L’amministrazione comunale ha illustrato in questi giorni il progetto che avrà inizio a breve, in collaborazione con la scuola di polizia di Peschiera del Garda e l’associazione “Angeli dell’assistenza”, dalla quale è partita l’idea. Destinatari i malati e le famiglie in difficoltà del territorio.

L’amministrazione ha coinvolto diverse figure per far sì che l’iniziativa riesca al meglio, come l’assessore al sociale Daniela Florio, l’assessore alla cultura Elisa Ciminelli, il consigliere alla terza età Massimo Augusto Oliva. Nella conferenza di presentazione era presente anche il sindaco Maria Orietta Gaiulli, con i ventidue allievi agenti della scuola di polizia di Peschiera del Garda, che hanno dato la loro adesione al progetto capeggiati dal direttore dott. Giampaolo Trevisi. 

La presidente dell’associazione “Angeli dell’Assistenza” Giovanna Currò, che ha ideato il progetto, ha spiegato che si tratta di «un'importante iniziativa sociale nata dal bisogno di sensibilizzare il territorio, interagire con tutte le risorse a cui si può attingere, osservare i vari bisogni emergenti».  L'iniziativa nasce dalla sinergia tra la Scuola Allievi Agenti di Polizia di Stato e l'Associazione Angeli dell'Assistenza.

Il Direttore della Scuola di Polizia ha permesso di coinvolgere gli allievi del corso di quest’anno allievi nel volontariato in campo sociale, offrendo supporto al Comune e al territorio per portare aiuto alle famiglie e ai malati che vivono situazioni di bisogno, affiancando i servizi già esistenti. Gli allievi possono dare la loro disponibilità rinunciando a parte dei loro permessi e ferie e utilizzando parte del tempo libero, ma anche scolastico nei limiti del possibile. Possono svolgere questi compiti di volontariato consci che questa esperienza arricchisce la loro interiorità e amplia le capacità empatiche del lavoro/missione che andranno a svolgere come agenti di polizia. Il dott. Trevisi ha infine espresso soddisfazione per la realizzazione del progetto.

Maria Orietta Gaiulli, sindaco di Peschiera, ha sottolineato che si tratta di un evento storico perché è la prima volta che si assiste a una simile mobilitazione che porta a una svolta epocale di attenzione nei confronti della persona. «Vorrei mettere in evidenza – ha continuato il sindaco – il fatto che c’è lo Stato, c’è il Comune, ci sono le istituzioni che vanno nelle case ad aiutare le persone e fanno un lavoro che non ha mai fatto nessuno. Quindi grazie al Comandante dei Carabinieri Milardi, grazie al Comandante della Polizia Municipale Bendazzoli e grazie al Direttore della Scuola Trevisi, a ulteriore dimostrazione di quanto il Comune e le istituzioni del territorio siano presenti in questo progetto».

Il sindaco ha concluso ringraziando i ragazzi del corso che, aderendo al progetto, affronteranno sacrifici e ulteriori oneri oltre al consueto carico di lavoro. Saranno però ripagati dalla traccia che resterà dentro di loro e dalla riconoscenza dell’intero centro gardesano.