Approvati emendamenti sulla caccia alla Legge di Semplificazione di Regione Lombardia, nel merito è intervenuto il propositore e vice Capogruppo della Lega al Pirellone, Floriano Massardi.

“Esprimo grande soddisfazione – afferma Massardi – per il voto positivo a tutti gli emendamenti in materia di caccia da me presentati alla Legge di Semplificazione di Regione Lombardia. Queste modifiche renderanno la vita davvero più semplice ai nostri cacciatori e dimostrano che la Regione ha a cuore l’attività venatoria.

Il primo emendamento approvato prevede che il Tesserino venatorio torni ad essere spedito direttamente a casa, come avveniva fino al 2015, evitando adempimenti burocratici e lungaggini inutili. Sempre sul tesserino, altra importante novità, è rappresentata dalla segnatura dei capi, che potrà avvenire dopo il recupero, mentre prima doveva essere fatta nell’immediato. Questo emendamento rende giustizia ai nostri cacciatori che, per la mancata chiarezza della norma, hanno dovuto subire nel 2018 parecchie sanzioni immotivate.

C’è poi il superamento delle 55 giornate per la caccia, una limitazione prevista solo nella nostra Regione, un cambiamento che farà certamente piacere ai nostri pensionati.

Altra novità importante riguarda l’esame di abilitazione venatoria, che potrà essere svolto al compimento dei 17 anni e non più al diciottesimo; non si intende aprire la caccia ai minorenni, ma semplicemente evitare che il neocacciatore che compie gli anni nel secondo semestre perda la stagione venatoria. A questo riguardo un altro emendamento prevede che l’esame di abilitazione venatoria possa finalmente essere svolto in qualunque UTR della Regione, non soltanto quindi in quello della Provincia di residenza.

Ma non ci sono soltanto modifiche dal punto di vista burocratico: sarà consentita la caccia da appostamento fisso anche nei pressi dei fabbricati rurali, evitando quanto avvenuto fino ad oggi, cioè la revoca degli appostamenti in prossimità di questo tipo di strutture. Inoltre il recupero della selvaggina ferita potrà avvenire fino ad una distanza di 200 metri, contro i 100 metri attuali. In questo senso un altro emendamento cambia il concetto di misurazione delle distanze, che finalmente avverrà seguendo la morfologia del terreno e non in linea d’aria, cosa che aveva determinato la revoca di numerosi appostamenti fissi, proprio per il mancato rispetto della distanza prevista dalla Legge.

Infine, sarà consentita la caccia alla Volpe, specie dannosa per i raccolti e per l’uomo su cui occorre intervenire con misure di contenimento, fino al 31 gennaio, ovvero un mese in più rispetto alla previsione originaria.

Si tratta di norme che renderanno più facile la vita dei cacciatori – conclude Floriano Massardi – che svolgono un’attività tradizionale di tipo importante, oltre ad una fondamentale funzione ecologica, necessaria per il nostro ecosistema.”