Sabato 10 dicembre alle 9:30 è stata inaugurata la cosiddetta “classe 3.0” presso la scuola primaria “Don Milani” di Lonato del Garda. Erano presenti, tra gli altri, il vicesindaco e assessore alla cultura Nicola Bianchi e la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Lonato, Fiorella Sangiorgi.
La scuola di Lonato ancora una volta si mostra all’avanguardia e aperta al futuro con la realizzazione della classe 3.0 presso la scuola primaria “Don Milani”, realizzata grazie ai finanziamenti erogati da parte del Ministero dell’istruzione all’interno del Pon (Programma operativo nazionale), sostenuto da fondi strutturali europei, con la finalità di potenziare l’insegnamento scolastico attraverso le moderne tecnologie digitali.
«Questo progetto – afferma la dirigente scolastica Fiorella Sangiorgi – dà grande impulso all’attività già avviata negli anni passati nell’istituto comprensivo lonatese, grazie al sostegno dell’amministrazione comunale, che già aveva installato nelle classi della primaria le Lim (lavagne interattive multimediali), attrezzato i laboratori di informatica e avviato la classe informatizzata presso la scuola secondaria di primo grado. Il percorso è stato ulteriormente sostenuto grazie alla legge 107 che ha aperto la strada all’utilizzo delle tecnologie digitali, con la formazione dei docenti che continuerà nel prossimo anno».
L’aula 3.0 è un’evoluzione del laboratorio di informatica e trasforma la classe in uno spazio flessibile e interattivo di ricerca. Sarà usata a turno da più classi delle elementari e consentirà agli alunni un apprendimento cooperativo, in gruppo, grazie al posizionamento di più lavagne interattive di grandi dimensioni, a una nuova disposizione di arredi e tecnologia, con stampanti e videoproiettore connesso al computer e collegato a internet tramite rete wifi. Il contesto di apprendimento quindi cambia anche in funzione degli arredi e del nuovo layout della classe 3.0, che mette l’apprendimento dello studente al centro e supera il vecchio concetto di insegnamento frontale. La novità anticipa dunque nel percorso scolastico dei bambini di oggi quello che sarà l’apprendimento del futuro.