituto professionale di Agricoltura e Ambiente “V.Dandolo”, scuola provinciale frequentata da circa 350 studenti e coordinata dal prof. Giuseppe Faraone,  ha redatto un’interessante relazione finale, corredata di immagini, sul censimento degli alberi monumentali lonatesi. Su 29 casi segnalati, solo tre sono rientrati nella categoria richiesta perché, come spiegano gli studenti guidati dall’agronomo prof. Gabriele Zola, “un albero o una formazione vegetale per essere considerata ‘monumentale’ non deve essere solo ‘grande’ o ‘bello’: deve essere eccezionale. Per fare una similitudine, potremmo dire che non deve essere solo una grande o bellissima balena, ma deve essere Moby Dick”.

Soddisfatto il consigliere incaricato per l’Ecologia Christian Simonetti, il quale afferma: «Grazie ai lonatesi che si sono dati da fare segnalando gli alberi e manifestando una coscienza civile che fa onore alla nostra comunità. Gli altri alberi, che non rientrano tra quelli selezionati, potranno essere oggetto di attenzioni e tutelati attraverso un regolamento del verde comunale».