Da qualche tempo opera in paese un’associazione di mutuo aiuto per tutti coloro che hanno problemi con il cibo. Ritrovo ogni martedì sera alle 20:30 presso la ex-biblioteca, in via Giovanni Quarena 8. Partecipazione libera, si garantisce l’anonimato.

OA (Overeaters Anonymous) è un’associazione di auto mutuo aiuto (APS) che opera a livello mondiale e offre aiuto disinteressato e gratuito a chi ha problemi di vario tipo con cibo, da obesità ad anoressia e bulimia. A Brescia da diversi anni opera un gruppo di OA, che si ritrova presso la Casa delle Associazioni a San Polo e a cui si rivolgono molte persone per un confronto utile e proficuo su come affrontare le proprie difficoltà.

Da qualche tempo anche Gavardo ha avviato l’esperienza, fondando un nuovo gruppo che si ritrova ogni martedì sera. «Qui – esordisce una componente dell’associazione – si incontrano persone che, con timore iniziale, condividono le proprie dolorose esperienze con il mangiare compulsivo e l’ossessione mentale che spesso ne deriva. Ci unisce una grande speranza, ci aiutiamo l’un l’altro a farcela e a ritornare anche quando il “drago” del cibo si fa minaccioso».

L'associazione è anonima e questo è fondamentale per lasciare fuori dalla porta la paura e la vergogna. Lo stile è lo stesso degli Alcolisti Anonimi, da cui il gruppo ha mutuato molte modalità di approccio e conduzione del percorso, come per esempio il cosiddetto programma dei 12 passi e delle 12 tradizioni. «Il desiderio di cambiare – continua colei che si definisce “mangiatrice compulsiva anonima” – e di ritrovare la serenità nella nostra vita ci è di conforto e ci aiuta a riprendere in mano le nostre esistenze, lavorando con onestà su noi stessi».

Chi vive disturbi di questo tipo lamenta il disinteresse delle istituzioni e si sente umiliato dall’accusa di non saper esercitare la forza di volontà, anche se ormai è chiaro per tutti che i problemi di dipendenza – che sia alcol, droga, gioco d’azzardo o altro – sono una vera e propria malattia, che può portare a una morte lenta e progressiva. «Con OA – conclude la testimone – ho capito che il cibo era solo la punta del problema, ma sotto c’è molto di più, come emozioni da accettare e cose da potere cambiare per stare meglio e rimanere così in equilibrio con se stessi».

Per conoscere meglio OA, riportiamo alcune parole tratte dallo statuto dell’associazione: «Overeaters Anonymous (O.A.) è un’associazione di uomini e donne che, condividendo le proprie esperienze e sostenendosi reciprocamente, vivono il recupero dal mangiare compulsivo. Diamo il benvenuto a chiunque voglia smettere di mangiare in modo compulsivo. Non ci sono quote o imposte da pagare per essere membri; siamo autosufficienti attraverso le nostre contribuzioni e non sollecitiamo né accettiamo donazioni esterne. O.A. non è affiliata ad alcuna organizzazione pubblica o privata, movimento politico, ideologia o dottrina religiosa; non prendiamo posizione su controversie esterne. Il nostro scopo primario è di astenerci dal mangiare compulsivo e di portare questo messaggio a quelli che ancora soffrono». Per maggiori informazioni www.overeatersanonymous.it

Giovanna Gamba