E' una processione incessante di persone quella che da venerdì sera si reca in via Mocenigo a Vestone per rendere omaggio alla salma di Silvestro Niboli scomparso nella mattinata di venerdì mentre si trovava ricoverato all'ospedale civile di Brescia.

Tanta gente, commossa, partecipe, profondamente addolorata. Silvestro Niboli aveva 84 anni ed è stato il fondatore di uno dei gruppi industriali più vigorosi in questo momento della provincia. Infanzia e giovinezza sono state per lui fasi di grande lavoro e sacrificio. La sua famiglia era molto povera, ma lui ha saputo riscattare la sua vita da una condizione di difficoltà, creando grandi imprese, ma soprattutto migliaia di posti di lavoro per la "sua" valle. Se n'è andato un grande combattente, un uomo che in tantissimi descrivono come generoso e appassionato, deciso e allo stesso tempo capace di gesti di insospettabile tenerezza. Silvestro lascia le sue imprese, un patrimonio straordinario nelle mani della sua numerosa famiglia, che comunque per lui veniva prima di ogni cosa: l'adorata moglie Margherita, i sette figli con le loro famiglie.

Stamattina della casa di via Mocenigo si respirava un'aria di profondo cordoglio. Chi si è recato a salutare l'amico, il conoscente, il datore di lavoro, lo ha fatto non per dovere formale, ma per sincero affetto. Anche chi - come me - ha conosciuto Silvestro solo di recente, lo ha incontrato soltanto per un breve tempo, rimane profondamente colpito da tanta vicinanza. Silvestro ha lasciato una traccia importante nella sua terra non solo per le attività imprenditoriali che ha saputo creare, ma anche per il messaggio che ha incarnato con la sua vita: la determinazione, il coraggio, la decisione, il non arrendersi mai, l'affrontare le sfide e poi saper voltare pagina. Guardare sempre avanti.

Grazie Silvestro, a nome della "tua" valle.

Maria Paola Pasini

 

I funerali si sono tenuti questa domenica nella parrocchiale di Comero di Casto.