Venerdì 28 Settembre due piccoli borghi delle Valli Trompia e Sabbia saranno sotto i riflettori internazionali della 16^ Biennale di Architettura di Venezia grazie a due azioni di riqualificazione finanziate nell’ambito del Programma AttivAree di Fondazione Cariplo.
Tra gli eventi collaterali della 16ˆ Biennale di Architettura di Venezia, nel contesto della mostra Borghi of Italy – #NO(F)EARTHQUAKE, si inserisce infatti l’appuntamento a cura di Fondazione Cariplo dedicato al Patrimonio Culturale e alle Aree Interne. La coincidenza tra l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale e l’edizione della Biennale che affronta anche il tema delle Aree Interne in Italia è stata il presupposto per promuovere nel contesto internazionale della Biennale di Venezia il lavoro di Fondazione Cariplo su entrambi i fronti.
Per l’occasione alcuni referenti del Progetto AttivAree Valli Resilienti saranno presenti nel pomeriggio di venerdì sulla scenografica terrazza dell’InParadiso Art Galley, nei Giardini della Biennale, con la presentazione di alcuni interventi sulla rigenerazione dei luoghi attraverso la cultura e con esempi di buone pratiche nei borghi di Lavenone e Rebecco.
A introdurre la sessione l’Architetto Fabrizio Veronesi, Dirigente dell’Area Tecnica della Comunità Montana di Valle Trompia e Responsabile del Progetto ValliResilienti.
Per la Valle Sabbia sarà presentato, da Alessandra Bruscolini - Cooperativa Co.Gess. e da Claudia Pedercini – Referente del Comparto Sociale di tutto il progetto Valli Resilienti, il caso di Lavenone che, con i suoi 555 abitanti, diventa il luogo nel quale sperimentare proposte di turismo sostenibile. La proposta scommette sulla valorizzazione delle ricchezze del territorio, dai prodotti tipici ai luoghi turistici più suggestivi, così come nella diffusione di una cultura dell’accoglienza offrendo itinerari turistici dedicati a soggetti con “bisogni specifici” e la fruizione di opportunità di inclusione sociale per persone in situazione di svantaggio.
Per la Valle Trompia, infine, la dott.ssa Elena Zanotti – Referente di Progetto e l’Architetto Barbara Scala – Università degli Studi di Brescia, presenteranno la riattivazione di un complesso rurale del territorio in località Rebecco che consiste nel recupero architettonico in chiave conservativa dei fabbricati oggi in stato di abbandono e parzialmente crollati, quale esempio di buone pratiche da inserire nel manuale di restauro e conservazione dei beni che sarà divulgato ai professionisti del settore e nelle amministrazioni. Il sito così riabilitato è destinato a diventare un Centro di Valorizzazione e Sviluppo della Cultura Rurale del Territorio attraverso la gestione da parte di un soggetto, ad oggi in fase di selezione, che avrà come compito primario quello di creare un centro di accoglienza e interpretazione del territorio che rimanderà a tutti i punti attivati nell’area interna e già presenti nell’offerta museale ed ecomuseale.