Abbiamo visitato il centro medico gestito da Raphael e inaugurato giusto due mesi fa che, nonostante sia ancora in fase di adattamento organizzativo, offre una vasta gamma di nuovi servizi non solo ai malati oncologici, ma anche a chiunque sia orientato alla prevenzione e ad abbracciare uno stile di vita più sano.

 

Luce e profumo di nuovo. Il nuovo presidio, ideato da don Piero Ferrari come ospedale oncologico e recentemente inaugurato come centro medico di prevenzione, assistenza e riabilitazione, accoglie il visitatore infondendo una sensazione di benessere già al primo sguardo. Dopo l’ingresso e l’ampia sala d’attesa, nel lungo corridoio si snodano i diversi ambulatori medici, attrezzati per compiere visite e accertamenti nelle migliori condizioni possibili.

I locali si presentano eleganti ma essenziali nell’arredamento, perché ciò che conta sono i macchinari di ultima generazione su cui da sempre si è scelto di investire. «Qualche anno fa – spiega Valentina Vavalà, responsabile organizzativa di Raphael – siamo stati i primi nella provincia di Brescia ad acquistare il mammografo con tomosintesi, una tecnologia che permette una diagnosi dei tumori al seno ancora più precoce di quella delle apparecchiature tradizionali».

A seguire, ogni stanza ha il suo strumento che gli specialisti utilizzano per controlli o esami di approfondimento: dalla macchina che fotografa, misura e memorizza ogni neo del nostro corpo (monitorandone l'evoluzione a ogni successivo controllo) nell’ambulatorio dermatologico, ai diversi ecografi, uno dei quali addirittura portatile per eventuali futuri utilizzi anche a domicilio. A questo proposito, va ricordato che funziona a pieno regime il servizio di assistenza domiciliare integrata in convenzione con il servizio sanitario pubblico, sia per cure palliative che generiche.

Non manca la sala prelievi con gli spazi per l’assistenza infermieristica, mentre a numerose terapie di supporto alla cura viene dedicata un’apposita ala dell’edificio: laserterapia, pressoterapia e altri interventi rivolti principalmente ai malati oncologici, ma non solo, sono attivi nei locali adiacenti alla palestra per la fisioterapia, coloratissima e attrezzata per le diverse attività.

In palestra, inoltre, si ritrovano anche i gruppi di yoga e danzaterapia, nati inizialmente per favorire il benessere psicofisico degli ammalati di tumore, ma aperti anche ai loro familiari e a chiunque sia interessato all’esperienza. Ha inoltre preso il via la consulenza nutrizionale, mentre le missionarie francescane del Verbo Incarnato offrono sostegno e assistenza spirituale.

Il tutto è costantemente seguito dagli specialisti del gruppo Raphael in collaborazione con l’Associazione Priamo, dedita da anni alla psiconcologia per migliorare la qualità della vita e la riabilitazione generale dei malati. Sta inoltre muovendo i primi passi la cooperazione con undici medici di base di Desenzano associati in “Medici insieme”, che visitano al piano superiore della medesima struttura: sarà una delle prime esperienze, ci si augura proficua, di sinergia tra pubblico e privato in medicina generale e assistenza sul territorio. La dislocazione in vari centri della nostra provincia, dove gli ambulatori Raphael operano ormai da decenni, non costituisce un ostacolo organizzativo perché presso la nuova sede ogni 24 ore vengono caricati i dati di tutti i pazienti del gruppo; in questo modo, ognuno può accedere a visite o approfondimenti diagnostici in una qualunque delle strutture e il medico avrà sempre a disposizione la sua cartella clinica.

«Nei nostri ambulatori – ha precisato Roberto Marcelli, presidente di Raphael – ogni persona viene presa in carico da un medico di riferimento che visita, ascolta e decide eventuali approfondimenti diagnostici nel corso del tempo. La conoscenza reciproca e prolungata costituisce un ulteriore salto qualitativo nell’interpretazione del complesso dei dati tecnici e permette diagnosi precoci che spesso salvano la vita». La centralità della persona viene prima di tutto, insomma, in un approccio integrato il cui obiettivo è conoscere e far tesoro della sua storia curando corpo, mente e spirito. L’idea visionaria di don Ferrari ha dunque preso forma, ma non finisce qui: resta ancora da sistemare l’edificio vicino, direttamente affacciato sulle rive del lago. I numerosissimi donatori che hanno permesso la realizzazione dei primi 3000 metri quadri stanno già continuando la loro opera generosa così da poter ultimare l’intera struttura, perché chi ha a cuore il futuro delle opere di don Piero ama le sfide e ha già raccolto con determinazione anche quest’ultima.

Giovanna Gamba